Archive for the ‘Millozzi’ Category

I quattro progetti per la riqualificazione del dente piaggio ed il superamento della barriera ferroviaria

giovedì, settembre 19th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata “Nazione Pontedera Valdera” e “Il Tirreno Pontedera” del 18/09/2013

 

mercoledì
18 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
10

 

Robot, arredi-Vespa e maxiparcheggio Viale Piaggio: restyling da 16 milioni

 

Decolla il pro e o ex «Dente». Allo studio anche centro commerciale
di MARIO MANNUCCI

ENTRO due anni, viale Rinaldo Piaggio sarà abbellito da aiuole e panchine artistiche ispirate alla Vespa e all’Ape. Non avrà più l’attuale prospettiva piatta e diritta ma «un percorso sinuoso», così lo definisce il sindaco, e con una pista ciclabile sul lato Piaggio. Sarà aperto al traffico ma non alla sosta – ponendo dunque fine alla vecchia polemica delle auto lasciate sui marciapiedi – con l’arrivo però di 400 posti gratuiti sul costruendo piano superiore del parcheggio, ora blù, già realizzato nel magazzino ex Ape. Nell’area del viale si affacceranno anche un laboratorio-mostra di robot che secondo gli studi porterà 100mila persone all’anno a Pontedera, e uno spazio-laboratorio-biblioteca per ragazzi. Mentre sparirà progressivamente il depuratore che si affaccia, a volte pesantemente dal punto di vista dell’odore, sui Villaggi. Una nuova e grande fognatura di quasi tre chilometri porterà infatti gli scarichi a Gello, al depuratore di Acque spa.
E’ UN GRANDE progetto da 16 milioni – di cui 10 già stanziati dalla Regione e gli altri di quota parte comunale attraverso la proprietà dell’area – diviso in quattro parti e finalizzato a dare un look e una organizzazione al passo con i tempi alla strada “operaia” del secolo scorso ma ormai diventata, e destinata a crescere sempre più in questa direzione, la strada della cultura e dell’innovazione tecnologica. Senza ovviamente tralasciare la precedente funzione, visto che Pontedera non vuol certo perdere la Piaggio, il cui traffico merci si è però già spostato sul lato sud dello stabilimento, nell’ex aeroporto.I quattro progetti sono già operativi. Quelli della robotica e fognature sono stati elaborati dallo staff tecnico del comune, per la riqualificazione del viale è stato scelto il progetto spagnolo dello studio Tagliabue, che ha usato anche progettisti italiani, mentre per il parcheggio multipiano in materiale innovativo ed ecologico è stato scelto il progetto della studio Natalini di Firenze. «Gli appalti sranno assegnati nei prossimi mesi ed entro il 2014 – ha detto il sindaco e assessore all’urbanistica Simone Millozzi, che ieri ha presentato l’inrtera operazione – dovrebbero aprirsi i cantieri».Ma la riqualificazione della zona cittadina che sta tra il viale Piaggio e la stazione ferroviaria potrebbe avere anche un innovativo centro commerciale e direzionale sopra la stazione e la ferrovia, che perderebbe così il suo negativo ruolo si sbarramento tra la vecchia città e quella nuova, la città del viale Piaggio. Sarebbe un maxi e “vivo” soprapassaggio ferroviario, come nelle grandi città d’Europa e del mondo, che lo studio Archea ha immaginato e designato come un anello slanciato verso il cielo e capace di ospitare attività di ogni tipo, mentre sotto continuerebbero a transitare i treni. Ci vogliono 6-8 milioni, ma le Ferrovie potrebbero essere interessate. La trattativa comincia.

mercoledì
18 settembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-III

 

Viale Piaggio cambia faccia

 

Piste ciclabili e pedonali, viale auto: arriva un multipiano
Un parcheggio multiplano, un laboratorio di robotica, un collettore fognario e viale Piaggio che sarà trasformato: un percorso sinuoso, senza auto e con spazi e installazioni che richiamano alla storia della città: i progetti ci sono. I soldi – 10 milioni della Regione – anche. 1 cantieri partiranno in tutto il 2014.
Dall’atelier della Robotica al viale senza auto: il futuro è qui
Scelti i quattro progetti che saranno proposti alla Regione perla riqualificazione del Dente Piaggio C’è già il finanziamento. a il sogno è un anello coi negozi per superare la barriera della ferrovia
di Emilio Chiorazzo

PONTEDERA
C’è una parte di città che cambierà volto nell’arco dei prossimi due anni. E una che al momento, rappresenta un sogno. É già disegnata, sulla carta. E piace, anche.
Ma sarà costretta a restare in un cassetto, fino a che non ci saranno i soldi perché da quel disegno possa trasformarsi in realtà.
I fondi, invece, ci sono per quattro progetti che serviranno a cambiare l’aspetto di buona parte del Dente Piaggio. Arrivano dalla Regione. Dieci milioni di euro, per i quali, il Comune di Pontedera aveva avviato una manifestazione di idee che è stata subito raccolta dai professionisti del settore.
Sono arrivati tredici progetti, sono stati scelti quelli che ora verranno sottoposti alla Regione, per proseguire l’iter che porterà, nel corso di tutto 1 2014, all’assegnazione delle gare d’appalto e all’apertura dei cantieri.
Gli altri, invece, diventeranno una grande mostra sull’urbanistica, con tanto di incontri
e di confronti con i professionisti che li hanno realizzati.

Quattro progetti. Due sono stati eseguiti dagli uffici interni all’amministrazione comunale; altri due arrivano da studi professionali privati, esterni. «Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati con la Regione Toscana – spiega il sindaco Simone Millozzi – Ci sono finanziamenti assegnati, ai lavori che riguardano il Dente Piaggio per dieci milioni, anche se complessivamente verranno attivate risorse per circa sedici milioni di euro».
Nel conto, infatti, vanno messe anche le aree e le strutture che il Comune cederà per la realizzazione dei progetti.
«Che rappresentano oltre un quarto dell’importo complessivo», sottolinea il primo cittadino. I progetti riguardano il collettore fognario, il parcheggio multipiano, la riqualificazione urbana di viale Rinaldo Piaggio e il laboratorio della Robotica.
Si potrà chiudere il depuratore di via Hangar. Il nuovo collettore fognario, che da viale Africa, davanti agli stabilimenti della Piaggio, con un percorso di poco meno di tre chilometri, andrà dritto a via dell’Industria, al depuratore di Valdera Acque, ha l’obiettivo di portare a dismissione l’impianto che si trova nel bel mezzo del Villaggio Piaggio. «L’unico – dice Millozzi – all’interno del centro della città».
Per raggiungere questi obiettivi, servono due fasi: la prima il collegamento con Piaggio, in modo da dirottare nell’impianto di Valdera Acque i materiali chimico-fisico, provenienti
dalla produzione dello stabilimento della Vespa. La seconda fase è successiva all’entrata in funzione del Tubone.
«In quell’occasione, il materiale biologico verrà convogliato nel nuovo condotto e noi potremo dire addio, definitivamente, all’impianto che ora è in funzione in via Hangar».
un polo espositivo per le aziende innovative. Un’altra fetta del passato che aiuta a guardare verso il futuro: questa è stata – e lo è ancora – la forza progettuale della città.
L’ex archivio Piaggio smetterà di essere uno scheletro industriale e si riproporrà – grazie al progetto realizzato, come quello del collettore fognario, dai tecnici interni al Comune – sotto un’altra veste. «Diventerà un laboratorio della Robotica, in collaborazione con la scuola Superiore Sant’Anna – spiega ancora il sindaco – e dovrà interagire con le aziende del territorio. Il laboratorio metterà a disposizione i suoi spazi, i suoi studi. E all’interno, nasceranno anche sale spazio di promozione per le aziende che potranno sviluppare qui, internamente, i loro processi».
Una trasformazione, quella della struttura che si trova lungo via Fosso Vecchio (traversa di via Roma) alle spalle della biblioteca comunale che sta per nascere, curata, tecnicamente, dagli studenti di architettura e dai professionisti che fanno parte dell’Urban center. L’atelier della robotica, così è stato battezzato, secondo studi e proiezioni, potrebbe avere uno spazio espositivo in grado di richiamare fino a centomila visitatori l’anno.
«Oltretutto – prosegue Millozzi – al suo interno stiamo pensando anche di attrezzare un angolo come laboratorio didattico. Approfittiamo del fatto che la biblioteca è proprio attigua: qui sposteremo la parte didattica e ludica della biblioteca dei ragazzi, oggi in via della Stazione Vecchia».
Un parcheggio tutto nuovo. Lo spazio al piano terra già c’è: è quello delle ex officine
dell’Ape. Rimarrà. Anche con le stesse modalità: cioè con la sosta a pagamento. Ma, verrà rialzato di un piano e, sopra, troveranno posto le vetture dei residenti, perché tutti i posti auto, oggi esistenti, lungo viale Piaggio, spariranno. E queste, potranno parcheggiare gratuitamente.
«Un parcheggio multipiano da quattrocento posti – sottolinea Millozzi – cioè un numero superiore all’attuale fabbisogno di quell’area».
Il progetto presenta una particolarità: un muro esterno con materiale riciclato e con fibre di vetro, che creano un gioco di luci, dando un’impronta diversa, all’intera area. L’idea prescelta, è dello studio professionale Natalini.
Il viale-immagine. Quella dell’impronta diversa, era una richiesta esplicita del bando. Soprattutto per la trasformazione di viale Piaggio. Il progetto che ha conquistato chi doveva scegliere è firmato dall’architetto Benedetta Tagliabue, studio professionale e sede a Barcellona, in Spagna.
Sarà un viale senza auto in sosta. Avrà piste ciclabili e pedonali. Soprattutto non avrà
più un percorso dritto come è adesso, ma un andamento sinuoso. A formare le curve, saranno degli spazi laterali, con pavimentazione che riprenderà la parete del parcheggio tnultipiano e attrezzate. Ognuna di queste aree, poi, avrà elementi artistici e installazioni che rimandano alla memoria storica e industriale di Pontedera.
Dalla realtà ai sogni… Il punto di incontro è una piazzetta che, nel progetto dell’architetto Tagliabue, nascerà dalla riqualificazione dello spazio davanti al Centrum Sete sois e Sete Luas; un open space che è stato già ribattezzato piazza dell’Arte e della Cultura.
E’ qui che si inserisce il progetto destinato a far sognare gli amministratori, ma a rimanere a lungo nel cassetto: un anello, sopraelevato – con il compito di superare la barriera della ferrovia che divide a metà la città – all’interno del quale dovrebbero essere ospitati negozi, uffici, altri servizi.
«Le idee che abbiamo lanciato per la realizzazione di un masterplan – conclude il primo cittadino di Pontedera
erano due: quella di avere alcuni suggerimenti per una progettazione futura della città e il superamento della barriera fisica che oggi rappresenta la ferrovia. Certo, potevamo fermarci a un semplice cavalcavia. Ma l’idea di dare, a quell’area, un’immagine che potesse immediatamente identificare quel posto, come il luogo della tecnologia, della ricerca, della sperimentazione, ci ha spinti a chiedere ai professionisti che avevano intenzione di partecipare al nostro bando, di proporre qualcosa di più… futuribile».
L’ostacolo principale, è legato ai costi: solo per il materiale servono quattro milioni di eure. Per tutta l’opera, il doppio.

Il Sindaco: «Potremmo coinvolgere nella realizzazione anche le Ferrovie»Lo aveva chiesto espressamente lui, come elemento essenziale da inserire nel bando. Un progetto avrebbe dovuto tener conto del passato, della cultura cittadina e delle radici. Ma avrebbe dovuto aprirsi al futuro e, soprattutto, essere capace di comunicare la valenza dell’area che si sviluppa intorno alla Piaggio, che prende vita dalle strutture che la Piaggio non utilizza più. «Potevano diventare ruderi insignificanti, contenitori abbandonati, invece, la strada della riqualificazione premia prima di tutto la città», ha più volte detto il sindaco Simone Millozzi.
L’anello che può ospitare negozi e altri servizi e che allo stesso tempo fa da passerella per superare l’ostacolo della ferrovia, unendo in maniera diversa viale Piaggio con la zona della piazza della Stazione ferroviaria, risponde proprio a questi requisiti. «Il costo è elevato spiega Millozzi – Ma pur ritenendolo, al momento, solo un sogno, proveremo a chiamare in causa anche le Ferrovie. Potrebbero partecipare alla realizzazione di un progetto che ci piace molto. D’altra parte quell’opera riqualificherebbe anche l’area della stazione».

 

La Pace prima di tutto

venerdì, settembre 6th, 2013

Intervento del sindaco e Presidente dell’Unione Valdera Simone Millozzi

In queste ore si odono tristi echi di guerra nel Mare Nostrum, nel Mediterraneo. Dopo la stagione dei movimenti in molti degli stati della sponda meridionale ora la crisi in Siria rischia di travalicare i confini e coinvolgere le grandi potenze mondiali. Non si può scherzare con la Pace. Questo è il momento di fermare la guerra.

Per questo anche Pontedera aderisce all’appello di Papa Francesco a fermare la violenza e l’escalation. Il pontefice ha invitato tutti, fedeli e non credenti, ad una giornata di mobilitazione, il prossimo 7 settembre, a cui stanno aderendo molte personalità di tutte le aree politiche, di tutte le fedi e di tutti i Paesi del mondo. Anche la nostra città e il nostro territorio aderiscono a questo appello lanciato domenica all’Angelus in piazza San Pietro, accolto con grande rispetto ed attenzione, non solo tra i cristiani.

II 7 settembre sarà una giornata di riflessione, di preghiera e di digiuno. Ognuno parteciperà con le proprie idee e con la propria sensibilità. Spero che comunque ognuno con il suo credo e le sue convinzioni partecipi ad un momento di riflessione collettiva e planetaria. Condivido il senso degli appelli di tanti esponenti nazionali e di tante personalità: capire cosa sta accadendo, dobbiamo cercare di aprire un grande dibattito pubblico che consenta all’Italia di definire una proposta politica su scala europea. Serve coinvolgere cittadini, associazioni e istituzioni a tutti i livelli. Abbiamo bisogno di mettere le istituzioni democratiche della comunità internazionale nella condizione di operare tempestivamente ed efficacemente per la risoluzione pacifica dei conflitti, il disarmo, la sicurezza umana e la costruzione della pace. Il digiuno è, simbolicamente, anche un gesto di vicinanza a tutti quei bambini, quelle donne e quegli uomini che sono precipitati nell’inferno della guerra in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero. Ma il digiuno, è anche un atto politico contro la minaccia di un nuovo conflitto mondiale, è un gesto di protesta contro l’ingiustizia dilagante e contro l’ipocrisia nonché un atto di penitenza, di autocritica, di riconoscimento delle proprie responsabilità. Uso le parole di Flavio Lotti coordinatore nazionale della Tavola della Pace: ”Forse non potevamo fare altro ma, di fronte a tragedie così grandi, non ci possiamo auto-assolvere”.

Mi auguro che anche nel nostro territorio i cittadini, le associazioni, le forze politiche, partecipino, riflettano, si mobilitino per far sentire la propria voce contro la guerra, che non è mai inevitabile.

Pontedera, 4 settembre 2013

Pontlab innovazione e eccellenza: Un accordo siglato in Regione per un percorso di sviluppo tecnologico della Toscana

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulle testate “La Nazione Pontedera Valdera” e “Il Tirreno Pontedera” del 4/9/2013

mercoledì
4 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
13

 

Pontlab fra le stelle dell’eccellenza

 

LA FIRMA IL CENTRO DI RICERCA ALLA PARI CON NORMALE E LA SANT’ANNA

LE OPPORTUNITÀ Si creerà una piattaforma di investimenti che darà nuova linfa al lavoro

C’ERANO i massimi vertici della cultura e dell’eccellenza pisana e toscana, ieri, nel Palazzo della Regione. Stella Targetti, la vicepresidente della Regione Toscana, Andrea Pieroni, il presidente della provincia di Pisa, Simone Millozzi, il sindaco di Pontedera, Pontlab, rappresentata dal suo presidente, l’ingegnere Lucio Masut, e dal consigliere di amministrazione, l’ingegnere Vanni Bonadio, e i vertici della Normale, della Sant’Anna e dell’Ateneo pisano. Tutti per una firma che assegna anche a Pontlab, il centro servizi ricerca e sviluppo di eccellenza, un ruolo di primo piano nel panorama regionale delle grandi. Con il «Documento strategico sul sistema di innovazione territoriale della provincia di Pisa», Pontlab scambierà il proprio patrimonio di competenze e ricerca con le più importanti realtà universitarie del territorio. Hanno infatti suggellato l’intesa il rettore dell’Ateneo pisano, Massimo Augello, il direttore della Scuola Normale Superiore Fabio Beltram (anche direttore del Centro Competenza Nest sulle Nanotecnologie), e il rettore della Scuola Superiore S. Anna Pierdomenico Perata.

NASCE così un vero distretto tecnologico tutto pisano, nel quale Pontlab potrà impiegare, per tre anni (tale è la durata del progetto) «le competenze e le strumentazioni di Unipi, Sssa, Sns per quanto complementare alle proprie, in ottica sinergica». E ancora, «le strumentazioni e gli accordi di Pontlab supporteranno le ricerche in ambito medico, agrario e nelle life-sciences». Entusiasti il sindaco Millozzi e l’ingegnere Masut che, dichiarano: «Con la firma di questo protocollo abbiamo rafforzato l’impegno nel territorio per creare una piattaforma che con i propri servizi attiri investimenti e dia sbocco a nuove opportunità di lavoro siano esse in PontLab o nelle Aziende con le quali Pontlab stesso collabora».

Eleonora Mancini

mercoledì
4 settembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
II

 

Pontedera al centro dell’innovazione

 

Un accordo siglato in Regione pone il laboratorio PontLab in un percorso di sviluppo tecnologico della Toscana

PONTEDERA
Dopo il protocollo di intesa firmato con Pignone, dopo la sua partecipazione al protocollo firmato con Continental e dopo il lavoro svolto in ambito moda, PontLab ora guarda alle Scienze per la vita.
Ovviamente non da sola; PontLab è infatti uno tra i Firmatari del protocollo di intesa siglato ieri in Regione: “Protocollo di Intesa per lo sviluppo ed il consolidamento del partenariato tra soggetti della ricerca pubblica e i laboratori del territorio regionale in relazione alle infrastrutture di ricerca europee”, approvato in Regione all’inizio del mese scorso.
Il protocollo è stato promosso da Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore S. Anna e dai laboratori Pontlab SrL e Centro di Competenza Nest sulle Nanotecnologie ed in particolare ri guarda l’ambito medico, agrario e più in generale le life-sciences, per ottenere metodologie di indagine innovative e/o attuare analisi di laboratorio competitive in termini di costi e di tempi.
La collaborazione tra la ricerca universitaria e le attività operative dei due laboratori consente di valorizzare il know-how sviluppato negli Atenei e di agevolare il trasferi mento tecnologico perfettamente in linea con le politiche della Regione toscana e della provincia di Pisa .
Il sindaco Simone Millozzi e Masut nel firmare questo protocollo, hanno inteso rafforzare sempre di più il loro impegno nel territorio volto a creare una piattaforma che attraverso i propri servizi attiri investimenti e dia sbocco a nuove opportunità di lavoro siano esse in PontLab o nelle aziende con le quali Pontlab stesso collabora. Il centro di eccellenza per la caratterizzazione dei materiali Pontlab, la cui costituzione è stata promossa dalla Regione Toscana, confermala sua strategica importanza sul territorio e testimonia l’impegno del comune di Pontedera nella ricerca e nel trasferimento tecnologico.
Nel 2011 infatti Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi, decide di assumere la maggioranza nel capitale di PontLab srl, per garantire alle imprese del territorio un laboratorio dove realizzare certificazione di prodotto e processo, ma anche ricerca industriale.
In appena tre anni gli ingegneri Masut e Gamanets, che rispettivamente ricoprono i suoli di presidente e amministratore delegato di PontLab, trasformano la Società in un laboratorio, conosciuto anche in Unione Europea e riferimento per le principali realtà industriali toscane agevolando i rapporti tra le diverse Aziende egli Atenei.

Nessuna proroga per il trasferimento del Tribunale da parte del sottosegretario alla giustizia

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata “La Nazione Pontedera Valdera” del 3/9/2013

martedì
3 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1

 

Il sottosegretario nega la ‘grazia’ Al tribunale deve chiudere»

 

LA TELEFONATA del sottosegretario alla giustizia, Cosimo Ferri, chiude anche l’ultima quanto disperata speranza che aleggia sempre sui condannati a morte. «Personalmente sono d’accordo con lei – ha detto il sottosegretario al sindaco Millozzi, che per questa telefonata ha interrotto per qualche minuto la conferenza sull’apertura dei cantieri – ma il ministro non può concedere a Pontedera ulteriori proroghe per la chiusura del tribunale. Ne saranno concesse pochissime e solo per tribunali in zone ad alta densità mafiosa o presenti nelle isole… Mi dispiace ma questa è la decisione».
Al ministro Paola Severino, come è noto, Millozzi aveva lanciato l’ultimo, disperato, appello. Ma la `grazia’ è stata negata e il condannato (il tribunale) andrà lunedì 12 verso il suo destino. «Non sono contrario – ha poi aggiunto il sindaco all’idea di realizzare un museo della storia cittadina a Palazzo Pretorio, però le risorse non ci sono e l’unica via per trovarle è recuperarle dal trasferimento nel palazzo, oltre ai giudici di pace, di strutture e realtà culturali già esistenti. Ne abbiamo molte, dal teatro Era alla sala Cirri, dall’Ute a Futuramente a Sete Sois, mentre presto si libererà anche la villa Crastan».

Il piano per il recupero delle strade, tutti gli interventi in programma

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulle testate” Il Tirreno Pontedera” e “La Nazione Pontedera Valdera” del 3/9/2013

martedì
3 settembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

Un piano per rinnovare le strade

 

LA CITTÀ CAMBIA VOLTO: I CANTIERI
I primi lavori sono partiti ieri, un altro appalto entro fine anno. E via Dante sarà trasformata con gli arredi artistici
di Emilio Chiorazzo / PONTEDERA

Saranno settimane di cantieri e disagi. Sono partiti i lavori per riasfaltare le strade della città: ieri hanno interessato la zona di viale America.
Poi, si sposteranno in altre aree, dal centro alla periferia. Il calendario è fitto. «E d’altra parte – spiega il sindaco Simone Millozzi -non potevamo farli in altri periodi, perché c’era il patto di stabilità che ci bloccava. Adesso, dopo aver pagato tutti i debiti accumulati per mesi, nei confronti dei nostri fornitori, abbiamo dato il via ai lavori: alcuni sono partiti, altri cantieri partiranno a breve».
Questione di giorni: quelli che riguardano viale America, cuore della zona industriale della città, sono in fase di svolgimento intorno alla rotatoria all’altezza di Raco, sulla Tosco Romagnola. Vengono eliminati gli avvallamenti sul cavalcavia.
La fase successiva, da oggi, riguarderà il primo tratto del viale da sotto il cavalcavia in direzione dello stabilimento Piaggio.
È  in fase di completamento il tratto di via delle Colline che, dal cavalcavia, già asfaltato, va verso il centro della città.
Oggi toccherà a via Pacinotti e via De Gasperi, nel quartiere Fuori del Ponte; in settimana partirà il cantiere più imponente. In via Dante: si tratta di una vera e propria riqualificazione della strada, da tempo richiesta e attesa da chi ci abita. «La riqualificazione non riguarda soltanto il manto stradale – dice il primo cittadino – ma anche l’abbellimento della strada. L’arredo, che è stato finanziato da uno sponsor privato, la Ecofor service, fa parte del cantiere dell’artista Ugo Nespolo: aiuole, panchine e arredi saranno di tipo artistico».
La via sarà completata. In un primo momento, alla fine della settimana, partirà la riasfaltatura, poi, il resto che riguarderà i marciapiedi. Le opere verranno eseguite in più fasi, per evitare i disagi.
Ma non finisce qui, spiega Millozzi. C’è un appalto di 250mila euro, di progettazioni esecutive, sempre per migliorare l’asfalto delle strade nelle altre zone della città che restano fuori da questa prima fase: il tutto avverrà entro la fine dell’anno.
I disagi provocati dai primi cantieri apparsi ieri, hanno scatenato non poche polemiche: i cittadini se la sono presa, attraverso i social network, con la scelta del periodo. «Dei disagi mi scuso – conclude Millozzi ma la scelta dei tempi è stata obbligata dal Patto di stabilità».

PREOCCUPAZIONE PER LE OPERE IN VIA DANTE
“Procederemo a stralci, riducendo i disagi”

I lavori di riqualificazione di via Dante partiranno, purtroppo, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico. E, in quella strada, di scuole ce ne sono tre: la elementare Dante; la media Pacinotti e l’asilo nido II Girasole. facile intuire i disagi per i cittadini interessati. «i lavori spiega il sindaco – saranno fatti a stralci, in modo da poter occupare con il cantiere, solo metà della carreggiatae quindi non creare eccessivi ostacoli alla viabilità. Certo, spariranno, oltre a metà strada, anche i posti per la sosta delle auto, nei tratti che saranno interessati dai lavori. Spero che i cittadini possano capire e sopportare i momentanei disagi».

LA STRADA DI PATTO APRE A METÀ MESE

Siamo in dirittura d’arrivo: la Strada di Patto (con questo nome è conosciuta quella che diventerà i l completamento della circonvallazione esterna alla città, da u n’uscita al l’altra della Fi -Pi -Li,che permette di alleggerire iI traffico sul le strade del centro cittadino), è davvero in fase di apertura.
L’ultimo miglio della strada, quello che riguarda l’abitato della frazione di Santa Lucia e che collega con lo svincolo della strada di grande comunicazione di Ponsacco-Pontedera, sarà aperto entro la prima metà di settembre.
Le lungaggini – dovute a diverse vicissitudini che hanno interessato le imprese che hanno eseguito i lavori – sono davvero, stavolta, solo un ricordo.
«Quel tratto di strada è pronto per essere asfaltato – sottolinea il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – e questi lavori saranno eseguiti nei prossimi giorni. Poi, procederemo all’apertura definitiva della strada».
Secondo i piani dell’amministrazione comunale il taglio del nastro ufficiale potrebbe avvenire entro iL 15 settembre.

 

martedì
3 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1

 

Settembre, è tempo di… cantieri 300mila euro per riparare le buche

 

Rientro nella città invasa dai lavori: tutti gli interventi in programma

DISAGI DI STAGIONE Il sindaco si scusa coi cittadini «Le ditte chiudono per ferie d’agosto non si poteva fare»

FINITE le vacanze, aprono i promessi cantieri per riparare le buche delle strade cittadine, rifare via Dante tutta nuova e aprire il collegamento diretto con la superstrada a Gello. E partono o si concludono alcuni cantieri scolastici. Una la premessa del sindaco Simone Millozzi: «L’ideale sarebbe lavorare in agosto – dice – quando c’è poca gente e sono chiuse le scuole, ma il patto di stabilità non ci ha consentito di preparare gli appalti entro luglio, mentre la maggior parte delle ditte non è neanche attrezzata per lavorare in agosto». Ne consegue la tradizionale richiesta di scuse ai cittadini «per gli inevitabili disagi». Poi l’elenco dei cantieri.

LE STRADE in riparazione, già partita o in partenza, sono via delle Colline compreso il sottopassaggio ferroviario, viale America nel tratto cittadino dalla rotonda Raco al cavalcavia e nel tratto successivo davanti la Piaggio (altri tratti erano già stati riparati), via Pacinotti fra le due rotonde e via de Gasperi con vari punti dolenti nell’intero tracciato. Ma dopo questo primo blocco di interventi si passerà ad altre strade. La spesa globale per questi interventi sarà di 200-300mila euro.

VIA DANTE sarà invece oggetto di completo restyling, sia dal punto di vista strutturale della carreggiata che della componente urbanistica. Sarà infatti dotata di nuovo verde e panchine, il tutto nel quadro del progetto legato all’artista Ugo Nespolo, già presente in città con varie opere e protagonista del nuovo look della piazzetta davanti l’ex cinema Massimo, dove è sbarcata la Banca di Lajatico. La spesa sarà di 250mila euro, coperte dallo sponsor Geofor Service.

L’ULTIMO miglio, come è stato definito, arriverà invece all’ultimo capitolo della sua un po’ travagliata storia. Parte infatti l’allacciamento della circonvallazione sud alla superstrada. C’è da completare quello che è stato definito, appunto, l’ultimo miglio, un tratto breve, mentre è già stata inaugurata la variante, collegata a questo progetto, per non tagliar fuori dalla nuova viabilità l’abitato di Santa Lucia. Ma non è soltanto un problema legato alla superstrada perché questo allacciamento renderà assai più facile anche il collegamento Pontedera-Ponsacco, liberando il viale della Sarzanese Valdera da parte del traffico.

LE SCUOLE riaprono i battenti e prevedono come più grosso intervento – a parte la nuova materna di Santa Lucia in costruzione avviata – il rifacimento del tetto della Curtatone e Montanara, l’istituto più storico e più aggredita dai piccioni. Il costo dell’operazione supera i 150 mila euro e prevede anche un più potente impianto di dissuasione anti piccioni. La Pacinotti vede conclusi i lavori anche per gli infissi e a un buon il restauro della palestra, alla De Amicis si sta completando l’ampliamento della mensa e della rampa di accesso, l’asilo ex Piaggio avrà una nuova terrazza, la Gandi vedrà migliorato l’impianto idrico e avrà anch’essa la terrazza restaurata.

Possibili disagi alla circolazione per l’apertura di molti cantieri stradali

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata “Il Tirreno Pontedera” del 2/9/2013

lunedì
2 settembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
11

 

Lavori all’asfalto in viale America possibili disagi

 

II sindaco annuncia l’apertura di cantieri stradali per rimediare ai problemi della mancata manutenzione

PONTEDERA
L’asfalto di viale America è in gran parte dissestato. Cedimenti del fondo stradale e buche dovute al continuo passaggio dei mezzi pesanti, molti dei quali diretti alla discarica di Gello e alle aziende della zona industriale, hanno creato più situazioni a rischio per quanto riguarda la sicurezza della strada che corre lungo lo Scolmatore.
Questa mattina, come ha ricordato il sindaco Simone Millozzi scrivendo un messaggio ai cittadini sulla propria bacheca Facebook, cominciano i lavori di sistemazione della strada. Viene steso un nuovo asfalto sul cavalcavia, alla rotatoria e fino all’incrocio con viale Rinaldo Piaggio. Un cantiere programmato da tempo e che si concretizza dopo le ferie quando la città riprende a pieno ritmo a lavorare. «Ci saranno disagi nei pressi della rotatoria vicino a viale America – spiega il sindaco – per intendersi, ci saranno disagi vicino a “Raco Illuminazione”, ove saranno eliminatigli “avvallamenti” oggi presenti».
L’annuncio dell’apertura del cantiere ha messo in moto un po’ di polemica in particolare tra chi considera asfalto nuovo e ruspe in azione come un modo ormai scontato di anticipare le campagne elettorali in occasione delle amministrative.
Per il viale comunque si tratta di un intervento che doveva essere realizzato.
«A breve, dopo aver già realizzato gli asfalti in via delle Colline, dietro il Duomo e in Via Misericordia, sulla Tosco Romagnola, partiranno gli asfalti su Via Pacinotti, Via De Gasperi, completamento Via delle Colline. In settimana verrà allestito il cantiere per la riqualificazione, comprensiva di nuovo asfalto, dell’intera Via Dante». Anche questi lavori sono attesi da tempo così come la riqualificazione della strada.
«Sempre in settimana dovrà ripartire il cantiere per completare la “strada di patto” nella zona industriale.
Le necessità, purtroppo, sono molte, ma è un buon inizio di fine estate… Mi scuso, sin da ora, dei comprensibili disagi che i cantieri inevitabilmente comporteranno», conclude il primo cittadino. E in effetti i cantieri stradali, si sa, comportano sempre conseguenze sul piano del traffico.
Stamani, dunque, chi arriva a Pontedera da Fornacette potrebbe trovarsi a dover affrontare code e rallentamenti.

Sul trasloco del Tribunale e sul “Tribunalino”

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata “La Nazione Pontedera Valdera” del 31/08/2013

sabato
31 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
20

 

Il tribunale inizia il trasloco Al suo posto il “tribunalino”

 

EFFETTO TAGLI CONTO ALLA ROVESCIA PER LA CHIUSURA
i giudici di pace prenderanno un piano del palazzo

E’ INIZIATO il conto alla rovescia, usiamo un paragone forte, per l’esecuzione del condannato. E come succede per gli ospiti delle celle della morte (per fortuna non Italia, dove la pena più tragica non c’è più) anche per il Tribunale di Pontedera l’ultimissima e remotissima speranza è l’appello alla sospensione o alla grazia. Presentata al governo dal sindaco Simone Millozzi. Ma, diciamoci la verità, c’è da sperarci poco, anche perché i giustiziandi sono ben 226, e fare un’eccezione aprirebbe una falla nella legge sulla chiusura di tutti i tribunali distaccati.

Ma se sperare non è una colpa, è un dovere puntare sul piano B. Sul “tribunalino”, chiamiamolo così anche in senso affettuoso, ovvero il trasferimento a palazzo Pretorio del Giudice di Pace. Anzi, dei Giudici di Pace. Sono infatti 3 e si occupano di 3mila cause civili e 300 penali ogni anno, il lavoro dunque non manca, fra le quali la prima voce è rappresentata dai ricorsi contro le multe, pur se calati dopo l’introduzione della “tassa” di servizio per ottenere la sentenza.

ATTUALMENTE operano nel palazzo Leoncini di via Gotti, preso in affitto dal comune perché Palazzo Pretorio era, e sarà ancora per 12 giorni “occupato”. Ma dal 13 settembre sarà vuoto. Il piano contempla anche l’ipotesi di accorpamento a Pontedera dei Giudici di Pace di Volterra e San Miniato, ma dai rispettivi sindaci è già arrivato il no. Per trattenere il servizio sui loro storici colli dovranno però pagarne tutte le spese, mentre a Pontedera sono e resteranno coperte dall’amministrazione della giustizia, per cui potrebbe esserci qualche ripensamento. Restando al concreto, i Giudici di Pace pontederesi e i loro 2 addetti alle cancellerie (il Tribunale ne aveva 27) potranno occupare uno dei 4 piani del grande palazzo. Ma degli altri 3, compreso il seminterrato e il 4° un tempo adibiti a carceri, cosa si potrà o dovrà fare? Vedremo.

Mario Mannucci

Sulle “adozioni” delle rotatorie e delle opere d’arte

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulle testate “Nazione Pontedera Valdera”  e “Il Tirreno Pontedera” del 30/08/2013

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
10

 

«Adottate il Muro di Baj o una rotonda» Appello del sindaco a ditte e associazioni

 

«Adottate il Muro di Baj o una rotonda» Appello del sindaco a ditte e associazioni
Disponibile anche piazza Duomo. Manutenzione con pubblicità

CHI VUOLE adottare il Muro di Baj, una rotonda o una piazza si faccia avanti. Oltre al `muro” più famoso della città e a Piazza del Duomo, il primo elenco disponibile, ma si possono avanzare richieste anche per altri luoghi, contempla le rotatorie del Cavallino Rosso, Coop, per Santa Lucia, Raco, degli elefanti (uscita superstrada), via Costituzione-via Pacinotti, via Martin Luter King, ToscoRomagnola-viale Asia, via Veneto-Ponte alla navetta, via Veneto, viale Italia, strada di Patto (verso Ponsacco e zona industriale), variante Ponte alla navetta, viale Africa,viale Europa, via Tosco Romagnola di fronte a Brico, strada provinciale di Gello. In pratica, tutte le rotonde cittadine, alcune già dotate di statue ed abbellimenti, altre più scarne. La ditta o l’associazione che adotterà uno di questi “beni” pubblici dovrà curarne la manutenzione, e magari arricchirne il decoro, con tanto di denominazione esposta. «Altre città hanno già intrapreso questa strada e vogliamo provare anche noi. L’elenco con cui apriamo questa collaborazione – dice il sindaco – è soltanto in primo e siamo disponibilissimi per esaminare proposte di altri luoghi. Chiunque si farà avanti, ditta privata o associazione anche no profit, potrà discutere e concordare con noi proposte operative e miglioramenti, non c’è nulla di rigido, prefissato o intoccabile. Crediamo di proporre un’iniziativa che oltre ad alleviare un po’ le casse comunali comporti un orgoglio sociale per chi risponderà positivamente».

UN ESEMPIO vicino viene da Cascina, ma l’elenco delle città e paesi che hanno già intrapreso questa iniziativa sarebbe lungo. «Per ora partiamo con un’offerta, diciamo così, di 19 luoghi, poi si vedrà. Ma anche se riuscissimo a concludere accordi per una parte di essi, sarebbe già un buon inizio».

Perché, allora, escludere i giardini e i parchi? «Forse qualcuno non ci crederà – risponde l’assessore Lucia Curcio – ma sia in città che nelle frazioni abbiamo gente che si è già offerta per pulire, tagliare l’erba e così via. E un anziano signore lo ha già fatto per anni al giardino del quartiere Magazzini, mentre altri stanno facendo qualcosa del genere al Villaggio Piaggio. Ma se qualcuno mi chiede di autorizzarlo, gli devo rispondere di no. Il discorso è infatti difficile – spiega l’assessore perché ci sono problemi di sicurezza e di copertura assicurativa. Sia per chi si presterebbe, sia per il comune, che sulla base delle leggi attuali dovrebbe addirittura chiedere il rimborso dei danni al volontario “reo” di aver rotto un cestino dei rifiuti per ripulirlo. Ma bisognerà studiare meglio come fare perché, ripeto, l’offerta di mettersi al servizio della comunità in questo settore esiste e non è neanche troppo marginale».

M.M.

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

Le rotatorie vanno in gestione a ditte e privati

 

DELIBERA DI GIUNTA
Le rotatorie vanno in ingestione a ditte e privati

PONTEDERA
«Il bene comune deve diventare bene di tutti». Così il sindaco Simone Millozzi ha aperto la conferenza stampa sulla delibera, da parte della giunta comunale, di un provvedimento che rivede l’assegnazione delle opere all’interno delle numerose rotatorie cittadine. «Con questa decisione – ha spiegato – chiamiamo a raccolta tutte le ditte ma anche i privati affinché si prendano carico della gestione e decorazione degli spazi pontederesi. Abbiamo scelto di partire da un elenco di rotonde per tastare e analizzare la risposta della popolazione».

L’elenco degli spazi “adottabili” comprende 19 siti sparsi tra il centro e la periferia. Tra questi anche la rotatoria all’uscita della Fi-Pi-Li e quella alla fine di viale Europa, nella zona della Bellaria.

L’iniziativa mira a una riduzione dei costi di gestione da parte dell’amministrazione comunale, ma rappresenta anche un tentativo di rafforzare il senso civico dei cittadini, come spiega l’assessore alla manutenzione e al decoro, Lucia Curcio: «Questo progetto nasce prima del mio arrivo a Palazzo Stefanelli e solo nei giorni scorsi è stato reso ufficiale attraverso l’approvazione in giunta. Crediamo che in questo modo ogni cittadino si senta più partecipe e invogliato a fare del bene per Pontedera».

La spiegazione tecnica della delibera arriva dalle parole del sindaco Millozzi: «Contiamo molto sulle aziende e sulle associazioni di volontariato. Dal momento che una di queste categorie si farà avanti in maniera concreta non esiteremo a concedergli lo spazio richiesto. La manutenzione e il decoro saranno compito dell’adottante, senza nessun tipo di preclusione da parte nostra. Il mio appello è rivolto a chiunque sia interessato a farsi avanti, tutte le proposte verranno valutate con attenzione».

Il provvedimento fresco di approvazione potrebbe spianare la strada a due tipi di benefici per la cittadinanza, come spiega l’assessore Curcio: «Qualora l’iniziativa dovesse procedere nel migliore dei modi potrebbe esserci un doppio rientro. Le aziende avrebbero a disposizione uno spazio di promozione notevole mentre le casse comunali potrebbero giovare di una riduzione dei costi manutentivi. Il tutto senza tralasciare l’aspetto morale con un recupero del senso civico da parte dei cittadini».

Intanto, nei giorni scorsi, il sindaco ha fatto visita all’esposizione delle opere del maestro Franco Franchi a Fiesole. Gli esemplari sono piaciuti molto alla massima carica comunale che ha commentato: «Le opere di Franco Franchi sono senza dubbio affascinanti e ricche di significato. Al momento non sono in grado di dire con certezza se nei prossimi anni tali opere le possiamo ammirare nella nostra città, tuttavia mi auguro di poter allestire una mostra nel corso del 2014 al Museo Piaggio al fine di far conoscere alla cittadinanza le sculture e le idee dell’artista».

Tommaso Silvi

Sul trasferimento della sede distaccata di Pontedera del Tribunale di Pisa e l’ipotesi alternativa dei giudici di pace

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata “Nazione Pontedera Valdera” e “Il Tirreno Pontedera” del 30/08/2013

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1

 

«Il tribunale chiuso svuota il centro e le casse»

 

 «Per prima cosa trasferiremo a Palazzo Pretorio i giudici di pace»

IL SINDACO si è battuto come un leone per salvare il tribunale. Ma non ce l’ha fatta – così dicono gli ultimi avvenimenti, le ultime decisioni. Una speranzella, tuttavia, Simone Millozzi la conserva ancora, anche se a trasferimento in atto. «Vedremo… ». Però il sindaco ha anche un piano B, da attuare quando sarà inequivocabilmente sicuro che il tribunale non ci sarà più e non tornerà quantomeno in tempi brevi, mentre la storia insegna che in tempi lunghi le tendenze al decentramento o all’accentramento si alternano in corsie ricorsi.

«Il piano B – dice Millozzi prevede il trasferimento a Palazzo Pretorio dei giudici di pace e rispettive cancellerie. Lo faremo lasciando il palazzo di via Gotti che abbiamo preso in affitto, attrezzandolo, perché i giudici di pace non potevano stare a Palazzo Pretorio, già al completo». Però i giudici di pace non hanno bisogno di 40 stanze, articolate in 4 piani e mezzo: il seminterrato delle vecchissime carceri, un mezzanino, 2 piani efficienti e l’ultimo, con terrazza, dove ha funzionato il carcere, con appartamento per il custode, fino a trent’anni fa. Per i giudici di pace pontederesï basta però un piano. E allora? «Chiederemo alle amministrazioni comunali di San Miniato e Volterra se vogliono accorpare a Pontedera i loro giudici di pace – spiega Millozzi – visto che loro potranno averli ancora soltanto se pagano tutto loro. Altrimenti cercheremo altre soluzioni».

M.M.

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

 

Qui il giudice di pace l’ipotesi alternativa che piace in Comune

 

Qui il giudice di pace l’ipotesi alternativa che piace in Comune

La riforma delle circoscrizioni giudiziarie salva Pontedera dove traslocherebbero gli uffici di San Miniato e Volterra

PONTEDERA
Il futuro è ancora nel solco della giustizia. Nelle stanze di Palazzo Stefanelli l’ipotesi prende sempre più quota con l’avvicinarsi dell’addio al tribunalino. Restano la ferma posizione dell’arnministrazione comunale e l’appello al governo a ritornare sulle scelte fatte ma cresce anche la consapevolezza che i giochi sono ornai fatti. E così, a tempo quasi scaduto, all’ombra dell’Orologio potrebbero prendere posto gli uffici del Giudice di pace.

Un trasloco nel perimetro del centro cittadino, a qualche decina di metri dall’attuale sede, che si legherebbe a una doppia possibilità: chiudere la spesa per l’affitto in capo al Comune e non lasciare “vuoto” il Palazzo che affaccia su piazza Curtatone e Montanara.

A fare da sponda a Pontedera è la legge 156 del 2012 che ha disposto la soppressione di 674 uffici di pace su tutto il territorio nazionale, tra cui Volterra e San Miniato, offrendo però agli enti locali, anche consorziati tra loro, la possibilità di mantenere il presidio accollandosi tutte le spese di funzionamento del servizio e del personale amrninistrativo. E poiché a San Miniato l’amministrazione della Città della Rocca non ha trovato la disponibilità a partecipare alle spese delle altre amministrazioni del Valdarno, circa 140mila euro all’anno, l’accorpamento con Pontedera è pressoché scontato. Più incerto per Volterra, dove i Comuni dell’Alta Valdicecina sono pronti a fare squadra e si attende una risposta dal Ministero.

Con il trasloco a Pontedera degli uffici del giudice di pace di San Miniato e Volterra la città della Vespa si garantirebbe un giro di persone legate alle attività legali nel centro, anche a beneficio degli esercizi commerciali. A San Miniato, dove ci sono due giudici di pace, le cause civili trattate sono circa 1.400 all’anno e quelle penali un centinaio. A Volterra ogni anno sono iscritte circa 150 cause civili e meno di cento di natura penale. Numeri che si andrebbero a sommare a quelli dell’ufficio pontederese: 3mila cause civili e circa 200 penali. Un’ipotesi caldeggiata, in cui l’accorpamento dovuto alla riforma delle circoscrizioni giudiziarie premia Pontedera a discapito di altre realtà della provincia.

C’è di più. Quell’edificio potrebbe essere uno spazio da reinventare. Un luogo su cui aprire un confronto e su cui innestare progetti capaci di dare un volto inedito a uno spicchio del cuore della città della Vespa. Il Palazzo dell’Orologio è un luogo molto bello, di valore storico, centrale, con antistante una piazza e di fronte la chiesa del Crocifisso. Un insieme che ne fa il punto nevralgico della cosiddetta “Pontedera bella”. Perciò, a chi si interroga su che cosa potrebbero ospitare quelle mura da più parti viene un monito: non servono idee bislacche per rendere importante questo spazio. (m.m.)

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

 

Caduta nel vuoto a richiesta corale inviata a Roma»

 

LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
«Caduta nel vuoto la richiesta corale inviata a Roma»

PONTEDERA

Dentro quel documento c’erano le firme di Confesercenti, Confcommercio, Comune e di tanti avvocati. L’intento comune è quello di bloccare il trasferimento del tribunale di Pontedera a Pisa: nel giugno scorso questa intesa tra enti arriva persino alla Presidenza della Repubblica. «Ma da Roma neppure un segno ci è arrivato, la risposta è quella che vediamo oggi, ovvero che questo trasferimento ci sarà e sarà un colpo risortale soprattutto per le attività commerciali di Pontedera», si sfoga il presidente di Confesercenti Luca Sardelli. Le associazioni di categoria sanno bene che intorno al mondo della giustizia made in Pontedera gravita tutto un indotto di personale, clienti, avvocati, giudici che vivono la città, consumano a bar e ristoranti, spendono nei negozi del centro. Un giro economico considerevole.

«E una decisione assurda rincara il numero uno di Confcommercio, Girnmy Scatassa. Da una parte si taglia una delle poche realtà di cui sono riconosciute la qualità e l’efficienza, ovvero il tribunale, andando a penalizzare il settore, e dall’altra con questa scelta praticamente si mettono in serio pericolo tante attività commerciali della città». Scatassa fa una riflessione pure sui costi maggiorati a cui andranno incontro gli stessi legali: «Ho parlato con alcuni avvocati della zona del Valdarno – continua – e ovviamente andare fino a Pisa comporterà un aggravio di costi anche per loro».

Che fare adesso? «Qualunque iniziativa adesso è tardiva – aggiunge -. Ma voglio sottolineare che tra aprile e giugno abbiamo fatto diversi incontri con Comune e avvocati per cercare iniziative comuni di protesta, ma sono naufragate. Più che dare il nostro sostegno a qualsiasi forma di protesta, noi come associazione non possiamo fare altro».

Amarezza anche nelle parole di Andrea Del Nista, presidente della Fit, la federazione italiana tabaccai, della provincia di Pisa: «Quella dei valori bollati – aggiunge – è sempre stata per la nostra categoria una sorta di bandiera: un modo per dare servizi in più ai cittadini e allo Stato: per questo tanti di noi si sono proprio specializzati in questo, soprattutto le attività vicine ai tribunali». E chiude: «Se viene a mancare tutto questo è un brutto colpo per il nostro settore».

Francesca Suggi

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

 

Millozzi: «Il ministro si prenda più tempo per riflettere»

 

L’APPELLO IN EXTREMIS

PONTEDERA
Il sindaco del Comune di Pontedera Simone Millozzi è infuriato e non si vuole arrendere. Fa appello a Parlamento e governo in cerca di un improbabilissimo dietrofront in extremis.
«Lontani da qualsiasi rivendicazione puramente campanilistica e territorialistica – afferma il primo cittadino – abbiamo da sempre combattuto per scongiurare una simile ipotesi. Il nostro “tribunale”, infatti, aveva ed ha i numeri (in termini di popolazione servita quasi 200.000 cittadini, di area socio-economica di grande estensione territoriale, di cause pendenti ecc.) per restare aperto. P. sufficiente pensare che tra le sezioni distaccate di tutta Italia, la nostra si “classificava” tra le prime 5 posizioni in termini di efficienza, di produttività e di organizzazione. È sufficiente evidenziare che l’imminente soppressione della nostra sede appare, alla luce dei dati alla mano, inadatta a ottenere risultati di risparmio e passibile addirittura di apportare l’aggravarsi delle condizioni di efficacia ed efficienza dell’amministrazione della giustizia sul territorio provinciale pisano. La struttura del Tribunale di Pisa, sempre dati alla mano, non appare in grado di assorbire il lavoro assegnato alla sezione distaccata di Pontedera, né quanto ad ambienti fisici, né quanto a risorse, né quanto a possibilità organizzative. Ancora una volta dunque una riforma miope, ottusa e sbagliata taglia tutto, in modo indistinto, trasversale senza alcun riguardo al merito, all’oggettività, all’efficienza penalizzando, oltre modo, un intero territorio».
Tuttavia, il sindaco dice di voler pensare ancora positivo.
«Mancano – spiega Millozzi -ancora circa due settimane. Credo che il Parlamento abbia votato all’unanimità per un rinvio della soppressione della chiusura dei “tribunalini”, il governo e il ministro Cancellieri si prendano dunque un maggior tempo per riflettere, valutare, approfondire, nel merito, i provvedimenti da adottare. Così facendo sarà semplice rendersi conto che il nostro “tribunale” non può chiudere».

Sulla chiusura della sede distaccata di Pontedera del Tribunale di Pisa

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata “Il Tirreno Pontedera” del 29/08/2013

giovedì
29 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

In tribunale è cominciato il trasloco

 

La sezione distaccata di Pontedera pronta a chiudere a partire dal 13 settembre. Ieri il sopralluogo dei presidente Laganà

di Sabrina Chiellini
PONTEDERA

Solo un miracolo della politica, che quasi sicuramente non ci sarà per mancanza di interessi e di tempo, potrebbe evitare la chiusura della sezione distaccata del tribunale di Pontedera. La data di venerdì 13 settembre, quando per legge scatta la chiusura di decine di sezioni distaccate, è ormai vicina. Tutte le proroghe che sono state richieste al Ministero della Giustizia si sono concluse con risposte negative. Compresa l’ultima, presentata dal presidente del tribunale di Pisa, Salvatore Laganà, che non avendo ancora trovato gli spazi necessari – a costo zero come previsto dalla legge – per trasferire archivi e personale della sezione distaccata aveva giocato la carta della proroga di quattro mesi. Un tempo breve ma che avrebbe potuto essere un’ultima ancora di salvataggio se mai la politica e il governo-si fossero svegliati dimostrando di avere a cuore i problemi della giustizia. Di conseguenza quel trasloco che finora era stato rinviato, ora che le ferie stanno per finire, dovrà essere affrontato.

Ieri il presidente del tribunale di Pisa, Salvatore Laganà, e il dirigente Franco Cantarano, sono stati a Pontedera per cominciare ad organizzare il non semplice trasloco degli uffici (dagli arredi ai fascicoli) e, soprattutto, degli archivi. «Abbiamo trovato una soluzione con il Comune di Pisa, che mette a disposizione alcuni spazi, per trasferire la sezione distaccata che andrà nei locali del tribunale attualmente a disposizione della polizia giudiziaria. Quest’ultima sarà trasferita nella sede del giudice di pace». Traslochi dunque che sono strettamente legati tra di loro e che dovranno concludersi entro la seconda settimana di settembre. C’è poi la questione dell’archivio che non è indifferente. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) – ha aggiunto il presidente del tribunale siamo stati a vedere l’archivio di via Agnoletti che sarà trasferito in un immobile del Demanio, un capannone che è stato concesso in uso al tribunale dal centro paracadutisti di Pisa». E su questo si apre un capitolo a parte: un patrimonio storico di grande valore rischia di disperdersi tra un trasloco e l’altro.

Al personale delle cancellerie è stato spiegato che dal 13 settembre saranno al lavoro a Pisa. Dove e in quali condizioni è meno certo.

«Come presidente del tribunale non posso agire diversamente – aggiunge il dottor Laganà -. Se la politica interverrà e cambierà il corso delle cose noi siamo disponibili a fermare la macchina del trasferimento». Sconcerto anche tra gli avvocati che hanno cercato di opporsi alla chiusura. «Stiamo cercando di capire se la questione delle sezioni distaccate potrà essere affrontata in Parlamento nei prossimi giorni», dice Rosa Capria, presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Pisa.

 

giovedì
29 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

La rabbia del sindaco Millozzi «Riforma miope e ottusa»

 

PONTEDERA
«L’amministrazione comunale ha da sempre combattuto per scongiurare questa ipotesi. Il nostro “tribunale” aveva e ha i numeri (in termini di popolazione servita quasi 200.000 cittadini, territorio, cause) per restare aperto», dice il sindaco, Simone Millozzi. «È sufficiente pensare che tra le sezioni distaccate d’Italia, la nostra si “classificava” tra le prime 5 posizioni in termini di efficienza, di produttività e di organizzazione. La soppressione della nostra sede è inadatta a ottenere risultati di risparmio». Ancora una volta «una riforma miope, ottusa, sbagliata taglia, tutto, in modo indistinto, trasversale senza alcun riguardo al merito, all’oggettività, all’efficienza penalizzando un intero territorio, i suoi cittadini, le sue imprese e causando un grave danno a tutte le attività socio-economiche in qualche modo collegate alla presenza della sede giudiziaria. Si allontana un presidio di giustizia, di legalità e di sicurezza dalle nostre comunità e nulla, o quasi, viene fatto per riformare la giustizia a partire dalla riduzione dei tempi per vedersi riconosciuto un proprio diritto, vero freno alla competitività del Paese».

Resta definitivamente un sogno nel cassetto il progetto di dare alla città, che avrà ripercussioni negative dalla chiusura del tribunale, un nuovo palazzo di giustizia. La foto in questi giorni esposta nel tribunalino mostra un primo progetto che risale a circa… 30 anni fa.

 

giovedì
29 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

E l’archivio storico finirà in un capannone dei parà

 

PONTEDERA
Se non ci sarà in extremis un ribaltamento della situazione l’ultimo processo penale celebrato a Pontedera resterà quello contro un albanese che era accusato di guida in stato di ebbrezza scoperta dopo che aveva provocato un incidente stradale e per avere utilizzato un tagliando assicurativo falso. Il primo reato che gli è stato contestato è andato in prescrizione: può succedere con una giustizia che non funziona. Per l’altra accusa il giudice Angelo Perrone lo ha condannato a 9 mesi e 400 euro di multa. Pm onorario Giovanni Pepe, assistente Manuela Tonarelli.

Un giorno questo fascicolo si aggiungerà a quelli molto più datati che da Pontedera verranno trasferiti nel capannone dei paracadutisti a Pisa. «L’archivio degli uffici giudiziari di Pontedera – spiega il presidente del tribunale Salvatore Laganà – è immenso. Ci sono fascicoli e sentenze che risalgono anche al 1830. Documenti storici che dovrebbero trovare una collocazione all’archivio storico che invece non ha gli spazi per accoglierli». E pensare che si tratta di un materiale di grandissimo interesse storico, atti che raccontano il passato di una buona parte della provincia. Evidentemente mai valorizzati nel tempo e presi nella giusta considerazione. Tra tanti fogli anche vecchio materiale elettorale che prenderà la via della distruzione. La mannaia dei tagli cancella la sezione distaccata non per una questione di “meriti”. Si tratta infatti di una delle realtà con maggiori carichi di lavoro. È un cavillo ad uccidere le speranze. Pontedera non ha – si sapeva fin dall’inizio di questa brutta storia – i requisiti tecnici richiesti per poter chiedere di rinviare la chiusura. Il Comune ha effettuato importanti lavori di manutenzione all’edificio di piazza Curtatone e Montanara ma non li ha pagati con un mutuo della Cassa depositi e prestiti. Invece questa era una condizione indispensabile perché il Ministero cancellasse la chiusura.