Sui tragici fatti di Firenze
Abbiamo appreso anche a Pontedera della violenza che ha insanguinato oggi Firenze. Due senegalesi venditori ambulanti, incolpevoli, sono stati uccisi da un cittadino italiano con evidenti simpatie con il neonazismo e il razzismo. Ed altri sono stati feriti.
Voglio innanzitutto esprimere la solidarietà e il cordoglio della nostra comunità, che è rimasta profondamente turbata da questo episodio, alle vittime di questa barbarie, alle loro famiglie, alla intera comunità senegalese fiorentina, toscana e pontederese. Forse si è tollerato troppo il proliferare di atteggiamenti razzistici e di dottrine di intolleranza verso i cittadini che provengono da altre aree del mondo ma che ormai sono il “nostro” mondo.
Occorre rialzare la guardia e mantenere alta l’attenzione in quanto il rischio di rigurgiti razzisti sono concreti e sempre vivi. A Pontedera esiste una delle più importanti comunità senegalesi della Toscana perfettamente integrata. Voglio rassicurare tutti questi cittadini: i sentimenti della nostra comunità sono di amicizia, di solidarietà, di inclusione e di condivisione. Siamo tutti parte della stessa comunità. Nella seduta di martedì del Consiglio Comunale proporrò di dedicare un minuto di silenzio in ricordo di queste vittime e contro ogni gesto di intolleranza e razzismo.
Pontedera, 13 dicembre 2011
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