Archive for the ‘Millozzi’ Category

Condanna del Comune per i cappi fatti trovare in alcuni punti della città

venerdì, gennaio 20th, 2012

Stamani sono stati fatti trovare, in tre punti della città dei cappi con allegati dei manifestini politici di protesta contro il governo. Davanti alla stazione ferroviaria, davanti all’ingresso del comune, e in Piazza Martiri della Libertà, i cappi di fune massiccia sono stati fatti trovare a fianco a dei volantini firmati da Forza Nuova e nei quali si criticavano aspramente le proposte del Governo in tema di liberalizzazione e di riforme. Nel volantino si parla di questa minacciosa provocazione come di una iniziativa nazionale. Ci auguriamo che non sia così e che la firma sotto il volantino sia smentita da Forza Nuova. In caso contrario saremmo di fronte ad una provocazione gravissima e minacciosa. Tra l’altro avvenuta consapevolmente e mentendo al Paese sui reali responsabili e sulle cause della crisi economica che stiamo affrontando. Sarebbe come dare le colpe dell’influenza al medico chiamato al capezzale. Strano che durante lo scorso governo, grande fautore del capitalismo selvaggio, non ci siano mai state iniziativa così clamorose. L’amministrazione ha segnalato la vicenda alla magistratura che valuterà il livello di minaccia e di intimidazione dell’episodio. Da parte nostra condanniamo fermamente questo tipo di azione e chi se ne rende responsabile con la evidente, sciagurata, volontà di alzare la tensione nel Paese.

Pontedera, 19 gennaio 2012

Solidarietà al comandante della Polizia Municipale di Pontedera

giovedì, gennaio 19th, 2012

Abbiamo appreso dell’inchiesta su alcuni presunti illeciti nella gestione dei rifiuti che, secondo indiscrezioni di stampa, vedrebbe tra i segnalati dal Noe anche il nostro comandante della Polizia Municipale, per fatti avvenuti quando svolgeva il ruolo di responsabile della Polizia locale dell’Alta Valdera.

Premesso che nutriamo l’assoluta stima che la magistratura condurrà rapidamente e approfonditamente le indagini esprimo a nome mio e dell’amministrazione comunale la nostra fiducia nel comandante della nostra polizia municipale che ha sempre dato dimostrazione di grande professionalità e serietà nel suo lavoro. Siamo certi che l’approfondimento delle indagini chiarirà la completa estraneità del comandante a qualsiasi comportamento non regolare.

Pontedera, 19 gennaio 2012

Solidarietà del sindaco Simone Millozzi al corpo di Polizia Municipale di Milano, per la tragica uccisione dell’agente di polizia municipale Nicola Savarino

giovedì, gennaio 19th, 2012

Formulo la solidarietà della città di Pontedera e mia personale ai famigliari e agli amici di Nicola Savarino, al Comune di Milano, e a tutti gli operatori di Polizia Municipale. Ogni giorno si registrano nelle città italiane episodi di violenza e di insofferenza verso le regole. Mai come in questa fase il ruolo di controllore, di tutore delle regole e delle leggi, è difficile. Per questa ragione invito tutti i cittadini a rispettare e capire il ruolo di questi operatori essenziale per la qualità della vita e la sicurezza nelle città. Mi auguro che ci sia sempre maggiore consapevolezza di ciò e che nessuno debba perdere la vita, ancora, nello svolgimento del proprio lavoro.

Pontedera, 19 gennaio 2012

Anche nel 2012 le domeniche di apertura dei negozi a Pontedera saranno 15

giovedì, gennaio 5th, 2012

Anche nel 2012 le domeniche di apertura dei negozi a Pontedera saranno 15. E’ ciò che è stato deciso dall’incontro in Comune a Pontedera, alla presenza anche dell’assessore Tognarelli, di concerto con le organizzazioni dei lavoratori, dei commercianti e dei consumatori.

Come negli anni passati è stato stilato il calendario delle aperture festive che quest’anno saranno: il 6 e l’8 gennaio, il 12 febbraio, l’11 e il 25 marzo, il primo aprile, il 13 maggio, il 10 giugno, l’8 luglio, il 9 settembre, il 14 e il 28 ottobre, l’11 e il 25 novembre.

A queste 14 date si aggiungerà in seguito una domenica di apertura in occasione di eventi speciali legati al territorio.

Va ricordato anche che tutte le domeniche di dicembre i negozi potranno rimanere aperti.

Questo calendario è inserito nell’ ordinanza che ho firmato. Il calendario assume un rilievo particolare in questo momento visto le recenti norme del Governo in materia di “liberalizzazione” del commercio.

“In linea con le considerazioni della Regione Toscana e del presidente Enrico Rossi anche noi riteniamo che la cosiddetta “liberalizzazione” totale e selvaggia degli orari e delle aperture non sia un provvedimento utile. Rendere ancora più libero il commercio non significa renderlo selvaggio e senza alcuna regola. Il mondo del commercio è un mondo che è già completamente “sul mercato”, non si tratta di un settore che oggi gode di particolari agevolazioni o di privilegi corporativi. E già oggi il cittadino è libero di rivolgersi a chi vuole. Per quanto riguarda orari e aperture non si può far finta di non vedere che oltre alle esigenze dei consumatori occorre tener conto anche di quelle delle famiglie, dei lavoratori, della vivibilità delle città, della identità e, perché no, dei valori. Con la liberalizzazione selvaggia si metterebbe a rischio una vasta rete di piccoli esercizi commerciali che sarebbero tagliati fuori e a rischio chiusura penalizzando i centri commerciali naturali come il nostro che fanno della qualità del commercio e della vivibilità del territorio i propri valori irrinunciabili. Occorre trovare un giusto e corretto equilibrio tra gli spazi e le opportunità della grande distribuzione e il ruolo sociale svolto dalla dai negozi di vicinato. Non è con il consumismo onnivoro che si risolvono i problemi di un Paese che anzi sta cercando di rispondere alla crisi eliminando, necessariamente, il superfluo”

“La capacità di spesa manca perché manca il lavoro, aumenta la disoccupazione e ci sono meno soldi nelle tasche degli italiani. In questo senso occorrerebbe indirizzare gli sforzi di una politica responsabile. Più che dell’ampliamento degli orari e delle aperture dunque c’è bisogno di maggiore benessere e soprattutto di maggiore equità sociale. Questa è la vera liberalizzazione che serve. A Pontedera la nostra ordinanza tiene conto di tutto questo”.

Pontedera, 3 gennaio 2012

Sulla scomparsa di Giuseppe Caciagli

giovedì, dicembre 29th, 2011

L’Amministrazione comunale di Pontedera apprende con dolore la morte del professor Giuseppe Caciagli che, con la propria attività di studioso, di erudito, di ricercatore di storia locale e di editore ha contribuito molto ad arricchire e valorizzare la cultura e la storia della nostra città e più in generale della provincia di Pisa, a cui ha dedicato saggi e studi di taglio divulgativo molto noti.

Ma oltre che un ruolo culturale, il professor Caciagli ha ricoperto anche incarichi pubblici (è stato consigliere comunale a Pontedera negli anni ’50 e negli anni ’70 ha operato presso la provincia di Pisa come assessore), militando nelle file del socialismo. Per gran parte della sua vita ha svolto il ruolo di insegnante, ma ha dedicato molto del suo tempo alla ricerca storica e letteraria, sviluppando con particolare attenzione la formazione dei “castelli”, dedicandosi alla critica dantesca e alla dinamica di alcuni centri storici minori. La sua opera più nota in ambito locale è sicuramente la monumentale storia dei comuni della Provincia di Pisa (in sette volumi), più volte ristampata dagli anni ’70 e molto consultata dal pubblico. Moltissime sono poi le monografie da lui prodotte tra cui spicca quella su Pontedera e il suo territorio il dovere di essere città, uno studio sull’evoluzione storica del nostro comune fotografato alla metà degli anni Ottanta.

Nel 1988 Caciagli fondò anche una piccola casa editrice, Arnera, legata al territorio, ed animata da due programmi editoriali: colmare le lacune bibliografiche del territorio e della cultura locale; offrire contributi e riflessioni di carattere morale, etico, filosofico e politico per contribuire alla soluzione della crisi di valori contemporanea e per la piena realizzazione di una “civiltà della democrazia”.

Nel 1990 fu insignito del premio “Una penna a Pontedera” conferito dalla Biblioteca del Duomo ai cittadini che ogni anno si distinguono per studi e scritti di tipo letterario.

Nel 2000 Caciagli dette vita anche alla Fondazione Laurenziana di Pontedera dove fece confluire l’ampio archivio documentario di storia locale da lui raccolto in 60 anni di ricerca e i materiali editoriali di Arnera. Alla Fondazione appartengono circa 20.000 volumi e 5000 immagini fotografiche (tra edite ed inedite). Negli ultimi anni della sua vita il prof. Caciagli ha espresso il desiderio che il Comune potesse entrare a far parte della Fondazione da lui costituita ed ereditasse quindi l’archivio documentario e bibliografico della Fondazione Laurenziana e della casa editrice Arnera, manifestando anche attraverso questa decisione il profondo affetto, l’amore e l’interesse che nutriva per Pontedera ed i suoi cittadini.

L’Amministrazione Comunale sottolinea quindi la perdita che la morte dell’illustre concittadino rappresenta per la città e per la cultura dell’intera provincia di Pisa e conferma la propria intenzione di salvaguardare l’attività culturale e il patrimonio bibliografico e documentario raccolto, realizzando così il sogno del professor Caciagli di catalogare e rendere disponibile all’intera cittadinanza e agli studiosi il patrimonio bibliografico e documentario che lui ha raccolto.

Pontedera, 29 dicembre 2011

Solidarietà a Don Armando Zappolini

mercoledì, dicembre 28th, 2011

Stupisce Forza Nuova che nemmeno a Natale riesce a comprendere il senso profondo del messaggio che questa festività rappresenta. Eppure questa forza politica dichiara di rifarsi alla tradizione cristiana ed occidentale. Voglio quindi esprimere la mia profonda solidarietà a Don Armando Zappolini che nei giorni scorsi, come spesso ha fatto anche in passato, è riuscito nell’intento di farci riflettere sulle contraddizioni, sempre più numerose, della nostra imperfetta società.

Don Armando ha fatto notare come anche Gesù sarebbe stato considerato un immigrato clandestino in questo Paese con tutto ciò che ne consegue. E da ciò ha tratto spunto per chiedere che sia riconosciuta la cittadinanza ai bambini che nascono in Italia, e che magari, aggiungo io, non hanno mai visto nessun altro Paese. Di fronte a ciò giunge la scomunica offensiva e minacciosa di Forza Nuova. Pericolosa e triste. Pericolosa perché, lo abbiamo visto in questi giorni a Firenze, a forza di predicare odio e minacciare azioni clamorose qualche mente debole può poi passare ai fatti. E triste perché giunge proprio a cavallo del Natale. Cosa aggiungere? Semplicemente che il sottoscritto e il Comune di Pontedera sono a fianco a Don Armando e apprezzano il suo impegno.

La sua riflessione è un modo ottimo per celebrare il Natale e il messaggio universale di pace e di solidarietà che esso trasmette.

Pontedera, 28 dicembre 2011

L’ingegner Riccardo Costagliola eletto il Presidente della Fondazione Piaggio

venerdì, dicembre 23rd, 2011

Il consiglio di Amministrazione della Fondazione Piaggio , con il consenso unanime dei soci ( Gruppo Piaggio, Comune di Pontedera, Provincia di Pisa ) ha eletto ieri Presidente l’ingegner Riccardo Costagliola, designato all’interno del consiglio di amministrazione da Roberto Colaninno.

L’ingegner Costagliola, a lungo dirigente del gruppo Piaggio con un prestigioso curriculum e risultati di grande rilievo nella organizzazione delle attività internazionali, si misurerà con una esperienza di altà qualità come quella compiuta da Tommaso Fanfani , che nei lunghi anni di presidenza con la sua cultura, il suo metodo di lavoro, la straordinaria umanità riuscì a costruire quel clima di piena collaborazione fra pubblico e privato che ha fatto della Fondazione Piaggio un esempio ed un modello apprezzati, e studiati, sul piano nazionale ed anche in contesti internazionali.

Questo stesso clima è stato mantenuto anche negli ultimi anni , quando la presenza di Fanfani è venuta meno, grazie all’ impegno dei soci ed alla professionalità , alla competenza e alle capacità operative del vicepresidente Manrico Ferrucci, della coordinatrice Sabrina Caredda e di tutto il personale della Fondazione: sono stati così raggiunti obiettivi importanti sul piano della partecipazione, del successo di pubblico e dell’attenzione della stampa con una riuscita serie di mostre ed iniziative culturali, ultima delle quali la apprezzata mostra dedicata al creatore della Vespa Corradino D’Ascanio.

La Fondazione Piaggio è ormai una realtà affermata ed un punto di riferimento per l’intera regione, e per i progetti regionali, sul piano delle attività artistiche, della cultura d’impresa, del rapporto con la scuola ed i giovani: siamo certi che il nuovo Presidente , al quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, saprà sviluppare nel modo migliore gli aspetti positivi ed i risultati raggiunti, e promuovere , contando sulla piena collaborazione di tutti i soggetti istituzionali e delle risorse professionali disponibili, una nuova stagione di affermazione e di crescita per la Fondazione Piaggio.

Sugli atti di vandalismo in Piazza Garibaldi

venerdì, dicembre 16th, 2011

Nei giorni scorsi vandali hanno danneggiato una delle panchine artistiche di Piazza Garibaldi. Il gesto sconsiderato di qualche incivile ha provocato seri danneggiamenti ad una opera d’arte di un grande artista italiano. Un gesto che l’amministrazione comunale condanna fermamente.

Va ricordato che si tratta di vere e proprie opere d’arte e non di semplici panchine. Opere che hanno un valore artistico e anche economico elevato.

Ma non c’è solo il valore delle panchine. Chi danneggia un’opera d’arte o un arredo urbano manca di rispetto all’intera comunità. Colpisce al cuore la collettività che la circonda. In questi giorni abbiamo trovato anche delle scritte su una delle sedute di Piazza Belfiore (Andrea da Pontedera).

Pontedera è una città che in questi anni si è distinta nella buona qualità urbana e nella riqualificazione degli spazi utilizzati dai cittadini. Gli spazi pubblici sono belli e curati e sono il segno del nostro vivere civile e ci fanno vivere tutti meglio, a volte non si riflette sufficientemente su questo aspetto. La cittadinanza ha fatto propri questi spazi ben curati, che sono di “tutti” e non sono terra di “nessuno”. Ciò che è pubblico è di tutti e quindi meritevole di un rispetto più grande.

Nel passato a margine degli episodi di vandalismo, quando sono stati trovati gli autori ci si è sempre trovato davanti a persone prostrate e pentite che hanno umilmente chiesto perdono. Per questo invitiamo tutti a pensarci prima per evitare penosi e poco dignitosi pentimenti, che peraltro comportano anche un oneroso risarcimento economico che il comune richiederà a chi si rende responsabile di questi atti.

Pontedera, 14 dicembre 2011

Sui tragici fatti di Firenze

mercoledì, dicembre 14th, 2011

Abbiamo appreso anche a Pontedera della violenza che ha insanguinato oggi Firenze. Due senegalesi venditori ambulanti, incolpevoli, sono stati uccisi da un cittadino italiano con evidenti simpatie con il neonazismo e il razzismo. Ed altri sono stati feriti.

Voglio innanzitutto esprimere la solidarietà e il cordoglio della nostra comunità, che è rimasta profondamente turbata da questo episodio, alle vittime di questa barbarie, alle loro famiglie, alla intera comunità senegalese fiorentina, toscana e pontederese. Forse si è tollerato troppo il proliferare di atteggiamenti razzistici e di dottrine di intolleranza verso i cittadini che provengono da altre aree del mondo ma che ormai sono il “nostro” mondo.

Occorre rialzare la guardia e mantenere alta l’attenzione in quanto il rischio di rigurgiti razzisti sono concreti e sempre vivi. A Pontedera esiste una delle più importanti comunità senegalesi della Toscana perfettamente integrata. Voglio rassicurare tutti questi cittadini: i sentimenti della nostra comunità sono di amicizia, di solidarietà, di inclusione e di condivisione. Siamo tutti parte della stessa comunità. Nella seduta di martedì del Consiglio Comunale proporrò di dedicare un minuto di silenzio in ricordo di queste vittime e contro ogni gesto di intolleranza e razzismo.

Pontedera, 13 dicembre 2011

L’inaugurazione del “Borgo d’Oltrera” in zona Fuori del Ponte

martedì, dicembre 13th, 2011

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato nella cronaca locale del quotidiano TIRRENO PONTEDERA del 10 dicembre 2011

sabato
10 dicembre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
1
Il nuovo borgo specchio della crisi

Ieri il taglio del nastro: intorno ai fabbricati ruota la rivoluzione della sosta dell’intero quartiere

II nuovo borgo specchio della crisi

Vendute tutte le villette, ancora vuota la metà dei condomini

PONTEDERA. Benvenuti al Borgo d’Oltrera, dove un tempo c’era il glorioso campo sportivo Marconcini e oggi ci sono 27 villette in pietra (già tutte vendute), parcheggi, aree a verde e tre blocchi di condomini color verde rame con 66 appartamenti, la cui vendita è proseguita spedita fino all’anno scorso. Ma che la recente crisi ha interrotto lasciandone ancora 35 da vendere.

Un’inaugurazione in grande stile, quella di ieri, con il taglio del nastro, tendoni per la presentazione da parte del sindaco Simone Millozzi e i tre costruttori, Braccianti, Armo e Rota, che insieme hanno dato vita all’Immobiliare Trieste per un investimento complessivo di 18 milioni di euro. «Dovevamo ripensare la collocazione del campo Marconcini – ha detto Millozzi – e recuperare il cordificio Billeri e la fabbrica del ghiaccio ormai dismessi. Da questo è nato il Borgo che apre le porte a una nuova vita per il quartiere».

Il primo cambiamento sarà la pedonalizzazione di piazza Trieste e alcune aggiustature in tema di sosta con disco orario in viale Italia e via Veneto. E qui c’è il primo scoglio con numerosi residenti della zona arrabbiati perché dovranno cambiare abitudini. Ma soprattutto anche ieri pomeriggio, nel capannello di cittadini che assistevano all’inaugurazione, c’era chi lamentava le necessità di molti anziani che abitano nella zona di avere un parcheggio tranquillo, senza dover spostare le auto a seconda degli orari. Nella nuova lottizzazione l’area destinata alle auto è di un centinaio di posti pubblici a ridosso di viale Italia, più altri 30 dentro lo stesso borgo, in cui ogni famiglia ha comunque o un garage o uno spazio all’interno del garage sotterraneo da 4mila metri quadrati, a due passi dai tre condomini che dominano la scena. Il sospetto è che non siano comunque sufficienti per soddisfare le esigenze di chi vive in questa zona.

Passeggiando per le vie della nuova area si percepisce un netto contrasto con il resto del quartiere, per lo più composto da edifici di stampo popolare o comunque risalenti agli anni Sessanta e Settanta. «E stata un’operazione lunga e difficile – hanno detto i costruttori – perché ci siamo trovati a gestire situazioni burocratiche e logistiche assolutamente non facili. La crisi ha rallentato un po’ i programmi, visto che dobbiamo vendere ancora 35 appartamenti, tra bilocali e trilocali».

Il paradosso è che le villette sono state vendute in pochissimo tempo. Così come i monolocali dei condomini. Le abitazioni con taglio medio, invece, devono ancora essere “piazzate” in un mercato che è diventato sempre più difficile, mano a mano che la crisi dell’immobiliare e quella finanziaria avanzavano. «L’accesso al credito è il vero problema da superare – hanno detto ancora i costruttori – perché il denaro che si otteneva prima con poco sforzo, adesso è diventato un autentico miraggio».

«Fuori del Ponte sarà un’area che vivrà una nuova vita – ha assicurato Millozzi – perché abbiamo in mente di renderlo un quartiere con tante occasioni di socializzazione. A cominciare da piazza Trieste che vorremmo diventasse una sorta di agorà, con eventi e manifestazioni da realizzarsi in una delle piazze più particolari di Pontedera. Cominceremo con l’installazione di panchine e arredi.

E poi, se le finanze del Comune lo permetteranno, proseguiremo con l’operazione di riqualificazione che la renda ancora più fruibile». I commercianti della zona, o almeno la quasi totalità, sono concordi con le idee dell’amministrazione comunale. «Finora la piazza – hanno detto alcuni di loro – è sempre stata un luogo dove molte auto venivano tolte una volta l’anno in occasione del concerto di Musicastrada. In questa maniera la situazione migliorerà sicuramente».

Andreas Quirici