A nome della città di Pontedera e della comunità de La Rotta, rivolgo un pensiero affettuoso e riconoscente a Enzo Catarsi, nostro illustre concittadino, stimato docente universitario, competente formatore, attivo e attento cittadino.
Nello scorso mese di ottobre, quando apprendemmo della sua nomina a Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze gli rivolgemmo pubblicamente le nostre congratulazioni. Scrivemmo che quella nomina era il riconoscimento di una carriera universitaria di prestigio e di grande responsabilità. Oggi come allora rinnoviamo quel giudizio e aggiungiamo un ringraziamento pubblico per la sua costante attenzione e partecipazione alla vita sociale e culturale della città e della sua frazione.
Enzo Catarsi ha avuto la capacità di seguire sempre con attenzione le vicende della sua Pontedera. citando Cesare Pavese si potrebbe dire che ha fatto sua l’idea che “Un Paese ci vuole, non fosse per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
Enzo è stato parte di Pontedera, ha vissuto nella città, ne è stato protagonista e componente. La presenza di tanti suoi concittadini oggi, qui, dimostra quanto la sua figura, la sua persona abbia influito su di noi.
E’ anche in qualità di presidente della Conferenza Educativa dell’Unione dei Comuni della Valdera, con il Centro Risorse Educative e Didattiche ed il Coordinamento pedagogico per i servizi all’infanzia dei Comuni dell’area che desidero ricordare Enzo Catarsi per la sua azione e il suo impegno mirati a promuovere una più diffusa e partecipe consapevolezza pedagogica che ha coinvolto la scuola, in particolare quella della prima infanzia, le famiglie, le istituzioni. Un’azione educativa quella di Enzo che riporta l’idea di un giovane Gramsci con le proprie riflessioni circa l’intellettuale organico rivolte a diverse classi sociali per il rinnovamento culturale e per l’affermazione del diritto all’educazione e all’istruzione.
Forte è stato per Enzo, e l’ha trasmessa alle persone che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui , l’idea del riscatto culturale che si pone alla base della democrazia e della partecipazione.
La sua azione con il Comune di Pontedera affonda le radici nel tempo, quando negli anni 80-90 era consulente e coordinatore dei servizi alla prima infanzia dell’area, dando un forte impulso per la qualificazione del lavoro nel Nido con proposte formative e pedagogicamente fondanti, orientate anche al coinvolgimento delle famiglie.
Catarsi è stato impegnato nella costruzione del Centro di Documentazione G. Rodari che ha seguito per molti anni, promuovendo iniziative che hanno coinvolto la scuola di ogni ordine e grado sui contenuti cari a Rodari: uno per tutti l’originalità e la creatività.
In qualità di direttore della Rivista edita dal Cred Valdera” Fare Formazione” proprio nell’ultimo dei numeri della rivista, attualmente in stampa, ha rilasciato una intervista sulla visione della scuola rispetto alla recente riforma, affrontando il rapporto tra educazione-istruzione-arte.
E’ da sottolineare la sua importante idea della ricerca del “bello” negli spazi della quotidianità con alcuni cenni alla cura che Pontedera e altri comuni dedicano all’abbellimento dell’arredo urbano, come educazione all’arte; la proposta è che la stessa cura sia rivolta anche agli spazi dove, per definizione, si educa e si istruisce. Da qui la promozione di iniziative ed eventi fatte anche qui a La Rotta con la Consulta, le Associazioni e i Circoli della frazione, in particolare significativa l’esperienza con la Scuola dell’Infanzia dove ha promosso e curato un percorso sull’arte dal titolo “Il bello di Mirò” .
Lo stesso impegno ha profuso negli anni della collaborazione con la biblioteca di Pontedera per la promozione della lettura, a partire dalla scuola dell’infanzia. Nel periodo sono numerosi gli incontri con gli autori di studenti ed insegnanti per un confronto costruttivo sulla motivazione alla lettura.
Il significativo lavoro svolto per la qualificazione del Nidi della Valdera e per l’importanza della lettura precoce sono documentati in alcune pubblicazioni edite dal Comune di Pontedera.
E’ significativo che uno dei suoi ultimi impegni pubblici presi a Pontedera sia stato quello di far parte del gruppo di esperti che si stava occupando della valorizzazione della futura nuova biblioteca cittadina: il luogo della cultura per eccellenza della città. Ancora oggi nell’atrio del Comune c’è un grande gazebo, dedicato alla futura biblioteca “Giovanni Gronchi” nel quale campeggia il nome di Enzo Catarsi, come membro del Comitato per la Biblioteca. Non rimuoveremo quel nome. E’ un modo per ricordarlo, per ricordare il suo impegno, per pensare che dentro quella biblioteca vi sia comunque un po’ della sua cultura e del suo contributo.
Sarebbero molte e tutte importanti le cose da ricordare che per noi oggi devono essere uno stimolo a non interrompere qui. Ed è proprio con questo intento che vogliamo salutarlo insieme agli educatori, agli insegnanti, alle famiglie, al Cred, alle istituzioni che rappresento, alla comunità intera, con un rinnovato impulso e una promessa ad impegnarsi nella ricerca del “bello”, dell’arte, della cultura.
Per tutto questo Enzo Catarsi ci mancherà.
Alle persone care, a suo figlio, ai suoi amici, a tutti coloro che lo hanno avuto come maestro e professore, alle tante comunità di cui Lui era parte vada il cordoglio mio, dell’Amministrazione Comunale e della città di Pontedera.
Pontedera, 8 agosto 2013