Il Cecchi di “Buongiorno Nazione” evidentemente non conosce Pontedera

Oggi sulla prima pagina della Nazione Pontedera ha l’onore del titolo Pontedera Hills sulla rubrica “Buongiorno Nazione”, immaginiamo chiosando “Beverly Hills. La rubrica di Stefano Cecchi, si avventura in alcune considerazioni sulla nostra città – e su altri comuni – criticando la scelta di istituire la tassa di soggiorno. Ogni posizione è legittima, anche se forse bisognerebbe ricordare alla Nazione che la tassa di soggiorno è uno dei pochi strumenti messi a disposizione dei comuni dal Governo nazionale per intervenire sui bilanci. I Comuni erogano servizi e vengono poi criticati se aumentano le mense dei bambini o se fanno le multe per eccesso di velocità. E’ evidente a tutti che sono gli enti più colpiti dalla crisi e che rappresentano il principale interfaccia con la popolazione. Ma alla Nazione questo ruolo dei comuni interessa poco. Come interessa poco che Pontedera (ma qui il discorso andrebbe ampliato alla Valdera), negli ultimi anni, sia una città che ha avuto un fortissimo sviluppo di presenze turistiche (molte legate anche al lavoro d’affari). Alla Nazione non interessa che sia finita con servizi sulle copertine delle riviste specializzate (ad esempio de I Viaggi di Repubblica) per le installazioni artistiche di scultori come Cascella, Vangi, Nespolo, Trafeli, Baj (l’ultima sua opera, uno dei mosaici più grandi d’Italia) e tanti altri; che abbia uno dei musei più visitati della provincia di Pisa e della Toscana (museo Piaggio); che abbia servizi gratuiti, (Cecchi … GRATUITI), per i visitatori come il bike sharing e il bus navetta, che abbia una miriade di iniziative culturali, sportive e artistiche. Che abbia, insieme a tutta la Valdera, un’alta qualità del turismo ambientale ed enogastronomico. No. Tutto ciò al commentatore della Nazione interessa poco. Per la Nazione Pontedera ha lo stesso “appeal turistico di Pomigliano d’Arco o del Vajont”. Se non fosse un po’ volutamente lugubre e un po’ antimeridionale, il paragone (che vorrebbe offendere), ci sarebbe da ridere visto che il Vajont è ai piedi delle Dolomiti e Pomigliano è sede di importanti manifestazioni culturali. Evidentemente Il giornalista non visita da decenni oltre al Vajont e Pomigliano (che sono un po’ lontani) anche la nostra città: che non è più solo un centro industriale ma è da tutti conosciuta per la sua vivacità culturale, artistica e soprattutto per la sua qualità della vita (non solo dei residenti evidentemente). Ora… se si vuole fare il giornalista in Toscana Pontedera occorrerebbe conoscerla! Il centro studi Sintesi di Mestre ha realizzato uno studio, poi pubblicato dal settimanale Panorama (mica dalla gazzetta del quartiere) nel quale Pontedera risulta la città del centro-sud Italia con la qualità della vita più alta, anche riferita ai servizi culturali e alla vivacità. L’unica spiegazione possibile di questo abbaglio del nostro commentatore è che appunto non sia venuto nella nostra città e nel territorio della Valdera da molti anni. Siamo a disposizione per una visita guidata e gratuita. Siamo certi che una volta visitato il nostro territorio deciderà di tornarci ancora, anche se istituiremo la tassa di soggiorno, che consisterà in pochi spiccioli al giorno.

Condividi con gli altri!

Tags: , , , , , , ,

2 Risposte a “Il Cecchi di “Buongiorno Nazione” evidentemente non conosce Pontedera”

  1. Yolayne ha detto:

    Buona sera Sig. Sindaco,
    vedo con piacere che Lei risponde subito quando si scrive sui giornali e ai miei email (che riguardano proprio la tassa di soggiorno) non risponde, allora sono obbligata a scrivere le mie lettere ai giornali così lei legge le richieste dei cittadini di Pontedera. La invito, a nome di tutti gli albergatori di Pontedera, a partecipare almeno ad una riunione nella quale possiamo dialogare, come hanno fatto il Sindaco di San Miniato, di Padova, di Venezia, di Roma, in queste tre ultime città la tassa di soggiorno è stata istituita però il Sindaco ha dialogato con gli albergatori.
    Gradirei una risposta questa volta,
    Grazie,
    Yolayne
    info@lesodole.it
    3475731071

  2. Simone Millozzi ha detto:

    Buona sera Sig.ra Yolayne ho letto la sua email indirizzata al sottoscritto ed ai miei Assessori. Purtroppo non sempre posso rispondere immediatamente. Tra l’altro mi risulta che già l’Assessore Papiani Le aveva già scritto e l’Assessore Tognarelli nelle assemblee che vi sono state sull’argomento ha già espresso il punto di vista di questa Amministrazione Comunale.
    Legittime sono le Sue considerazioni così come legittime, seppur da Lei non condivise, sono le scelte che questa Amministrazione Comunale pone in essere.
    Comprendo la Sua posizione tutta a difesa di una categoria particolare a cui viene richiesto un piccolo contributo in questa fase economica sociale difficilissima, tuttavia necessariamente le mie azioni non possono che avere una visione più ampia, guardare anche e soprattutto all’interesse generale; l’interesse di una comunità che vuole mantenere e consolidare i suoi servizi essenziali (in tema di scuola, di sociale, di sanità ecc….) messi a dura prova da manovre dei governi (Berlusconi e Monti ) che penalizzano ulteriormente gli Enti Locali.
    Questa Amministrazione di fronte ad un taglio di risorse di circa quattro milioni di Euro ha fatto una scelta politica precisa quella di salvaguardare le fasce sociali più deboli della nostra comunità; ed è per questo che ha deciso, fra le altre cose, di non “toccare” l’addizionale Irpef la cui corresponsione ricadrebbe “solo” sui redditi da lavoro dipendente e sui pensionati e di non aumentare le tariffe (scuole, trasporto scolastico, mense, nidi, rifiuti,ecc…) se non per il solo adeguamento all’indice Istat.
    Ci siamo fatti carico inoltre di aumentare di due Euro procapite la quota per la Società della Salute e necessario limitare l’impatto negativo dei tagli al fondo sociale e al fondo per non autosufficienza perpetrati a livello nazionale.
    Tuttavia per mantenere i servizi esistenti, già realizzati in virtù di manovre precedenti, ho dovuto mio malgrado, incentrare l’azione amministrativa su alcune linee, condivise in un protocollo d’intesa con le organizzazione sindacali, che per chiarezza Le riproduco di seguito:
    “L’Amministrazione Comunale di Pontedera rappresentata dal Sindaco Avv. Simone Millozzi e le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL rappresentate da Domenico Contino, Gabriello Cima, Renzo Rossi – SPI, FNP, UILP e Leghe pensionati rappresentate da Moreno Bertelli, Dino Tamburini, Luciano Dionisi, Fiore Giuntinelli, Fabio Bagagli, si sono incontrate nei gironi 30 gennaio, 20 febbraio e 19 marzo 2012 e hanno proceduto alla sottoscrizione del presente protocollo di intesa sul bilancio di previsione 2012 del Comune di Pontedera.
    Il bilancio di previsione 2012 si inserisce in un momento molto delicato della politica e della economia italiana, in cui l’obbligo da una parte di rispettare vincoli e scadenze stabilite in sede comunitaria, e la necessità dall’altro di uscire da una situazione di crisi a cui l’avevano portata le scellerate decisioni del precedente governo, impongono scelte drastiche nella costruzione di un percorso programmatico rigoroso. Le manovre succedutesi nell’ultimo anno hanno portato una serie di tagli ai trasferimenti statali: 1,7 mld. di euro con la legge di stabilità 2012, 1,627 mld. di euro con la manovra Monti, a cui si aggiungono i tagli al fondo nazionale per le politiche sociali. Per il Comune di Pontedera queste manovre comportano minori risorse per oltre 4 milioni di euro tra tagli ai trasferimenti diretti e manovra IMU/IMP.
    Il tanto sbandierato “federalismo” non ha portato i benefici sperati: i tagli hanno colpito in modo trasversale e indistinto enti virtuosi e non, non premiando la spesa produttiva e gli investimenti, ma anzi favorendo gli enti locali meno attivi, attenti solo al contenimento della spesa e non ad un miglioramento dei servizi offerti e della qualità della vita, complessivamente considerata. I limiti imposti dal c.d. “patto di stabilità” impediscono un corretto rispetto dei termini di pagamento nei confronti dei fornitori: per il Comune di Pontedera a fronte di una disponibilità di cassa di oltre 11 mln di euro, a fine dicembre 2011 rimanevano da pagare ben 8 mln di euro a ditte e imprese che avevano realizzato opere pubbliche nel territorio comunale. L’impossibilità di ricorrere all’indebitamento limita la possibilità di procedere ad investimenti: il piano annuale delle opere pubbliche che nel passato raggiungeva oltre 10 mln di euro, si dovrà ora assestare a poco più di 3 mln di euro, concentrati nel settore delle manutenzioni.
    Stante questa situazione di riduzione di risorse l’Amministrazione Comunale nella predisposizione del bilancio preventivo, ha stabilito alcune priorità che si possono sintetizzare nelle 4 aree di attenzione: FAMIGLIA, LAVORO, SOCIALE e ISTRUZIONE, e più in generale nella ricerca di mantenere la qualità e la quantità dei servizi fino ad oggi resi a favore delle fasce ritenute più deboli.
    Alla luce di quanto sopra, la manovra di bilancio 2012, si incentrerà sulle seguenti azioni:
    – contenere le spese correnti e migliorare in efficienza la macchina comunale, potenziando l’attività di controllo per monitorare i costi degli uffici e dei servizi;
    – aumento di 2 euro pro capite delle risorse che vengono destinate alla Società della Salute;
    – non procedere a nessun aumento delle tariffe per servizi individuali (refezione e trasporto scolastico, nidi, …), se non per adeguarle all’incremento del costo della vita;
    – mantenere i servizi dedicati all’infanzia, e in particolare di consolidare le sezioni di scuola materna attive sul territorio comunale;
    – mantenere l’attuale livello della addizionale comunale IRPEF;
    – mantenere l’aliquota base stabilita dal Governo allo 0,4% dell’ IMU/IMP prima casa, considerato bene primario della famiglia, riducendola rispetto alla aliquota presente prima del 2007 (0,45%);
    – sottoporre all’aliquota massima (1,06%) gli immobili sfitti o tenuti a disposizione e gli immobili non “strumentali”;
    – applicare una aliquota ridotta rispetto alla massima, per gli immobili residenziali affittati (con ciò privilegiando una politica di attenzione verso l’emergenza abitativa, che può essere aiutata da un mercato più ampio delle locazioni), e per gli immobili “strumentali”, intendendo per questi ultimi, quelli di proprietà in cui viene svolta una attività professionale, commerciale, produttiva;
    – potenziare la lotta all’evasione in un’ ottica di equità fiscale, che faccia si che tutti paghino le tasse in modo che ciascuno ne paghi un po’ di meno. In particolare questo obiettivo può essere raggiunto mediante investimenti in risorse umane e strumenti informatici che permettono un controllo totale e non “a campione” delle dichiarazioni ISEE presentate.
    Le seguenti azioni, che tendono a privilegiare l’attività produttiva di reddito rispetto alle posizioni di “rendita”, permetteranno il sostanziale mantenimento delle risorse destinate ai servizi fondamentali a sostegno della famiglia e del lavoro, nonché alle politiche sociali di aiuto agli indigenti e di contributo agli affitti, e alle politiche verso la terza età.
    Eventuali risorse aggiuntive provenienti dalla lotta all’evasione fiscale, saranno destinate ad incrementare la spesa sociale.
    Problematica si presenta invece l’area investimenti e in particolare la possibilità di sostenere a dovere lo sviluppo produttivo a causa dei vincoli inderogabili di pagamento imposti dagli organi governativi con il cd. “Patto di stabilità”. Situazione assurda in cui a fronte di opere pubbliche finanziate, e nonostante l’esistenza di risorse finanziarie più che sufficienti a far fronte agli impegni presi, i ritardi di pagamento si stanno facendo insostenibili per il sistema, composto in buona parte da ditte locali, ovviamente con ricadute negative sul tessuto economico locale.
    Le Parti concordano la necessità di un’azione comune di pressione sul Governo, per chiedere con forza un allentamento dei vincoli del patto e il ripristino delle norme sulla tesoreria unica “espropriata” dalle casse comunali, al fine di liberare risorse per sostenere il contesto sociale ed economico locale.
    Inoltre le Parti prevedono fin da ora dei momenti di verifica comune sul raggiungimento degli obiettivi prefissati, da realizzarsi prima dell’ assestamento di bilancio.
    Le Organizzazioni Sindacali, valutata positivamente l’azione dell’ Amministrazione Comunale di Pontedera, e il suo confermato obiettivo di sostegno verso le classi più deboli, sottoscrivono il presente accordo”.
    Tra queste linee vi è anche l’introduzione dell’imposta di soggiorno. Imposta su cui sono già intervenuto più volte e per questo Le rimetto per opportuna conoscenza stralci delle dichiarazioni da me effettuate.
    Imposta che il Governo ha istituito e che è stata messa a disposizione dei Comuni. Il Comune di Pontedera ha quindi deciso, lo ripetiamo ancora una volta, che fosse giusto che i visitatori di questa città, che hanno a disposizione importanti servizi gratuiti e una alta qualità urbana, contribuissero anche loro al bilancio di Pontedera. Non si tratta di cifre particolarmente esose. Il Comune, tenendo conto dei suggerimenti degli operatori, ha recepito nel regolamento di attuazione molte esenzioni e riduzioni. Anche a questo sono serviti gli incontri di questi giorni. L’assessore Tognarelli ha riferito ciò che collegialmente è stato deciso da questa amministrazione nei luoghi deputati a prendere le decisioni che sono quelli di un’amministrazione comunale democratica. Non ci può essere un potere di veto delle corporazioni o degli interessi particolari. La sovranità appartiene ai cittadini e non alle categorie. Il Comune deve fare l’interesse generale e non quello particolare o di determinate e ben organizzate categorie. In questo caso il Comune ha lavorato nell’interesse generale dei cittadini di Pontedera pur tenendo ben di conto delle difficoltà e delle esigenze degli albergatori. Siamo in una fase difficile per tutti ed è giusto che tutti facciano la loro parte. Ci sono soggetti ben più deboli dei turisti che sono chiamati a contribuire per maggiori introiti anche nella nostra città.
    Come può ben notare quest’Amministrazione Comunale ha dialogato, in numerose assemblee, anche con gli albergatori e solamente attraverso questo è stato possibile elaborare un documento (regolamento) che tenesse conto, per quanto possibile, dei suggerimenti di tali categorie.

    Il Sindaco Avv. Simone Millozzi

Lascia un commento

*