Sul discorso di insediamento del nuovo Presidente della Repubblica

Dichiarazione del sindaco di Pontedera e presidente dell’Unione della Valdera Simone Millozzi

Rivolgo il saluto mio personale e quello di tutti i cittadini di Pontedera e della Valdera al neoeletto Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Ho ascoltato con grande attenzione il suo discorso di insediamento e ho apprezzato il tono e la misura del suo intervento e i riferimenti al suo ruolo di arbitro imparziale rispetto alle scelte politiche.

Ottimo anche il riferimento al ruolo di garante della Costituzione, non come semplice notaio della corrispondenza delle nuove norme ma soprattutto come vigile sostenitore dell’attuazione di ciò che quella stessa Costituzione aspira a realizzare. Nel lungo elenco da lui puntualizzato ci ha spiegato che garantire la Costituzione significa anche garantire l’attuazione di tutto ciò che non ha ancora visto la luce di quel progetto voluto dai nostri Padri Costituenti.

Abbiamo poi tutti bisogno, come il Presidente Mattarella ha illustrato, che il processo di riforma vada avanti e renda più adeguata alle nuove sfide, la nostra democrazia. Garantire la Costituzione – ha sottolineato il Presidente – significa ricordare la resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l’Italia dal nazifascismo: significa libertà. E non è mancato nel suo discorso un importante riferimento al tema del lavoro particolarmente importante per una comunità come la nostra inserita in una forte tradizione industriale. Mattarella ha ricordato il lavoro che manca per tanti giovani, la perdita di occupazione, l’esclusione, le difficoltà che si incontrano nel garantire diritti e servizi sociali fondamentali.

Infine, ma non meno importante, ho molto apprezzato un tema a cui spesso faccio riferimento pubblicamente: la crisi ha aumentato le ingiustizie; ha prodotto emarginazione e solitudine. Occorre, al contrario, un Paese più equo, più giusto, che sappia restituire serenità e speranza ad ogni cittadino.

Pontedera ha avuto l’onore di aver dato i natali ad uno dei presidenti della repubblica, Giovanni Gronchi. Alcuni suoi successori ci hanno onorato di una visita nell’arco del loro settennato. Chissà se anche Mattarella farà questa scelta. Noi ce lo auguriamo e gli rivolgiamo fin d’ora l’invito.

Pontedera e la Valdera lo aspettano.

22/2015

Pontedera, 3 febbraio 2015

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