Sulla protesta con il presepe, nel quartiere Galimberti

Leggiamo stamani sulla stampa di una protesta inscenata da qualche commerciante e qualche cittadino relativamente ad una situazione di supposto disagio del quartiere Galimberti, di Piazza Cei, che si accompagna ai termini “ghetto” o addirittura “degrado” e che utilizza impropriamente l’immagine del presepe. Ogni protesta è legittima ma, fermo restando quindi il diritto ad esprimere critiche, appare veramente fuori luogo dire che quella zona della città è dimenticata e viva nel “degrado”. E’ una delle zone più prestigiose della città, basta chiedere alle agenzie immobiliari. Vi abitano molti amministratori attuali e passati di Pontedera. Vi è ogni tipo di servizio. Proprio di fronte al giardino in cui qualcuno ha inscenato la protesta vi è un parco attrezzato molto apprezzato dalle famiglie. Nuovi servizi vi stanno arrivando: nuovi ambulatori della Pubblica assistenza, a breve saranno rinnovati gli impianti sportivi del circolo Galimberti, presto nella zona arriveranno nuove scuole, recentemente vi è stato inaugurato un importante struttura commerciale. Forse proprio questa ultima struttura può aver creato qualche problema agli equilibri commerciali del quartiere. Ci auguriamo che tutti sappiano trovare risposte alle diverse esigenze di acquisto dei cittadini che oggi hanno maggiore scelta e servizi. Il Comune ha profuso già in queste settimane un grande impegno per valorizzare il commercio e i quartieri, tutti. Continueremo a farlo. Anche in quella zona. C’è la massima disponibilità ad ascoltare proposte e a raccogliere opinioni: l’amministrazione comunale è a disposizione, del resto come lo è sempre stata, ascoltando Consulte e cittadini. Vengono fatte sulla stampa anche alcune segnalazioni: come quella di un tombino che non assorbe. Il Comune ha più canali per segnalare questo tipo di problemi. I cittadini possono utilizzarli: noi interverremo. Nel pezzo si fa poi riferimento all’assenza di panchine: in realtà il muretto utilizzato come panchina fu rimosso su richiesta di alcuni cittadini che non gradivano l’uso che ne facevano alcuni ragazzi fino a tarda sera. Infine una ultima considerazione. Lo avevamo detto. L’uso del presepe in maniera strumentale e in maniera assolutamente avulsa dai sentimenti religiosi ha preso piede, dopo che altri lo hanno fatto. Invitiamo tutti a dare il giusto peso a quei valori e a quei simboli, profondamente radicati nella nostra cultura e nella nostra sensibilità. Lasciamo stare i simboli cristiani e rivolgiamoci al Comune lealmente e in maniera trasparente quando ci sono dei problemi. Il Comune di Pontedera ha sempre ascoltato con attenzione e con sensibilità. Pontedera, 10 dicembre 2009

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4 Risposte a “Sulla protesta con il presepe, nel quartiere Galimberti”

  1. odoardo ha detto:

    Egr. Sig.Sindaco Sono abbastanza d’occordo sul Suo intervento non lo sono per quanto riguarda il circolo Galimberti. Forse Lei non è al corrente di quanto è successo durante l’anno , La vorrei mettere al corrente . A inizio anno il Presidente pro tempore il sig Sandro ticciati che penso che Lei lo conosca A MESSO UN NUOVO DISPENSIERE , questo signore ha fatto di tutto per rinnovare lo spirito del circolo in effetti lo stesso era più freguentato di prima in quanto molte vecchiette la sera venivano a mangiare la pizza e a sentire un po di musica . Ci sarebbero molte altre cose ma mi voglio fermare . IL dispensiere aveva chiesto nuove elezioni sia del consiglio e del nuovo presidente A questo punto il presidente il sig. Ticciati Sandro ha prelevato il necessario per le tessere e dopo qualche giorno ha indetto nuove elezioni specificando che alla data del cartello esposto le tessere non potevano essere più fatte , nel frattempo il presidente ha fatto come si suol dire un inciucio ha tesserato una 50 o più persone e a queste gli è stato detto di come votare perche se si fa dare l’esito delle votazioni vedrà i risultati e capirà La pregheri di far si piu carico del circolo perche mi creda è un rifugio di qualche vecchietto . A questo punto vorrei finire questo mio sfogo personale no me ne voglia comunque sono a Sua completa disposizione per chiarimenti ammesso che Lei ne voglia . Le auguro un buon Natale a Lei e tutto il comune di Pontedera e alla città stessa a qui ho il piacere di appartenere Odoardo

  2. filippeschi renato ha detto:

    caro sindaco,in parte quello che dici è vero,ciò non toglie che alcune cose non vanno:i lampioni davanti al centro commerciale solo metà sono accesi,per il parco fù promesso la lastricazione (per metà dell”anno servono gli stivali),la piazzoletta ripristinata dal Comune potrebbe ospitare giochi per bambini,un migliore uso del parcheggio di piazza CEI,potrebbe agevolare i clienti e i fornitori e micreda il fatto che il precedente sindaco vi abiti con la sua famiglia e altri assessori e consiglieri passati e presenti non ha prodotto risultati eccellenti .Sono qui da 25 anni con la mia attività e mi sta a cuore che migliori la qualità dei servizzi che offriamo ai cittadini,abbiamo protestato perchè abbiamo visto che importanza è stata data alla Coop e non facendo nulla per noi che ne subiamo le conseguenze.chiedo a tutta la Giunta di riflettere su nquesta dimenticanza ,non so quanti di noi tra un anno sarà ancora aperto per offrire ai cittadini questi piccoli servizzi che la Coop non gli potrà mai dare.

  3. simone ha detto:

    Caro Renato mi dispiace leggere le tue considerazioni..nessuno ha pensato di trascurare gli esercizi commerciali del quartiere..infatti l’apertura della coop non è da mettersi in relazione ai vostri esercizi: quella è una media struttura di vendita che a seguito della previsione da parte dei piani urbanistici del comune è andata oggi a compimento..dando un’opportunità in più al nostro territorio.
    Spiace che il quartiere Galimberti venga definito da alcuni “ghetto”: è un’affermazione che non trova riscontro nella realtà non soltanto perché il quartiere si trova in una delle zone più belle della città, con un ampio parco pubblico a disposizione, ma anche perché è molto ben curata e tenuta. Le rastrelliere per le biciclette non sono un problema, è sufficiente una richiesta, anche tramite la consulta di recente costituzione, che, una volta attivata la fornitura, provvederemo ad installarle mentre per quanto riguarda la piazzetta fu il quartiere stesso che richiese di eliminare i gradini dove la sera stazionavano molti ragazzi creando disturbo alla quiete dei residenti..ed insieme fu deciso di creare la piazzola in oggetto. Fu una scelta quella di non mettervi delle panchine in quanto queste avrebbero potuto ricreare l’inconveniente appena eliminato. Se la scelta oggi è da rivedere, mi permetto di suggerire la necessità di un confronto più ampio tra le esigenze dei residenti da una parte e quella dei commercianti dall’altra. Comunque il quartiere sarà ancora oggetto di interventi da parte del comune che guido: il parcheggio di Via Fantozzi è quasi completato, la pista ciclabile che collega la zona a Via Roma è in corso di ultimazione, è finanziato un progetto di riqualificazione dell’area intorno agli impianti sportivi con la creazione di una struttura polivalente che può essere anche a disposizione del quartiere. Sono interventi, non certamente esaustivi, che denotano la particolare attenzione che l’A.C. vuole significare a quella zona nel tentativo di coniugare lo sviluppo con una forte attenzione alla qualità della vita.
    Simone Millozzi

  4. Martina ha detto:

    Vorrei rispondere alle parole del signor Odoardo, tra l’altro molto scorrette a livello grammaticale (si farebbe meglio, prima di scrivere pubblicamente, a fare un personale esame di coscienza), ma soprattutto scorrette per contenuto. Infatti quello che il signor Odoardo insinua sul presidente pro-tempore Sandro Ticciati lo definirei a dir poco offensivo visto che il Ticciati, insieme a molti altri abitanti del quartiere, ha contribuito a suo tempo a realizzare il Circolo Galimberti e a renderlo quel che oggi si vede, e non come si potrebbe pensare per amor del lucro bensì per volontariato e per amore e rispetto del bene pubblico.
    Il fatto di bandire elezioni per rinnovo del consiglio elettivo è stato reso pubblico, e che il risultato dei voti sia quello che sia è semplicemente espressione della volontà di noi soci che ancora teniamo a questo circolo e che lo vorremmo migliore.
    Spero che ora, con il nuovo consiglio direttivo, si possa tornare ad avere nuovamente il nostro caro Circolo dove poter passare una sana oretta di relax in mezzo al verde e agli amici, quelli veri, che pensano e operano perchè questa società non sia soltanto desiderio di guadagno e di speculazione, ma che sia un mondo vero, con veri valori, quelli che avevano ben presenti i nostri nonni e poco la nostra generazione.

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