Archive for marzo 1st, 2012

Sulla soluzione per la Tecnocontrol

giovedì, marzo 1st, 2012

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato nella cronaca locale del quotidiano TIRRENO PONTEDERA del 25 febbraio 2012

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Sindacati e sindaco, c’è soddisfazione per la Tecnocontrol

«Con questa soluzione viene garantita l’occupazione e dimostra il radicamento di Piaggio sul territorio»

PONTEDERA – La quadra per l’ex Tecnocontrol, passata sotto il cappello Piaggio, fa tirare il fiato a molti. Ai lavoratori, assunti dalla scorsa estate con contratto a termine dalla Casa della Vespa che in piena crisi aveva preso la gestione straordinaria dell’azienda, ai sindacati di categoria e al sindaco di Pontedera Simone Millozzi, in campo a nome della città per dare una svolta in positivo alla vicenda. I termini del sorriso sono un’azienda che si salva dal baratro del fallimento, competenze e konw how compresi, e i posti di lavoro, oltre cento. Se non un’operazione a crescere certo si è rivelata non a perdere.

«C’è soddisfazione perché il risultato va nella direzione che avevamo auspicato – afferma il segretario provinciale della Fiom Marcello Franchi –. C’è un tempo tecnico per chiudere la pratica dell’acquisizione, ma è certo che per quei lavoratori si apre una prospettiva di una certa sicurezza». Che aggiunge: «Dovremo concordare nei prossimi giorni un incontro con la proprietà per definire il passaggio dei lavoratori a tempo indeterminato».

La Casa della Vespa si è aggiudicata l’asta competitiva con cui la curatela ha messo in vendita la Tecnocontrol a fronte di un’offerta di poco superiore agli 11 milioni di euro. L’unica sul tavolo.

Una svolta auspicata e per certi versi anche attesa, dopo che dalla scorsa estate, l’azienda metalmeccanica marciava in esercizio provvisorio sotto la regia di Piaggio. Nei giorni scorsi la Corte d’appello di Firenze ha confermato la sentenza di fallimento, decretata dal tribunale di Pisa lo scorso agosto con ragioni d’urgenza. Un viatico per la messa all’asta dell’azienda che ha chiuso una pagina difficile anche per le ricadute sul principale committente, Piaggio, se la produzione fosse andata in tilt.

Si guarda alle lavorazioni dell’ex Tecnocontrol, legate ai motori della Piaggio, e al ruolo giocato nella vicenda dal Gruppo di Pontedera. «Non era affatto scontata come soluzione e soprattutto in tempi così rapidi», sottolinea il segretario provinciale della Uilm Marcello Casati. Che aggiunge: «I motori a Pontedera avranno ancora un futuro». Una prima fase l’acquisizione. «Adesso si tratterà di capire quale sarà la localizzazione dell’azienda, se si avvicinerà alla casa madre, e come verrà gestita. Ma è certo che è un patrimonio che resta in Valdera».

Nel solco della soddisfazione anche il commento di Maurizio Iacoponi, segretario della Uglm: «È una soluzione industriale, che garantisce occupazione e il mantenimento del lavoro in città». Aggiunge il segretario della Fim Cisl Marco Tesi: «Tecnocontrol sarà una risorsa importante per il Gruppo. Al di là delle necessità aziendali Piaggio ha dimostrato attenzione al territorio ed è un dato non scontato».

Alla vicenda ha guardato con apprensione anche il sindaco Millozzi. «Ha coinvolto l’intero territorio e il finale pone legittimità al percorso che è stato seguito», dice il primo cittadino. Dal municipio lo sguardo punta su viale Rinaldo Piaggio. «Un plauso al Gruppo ma anche al territorio che ha accettato questa sfida. Tutti abbiamo remato dalla stessa parte». L’acquisto di Tecnocontrol dà a Millozzi anche la conferma degli impegni di Piaggio in città. «Dimostra il radicamento nel territorio, oltre agli investimenti messi in campo, e conferma in città una presenza industriale di rilievo».

Manolo Morandini

Al via all’istituto comprensivo Gandhi il progetto sperimentale per 120 bambini “Senza zaino”

giovedì, marzo 1st, 2012

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla nella cronaca locale dei quotidiani TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA e del 1 marzo 2012

giovedì
1 marzo 2012
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
  Addio zaino, i libri restano in aula  

Alla elementare Gandhi inaugurato un sistema di studio più… leggero

PONTEDERA – A scuola senza zaino e con un metodo di apprendimento innovativo, basato sui principi dell’accoglienza, dell’autonomia e della responsabilità. Alla scuola elementare Gandhi, infatti, si sta sperimentando un sistema che potrebbe diventare il modello di riferimento per tutti gli istituti del Comune: banchi disposti a gruppi di quattro, armadietti dove lasciare il materiale e soprattutto niente più zaino, solo una piccola borsetta dove mettere il minimo indispensabile. I piccoli studenti delle prime e delle seconde saranno al centro di un progetto che prevede anche percorsi didattici individualizzati, perché sarà possibile per gli insegnanti seguire gruppi di bambini a seconda delle necessità di insegnamento. Saranno preparati schedari con gli esercizi da svolgere e con le soluzioni. In questa maniera, studenti e insegnanti potranno verificare gli errori commessi ed esaminarli insieme, applicando sistemi di valutazione come quelli di una classe che usai colori del semaforo: rosso vuol dire che gli errori sono stati troppi e bisogna ancora studiare un bel po’, giallo che occorre allenamento, ma siamo sulla buona strada, verde, ovviamente che va bene. «In questa maniera sarà possibile seguire un gruppo di bambini – ha detto l’insegnante Sandra Nencione, responsabile del progetto – mentre chi ha bisogno di fare ancora esercizio potrà continuare a farlo individualmente. L’obiettivo è responsabilizzare i bimbi, rendendoli autonomi nel lavoro che svolgono ogni mattina». Ieri, alla presentazione del progetto “Senza zaino” ai genitori, erano presenti il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, l’assessore alla scuola Liliana Canovai e la preside Daniela Travi. «Si tratta di un sistema completamente nuovo – ha spiegato l’assessore – che mette al centro dell’apprendimento gli stessi bambini. Molto sarà diverso, a cominciare dagli arredi delle aule. Tutto o quasi si svolge a scuola. Certo, non scomparirà la lezione frontale. Ma ci sarà più coinvolgimento dei bambini». Il Comune ha sostenuto il progetto con 20mila euro e l’anno prossimo è previsto un ulteriore passo in avanti con le prime, le seconde e le terze. «Serve grande professionalità da parte del corpo insegnante – ha ripreso Canovai – e a Pontedera questo alto livello di preparazione è presente in molte scuole del Comune. Questo progetto è una sperimentazione per valutare se può essere applicabile anche al resto degli istituti pontederesi».

Andreas Quirici

giovedì
1 marzo 2012
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
1-5
  Più leggeri  

Debutta all’istituto comprensivo Gandhi il progetto ‘Senza zaino” Progetto sperimentale per 120 studenti delle elementari

– PONTEDERA – “SENZA ZAINO” è un modello di scuola frutto di un percorso di ricerca dei docenti, di condivisione con i genitori, di concertazione con l’ente locale. Succede a Pontedera, all’istituto comprensivo Gandhi dove sbarca questo modello già collaudato in altre località ed in altri istituti della Valdera. Arriva grazie all’impegno del Comune che ha finanziato il progetto, come ha ricordato il sindaco Simone Millozzi davanti ai bambini ed ai loro genitori. «Il Comune si è sentito coinvolto, sollecitato dall’entusiasmo della scuola e di tutte le sue componenti – ha detto – Una scuola che, nel nostro Paese, in questi anni ha subito, come sappiamo, tagli su tagli. Questa di cui parliamo oggi è la scuola che vogliano e alla quale abbiamo dato pieno appoggio». Il progetto – costerà alle famiglie 50 euro a figlio – parte ora e arriverà in via sperimentale fino alla fine dell’anno. Per ora riguarderà tre prime e tre seconde per un totale di 120 bambini che andranno a scuola senza zaino, appunto, perché a scuola avranno tutto il materiale che serve, lo utilizzeranno anche in piccoli gruppi nei quali sperimenteranno l’autonomia didattica». “Senza zaino” è un progetto che mira ad una scuola è viva e partecipata. «Una scuola dell’impegno e della condivisione di uno sforzo sensato e significativo», ha detto l’assessore alla scuola Canovai intervenendo insieme ai dirigenti degli istituti della Valdera, Orsi, Pampaloni e Travi, che hanno portato il contributo di esperienza fatte e che hanno ripercorso le tappe della storia di questa sperimentazione scolastica molto diffuso nel Nord Europa. Il Gandhi comincia così, in questo scorcio d’anno, una sperimentazione che nel tempo porterà il progetto a tutto l’istituto. In Valdera ci sono in progetto esperienze anche per la scuola media.

C. B.