I sindaci dell’Unione Valdera, a 4 anni e mezzo dalla nascita del nuovo ente, si sono ritagliati uno spazio di tempo dedicato per ridefinire una strategia unitaria per il futuro prossimo, alla luce dell’esperienza sin qui maturata, dei nuovi vincoli normativi, dei processi di fusione attivati tra alcuni comuni aderenti all’Unione. Pur nell’incertezza data dai processi di carattere nazionale e regionale volti a riorganizzare il sistema delle autonomie locali, i sindaci della Valdera hanno ritenuto necessario tornare ad approfondire ed aggiornare gli obiettivi che sono alla base di questo processo di integrazione strategica, di cui la nostra realtà rappresenta, com’è noto, una delle punte più avanzate a livello regionale e nazionale. Tutti i sindaci intervenuti (erano presenti tutti, con la sola eccezione del sindaco di Lajatico indisponibile per malattia) hanno confermato la validità della strada intrapresa con la costituzione di un organismo in grado di governare le questioni che interessano il nostro territorio; soprattutto i sindaci che hanno aperto un percorso che potrà portare i rispettivi comuni alla fusione hanno evidenziato come la loro scelta sia diretta a rinforzare l’Unione, semplificandone le dinamiche interne. E’ di tutta evidenza che l’unificazione di alcuni comuni non può sostituire in alcun modo la valenza di un ente sovra-comunale: con la nascita dell’Unione Valdera, è tornata al territorio ed alle sue rappresentanze la possibilità di confrontarsi e decidere su politiche che assumono valore e significato soltanto a livello di area. Lo sviluppo economico, la promozione del turismo, le politiche educative, sociali, per la salute, la tutela ambientale, etc. hanno infatti senso se trattate ad un livello dimensionale adeguato, che possa attuare quanto elaborato a livello di indirizzo politico; senza contare il ruolo significativo che la Valdera ha assunto in contesti di livello superiore, dove il sindaco delegato è accolto con la considerazione che compete ad un territorio di 120.000 abitanti. I sindaci hanno confermato la volontà di proseguire e rinforzare il percorso di integrazione, andando al progressivo superamento delle geometrie variabili e rinforzando la struttura direzionale di un’organizzazione che con 30 milioni di bilancio di parte corrente e quasi 200 dipendenti (pressoché tutti provenienti dai comuni della Valdera) a disposizione rappresenta una realtà di assoluto rilievo. A breve i sindaci, grazie all’intenso lavoro svolto tra il 24 e 25 giugno, adotteranno un documento di valenza strategica per un ulteriore potenziamento dell’Unione, consapevoli che, in un difficilissima contingenza socio-economica, grandi o piccoli che siano gli enti, da soli non si va da alcuna parte.
Venerdì prossimo sarà a Pontedera l’assessore regionale alle riforme istituzionali Vittorio Bugli, insieme ai Presidenti di alcune tra le più rappresentative Unioni presenti in Toscana. Sarà quella l’occasione per l’Unione di chiedere alla Regione l’attribuzione di competenze, risorse e deleghe provinciali che possono essere esercitate soltanto ad un livello come quello della Valdera: lavoro e formazione professionale, agricoltura, edilizia scolastica, solo per citare le materie più rilevanti.
Valdera, 26 giugno 2013