Archive for dicembre, 2011

Sulla scomparsa di Giuseppe Caciagli

giovedì, dicembre 29th, 2011

L’Amministrazione comunale di Pontedera apprende con dolore la morte del professor Giuseppe Caciagli che, con la propria attività di studioso, di erudito, di ricercatore di storia locale e di editore ha contribuito molto ad arricchire e valorizzare la cultura e la storia della nostra città e più in generale della provincia di Pisa, a cui ha dedicato saggi e studi di taglio divulgativo molto noti.

Ma oltre che un ruolo culturale, il professor Caciagli ha ricoperto anche incarichi pubblici (è stato consigliere comunale a Pontedera negli anni ’50 e negli anni ’70 ha operato presso la provincia di Pisa come assessore), militando nelle file del socialismo. Per gran parte della sua vita ha svolto il ruolo di insegnante, ma ha dedicato molto del suo tempo alla ricerca storica e letteraria, sviluppando con particolare attenzione la formazione dei “castelli”, dedicandosi alla critica dantesca e alla dinamica di alcuni centri storici minori. La sua opera più nota in ambito locale è sicuramente la monumentale storia dei comuni della Provincia di Pisa (in sette volumi), più volte ristampata dagli anni ’70 e molto consultata dal pubblico. Moltissime sono poi le monografie da lui prodotte tra cui spicca quella su Pontedera e il suo territorio il dovere di essere città, uno studio sull’evoluzione storica del nostro comune fotografato alla metà degli anni Ottanta.

Nel 1988 Caciagli fondò anche una piccola casa editrice, Arnera, legata al territorio, ed animata da due programmi editoriali: colmare le lacune bibliografiche del territorio e della cultura locale; offrire contributi e riflessioni di carattere morale, etico, filosofico e politico per contribuire alla soluzione della crisi di valori contemporanea e per la piena realizzazione di una “civiltà della democrazia”.

Nel 1990 fu insignito del premio “Una penna a Pontedera” conferito dalla Biblioteca del Duomo ai cittadini che ogni anno si distinguono per studi e scritti di tipo letterario.

Nel 2000 Caciagli dette vita anche alla Fondazione Laurenziana di Pontedera dove fece confluire l’ampio archivio documentario di storia locale da lui raccolto in 60 anni di ricerca e i materiali editoriali di Arnera. Alla Fondazione appartengono circa 20.000 volumi e 5000 immagini fotografiche (tra edite ed inedite). Negli ultimi anni della sua vita il prof. Caciagli ha espresso il desiderio che il Comune potesse entrare a far parte della Fondazione da lui costituita ed ereditasse quindi l’archivio documentario e bibliografico della Fondazione Laurenziana e della casa editrice Arnera, manifestando anche attraverso questa decisione il profondo affetto, l’amore e l’interesse che nutriva per Pontedera ed i suoi cittadini.

L’Amministrazione Comunale sottolinea quindi la perdita che la morte dell’illustre concittadino rappresenta per la città e per la cultura dell’intera provincia di Pisa e conferma la propria intenzione di salvaguardare l’attività culturale e il patrimonio bibliografico e documentario raccolto, realizzando così il sogno del professor Caciagli di catalogare e rendere disponibile all’intera cittadinanza e agli studiosi il patrimonio bibliografico e documentario che lui ha raccolto.

Pontedera, 29 dicembre 2011

Solidarietà a Don Armando Zappolini

mercoledì, dicembre 28th, 2011

Stupisce Forza Nuova che nemmeno a Natale riesce a comprendere il senso profondo del messaggio che questa festività rappresenta. Eppure questa forza politica dichiara di rifarsi alla tradizione cristiana ed occidentale. Voglio quindi esprimere la mia profonda solidarietà a Don Armando Zappolini che nei giorni scorsi, come spesso ha fatto anche in passato, è riuscito nell’intento di farci riflettere sulle contraddizioni, sempre più numerose, della nostra imperfetta società.

Don Armando ha fatto notare come anche Gesù sarebbe stato considerato un immigrato clandestino in questo Paese con tutto ciò che ne consegue. E da ciò ha tratto spunto per chiedere che sia riconosciuta la cittadinanza ai bambini che nascono in Italia, e che magari, aggiungo io, non hanno mai visto nessun altro Paese. Di fronte a ciò giunge la scomunica offensiva e minacciosa di Forza Nuova. Pericolosa e triste. Pericolosa perché, lo abbiamo visto in questi giorni a Firenze, a forza di predicare odio e minacciare azioni clamorose qualche mente debole può poi passare ai fatti. E triste perché giunge proprio a cavallo del Natale. Cosa aggiungere? Semplicemente che il sottoscritto e il Comune di Pontedera sono a fianco a Don Armando e apprezzano il suo impegno.

La sua riflessione è un modo ottimo per celebrare il Natale e il messaggio universale di pace e di solidarietà che esso trasmette.

Pontedera, 28 dicembre 2011

L’ingegner Riccardo Costagliola eletto il Presidente della Fondazione Piaggio

venerdì, dicembre 23rd, 2011

Il consiglio di Amministrazione della Fondazione Piaggio , con il consenso unanime dei soci ( Gruppo Piaggio, Comune di Pontedera, Provincia di Pisa ) ha eletto ieri Presidente l’ingegner Riccardo Costagliola, designato all’interno del consiglio di amministrazione da Roberto Colaninno.

L’ingegner Costagliola, a lungo dirigente del gruppo Piaggio con un prestigioso curriculum e risultati di grande rilievo nella organizzazione delle attività internazionali, si misurerà con una esperienza di altà qualità come quella compiuta da Tommaso Fanfani , che nei lunghi anni di presidenza con la sua cultura, il suo metodo di lavoro, la straordinaria umanità riuscì a costruire quel clima di piena collaborazione fra pubblico e privato che ha fatto della Fondazione Piaggio un esempio ed un modello apprezzati, e studiati, sul piano nazionale ed anche in contesti internazionali.

Questo stesso clima è stato mantenuto anche negli ultimi anni , quando la presenza di Fanfani è venuta meno, grazie all’ impegno dei soci ed alla professionalità , alla competenza e alle capacità operative del vicepresidente Manrico Ferrucci, della coordinatrice Sabrina Caredda e di tutto il personale della Fondazione: sono stati così raggiunti obiettivi importanti sul piano della partecipazione, del successo di pubblico e dell’attenzione della stampa con una riuscita serie di mostre ed iniziative culturali, ultima delle quali la apprezzata mostra dedicata al creatore della Vespa Corradino D’Ascanio.

La Fondazione Piaggio è ormai una realtà affermata ed un punto di riferimento per l’intera regione, e per i progetti regionali, sul piano delle attività artistiche, della cultura d’impresa, del rapporto con la scuola ed i giovani: siamo certi che il nuovo Presidente , al quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, saprà sviluppare nel modo migliore gli aspetti positivi ed i risultati raggiunti, e promuovere , contando sulla piena collaborazione di tutti i soggetti istituzionali e delle risorse professionali disponibili, una nuova stagione di affermazione e di crescita per la Fondazione Piaggio.

Sugli atti di vandalismo in Piazza Garibaldi

venerdì, dicembre 16th, 2011

Nei giorni scorsi vandali hanno danneggiato una delle panchine artistiche di Piazza Garibaldi. Il gesto sconsiderato di qualche incivile ha provocato seri danneggiamenti ad una opera d’arte di un grande artista italiano. Un gesto che l’amministrazione comunale condanna fermamente.

Va ricordato che si tratta di vere e proprie opere d’arte e non di semplici panchine. Opere che hanno un valore artistico e anche economico elevato.

Ma non c’è solo il valore delle panchine. Chi danneggia un’opera d’arte o un arredo urbano manca di rispetto all’intera comunità. Colpisce al cuore la collettività che la circonda. In questi giorni abbiamo trovato anche delle scritte su una delle sedute di Piazza Belfiore (Andrea da Pontedera).

Pontedera è una città che in questi anni si è distinta nella buona qualità urbana e nella riqualificazione degli spazi utilizzati dai cittadini. Gli spazi pubblici sono belli e curati e sono il segno del nostro vivere civile e ci fanno vivere tutti meglio, a volte non si riflette sufficientemente su questo aspetto. La cittadinanza ha fatto propri questi spazi ben curati, che sono di “tutti” e non sono terra di “nessuno”. Ciò che è pubblico è di tutti e quindi meritevole di un rispetto più grande.

Nel passato a margine degli episodi di vandalismo, quando sono stati trovati gli autori ci si è sempre trovato davanti a persone prostrate e pentite che hanno umilmente chiesto perdono. Per questo invitiamo tutti a pensarci prima per evitare penosi e poco dignitosi pentimenti, che peraltro comportano anche un oneroso risarcimento economico che il comune richiederà a chi si rende responsabile di questi atti.

Pontedera, 14 dicembre 2011

Sui tragici fatti di Firenze

mercoledì, dicembre 14th, 2011

Abbiamo appreso anche a Pontedera della violenza che ha insanguinato oggi Firenze. Due senegalesi venditori ambulanti, incolpevoli, sono stati uccisi da un cittadino italiano con evidenti simpatie con il neonazismo e il razzismo. Ed altri sono stati feriti.

Voglio innanzitutto esprimere la solidarietà e il cordoglio della nostra comunità, che è rimasta profondamente turbata da questo episodio, alle vittime di questa barbarie, alle loro famiglie, alla intera comunità senegalese fiorentina, toscana e pontederese. Forse si è tollerato troppo il proliferare di atteggiamenti razzistici e di dottrine di intolleranza verso i cittadini che provengono da altre aree del mondo ma che ormai sono il “nostro” mondo.

Occorre rialzare la guardia e mantenere alta l’attenzione in quanto il rischio di rigurgiti razzisti sono concreti e sempre vivi. A Pontedera esiste una delle più importanti comunità senegalesi della Toscana perfettamente integrata. Voglio rassicurare tutti questi cittadini: i sentimenti della nostra comunità sono di amicizia, di solidarietà, di inclusione e di condivisione. Siamo tutti parte della stessa comunità. Nella seduta di martedì del Consiglio Comunale proporrò di dedicare un minuto di silenzio in ricordo di queste vittime e contro ogni gesto di intolleranza e razzismo.

Pontedera, 13 dicembre 2011

L’inaugurazione del “Borgo d’Oltrera” in zona Fuori del Ponte

martedì, dicembre 13th, 2011

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato nella cronaca locale del quotidiano TIRRENO PONTEDERA del 10 dicembre 2011

sabato
10 dicembre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
1
Il nuovo borgo specchio della crisi

Ieri il taglio del nastro: intorno ai fabbricati ruota la rivoluzione della sosta dell’intero quartiere

II nuovo borgo specchio della crisi

Vendute tutte le villette, ancora vuota la metà dei condomini

PONTEDERA. Benvenuti al Borgo d’Oltrera, dove un tempo c’era il glorioso campo sportivo Marconcini e oggi ci sono 27 villette in pietra (già tutte vendute), parcheggi, aree a verde e tre blocchi di condomini color verde rame con 66 appartamenti, la cui vendita è proseguita spedita fino all’anno scorso. Ma che la recente crisi ha interrotto lasciandone ancora 35 da vendere.

Un’inaugurazione in grande stile, quella di ieri, con il taglio del nastro, tendoni per la presentazione da parte del sindaco Simone Millozzi e i tre costruttori, Braccianti, Armo e Rota, che insieme hanno dato vita all’Immobiliare Trieste per un investimento complessivo di 18 milioni di euro. «Dovevamo ripensare la collocazione del campo Marconcini – ha detto Millozzi – e recuperare il cordificio Billeri e la fabbrica del ghiaccio ormai dismessi. Da questo è nato il Borgo che apre le porte a una nuova vita per il quartiere».

Il primo cambiamento sarà la pedonalizzazione di piazza Trieste e alcune aggiustature in tema di sosta con disco orario in viale Italia e via Veneto. E qui c’è il primo scoglio con numerosi residenti della zona arrabbiati perché dovranno cambiare abitudini. Ma soprattutto anche ieri pomeriggio, nel capannello di cittadini che assistevano all’inaugurazione, c’era chi lamentava le necessità di molti anziani che abitano nella zona di avere un parcheggio tranquillo, senza dover spostare le auto a seconda degli orari. Nella nuova lottizzazione l’area destinata alle auto è di un centinaio di posti pubblici a ridosso di viale Italia, più altri 30 dentro lo stesso borgo, in cui ogni famiglia ha comunque o un garage o uno spazio all’interno del garage sotterraneo da 4mila metri quadrati, a due passi dai tre condomini che dominano la scena. Il sospetto è che non siano comunque sufficienti per soddisfare le esigenze di chi vive in questa zona.

Passeggiando per le vie della nuova area si percepisce un netto contrasto con il resto del quartiere, per lo più composto da edifici di stampo popolare o comunque risalenti agli anni Sessanta e Settanta. «E stata un’operazione lunga e difficile – hanno detto i costruttori – perché ci siamo trovati a gestire situazioni burocratiche e logistiche assolutamente non facili. La crisi ha rallentato un po’ i programmi, visto che dobbiamo vendere ancora 35 appartamenti, tra bilocali e trilocali».

Il paradosso è che le villette sono state vendute in pochissimo tempo. Così come i monolocali dei condomini. Le abitazioni con taglio medio, invece, devono ancora essere “piazzate” in un mercato che è diventato sempre più difficile, mano a mano che la crisi dell’immobiliare e quella finanziaria avanzavano. «L’accesso al credito è il vero problema da superare – hanno detto ancora i costruttori – perché il denaro che si otteneva prima con poco sforzo, adesso è diventato un autentico miraggio».

«Fuori del Ponte sarà un’area che vivrà una nuova vita – ha assicurato Millozzi – perché abbiamo in mente di renderlo un quartiere con tante occasioni di socializzazione. A cominciare da piazza Trieste che vorremmo diventasse una sorta di agorà, con eventi e manifestazioni da realizzarsi in una delle piazze più particolari di Pontedera. Cominceremo con l’installazione di panchine e arredi.

E poi, se le finanze del Comune lo permetteranno, proseguiremo con l’operazione di riqualificazione che la renda ancora più fruibile». I commercianti della zona, o almeno la quasi totalità, sono concordi con le idee dell’amministrazione comunale. «Finora la piazza – hanno detto alcuni di loro – è sempre stata un luogo dove molte auto venivano tolte una volta l’anno in occasione del concerto di Musicastrada. In questa maniera la situazione migliorerà sicuramente».

Andreas Quirici

Piazza Trieste “pedonalizzata”. Le novità sulla sosta e Z.T.L.

martedì, dicembre 13th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati nella cronaca locale di quotidiani TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA del 8 dicembre 2011

giovedì
8 dicembre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
II
Piazza Trieste diventa pedonale

In viale Italia e in via Veneto parcheggi regolati dal disco orario: un occhio di riguardo ai residenti

Piazza Trieste diventa pedonale. Da domani partono i lavori, in Oltrera cambia la sosta: ecco come

PONTEDERA. Una volta c’erano le fabbriche: quella del ghiaccio, il cordificio Billeri. C’era perfino un campo sportivo. Il “Marconcini”. E rimasto attivo fino a pochi anni fa. Ora, c’è un quartiere nuovo. Una grande lottizzazione, un “borgo” come lo hanno chiamato i suoi progettisti. Che nascerà ufficialmente domani. C’è una cerimonia alle 15, per il taglio del nastro. E, in concomitanza con questo evento, il sindaco Simone Millozzi, ha dato il via anche alla riqualificazione di tutto il quartiere. Le ruspe sono arrivate ieri mattina. Si metteranno in moto da domani. E le trasformazioni non saranno poche: piazza Trieste viene pedonalizzata, la sosta lungo viale Italia, via Veneto e nel resto dell’area, sarà regolamentata in maniera differente da come avviene oggi.

La città si riprende il “Campaccio”. E questo il nome antico di piazza Trieste. Qui la rivoluzione principale. Lo spazio torna alla gente: via le auto, via il transito. Sarà permesso solo ai residenti, ai mezzi della polizia (c’è la sede del commissariato all’interno della piazza), ai disabili. Ci saranno due posti auto liberi, ma solo per i residenti e solo per mezz’ora. In mezzo alla piazza sarà attivata una fontana e poi ci saranno arredi nuovi. «In plastica riciclata spiega il sindaco – Abbiamo vinto un bando regionale, avremo un finanziamento». E tutto intorno, a isolare la strada che, a senso unico, percorre il perimetro della piazza, ci saranno piante, alberi e altri arredi.

La sosta. Le auto che non avranno più posto in piazza Trieste, potranno essere parcheggiate nella nuova area (si chiama piazza Cordificio Billeri) davanti alle abitazioni). È stato deciso che potranno avere sosta libera, regolata a disco orario, per un massimo di due ore.

Cambiano le modalità anche in viale Italia. Qui, sul lato sinistro (andando verso il ponte Napoleonico), quello dov’è il pub, per intenderci, la sosta rimarrà gratuita ma si potrà parcheggiare solo per un’ora (oggi il limite è 2 ore). Lungo via Veneto, invece, aumentano gli stalli, ma la sosta sarà consentita per un’ora. In piazza dei Funai, lungo la Tosco Romagnola, in golena d’Arno, la possibilità di sosta, invece, aumenta dalle attuali 2 ore a tre.

Quand’è necessario il disco orario. La sosta sarà regolata dal disco orario non per tutto il giorno. Ma solo dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19,30. «Questo per facilitare i residenti nella ricerca di un posto spiega il comandante della polizia municipale Michele Stefanelli – Se uno arriva a casa alle 17,30, esponendo il disco orario per due ore, non ha più assilli fino al mattino successivo».

Sono stati spostati anche i cassonetti che erano in piazza Trieste. «Ora sono nella piazza nuova», spiega il sindaco. C’è anche un’altra strada che sarà intitolata alla memoria di un’attività ormai scomparsa, via Fabbrica del ghiaccio collegherà piazza Trieste con il nuvo spiazzo. «Questa conclude Millozzi – è una delle operazioni più significative e importanti. Dopo un decennio la città si torna a prendere una grande area. È una delle maggiori aree pedonalizzate. Procederemo a passi, prima i lavori, poi gli arredo. E affiancheremo a questa trasformazione anche alcune iniziative: giovedì prossimo, verrà portato qui il mercatino della filiera corta della Coldiretti; altre manifestazioni saranno fatte con la collaborazione dei commercianti».Per una settimana, sarà fatta opera di informazione. Anche con volantini. Poi scatteranno anche le multe

Emilio Chiorazzo

COSA CAMBIA IN OLTRERA

Piazza Trieste: diventa pedonale. Accesso possibile (a senso unico) ai residenti e alle auto della polizia. Disponibili, all’interno, due posti, con disco orario a 30 minuti, solo per i residenti.

Via Vittorio Veneto: i posti auto aumentano. Saranno regolati da disco orario per un’ora.

Viale Italia: sul lato del pub la sosta oggi regolata da disco orario per due ore, sarà portata a massimo un’ora.

Piazza Cordificio Billeri (nuova lottizzazione): sosta regolata con disco orario. Massimo 2 ore. Piazza Funai (in golena d’Arno): sosta a disco orario. Passa dalle attuali due ore a 3 ore massimo.

I posti auto disponibili: 60 in piazza Cordificio Billeri, 23 in via Vittorio Veneto, 40 nella zona ex campo Marconcini.

Le fasce orarie in cui è obbligatorio utilizzare il disco orario: dalle ore 9 alle ore 12 al mattino e dalle ore 16 alle 19,30 il pomeriggio

giovedì
8 dicembre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
Piazza Trieste sarà«liberata» e rivoluzione dei parcheggi

PONTEDERA

PIAZZA TRIESTE torna per gran parte piazza vera, tanto che già la prossima settimana vi si terrà il primo mercatino agricolo a filiera corta, che avrà cadenza settimanale al giovedì. Per le auto, che da decenni la occupano, resterà solo un anello da percorrere a senso unico, direzione sud-nord, con due soli parcheggi di mezzora per carichi e scarichi dei residenti e con pochi stalli a disposizione del commissariato. Spariranno anche i cassonetti e arriveranno le panchine, le fioriere e altri addobbi. La dirimpettaia Via Veneto, strada di sosta più o meno selvaggia, avrà invece 30 stalli (al posto dei 9 attuali), a sosta di 1 ora, mentre il sovrastante parcheggio in golena d’Era-piazza dei Funai allungherà la sosta da 2 a 3 ore.

Novità significativa anche sul Viale Italia: la sosta sul lato nord scenderà da 2 ore a 1 ora. Il che annullerà l’effetto mattinata o pomeriggio di sosta, finora raggiunto con qualche stratagemma sul disco esposto. Sul lato nord, invece, sosta ancora libera.

La novità davvero inedita è invece l’apertura del parcheggio accanto alla lottizzazione Marconcini, nella altrettanto nuova Piazza Cordificio Billeri, con disponibilità di 70 posti, 10 in più rispetto alla vicinissima Piazza Trieste, raggiungibile con un passaggio pedonale di poche decine di metri e intitolato Via Fabbrica del Ghiaccio. I residenti del condominio popolare che sul davanti si affaccia su viale Italia avranno però un’area riservata e protetta da una sbarra, mentre all’interno del residence Marconcini ci sono altri 30 posti ad uso pubblico. E si potrà accedere in Piazza Trieste anche attraverso il cancello dell’ex campo, attiguo alla chiesa dei Testimoni di Geova.

Tutte queste disposizioni sulla sosta a tempo sono valide dalle 9 alle 12 di mattina e dalle 16 alle 19,30 di pomeriggio. Il che significa sosta libera in tutto il resto delle 24 ore. E in pratica, chi parcheggerà alle 18,30 in una zona con disco di 1 ora, potrà lasciarvi l’auto fino alle 9 della mattina seguente, mentre dalle 11 ci sarà sosta libera fino alle 16,30. Possibilità di sosta ancor più lunga in Piazza dei Funai e Piazza Billeri.

TUTTO QUESTO comincerà da domani, giorno in cui, alle 15, sarà inaugurato anche il residence Marconcini con gli annessi parcheggi – ma sarà realizzato anche un giardino con giochi per bambini – e strade che nei nomi richiamano la loro vita precedente: polisportivo Marconcini, Cordificio Billeri, Palazzo del Ghiaccio. «Un recupero di memoria e della vivibilità della zona che va a razionalizzare – dice il sindaco – un’area dove non c’erano più spazi di socialità. E dove i commercianti lamentavano la scarsa turnazione delle auto. Anche perché molti pendolari che lavorano in centro arrivano di prima mattina e vi lasciano l’auto in sosta tutto il giorno, passando a piedi il vicino ponte. Crediamo – aggiunge Simome Millozzi – di contribuire anche con questo al miglioramento dell’intero quadro cittadino, o comunque di fuori del ponte, e per la riconquistata Piazza Trieste abbiamo in mente eventi che realizzeremo insieme ai commercianti e residenti».

Aggiunge il comandate della Polizia municipale, Michele Stefanelli: «Per una settimana daremo spiegazioni e indicazioni, poi, naturalmente, passeremo all’opera di sorveglianza affinché le regole siano rispettate».

M.M.

Questa manovra colpisce solo le fasce deboli. Gli enti locali subiranno un ulteriore taglio

martedì, dicembre 13th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati nella cronaca locale del quotidiano TIRRENO PONTEDERA del 6 dicembre 2011

martedì
6 dicembre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
«Questa manovra non ha alcun riguardo per i Comuni»

Subiamo altri tagli. Se va avanti così saremo costretti a chiudere: perché non si tassano i ricchi?

PONTEDERA. «Siamo alle solite, un’altra manovra che colpisce solo le fasce deboli. Questo, ormai, è chiaro a tutti». Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, non ha mezzi termini. Il suo giudizio, sul decreto che lo stesso Mario Monti ha battezzato “Salva Italia” non ha opinioni positive. «Gli Enti locali subiranno un ulteriore taglio – dice il primo cittadino di Pontedera – di un miliardo e mezzo. Nella manovra non vedo alcuna misura per la crescita. Se andiamo avanti di questo passo, i Comuni saranno costretti a chiudere. Ho contestato, apertamente, in passato, le decisioni che Silvio Berlusconi ha preso con le sue manovre e anche questa manovra è dello stesso segno». Certo, sottolinea il sindaco, qualche eccezione c’è.
Fa riferimento alla sanità e al trasporto pubblico che, nelle intenzioni del presidente del consiglio, non dovranno essere toccati dai tagli. «Ma non c’è alcuna attenzione agli enti locali – prosegue – Nessuna misura di supporto. Manca una patrimoniale. In questo paese non si riesce a toccare quel dieci per cento dei cittadini che detengono il cinquanta per cento della ricchezza. Un modo deve pur esserci, per colpire quelle persone che non pagano mai gli effetti della crisi».

È arrabbiato, deluso. E’ in una fase delicata: sta varando, insieme al suo assessore, Marco Papiani, le ultime misure per redarre il bilancio preventivo per il 2012. E’ la manovra economica del Comune. Che si presenta con tante incognite. A cominciare dall’Ici, oggi Imu, che verrà incassata dallo Stato direttamente. Ai Comuni rimane un margine di manovra, una percentuale di aumento (ma può essere anche di riduzione). «C’è da capire – conclude il primo cittadino di Pontedera – come si comporterà il governo con i Comuni, se quei soldi che fino a oggi ci venivano trasferiti per il mancato introito dell’Ici, adesso che cambia nome e modalità di calcolo, saranno dati agli enti locali con i conseguenti aumenti oppure se, tutto finirà nelle casse centrali». Di certo c’è che ancora una volta i bilanci comunali saranno fatti a suono di tagli e di ristrettezze.

Emilio Chiorazzo