Archive for the ‘Interventi su quotidiani’ Category

Sulla vertenza delle Officine Ristori

martedì, dicembre 27th, 2016

Apprendo informalmente del mancato accordo sulla vertenza Ristori quando ormai si vedevano spiragli di una soluzione positiva che provava a trovare un punto di caduta con il sacrificio di tutti, lavoratori compresi, in un’ottica di salvaguardia del livello occupazionale.

Se le notizie fossero confermate ritengo incomprensibile l’atteggiamento dell’azienda che, nonostante sembrasse vicino il raggiungimento di una intesa praticabile, ha abbandonato unilateralmente il tavolo senza fornire motivazioni plausibili così facendo naufragare l’ipotesi di accordo su cui si era concentrato il lavoro delle parti negli ultimi giorni.

La straordinaria difficoltà economica e la crisi sistemica che ha investito soprattutto la piccola e media impresa legata alla manifattura, richiede da parte di tutti i soggetti coinvolti sforzi ancora maggiori per evitare che le difficoltà vengano scaricate sui lavoratori che sono comunque l’anello più debole; ogni sforzo deve continuare ad esser indirizzato per scongiurare le pesanti conseguenze ed il devastante impatto sociale che la perdita di posti di lavoro porta sempre con sè.

Auspico dunque che in vista dell’incontro convocato domani in Regione, almeno per il rispetto dovuto all’iniziativa di carattere istituzionale, l’azienda soprassieda all’invio delle lettere di licenziamento.

Faccio allo scopo un nuovo ed accorato appello a tutte le parti affinchè siano perseguite ancora e fino in fondo strade che in questo momento sembrano impraticabili e che sia approfondita di nuovo ogni possibile ipotesi utile a limitare al massimo le conseguenze che la chiusura negativa della vertenza comporterebbe.

Pontedera, 19 dicembre 2016

Gli esiti del referendum costituzionale del 4 Dicembre. Prime impressioni

lunedì, dicembre 5th, 2016

Ho sempre ritenuto che “a caldo” sia impossibile fare analisi serie sulle consultazione elettorali e che al massimo si possano raccogliere impressioni, per definizione parziali e provvisorie.
Ma ci sono dei numeri e degli esiti che il giorno dopo mi sembrano incontrovertibili.
In primo luogo il dato più importante: una straordinaria partecipazione popolare con una affluenza superiore ad ogni aspettativa. L’indizio certo per capire lo stato di salute di una democrazia è l’affezione del popolo ad esercitare la propria sovranità attraverso la partecipazione al voto. Nonostante una campagna elettorale estenuante e la complessità della materia trattata il dato dei votanti ci racconta di un paese che, nonostante la devastante crisi sociale ed economica, ha ancora energia ed orgoglio per non accartocciarsi in silenzio e con indifferenza intorno alle enormi difficoltà che lo hanno attraversato. È un buon segno.
Ero (e sono) convinto che la riforma costituzionale proposta potesse costituire un passo avanti e rendere più efficienti e adeguate le istituzioni con il superamento del bicameralismo paritario e della frammentazione prodotta dalle distorsioni di un federalismo troppo conflittuale.
Non abbiamo tuttavia saputo evitare, commettendo errori di personalizzazione evidenti, che sul contenuto della riforma si innescassero divisioni così profonde e lacerazioni talmente insanabili da trasformare il quesito referendario in una battaglia politica aspra, strumentale e diversa contro il Governo e contro il PD, con gli inevitabili esiti che conosciamo. Penso davvero che sia un’occasione persa per l’Italia ma spero anche che l’imponente dibattito venutosi a creare ci lasci un capitale di consapevolezza diffusa da investire nel futuro prossimo dell’agenda politica.
A Pontedera, in controtendenza all’esito nazionale, è prevalso il SI. Credo che sia il frutto di una campagna elettorale capillare, su cui mi sono peraltro e convintamente speso in prima persona, fatta di moltissime occasioni di confronto tra la gente e di  approfondimento vero sul merito della riforma. Abbiamo combattuto lealmente per il si senza mai demonizzare le ragioni di chi stava combattendo per il no;  voglio ringraziare tutti coloro che all’interno del PD e del comitato si sono mobilitati credendo nelle buone ragioni di merito del progetto che abbiamo proposto.
Più in generale penso che gli elettori con il voto del 4 Dicembre abbiano chiesto legittimamente alla classe politica una attenzione maggiore ai drammi ed alle sofferenze di quegli strati di società che temono per il proprio presente, proposte e soluzioni per le generazioni angosciate per il proprio futuro e quello dei propri figli, strategie industriali ed investimenti per creare posti di lavoro e tutelare più e meglio la precarietà di quello esistente.
Una politica che non scarichi sul meccanismo delle regole democratiche la propria debolezza, che non segua la scorciatoia di nuove architetture costituzionali senza aver prima ritrovato la sintonia con il popolo e la capacità di rappresentarne le dinamiche. Una politica insomma che si occupi di fornire protezioni sociali dove mancano e di migliorare le condizioni di vita dei cittadini accogliendone le istanze ed includendoli in circuiti organizzati della partecipazione.
L’unica forza politica che ha il respiro e la visione per affrontare tale sfida è il Partito democratico. Per quanto posso lavorerò affinché non sia il momento delle recriminazioni quanto, piuttosto, del dialogo e di una rinnovata unità ancorata al profilo di una sinistra moderna ed europea capace di perseguire la sfida del riformismo e di arginare il populismo dilagante. Può e deve farlo, senza pretese di autosufficienza, all’interno del quadrante politico dell’intero centrosinistra  riallacciando in modo serio e profondo un rapporto, oggi incrinatosi, con molti strati della società civile e tornando a parlare ai movimenti ed alle associazioni del civismo e della legalità.
Da esponente politico penso sia necessario anticipare il congresso del partito in modo tale da aprire un confronto libero al nostro interno tale da definire e chiarire la linea politica da seguire, a partire da una correzione seria della rotta che per me significa una svolta culturale e politica ed il recupero dell’identità di un centrosinistra di governo. Un congresso che abbia l’ambizione di riportare il PD ad essere un laboratorio culturale e politico e non un comitato elettorale permanente, capace, con umiltà, di elaborare strategie chiare e di lungo respiro, di elaborare un pensiero autonomo in grado di parlare al paese, di ascoltare e dialogare con quelle parti della società duramente colpite dalla crisi – aree periferiche, aree popolari, classi lavoratrici.
Da Sindaco, infine, penso che adesso la priorità  sia garantire l’approvazione della legge di bilancio e predisporre una legge elettorale condivisa che riequilibri il rapporto tra governabilità e rappresentanza. Occorre un governo che traghetti il paese, senza ulteriori incertezze, fino alle prossime elezioni e che non disperda daccapo le buone cose che il governo Renzi ha fatto in questi due anni per garantire ai comuni di svolgere il proprio ruolo di sviluppo e governo del territorio.

*Simone Millozzi

In merito alle dichiarazioni di USB sulla vertenza Ristori/Piaggio: la data per l’incontro c’è già e lo spirito dell’incontro non potrà non esser unitario e collaborativo

venerdì, ottobre 7th, 2016

Ho avuto modo di leggere il comunicato del sindacato USB relativamente alle Officine Ristori ed all’indotto Piaggio in generale. Non ho alcuna intenzione di entrare nel merito delle rivendicazioni, dei convincimenti espressi e delle questioni di esclusiva materia, appunto, sindacale. Non posso tuttavia tacere rispetto alla chiamata in causa del Comune di Pontedera che secondo USB avrebbe annullato l’incontro del 4 Ottobre tra la conferenza dei capigruppo ed i rappresentanti dei lavoratori (chiamati alla concomitante e fondamentale riunione presso l’Unione Industriali sulla vertenza Ristori ) “a data da destinarsi“.
L’affermazione è totalmente infondata poiché contestualmente alla comunicazione formale del rinvio, peraltro anticipato dal sottoscritto a voce durante la manifestazione a Montecalvoli, ho fornito alle sigle sindacali tre date alternative per recuperare l’incontro in oggetto. Voglio perfino aggiungere che proprio USB ha prontamente confermato la propria presenza per Giovedì 20 Ottobre ed è dunque pacifico come l’affermazione di cui sopra sia priva di ogni fondamento e tende a trasformare in modo strumentale ed a far apparire come disimpegno quello che invece è un impegno costante, mio e dell’intero Consiglio Comunale di Pontedera, sui temi del lavoro e sulle battaglie dei lavoratori.
Mi preme infine  sottolineare come trasudino dal comunicato di USB tonalità così dure ed accenti talmente polemici contro l’amministrazione pubblica ed il resto delle rappresentanze sindacali tali da minare, prima ancora della sua apertura, la valenza e la funzione di un tavolo di confronto che se non fosse partecipato da un atteggiamento di rispettosa collaborazione e da uno spirito unitario mancherebbe di veicolare l’attenzione sull’obiettivo che si pone: centrare nel merito le questioni del lavoro e dei lavoratori di Piaggio e del suo indotto.
Sono peraltro piuttosto fiducioso che questa mia preoccupazione possa esser fugata negli atteggiamenti e nei fatti.

Simone Millozzi

5 ottobre 2016

Mobilitazione lavoratori Officine Ristori. La visita dei Sindaci al presidio di Montecalvoli ed il coinvolgimento della Regione

mercoledì, settembre 28th, 2016

Oggi pomeriggio presso la sede dell’Unione Valdera i Sindaci di Bientina, Capannoli, Calcinaia, Pontedera e Santa Maria a Monte hanno preso atto delle questioni legate allo stato di agitazione ad oltranza posto dai dipendenti delle Officine Ristori e si sono recati al presidio fuori dall’azienda a Montecalvoli per portare la propria solidarietà ed attenzione ai lavoratori ed alle organizzazioni sindacali che stanno portando avanti uno sciopero per le modalità di gestione e di applicazione dell’accordo raggiunto nel 2014, (che scadrà agli inizi di Ottobre), al termine di due anni in cui si è fatto ricorso agli istituti del contratto di solidarietà e della cassa integrazione straordinaria.

I Sindaci hanno richiesto al consigliere per il lavoro della presidenza di Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, che si ringrazia per la disponibilità immediatamente dimostrata, di calendarizzare un incontro domani Venerdì 23 Settembre alle 17:00 presso la sede della Giunta regionale alla presenza delle istituzioni locali e dei rappresentanti dei lavoratori.
I Sindaci esprimono forte preoccupazione per la vicenda particolare e più in generale per gli altri allarmanti segnali che fanno temere per la tenuta dei livelli occupazionali in importanti comparti manifatturieri della Valdera; pur con i limiti delle competenze e degli strumenti a disposizione, l’attenzione e l’impegno delle istituzio locali sul tema del lavoro è massimo. L’auspicio è che tutti gli attori della filiera legata al mondo del lavoro facciano la propria parte per dare risposte, e trovare soluzioni concrete, alle situazioni di crisi che stanno interessando il nostro sistema economico e produttivo.

Pontedera, 22 settembre 2016

Sull’arresto dello spacciatore in città

mercoledì, settembre 28th, 2016

Esprimo il plauso e il ringraziamento della città e dell’amministrazione comunale ai carabinieri di Pontedera che, nell’ambito di servizi effettuati consuetudinariamente per contrastare lo spaccio di droga in alcune zone della città, hanno identificato e fermato uno spacciatore che operava su Pontedera.

Gli uomini dell’Arma hanno rapidamente operato con coraggio e tempestività. Esprimo la vicinanza e il ringraziamento di tutta la comunità al carabiniere che è rimasto colpito dallo spacciatore nel tentativo di fuga. Apprezzo inoltre il senso civico e la collaborazione di alcuni cittadini che hanno immediatamente sostenuto e supportato l’azione delle forze dell’ordine.

I nostri cittadini non si girano dall’altra parte quando assistono ad un evento di criminalità. L’omertà e l’indifferenza non fanno parte della nostra cultura.

Il Comune di Pontedera insieme alle forze dell’ordine della città continuerà ad operare con la massima efficacia e con il massimo impegno per contrastare questi episodi di micro-criminalità.

Il livello di professionalità degli operatori delle forze dell’ordine è molto buono in questa città e la collaborazione tra gli enti è massima. Continueremo quindi tutti ad operare nella stessa direzione per garantire un alto livello di qualità della vita nella nostra città. Senza alcuna concessione.

 

Pontedera, 19 settembre 2016

 

Il saluto al nuovo primario di chirurgia dell’Ospedale Lotti dott. Aurelio Costa

martedì, settembre 6th, 2016

Esprimo la mia più viva soddisfazione per la nomina del dottor Aurelio Costa a Primario della chirurgia dell’ospedale Lotti di Pontedera.

Il dottor Costa vanta un curriculum di grande valore, arriva da Siena dove era direttore del dipartimento chirurgico dell’ospedale unico della Asl 7 e si è formato anche nelle migliori sedi europee di chirurgia.

Ho avuto modo di incontrarlo esprimendogli i migliori auguri per questa nomina e un “in bocca al lupo” per il ruolo importante e fondamentale che svolgerà nella nostra città. Con questo tassello prosegue il percorso di rafforzamento del nostro Polo ospedaliero considerato oggi un presidio di eccellenza nel territorio regionale, anche in considerazione degli importanti investimenti sbloccati in questi giorni.

L’importanza di simili riconoscimenti è motivo di orgoglio dell’intera Valdera e costituisce uno stimolo ad intraprendere con coraggio le sfide di ulteriori e innovativi processi di integrazione sovracomunale a cui il nostro intero sistema territoriale è chiamato a concorrere.

Pontedera, 6 settembre 2016

In merito alla presa di posizione del Comitato del No al referendum costituzionale

venerdì, agosto 12th, 2016

“Ho letto con particolare stupore la nota del comitato del No alle modifiche costituzionali in cui si manifestano categoriche censure sul fatto che un Sindaco possa esprimere il proprio favore (varrebbe anche per la propria contrarietà?) ad una riforma dell’architettura costituzionale del nostro paese.
Non entro ovviamente sul merito delle ragioni per cui sostengo il Si né in questa sede mi preme cercar di confutare le ragioni, che per inciso ho sempre ritenute assolutamente degne e per taluni aspetti specifici pure condivisibili, di coloro che sostengono il no.
Mi interessa dire che mi sento, e sono, il Sindaco di tutti i cittadini di Pontedera e sulle fondamenta di questo assunto esercito ogni giorno il mio ruolo amministrativo; lo faccio cercando di declinare il programma di governo sul quale ho ottenuto il consenso (del 60% circa e non di tutti purtroppo); tale programma ha, notoriamente, ispirazione, attitudine e caratteristiche politiche proprie del centro sinistra ma ha prodotto e produrrà effetti per tutti i cittadini.
La mia azione di governo sulle politiche sociali, sanitarie, educative, sulla programmazione delle opere pubbliche, le politiche di bilancio, l’ossessivo maggior peso che attribuisco al diritti di una persona rispetto all’interesse di un centro di potere, il valore e la valenza che attribuisco alla mano pubblica per attenuare, con le competenze che mi sono proprie, i fenomeni della disuguaglianza e dell’ingiustizia sociale, sono azioni e regole, uguali per tutti, anche se sono generate da un orientamento di sinistra che, probabilmente, ad una parte (che spero minima) di pontederesi di destra, non piacciono granchè.
Il discrimine tra un Sindaco, che è per definizione amministratore di tutti, ed un Sindaco che esprime una propria opinione in modo pubblico, lo dico con serena e sincera stima all’importante lavoro che i tanti volontari dei comitati del No stanno conducendo, va cercato altrove e molto lontano da dove loro lo hanno indicato.
Un Sindaco ha il dovere irrinunciabile di fare le cose nell’interesse generale di tutta la comunità, ha il dovere di stabilire e far rispettare le regole della convivenza indistintamente per tutti, ha il dovere infine di tutelare i diritti di ciascuno essere umano che risiede nel territorio della propria città; questa mi pare l’unica cifra su cui misurarne imparzialità, correttezza e buona fede.
Semplificando il concetto per motivi di spazio credo che nessun cittadino pontederese si senta discriminato quando comunico, pur da Sindaco, la mia felicità nel rispettare una legge delle stato che attribuisce finalmente, a chi non ne aveva, diritti nuovi dell’amore tra persone di ogni genere: non manco ai miei doveri di imparzialità ma partecipo (magari pure con il consenso ed il plauso di chi stavolta se ne lamenta) semplicemente e pubblicamente della bellezza libera e democratica della discussione, quella che io ritengo la ricchezza e la forza vera della civiltà occidentale.
Avrei violato il mio ruolo di Sindaco di tutti se, oltre ad esprimere un mio favore politico, avessi celebrato le unioni civili prima che esse diventassero legge dello stato; così come, volendola vedere dal lato conservatore e “medievale” della mia collega leghista di Cascina, non mi limitassi ad esprimere una opinione diversa ma annunciassi di voler negare a qualcuno di esercitare quello che ormai è un suo pieno diritto.
Per concludere, senza voler intaccare di una sola virgola le ragioni di merito e politiche dei comitati referendari per il No, che non condivido per larga parte ma a cui attribuisco pari dignità rispetto alle mie considerazioni per il SI, ritengo che sia un abbaglio, immagino effimero e rimediabile, affermare che un sindaco, un presidente di regione, un presidente del consiglio  o chiunque altro rivesta una qualsiasi carica pubblica, possa mancare di rispetto al proprio ruolo assumendo posizioni a favore o contro l’aborto, il divorzio, l’acqua pubblica, i diritti civili, l’europa, la pace, la costituzione e così via all’infinito come la storia recente e passata può testimoniare.
Mi auguro che la lucidità temporaneamente persa sul tema possa esser rapidamente riacquistata e convogliata con profitto per la nobile causa che stanno portando avanti: far discutere, informare, stimolare i nostri cittadini affinché possano esprimersi, liberamente e democraticamente, con un voto consapevole.”

Simone Millozzi

Solidarietà al dipendente ed all’assessore del Comune di Pontedera

giovedì, agosto 4th, 2016

“Esprimo vicinanza e solidarietà al dipendente ed all’assessore del Comune di Pontedera che in due occasione diverse sono stati vittime di un’aggressione violenta ed ingiustificabile da parte dello stesso cittadino peraltro conosciuto ed aiutato da molto tempo da parte dei nostri servizi.

Come ho avuto già modo di dire in altre occasioni, l’uso della violenza fisica e verbale, la scorciatoia dell’intimidazione e l’arma infida della minaccia possono esser contrastati solamente attraverso un argine culturale e valoriale che condanni tali episodi in modo fermo ed unanime.

Si tratta peraltro di atti e dimostrazioni di forza assolutamente inidonei a ledere il principio di legalità ed a farci arretrare riguardo al rispetto delle regole che ogni operatore pubblico, per il ruolo che ricopre, è chiamato a rispettare e garantire a tutela di tutti.

Tenendo a mente anche le vicende che hanno visto coinvolti l’Assessore di Pisa, il Presidente della Regione ed il Sindaco di Livorno, ognuno diversa ma con la solita matrice di disprezzo contro il ruolo pubblico ed istituzionale delle persone, credo che sia davvero necessario che nei luoghi della socialità, nelle piazze vere e virtuali, ovunque si formi e si coltivi il valore del rispetto della persona umana e della risoluzione non violenta dei problemi, si acquisisca e cresca la consapevolezza che ogni rabbia che diventa violenza, a chiunque sia indirizzata, non possa esser accettata con la complicità di un silenzio né commentata con ironie o sarcasmi se non vogliamo correre il rischio di legittimare un avvelenamento graduale del patto sociale di convivenza che ci lega ai nostri valori più importanti.

A seguito del ripetersi di questi eventi stiamo, anche su sollecitazione dei rappresentanti interni dei lavoratori, valutando il modo di garantire la consueta piena accessibilità del Palazzo Comunale, la casa di tutti, con l’esigenza di garantire un pur minimo controllo per la sicurezza di coloro che vengono a chiedere servizi e di coloro che ci lavorano per fornirli.”

Pontedera, 4 agosto 2016

La Vigilanza notturna sarà garantita anche dalla polizia locale

martedì, agosto 2nd, 2016

polizia-municipale“Alcuni mezzi di informazione hanno divulgato la notizia secondo cui la vigilanza notturna non sarebbe più svolta dalla polizia locale per questioni burocratiche inerenti rivendicazioni di carattere sindacale.
Esprimo amarezza  poiché tali rivendicazioni, pur legittime, rischiano di vanificare agli occhi della collettività lo straordinario servizio che i nostri vigili svolgono quotidianamente in favore dei cittadini con professionalità e dedizione in circostanze spesso complicate.
L’Unione Valdera, per contemperare le esigenze dei lavoratori con quelle pubbliche del servizio, da tempo aveva messo a disposizione del Corpo di Polizia Municipale un ulteriore cospicuo pacchetto di ore di straordinario per potenziare ed estendere i servizi notturni nei contesti in cui ciò risulti maggiormente opportuno e necessario.
Qualora tale misura non risultasse efficace rispetto alle finalità che persegue, per mancanza di adesioni oppure perché questa valorizzazione della specificità del lavoro su strada di donne ed uomini a tutela della sicurezza cittadina non fosse condivisa tra tutti i sindacati della funzione pubblica, chiederò al Comandante della Polizia locale di predisporre un servizio ordinario che preveda anche il turno notturno peraltro già organizzato in via straordinaria per la prossima settimana.
Mi pare altresì importante riferire che tale vicissitudine non afferisce in alcun modo sui pattugliamenti notturni concordati dalla Questura di Pisa sulla città di Pontedera secondo quanto già comunicato all’opinione pubblica: si tratta di un percorso che vede impegnate in forma coordinata tutte le forze di polizia cittadine.
Rassicuro pertanto sul fatto che sono state e saranno messe in campo, di concerto con le istituzioni ed i soggetti deputati, tutte le misure affinché  la vigilanza notturna sia garantita al massimo ed al meglio delle risorse strumentali ed umane a disposizione; al riguardo non posso non ricordare peraltro come l’oggettiva carenza di organico renda ancor più difficile e complessa l’erogazione del servizio.”

*Simone Millozzi
Sindaco di Pontedera
Delegato Unione Valdera per la Polizia Locale.

Valdera, politica, strategie e responsabilità

sabato, luglio 23rd, 2016

Non mi interessa né è mia intenzione con questo intervento alimentare la spirale inevitabile delle polemiche sullo stato dell’Unione della Valdera poiché ritengo di condividere in pieno e senza riserve il merito amministrativo delle precisazioni del Sindaco Terreni sulla questione relativa alla diminuzione effettiva dei costi e le posizioni espresse dal Sindaco Gherardini sulla consistenza del contenuto delle proposte messe sul tavolo.
Nonostante Antonio Mazzeo a mezzo stampa imputi a me la responsabilità di aver fatto saltare l’attuale modello organizzativo dell’Unione, mi sento di dire serenamente che ho condiviso, pur senza aver partecipato ai tavoli da lui citati, lo schema da lui stesso proposto che riconosce pari dignità a tutti i territori provando a farmi carico di tutte le istanze amministrative poste sul tavolo, prima dall’Alta Valdera e poi da Ponsacco con lo stesso identico fine: quello di salvaguardare l’unità del progetto Valdera. Così ho agito nei miei tre anni di presidenza. Così ho fatto da semplice componente della giunta. Singolare dunque che mi si attribuisca una contrarietà che non ho mai manifestato né ai sindaci interessati né pubblicamente.
Mi preme invece ed in particolare richiamare quelle che sono e che potrebbero essere le strategie politiche di lungo respiro che meritano i cittadini della Valdera proprio per evitare di disperdere tutto il buono che in questi anni anche i consiglieri regionali, Nardini prima e Mazzeo poi, hanno riconosciuto a questo territorio.
Mentre condivido l’impianto complessivo del ragionamento di Alessandra Nardini, probabilmente perché della Valdera ha visto la nascita e conosciuto da dentro l’importanza, voglio sgombrare un equivoco che mi sembra di percepire dalle dichiarazioni pubbliche di Antonio Mazzeo: senz’altro il Sindaco di Pontedera ha le proprie responsabilità, per il ruolo naturale che la città ha dentro la Valdera. E lo voglio tranquillizzare pubblicamente: se le prende tutte quelle responsabilità  perché quando un progetto politico così ambizioso e straordinario per portata ed innovazione come la Valdera unita scricchiola di fronte al normale avvicendamento di sindaci alla guida dei comuni,  significa che quella costruzione non era così abbastanza solida. Sono responsabilità anche e soprattutto mie che non ho il vezzo di ritenere però esclusive per quanto grande possa esser considerato il mio ruolo.
Voglio dire che mi sembra davvero bizzarro, se non fazioso, nulla dire sulle responsabilità di quei Sindaci dello stesso partito, di cui io sono semplice iscritto e Mazzeo Vice Segretario regionale con responsabilità dell’organizzazione, i quali hanno da tempo, molto o poco che sia, vinto le elezioni scrivendo sul proprio programma di governo dell’importanza del ruolo dell’unione Valdera e di un rilancio della stessa.
Mi inorgoglisce ma pare obiettivamente eccessivo attribuire al sottoscritto un ruolo di demiurgo politico ed amministrativo della Valdera che l’intero partito democratico non ha saputo o voluto mettere in campo al fine evitare le fughe in avanti che ci sono state e comporre ad un tavolo, prima di strappi irreversibili, le varie istanze discutendo e progettando una linea di riforma del sistema di governo delle autonomie territoriali capace di innovare e rilanciare l’esperienza della Valdera. Un deficit di politica e di strategia, come richiama con il proprio intervento Francesco Nocchi, e su cui non posso non convenire.
Mi pare altresì irrituale che uno dei più autorevoli dirigenti del PD locale e toscano si scosti di lato al passaggio della carovana delle colpe additando le cause della litigiosità della Valdera a presunti contrasti interni al gruppo che sostiene anche politicamente il presidente Rossi il quale, mi piace ricordarlo, questo progetto ed il suo sistema di governo, ha contributo con il solito prezioso supporto a costruirlo; dubito che la chiamata a Rossi sarebbe stata così premurosa se non avesse intrapreso, con risultati sempre più apprezzabili, la sua candidatura alla segreteria nazionale del partito.

Simone Millozzi