Inaugurazione del nuovo Ponte alla Navetta

Cari cittadini, gentili autorità,

l’inaugurazione di oggi è un momento essenziale per il miglioramento della qualità della vita degli abitanti di questo territorio. Mi viene da dire che i ponti sono importanti. Sono importanti perché uniscono, fanno incontrare, aumentano la capacità di dialogo e confronto. In questo caso permettono alle persone di muoversi più agevolmente e in maggiore sicurezza. Accorciano i tempi degli spostamenti. Aiutano le persone perché gli spostamenti sono più veloci, liberano tempo disponibile per gli affetti, la famiglia, il lavoro. Il nome della città che amministro prende origine proprio dal ponte che unisce due sponde del fiume Era e così anche la sua vocazione commerciale e di scambio.

Per questo oggi è una giornata importante e storica per tutti noi. Per Pontedera si avvia a conclusione un lavoro avviato da qualche anno, e di cui ringrazio le precedenti amministrazioni, teso a creare una importante viabilità intorno alla città. Un progetto, un lavoro, strategico che ha visto la luce in tempi relativamente brevi, soprattutto se confrontato alle medie nazionali. Di questo va dato anche merito ai lavoratori, alle maestranze ed alle imprese, al Consorzio Etruria, che hanno lavorato, con serietà a queste opere. Ed in particolare va ringraziata ed elogiata anche la ditta che ha costruito questo Ponte, per aver utilizzato tecnologie davvero innovative e sorprendenti.

Ma questo punto di attraversamento è uno dei più antichi e strategici del territorio. Pochi sanno che il primo Ponte alla Navetta fu costruito tra il 1837 e il 1839, esattamente 170 anni addietro. Il ponte venne inaugurato nel 1840 e i Lorena concessero la riscossione del pedaggio.

Oggi con questa inaugurazione portiamo quasi a conclusione il lavoro di dotazione infrastrutturale necessario a rendere competitivo il nostro tessuto industriale. Manca infatti solamente l’ultimo lotto di collegamento della zona industriale di Gello con la rotatoria di Ponsacco, i cui lavori sono in corso di esecuzione, per completare la circonvallazione di Pontedera. Con queste opere non soltanto abbiamo spostato il traffico pesante fuori dal centro abitato ma abbiamo anche cercato di rendere più facilmente raggiungibile e fruibile la nostra zona industriale. Chi lavora sa quanto è importante poter spostarsi rapidamente, raggiungere velocemente la superstrada, avere strade sicure e adeguate.

Anche e soprattutto su questo si misura l’attrattività e la competitività di un territorio e la capacità delle Istituzioni di dare risposte adeguate. Il Comune di Pontedera, insieme alle altre Istituzioni, continuerà a lavorare in questa direzione. Queste opere infine permetteranno anche una maggiore fruibilità ecologica del territorio: rimarrà infatti in piedi il vecchio ponte quale passaggio riservato ai mezzi non motorizzati, alle bici, ai pedoni, ai podisti, a coloro che vogliono ammirare anche questo gioiello tecnologico. Dal vecchio ponte è oggi possibile, grazie alla pista ciclabile e pedonale realizzata, collegarsi in tutta sicurezza a Via Vittorio Veneto. Sarà nostro compito anche in vista dell’attuazione delle previsioni di Piano Regolatore e del regolamento Urbanistico, prolungare questo collegamento fino al quartiere di Fuori del Ponte e da qui al centro Storico.

I lavori sono costati 20,5 milioni di euro stanziati da Regione e Provincia. A loro va anche il mio ringraziamento.

Concludo tornando alle considerazioni iniziali.

Dicevo che i ponti sono importanti. “Non fate i muri, fate i ponti” ammoniva Papa Giovanni Paolo II. L’invito era rivolto ad investire su ciò che unisce e non su ciò che divide. Noi accogliamo e rilanciamo anche in questa occasione quell’invito. Lo facciamo nostro.

Questo ponte ci ha permesso di superare tanti ostacoli. Dobbiamo tutti continuare a lavorare in questa direzione e con questo spirito: superare gli ostacoli, nell’interesse dei cittadini e delle comunità che rappresentiamo.

Il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi

Pontedera, 19 ottobre 2009

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4 Risposte a “Inaugurazione del nuovo Ponte alla Navetta”

  1. Sandro ha detto:

    Il ponte è una realizzazione importantissima per i molteplici aspetti che hai ricordato nel messaggio, soprattutto perchè è un bene per la collettività. Complimenti alle amministrazioni che lo hanno ideato e realizzato, e auguriamoci che la collettività, appunto, lo sappia utilizzare riconoscendogli tutto il suo valore, non solo quello economico.
    Sandro.

  2. Alberto D.S. ha detto:

    Questa sera, tornando dal lavoro, ho provato un brivido di emozione nell’attraversare questa nuova grandissima opera edilizia appena inaugurata, sentendomi profondamente orgoglioso nell’essere “pontaderese”: nei miei viaggi all’estero mi capita spesso con le persone che frequento di vantarmi con tanto di foto della nostra piccola grande cittadina e delle sue opere pubbliche, per cui oggi è nato infatti un nuovo motivo di orgoglio.

    Mi unisco al coro di complimenti alle amministrazioni che ne hanno seguito la sua ideazione e costruzione e al Consorzio Etruria.

    Quando nascono questi capolavori, insieme al rinnovo della viabilità, il cittadino si sente non solo felice di essere un contribuente, ma anche fruitore di una nuova infrastruttura che porta la sua città a pieno titolo nel XXI secolo e quindi parte di un disegno di crescita.

  3. Massimiliano ha detto:

    Io passo dal ponte piu’ volte il giorno e mi son venute in mente un paio di domande:

    – il vecchio ponte che fine fa?
    – i passaggi pedonali come sono accessibili? Lo saranno in futuro?

    Grazie.

    Massimiliano

  4. Alberto D.S. ha detto:

    Ciao Massimiliano,
    mi permetto di risponderti di persona.
    Il vecchio ponte fungerà da semplice passaggio pedonale, visto che la sua attuale struttura lo consente, anche se ti confesso mi è sfuggito come possa essere accessibile dalla città.
    Probabilmente metteranno in sicurezza le spallette, alcune delle quali avevano ceduto, considera però che il nuovo ponte è già predisposto ai lati per un passaggio pedonale totalmente in sicurezza rispetto alla carreggiata, o almeno così mi è sembrato.

    Ciao

    Alberto

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