Archive for the ‘Millozzi’ Category

Sulle tariffe dell’acqua

venerdì, ottobre 28th, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sui quotidiani NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO PONTEDERA del 27/10/2011

giovedì
27 ottobre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
V
La giunta chiederà il “taglio” del 7%

TARIFFE DELL’ACQUA

PONTEDERA. La discussione è partita dalla richiesta – arrivata da due fronti opposti, con due diverse mozioni – dell’applicazione della tariffa del servizio idrico, in seguito al risultato del referendum del giugno scorso. Insomma, il taglio del 7 per cento dalle tariffe dell’acqua. A chiederne conto alla giunta di Pontedera sono stati Pandolfi del Pdl e Cocilova della sinistra. A entrambi ha risposto il sindaco per arrivare, al termine della discussione a una mozione che porta la firma di Lucia Curcio, capogruppo Pd, di Marco Amidei di Idv e di Carla Cocilova di In alto a sinistra. La mozione impegna il sindaco e la giunta a rispettare la volontà popolare, espressa nel referendum. e a sollecitare l’Ato, affinché assuma iniziative e atti per eliminare dalla bolletta la remunerazione del capitale investito. Questo è quel che, in pratica, il referendum ha abolito. E che al momento non viene applicato. «La questione è di vitale importanza – commenta la capogruppo del Partito democratico nel consiglio comunale di Pontedera, Lucia Curcio – C’è stata una espressione della volontà popolare chiara e netta ed a questa volontà Deve essere data attuazione, senza se e senza ma. Abbiamo la consapevolezza della complessità tecnica della cosa, ma abbiamo anche espresso una chiara volontà politica. Il governo emani immediatamente tutti i provvedimenti utili e necessari a definire il quadro normativo entro cui si deve agire. Non si cerchi di scaricare ancora una volta, come si è fatto con scuola, sociale e quant’altro, sui territori questioni che sono di competenza nazionale. Noi, comunque, consci della ormai cronica inazione del governo, sul territorio agiremo con decisione in ogni direzione possibile e legittima per sollecitare la soluzione dei problemi e dare risposta alla inequivocabile richiesta dei cittadini, seguendo con interesse anche le proposte che sono state espresse dal livello del governo regionale».

Alle “accuse” di immobilismo, sulla questione dell’acqua, fatte dal gruppo di opposizione di sinistra, al sindaco, la replica non s’è fatta aspettare. «Il percorso di avvicinamento al referendum fatto dal Pd – ha spiegato Millozzi – chiarisce anche la nostra posizione: mentre i gruppi referendari raccoglievano le firme, noi abbiamo puntato a una proposta di legge, nostra, già in parlamento ma non discussa. Solo dopo, quand’è stato indetto il referendum, abbiamo sostenuto questa battaglia. Le accuse fatte dalla sinistra, però, sono strumentali: alla discussione fatta nell’Ato, per l’applicazione della tariffa, il Comune di Pontedera non era presente. Non ci siamo espressi. Ma altre amministrazioni, dove in maggioranza ci sono forze di sinistra, hanno votato a favore: penso a Santa Croce e a Ponsacco. Ma penso anche ad altro: Capannori, comune sempre in prima fila, ha votato a favore. E, se usciamo dai nostri confini, De Magistris, a Napoli, non ha preso una decisione netta, su questo argomento. E Vendola, in Puglia, ha chiaramente detto che non avrebbe ridotto la tariffa, perché quei soldi servono a far fronte agli impegni che la sua Regione ha preso con il mercato».

giovedì
27 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
3
Perché la bolletta resta cara?» Polemiche e compromesso

ACQUA: MOZIONI SEPARATE DI RC E PDL SULLA MANCATA ELIMINAZIONE DEL 7% PREVISTA DAL REFERENDUM

POCHE ORE prima dell’acquazzone che ha nuovamente messo in crisi la centrale di sollevamento della Navetta, (serve a far passare l’Arno all’acquedotto che parte dalle Cerbaie di Bientina) in consiglio comunale si era parlato, discusso e trattato sul perché il referendum contro la liberalizzazione-privatizzazione dell’acqua non abbia fatto abbassare la bolletta. Almeno di quel 7% che sembrava scontato dopo che il referendum aveva vietato la cosiddetta remunerazione del capitale investito dalle aziende degli acquedotti. Per farla breve, perché anche Acque Spa non ha abbassato la bolletta dei pontederesi e della vasta zona che sta intorno a Pontedera? Lo hanno lamentato e chiesto al sindaco Simone Millozzi sia la sinistra che il centrodestra, ovvero la consigliera Carla Cocilova di Rifondazione e il consigliere Domenico Pandolfi del Pdl. Ne è nata un’ora di discussione nella quale il sindaco Millozzi e la copogruppo Pd, Lucia Curcio, hanno, sì, concordato che il volere dei cittadini deve essere rispettato, addebitando però al governo la responsabilità di non aver ancora emesso i decreti attuativi del provvedimento. Prima di arrivare al definitivo accordo di compromesso – ovvero un documento firmato dal Pd, Rifondazione e Idv in cui si chiede di predisporre i decreti legge – il sindaco ha ribattuto alla consigliera Cocilova che anche in Puglia e a Napoli, dove ci sono Vendola e De Magistris, personaggi molto cari alla sinistra, si continua a fatturare le bollette comprendenti il contestato 7%. Ma non basta: «Anche i comuni di Ponsacco, Capannori, Santa croce e altri – ha detto il sindaco – dove Rifondazione è in maggioranza (mentre a Pontedera è all’opposizione; ndr) hanno approvato la decisione di mantenere, per ora, quel 7%». Insomma, un po’ di coerenza. Poi è stato però trovato un compromesso.

M.M.

Sull’assemblee pubbliche nelle Consulte sul monitoraggio del regolamento urbanistico

lunedì, ottobre 24th, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sui quotidiani NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO PONTEDERA del 14/10/2011 e del 19/10/2011

venerdì
14 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
1-2
I progetti e le proteste: ecco la voce dei quartieri

L’assemblea pubblica alla circoscrizione di Montecastello è servita al sindaco per delineare la Pontedera che verrà

di CARLO BARONI

GLI SPAZI ci sono per crescere ancora, ma basta con il consumo di suolo. Simone Millozzi ha un punto fermo per lo sviluppo del territorio che deve proseguire la crescita coerente ed equilibrata iniziata da anni, che ha portato qualità in fatto di servizi, di infrastrutture, di viabilità e di appetibilità per nuovi insediamenti produttivi. E tutto questo è anche il filo conduttore degli incontri che il sindaco ha indetto nelle frazioni per fare una verifica sul regolamento urbanistico che sta per scadere. Una verifica «partecipata» che serva da consuntivo da riprova sulle previsioni fatte, delle urgenze che ancora permangono, dei bisogni. La prima tappa è stata a Montecastello con un’assemblea pubblica organizzata dalla consulta e dall’amministrazione comunale. Alla serata erano presenti, oltre al sindaco, anche l’assessore al decentramento Stefano Tognarelli ed il vicepresidente della consulta Matteo Belli, oltre a molti cittadini.

GLI INCONTRI servono anche per fare il punto specifico sulla frazione. Nel caso di Montecastello Simone Millozzi ha sottolineato, grazie anche al lavoro svolto dall’Unione Comunale sul fronte del reperimento delle risorse, che il cantiere in corso sui giardini pubblici viaggia spedito (investimento da 360 mila euro), ed i lavori tanto attesi per la realizzazione della fognatura (operazione da un milione e 600 mila euro) partiranno presto. Sottolineature, comunque, che rientrano nella visione più ampia e complessiva del territorio che il sindaco ha presentato e presenterà nelle prossime tappe. Un territorio che ha trovato un suo equilibrio importante e che ha fatto delle scelte sulle quali secondo Millozzi – deve proseguire il programma di sviluppo anche perché c’è ancora spazio. C’è spazio per le imprese, nell’area Pip. C’è spazio per l’edilizia residenziale, visto che anche la grande area Peep fuori dal ponte ancora non è stata sviluppata (il bando di gara promosso dal Comune e destinato alla ricerca di un investitore è andato deserto, ndr). C’è l’appetibilità di un territorio che ha fatto passi importanti nell’eccellenza: lo dimostra il Polo Sant’Anna, l’incubatore delle imprese, i lavori per la biblioteca, la costituenda cittadella dell’Università, tutto quel «mondo» nel dente Piaggio che sta diventando un motore importante della nuova Pontedera..

ECCO perché crediamo che non si debba cercare altro suolo da destinare uno sviluppo che è già incamminato – spiega Millozzi – E crediamo invece che si debba spingere sulla valorizzazione delle scelte fatte sul territorio e su questa città.. Ecco perché i volumi dell’ex Ipsia, secondo il sindaco, devono essere trasferiti altrove, anche se non su terrina agricoli o vergini; discorso che vale per la ex cartiera de La Borra, i cui spazi dovranno essere area per un parco ed i volumi, anche in questo caso, spostati in altra zona. Ed ecco perché ci sono molte aspettative da parte del Comune sul recupero delle fabbriche dismesse come l’ex Crastan. Proprio su questo fronte Millozzi aspetta in gloria che partano lavori già autorizzati all’ex Enel di via Pisana e agli ex magazzini Leoncini dietro al Duomo.

 

mercoledì
19 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
«Cantieri e servizi, ecco come crescerà la città»

Assemblea pubblica con il sindaco per illustrare i progetti, dalla nuova biblioteca alla tangenziale

di BENEDETTA BITOZZI

UNA CITTÀ in continua evoluzione, con un’attenzione particolare alle esigenze dei cittadini. E’ questo il volto di Pontedera che emerge dall’incontro pubblico, avvenuto lunedì sera, tra il sindaco Simone Millozzi e i cittadini, all’interno della riunione della consulta del quartiere centro-villaggi. L’incontro, dopo quello tenuto a Montecastello nei giorni scorsi, è servito al sindaco per illustrare agli abitanti del quartiere i risultati del monitoraggio sul regolamento urbanistico del 2006, in scadenza.

TRA I PUNTI evidenziabili nello sviluppo della città di Pontedera il sindaco ha ricordato i cosiddetti ‘Tip”, i piani di insediamento produttivi, a disposizione delle aziende per far nascere i propri stabilimenti nell’area industriale che sorge attualmente su viale America, lungo lo scolmatore. «In un momento come questo, di profonda crisi, vogliamo caratterizzarci ancora di più come città industriale e manifatturiera», ha detto il sindaco. Un ulteriore collegamento con la zona industriale nascerà inoltre a breve, visto che sono partiti i lavori per la strada che dalla rotatoria in uscita dalla superstrada che si trova a Gello permetterà di raggiungere Pontedera. «Questa nuova apertura alla viabilità sgraverà di molto il traffico della rotatoria di viale Europa, e chi proverrà da Pisa con la FiPi-Li potrà uscire all’uscita di Ponsacco e raggiungere velocemente la nostra zona industriale», ha spiegato Millozzi.
RIGUARDO alla viabilità interna alla città il sindaco ha ricordato l’importanza dei parcheggi scambiatori, quello del piazzale del mercato e quello del cimitero, serviti da due bus navette gratuiti che in pochi minuti permettono di raggiungere il centro città. «Questi bus costano all’amministrazione circa 400 mila euro all’anno – ha sottolineato Millozzi – ma sono indispensabili in una città come Pontedera, che da 28 mila abitanti tocca i 60 mila nelle ore diurne, senza le navette il traffico andrebbe in tilt». Novità anche sull’asse dell’ente Piaggio che, come ha ricordato il sindaco, «rappresenta oggi la capacità della città di saper innovare». Nasceranno infatti presto in viale Rinaldo Piaggio, che già ospita realtà come la Pontech e il polo Sant’Anna, due nuove strutture: la nuova sede della biblioteca, che verrà spostata dalle vecchia collocazione di via della Stazione Vecchia, e una nuovissima cittadella dell’università e della ricerca in cui troveranno collocazione il corso di laurea in scienze infermieristiche, oltre ad alcuni corsi formativi e master legati al mondo manifatturiero.

TRA I LAVORI infrastrutturali in previsione il sindaco ha ricordato la nuova scuola materna e asilo nido della frazione Santa Lucia, già finanziata per oltre 3 milioni di euro, oltre ad un ampliamento del presidio ospedaliero Lotti. In chiusura il sindaco ha ricordato le linee guida del processo di crescita delle città di Pontedera: «vogliamo evolverci facendo i conti con i terreni che già sono lottizzati o lottizzabili: non ci sarà, in futuro, nessun ulteriore consumo del suolo», ha detto Millozzi.

Sull’incidente alla discarica

mercoledì, ottobre 12th, 2011

In relazione all’incidente accaduto ieri alla discarica dell’Ecofor Service di Pontedera l’Amministrazione Comunale esprime la propria solidarietà ai due lavoratori coinvolti. Ci auguriamo che le cure immediate riescano a porli fuori pericolo.

Occorre poi capire cosa è accaduto perché di lavoro non si deve morire o ferirsi. Sollecitiamo e attendiamo le indagini che l’ufficio Medicina del Lavoro della Asl 5 e i carabinieri della compagnia di Pontedera che stanno ricostruendo quanto accaduto nell’impianto al momento dell’esplosione.

Bisogna intervenire nel Paese per ridurre il fenomeno delle morti bianche (mediamente tre al giorno, nel 2010) e degli incidenti sul lavoro. Tutto ciò, purtroppo, sembra non essere tra le priorità del Governo che anzi propone l’eliminazione della responsabilità in solido dell’appaltatore con il subappaltatore o la cancellazione dell’obbligo di comunicazione all’Inps prima dell’inizio del lavoro. Misure che vanno nella direzione opposta alla prevenzione. Occorre quindi, come sottolineato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, “operare affinché i processi di trasformazione territoriale, di urbanizzazione e di sviluppo delle attività economiche siano realizzati con la dovuta attenzione alla sicurezza, alla incolumità pubblica ed al rispetto dell’ambiente e delle sue insostituibili risorse. A tal fine si impone un responsabile impegno da parte delle Istituzioni, nazionali e locali, della comunità scientifica e degli operatori economici per sviluppare la cultura della previsione e della prevenzione, cui va affiancata una costante e puntuale azione di vigilanza e di controllo”.

Pontedera 11 ottobre 2011

Cambio al vertice della Polizia Municipale

giovedì, ottobre 6th, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sui quotidiani IL TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA del 04/10/2011

 

martedì
4 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
  Cambio al vertice dei vigili urbani

Il comando passa a Stefanelli

 

di PAOLA ZERBONI

PONTEDERA

UNA CERIMONIA solenne, come quelle che a Pontedera si vedono solo per le parate militari, e il picchetto d’onore della polizia municipale schierata nel piazzale antistante la nuova sede dei vigili urbani, in via Fratelli Bandiera. Ma il passaggio del testimone tra il comandante Giuseppe Mannucci, che va in pensione dopo quasi 40 anni di servizio (è stato assunto nel 1972 ed è comandante della polizia municipale di Pontedera dal 2003) e il suo successore, Michele Stefanelli, già alla guida della polizia locale Alta Valdera, è stato soprattutto un saluto sul filo della commozione. L’abbraccio della città (e delle sue istituzioni) a chi, in questi anni, ha saputo «coniugare – così il sindaco Simone Millozzi – il rigore necessario agli operatori dell’ordine e della sicurezza pubblica a grandi doti umane e di dialogo, mai derogando alle necessità del rispetto della legalità». «t diventata proverbiale – ha sottolineato il sindaco – la sua capacità di rivolgersi a ogni tipo di cittadino, cercando un modo civile e rispettoso delle leggi, per far fronte ai problemi che si presentavano quotidianamente». «Questo lavoro mi mancherà – ha detto il comandante uscente, e mi mancheranno i miei collaboratori. Un corpo preparato professionalmente che ha saputo dare il meglio di sé. Questo lascio in eredità al mio successore, una squadra affiatata che sa svolgere i propri compiti in modo coordinato con le altre forze dell’ordine, cui vanno i miei ringraziamenti e la mia stima. Ringrazio i pontederesi, che mi hanno sopportato e la mia famiglia che mi ha permesso, in tutti questi anni, di lavorare con serenità».
LAVORO di squadra è la parola d’ordine anche per il neo-arrivato dottor (è laureato in Giurisprudenza) Michele Stefanelli, per il quale l’operare in team non è certo una novità visto che, dopo aver iniziato come comandante della polizia municipale di Peccioli, successivamente ha diretto il primo corpo di polizia locale associato tra i sei comuni dell’Alta Valdera, cioè il nucleo fondante dell’Unione Valdera. Un ruolo, quest’ultimo che, sempre rimanendo in tema, passa oggi alla prima comandante donna, il capitano Daiana Marconcini di Palaia. Stefanelli ha iniziato il suo discorso citando il motto dei «ghisa», i vigili urbani milanesi «a noi è affidata la città». «Significa – ha detto Stefanelli – farsi carico dei problemi grandi e piccoli di una città. Chi comanda non lo fa per desiderio di primeggiare, ma per spirito di servizio. Ringrazio il comandante Mannucci per la disponibilità dimostratami in questi giorni di avvicendamento e credo che la sua collaborazione continuerà pur se con altre forme e in altri ruoli, con questo comando. Spero di acquisire il senso di appartenza e l’amore del comandante Mannucci nei confronti di Pontedera e dei pontederesi». E da pontederesi non possiamo che augurargli il nostro più caloroso «in bocca al lupo»

martedì
4 ottobre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
  Vigili, passaggio di consegne  

L’Unione sta per varare il primo servizio in rete riguarda la riscossione delle multe per i 15 Comuni

In città c’è il nuovo comandante, una donna alla guida de 9llta Vage

PONTEDERA. Passaggio di consegne con tanta emozione e molte possibili novità per la polizia municipale di Pontedera, per quella dell’Alta Valdera e più in generale per i quindici Comuni dell’Unione. Dopo il saluto del consiglio comunale per il capitano Giuseppe Mannucci è arrivato il momento di passare il comando della polizia municipale cittadina – dopo quarant’anni di servizio – al dottor Michele Stefanelli che arriva da una lunga esperienza di comando a Peccioli e nell’Alta Valdera. Si può dire che Mannucci ha vissuto e partecipato in prima persona a molti cambiamenti che hanno interessato Pontedera, come ha più volte evidenziato il sindaco Simone Millozzi. «Le parole che ho ascoltato in consiglio comunale mi hanno fatto venire i brividi, così come moltissimi messaggi di cittadini. Lascio in eredità a Stefanelli un corpo professionalmente preparato che mi ha dato la possibilità di risolvere molti problemi della città. Lascio anche un gioiello, il nuovo comando della polizia municipale che ci è invidiato da tutti», ha detto Mannucci ringraziando quanti lo hanno aiutato in questi anni di lavoro. Anni in cui la polizia municipale interfaccia dell’amministrazione comunale con i cittadini – ha saputo costruire anche un buon rapporto di collaborazione con le altre forze di polizia. Stesso impegno che Stefanelli intende portare avanti contando anche sulla collaborazione esterna dell’ormai ex comandante. «Spero di acquisire il suo amore per la città e i suoi cittadini», ha concluso Stefanelli rivolgendosi a Mannucci e ringraziando i Comuni dell’Alta Valdera che gli hanno permesso di accettare il nuovo incarico.
Sì, i Comuni dell’Alta Vadera per sei mesi gli consentono di misurarsi con la realtà della città della Piaggio. La guida della polizia locale è passata a Daiana Marconcini, già vice, una delle poche donna al comando di un corpo della polizia municipale in provincia (l’altra è a Vicopisano).
«Come Comuni dell’Alta Valdera – spiega il sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi – abbiamo deciso per una soluzione interna. L’incarico a Daiana Marconcini sarà confermato allo scadere dei sei mesi». E nelle previsioni dell’Unione c’è pure quella di un coordinatore degli uffici della polizia municipale dell’Unione della Valdera, individuando alcune sub aree omogenee tra loro che conserverebbero un loro comandante. E quanto anticipa Filippo Fatticcioni, sindaco di Capannoli e presidente dell’Unione, spiegando che tra poche settimane sarà creato un ufficio unico per la gestione delle multe e dei contenziosi delle centri che fanno parte dell’Unione. È già stato pubblicato l’avviso per selezionare il personale (con la mobilità interna). Sarà il primo servizio della polizia municipale che viene gestito in rete.

Sabrina Chiellini



Sull’accordo alla Metalplastic per il superamento della crisi

giovedì, ottobre 6th, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sui quotidiani IL TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA del 04/10/2011

 

martedì
4 ottobre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
IV
Metalplastic, un piano per superare la crisi

Chiesta la proroga degli ammortizzatori sociali, l’organico sarà ridotto di una decina di persone: entro un anno l’uscita dal tunnel

Tutta la produzione sarà spostata dal Gruppo nello stabilimento di Pontedera

PONTEDERA. La ricetta è semplice: aumentare la produzione, eliminare sprechi e tempi morti. E, soprattutto, una grand esinergia tra il vertice e la base. Sono questi i cardini del piano industriale che la Metalplastic ha varato, con il consenso dei dipendenti e dei loro rappresentanti sindacali, per cercare di uscire dalla crisi che da mesi, oramai, attanaglia, il settore della meccanica.
Alla Metalplastic, che si occupa di stampaggio e verniciatura di parti plastiche delle moto, lavorano poco più di centodieci dipendenti. La quasi totalità del materiale prodotto è diretto alla Piaggio. In parte minore ad altri marchi, sempre del Gruppo di Roberto Colaninno. Il piano che il vertice aziendale ha varato, punta a portare l’organico intorno ai cento. Sei dipendenti hanno già scelto di lasciare l’azienda. Altri dieci saranno individuati da un percorso fatto di incentivi, ma soprattutto della volontà individuale di lasciare il lavoro. Per gli altri, invece, è stata chiesta la proroga della cassa in deroga e, a gennaio, dovrà scattare la cassa integrazione straordinaria, per crisi. A spiegare i termini dell’accordo è Andrea Segnanini, direttore centrale del personale del Gruppo Prima, che detiene Metalplastic. «Il primo passo che abbiamo cercato di compiere – spiega il manager – è quello di incrementare la produzione. Come? Trasferendo in Valdera alcune lavorazioni che erano state portate altrove. È soprattutto un riconoscimento della professionalità di cui gode l’organico impiegato a Pontedera. Una cosa importante, da mettere a fuoco, è che la crisi c’è. La stiamo avvertendo, ma, abbiamo deciso di affrontare un percorso, tutti insieme, per cercare di venirne fuori».
I lavoratori, dicono i vertici della Metalplastic, non solo sono stati disponibili, ma hanno contribuito, con il loro comportamento, a mettere a fuoco anche alcune situazioni da correggere. Ne è consapevole il nuovo amministratore delegato della Metalplaastic, Antonio Trifici. «Siamo arrivati alla redazione di questo piano – spiega dopo alcuni mesi di studio delle potenzialità dell’azienda di Pontedera. Abbiamo capito che lo sviluppo era possibile, prima di tutto per le professionalità che vanta l’azienda e poi per il fatto che qui, sia lo stampaggio che la verniciatura, si sviluppano in maniera integrata. Non accade ovunque».
Così è stato deciso di portare nello stabilimento di Pontedera più macchinari. E quindi di incrementare il volume di lavoro. «Ma abbiamo deciso anche di eliminare alcune situazioni che non risultavano redditizie: ad esempio alcuni tempi morti nella produzione, esternalizzando alcune fasi che, altrimenti farebbero perdere reddito. Sia chiaro: le esternalizzazioni le faremo tutte sul territorio, rivolgendoci ad aziende della zona, addirittura contigue al nostro stesso stabilimento».
Sul fronte sindacale, hanno discusso e firmato l’accordo per il rilancio Stefano Del Punta, per la Filcem Cgil, Enrico Barabotti per la Uilcem-Uil, Fabrizio Roberti, della Femca Cisl e Giuseppe Ghilarducci della Ugl chimici. «Questo accordo – sottolinea Del Punta – arriva dopo un periodo di incertezza sul futuro dell’azienda, sulla stessa guida dell’azienda. Ora, si apre un nuovo percorso. Parliamo di investimenti. Di prodotti che, dopo essere stati portati altrove, tornano a essere realizzati nuovamente nell’azienda pontederese. Vigileremo affinché gli accordi siglati siano mantenuti».
Secondo i piani dell’azienda, questo percorso dovrebbe traghettare, alla fine del 2012, la Metalplastic fuori dalla crisi. Le previsioni sugli aumenti dei volumi di produzione, a Pontedera, parlano del venti per cento sugli stampaggi e del 25 per cento, invece, per quel che riguarda la verniciatura

I NUMERI DELL’ACCORDO

Attuali dipendenti: 116

Sei stanno lasciando l’azienda, dieci saranno individuati nel corso del prossimo anno, lasceranno in maniera volontaria e incentivata il lavoro.
Incremento della produzione:
20% stampaggio
25% verniciatura

Organico a regime:
100 dipendenti

Chiesta la proroga della cassa integrazione in deroga

Da gennaio scatterà la cassa integrazione straordinaria
Emilio Chiorazzo

«Ora questi impegni siano rispettati: noi vigileremo»

PONTEDERA. Contro la crisi è sceso in campo in prima persona. Ha incontrato i dipendenti delle aziende in difficoltà, ha organizzato incontri istituzionali con gli imprenditori, ha portato gli organismi regionali (l’assessore allo sviluppo economico e, soprattutto, il presidente Enrico Rossi), sul territorio, a toccare con mano le difficoltà che il manufatturiero sta incontrando in Valdera.

Il sindaco Simone Millozzi annuncia con soddisfazione questo accordo che dovrebbe traghettare la Metalplastic fuori dalla crisi. Ma avverte, senza mezzi termini: «Saremo vigili. L’auspicio è che gli impegni presi siano rispettati. Il rilancio di un’azienda sul territorio non può che fare piacere. SI intravede, in quest’accordo, tra Metalplastic e organizzazioni sindacali, un percorso che dovrebbe portare alla fine dl 2012 alla fase di rilancio. Che, tradotto in termini più semplici, significa la salvaguardia di circa cento posti di lavoro. Questo è quello che come istituzione locale abbiamo sempre chiesto agli imprenditori, quando li abbiamo incontrati: salvaguardare l’occupazione. E adesso, il percorso che è stato disegnato insieme, da dirigenti e dipendenti, dovrebbe far superare questo periodo difficile che una città come la nostra, con un tessuto economico tutto basato sul manifatturiero, avverte in maniera particolare».
Millozzi ha seguito ogni la trattativa che ha portato al rilancio. Tanto che ha voluto ospitare a Palazzo Stefanelli il vertice aziendale e quello dei sindacalisti, per illustrare il piano. (ech)

 

martedì
4 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
Accordo fatto, la Metalplastic può pensare al rilancio

RICORSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN ATTESA CHE LA PRODUZIONE TORNI A RITMI ELEVATI

di CARLO BARONI

– PONTEDERA

METALPLASTIC riparte. Proiettata al rilancio. Nuovi vertici, l’impegno del Gruppo Prima, un accordo sindacale fresco di firma. E la soddisfazione del sindaco di Pontedera Simone Millozzi che dice: «Con tante vertenze in atto e la crisi che continua a mordere pesantemente, è davvero significativo che oggi si parli di rilancio di Metalplastic, azienda rilevante, con 116 addetti, che punta a consolidarsi e crescere sia nei confronti del Gruppo Piaggio che delle altre aziende legate al territorio».
Metalplastic è un’azienda dell’indotto Piaggio che si occupa di stampaggio e verniciatura di componenti per moto, ma nel prossimo futuro potrebbe iniziare a guardare anche verso altri settori, che da due anni è alle prese con una congiuntura che l’ha esposta a grossi rischi. Crisi comunque non finita. Anzi.
«Abbiamo richiesto la cassa integrazione in deroga precisa Andrea Segnanini, direttore centrale del personale del Gruppo Prima – e a gennaio chiederemo la cassa integrazione straordinaria.

Inoltre favoriremo l’esodo volontario di circa 10 unità. L’ideale, infatti, visto che per sei dipendenti è già stabilito che usciranno con il 31 dicembre, è nel 2012 raggiungere quota 100. Questo passo, unitamente all’incremento della capacità produttiva, dovrebbe portarci entro la fine del prossimo anno fuori dalla cassa integrazione per crisi, lasciando gli ammortizzatori sociali solo per i periodi di bassa produttività fisiologica». Il nuovo amministratore delegato Antonio Trifici ha rilevato che «Metalplastic è un azienda di buon livello, dotata di professionalità e con buone potenzialità – ha detto il piano industriale biennale è frutto di un coinvolgimento totale dei dipendenti. Tutti insieme abbiamo concordato che si può rilanciare Metalplastic». Soddisfazione dai sindacati con Stefano Del Punta (Cgil) che dice: «Si tratta di un buon accordo, favorito anche dai nuovi vertici che si sono impegnati a riportare a Pontedera lavorazioni che non c’erano più».

martedì
4 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
Cambio al vertice dei vigili urbani  

Il comando passa a Stefanelli


di PAOLA ZERBONI

PONTEDERA

UNA CERIMONIA solenne, come quelle che a Pontedera si vedono solo per le parate militari, e il picchetto d’onore della polizia municipale schierata nel piazzale antistante la nuova sede dei vigili urbani, in via Fratelli Bandiera. Ma il passaggio del testimone tra il comandante Giuseppe Mannucci, che va in pensione dopo quasi 40 anni di servizio (è stato assunto nel 1972 ed è comandante della polizia municipale di Pontedera dal 2003) e il suo successore, Michele Stefanelli, già alla guida della polizia locale Alta Valdera, è stato soprattutto un saluto sul filo della commozione. L’abbraccio della città (e delle sue istituzioni) a chi, in questi anni, ha saputo «coniugare – così il sindaco Simone Millozzi – il rigore necessario agli operatori dell’ordine e della sicurezza pubblica a grandi doti umane e di dialogo, mai derogando alle necessità del rispetto della legalità». «t diventata proverbiale – ha sottolineato il sindaco – la sua capacità di rivolgersi a ogni tipo di cittadino, cercando un modo civile e rispettoso delle leggi, per far fronte ai problemi che si presentavano quotidianamente». «Questo lavoro mi mancherà – ha detto il comandante uscente, e mi mancheranno i miei collaboratori. Un corpo preparato professionalmente che ha saputo dare il meglio di sé. Questo lascio in eredità al mio successore, una squadra affiatata che sa svolgere i propri compiti in modo coordinato con le altre forze dell’ordine, cui vanno i miei ringraziamenti e la mia stima. Ringrazio i pontederesi, che mi hanno sopportato e la mia famiglia che mi ha permesso, in tutti questi anni, di lavorare con serenità».
LAVORO di squadra è la parola d’ordine anche per il neo-arrivato dottor (è laureato in Giurisprudenza) Michele Stefanelli, per il quale l’operare in team non è certo una novità visto che, dopo aver iniziato come comandante della polizia municipale di Peccioli, successivamente ha diretto il primo corpo di polizia locale associato tra i sei comuni dell’Alta Valdera, cioè il nucleo fondante dell’Unione Valdera. Un ruolo, quest’ultimo che, sempre rimanendo in tema, passa oggi alla prima comandante donna, il capitano Daiana Marconcini di Palaia. Stefanelli ha iniziato il suo discorso citando il motto dei «ghisa», i vigili urbani milanesi «a noi è affidata la città». «Significa – ha detto Stefanelli – farsi carico dei problemi grandi e piccoli di una città. Chi comanda non lo fa per desiderio di primeggiare, ma per spirito di servizio. Ringrazio il comandante Mannucci per la disponibilità dimostratami in questi giorni di avvicendamento e credo che la sua collaborazione continuerà pur se con altre forme e in altri ruoli, con questo comando. Spero di acquisire il senso di appartenza e l’amore del comandante Mannucci nei confronti di Pontedera e dei pontederesi». E da pontederesi non possiamo che augurargli il nostro più caloroso «in bocca al lupo»

Sulle dichiarazioni di Matteo Arcenni sui tagli ai comuni e sull’Unione

mercoledì, settembre 21st, 2011

Spiace leggere sulla Nazione di oggi un intervento come quello del consigliere di centrodestra dell’Unione Matteo Arcenni. Spiace perché l’appartenenza politica allo schieramento del premier Silvio Berlusconi lo porta a difendere le sue misure piuttosto che il territorio nel quale vive e dove fa politica. Lo fa tra l’altro condendo le sue dichiarazioni con errori materiali e con la scarsa conoscenza dei meccanismi di finanziamento europeo dei progetti pubblici. Ma l’Unione sta rispondendo con una nota tecnica in cui spiega nel merito gli errori e le inesattezze sui dati.

A me preme sottolineare invece il valore politico di questa presa di posizione di Arcenni. In queste ore stiamo leggendo sulla stampa di autorevoli esponenti del centrodestra, sindaci di città importanti come Prato e Verona, che criticano duramente i tagli ai comuni e agli enti locali. Invece Arcenni viene a fare lezione (sbagliata) di economia alla Valdera, una delle zone che sta esprimendo maggiore innovazione e miglior qualità della vita. Pontedera è considerata dal settimanale Panorama – quando riporta lo studio del centro Sintesi di Mestre – una delle città dove si vive meglio del centro sud. Questo è anche merito delle politiche attuate dagli enti locali, (dalle biblioteche ai servizi sociali) e dal nostro dialogo con i cittadini. Per Arcenni tutto ciò non va bene. Il vero dato politico che Arcenni cerca di coprire è che ieri sera, alla sede dell’Unione, il centrodestra ha rifiutato di votare il documento, ordine del giorno, basato sul testo dell’Anci (approvato anche dai sindaci del centrodestra), contro i tagli agli enti locali della manovra Berlusconi. E’ questo forse che Arcenni prima di tutto dovrebbe spiegare ai cittadini della Valdera: perché ancora una volta si colpiscono i più deboli, i territori locali, i servizi ai cittadini comuni e non i privilegi, le caste, le corporazioni e i grandi sprechi… Arcenni ha perso un’altra volta l’occasione per dimostrare sintonia di interessi con il nostro territorio, si badi bene non con la parte politica a cui appartengo, ma con la Valdera tutta: dai pensionati, ai non autosufficienti, dai pendolari agli imprenditori che non riescono a riscuotere perché i pagamenti degli enti locali sono bloccati anche se i comuni hanno i soldi in cassa e hanno bilanci sani. Queste sono le risposte che Arcenni dovrebbe dare. Le lezioni sui bilanci sani a noi non servono perché li abbiamo sempre saputi fare bene e i risultati di questo territorio lo dimostra.

Pontedera, 16 settembre 2011

La chiusura simbolica dell’ufficio Anagrafe e Stato Civile

martedì, settembre 13th, 2011

Carissimi cittadini,

giovedì 15 settembre dirò al Prefetto e al Ministro dell’Interno che questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini. Chiuderò simbolicamente l’ufficio Anagrafe e Stato Civile.

Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardanti le istituzioni territoriali.

Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti.

Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.

Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello Stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi.

Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l’ANCI stanno facendo non è la protesta della “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili.

Se mi verrete a trovare vi aprirò le porte del vostro Comune

Il Sindaco Avv. Simone Millozzi

Sull’apertura della scuola

martedì, settembre 13th, 2011

In queste ore comincia un nuovo anno scolastico per centinaia, migliaia di bambini e di ragazzi. C’è l’emozione del rientro in classe, c’è chi comincia una nuova fase di studi, chi cambia scuola, chi passa ad una nuova fase della carriera scolastica. A tutti voi giunga il mio augurio e il mio saluto. Buon anno, scuola! Buon anno ad insegnanti, studenti e genitori. Buon anno a tutto il personale della scuola. L’inizio di ogni anno scolastico è un fatto consueto ma utile a riflettere sulla scuola e su tutti quelli che le stanno vicino pedagogicamente. Significa innanzitutto valorizzare il lavoro quotidiano dei docenti e trovare modi perché nessun ragazzo si disperda, capire come le risorse assegnate alla scuola sono investimenti e non sprechi. Mai come oggi ciò è importante. I comuni sono spesso oggi chiamati, unico interlocutore istituzionale davvero vicino ai cittadini, a surrogare le assenze di altri soggetti. I tagli del Governo che hanno così duramente colpito il sistema scuola producono effetti che ricadono sul territorio. E i genitori si rivolgono giustamente ai comuni. Noi ci siamo e ci saremo. Pur se oberati dal peso principale dei tagli abbiamo dimostrato quanto sia importante e strategica la scuola per noi. Il Comune di Pontedera ha investito più di un milione di euro nel rifacimento del tetto della scuola Pacinotti, anche attraverso l’Unione della Valdera. In questo quadro abbiamo inoltre salvaguardato e anzi aumentato le sezioni di scuola materna su tutto il territorio della Valdera, nonostante anche qui la soppressione già decisa dal Ministero dell’Istruzione. E grazie all’Unione sono stati limitati gli effetti drammatici dei tagli che i territori locali stanno subendo in questa logica poco oculata di tagli indiscriminati. Famiglie, giovani, meno abbienti, pagano duramente i tagli fatti ai territori che sono quelli che più di altri erogano servizi ai cittadini.

Noi abbiamo anche avviato iniziative nuove insieme al mondo della scuola: quest’anno in partirà l’iniziativa “scuola senza zaino”, ad esempio. E non abbiamo mai voluto rinunciare a premiare i centisti, ad esempio, o a promuovere lo sport tra i giovani (sport in cartella). Il Comune crede nell’importanza della scuola e della formazione per il futuro della nostra comunità. Ci opporremo con tutte le nostre forze alla strada, già intrapresa, di de-qualificazione del nostro sistema pubblico d’istruzione e al tentativo di diminuire il livello di qualità raggiunto dal nostro sistema scolastico.

Don Milani diceva che la scuola e la conoscenza rendono libero l’uomo, anche il più umile. Oggi forse non è più sufficiente studiare per essere liberi ma sicuramente è necessario aver studiato se si vuole essere liberi. Buon anno scolastico a tutti.

Pontedera, 12 settembre 2011

L’ultimo saluto a Daniela Donati

mercoledì, agosto 10th, 2011

Daniela Donati

ho scritto queste parole immediatamente dopo aver saputo quello che temevamo e che non avremmo mai voluto affrontare.

E’ difficile in certi momenti trovare le parole adatte per esprimere i propri sentimenti, ciò che sentiamo davvero.

Soprattutto non si riesce ad essere adeguati al momento triste che si vive e si ha il timore di non essere in grado di esprimere in modo appropriato il sentimento diffuso di una comunità, quella che Daniela ha servito in questi anni, di sgomento per una scomparsa così prematura e di riconoscenza per tutto quello che ha fatto e rappresentato per la città e per molti di noi.

Timore in qualche modo anche del suo giudizio, un giudizio sempre vigile che con discrezione ma altrettanta fermezza ha accompagnato il suo lavoro alla guida dell’amministrazione comunale.

Un giudizio rispettato e spesso temuto, per la profondità dell’analisi e la capacità analitica che lo accompagnava.

La morte rende muti, dice un detto delle nostre zone. E il silenzio esprimerebbe bene la tristezza e il nostro stato d’animo. Ma in queste occasioni è necessario anche riflettere e ricordare ciò che è stato.

Ricordare la nostra Daniela Donati, il Direttore Generale del Comune di Pontedera.

Con la scomparsa di Daniela la nostra città perde una persona di elevata professionalità, grandissima competenza, straordinaria umanità: una figura di alto profilo istituzionale che, meglio di ogni altra, ha saputo interpretare il ruolo di classe dirigente di questa comunità e di questa società.

Una donna di grandi capacità e di straordinarie qualità. Ma anche una persona dotata di grandi sentimenti e di una forte personalità.

Tutti sappiamo quanto sia importante e difficile per le donne oggi, in Italia, riuscire a conciliare i tempi del lavoro e quelli della famiglia. Tutti sappiamo quanto sia irta la strada per le donne, quanto siano grandi le difficoltà, doppie di quelle che devono affrontare gli uomini, per ottenere le giuste soddisfazioni che i sacrifici dovrebbero dare.

Daniela era stata contenta quando una rivista nazionale dedicò un servizio speciale sulle “donne di Pontedera” dove si raccontavano le mille esperienze di donne che avevano raggiunto il loro personale traguardo. Quella rivista aveva voluto intervistare anche lei. Forse non si rendeva conto a volte di quanto importante fosse il suo ruolo. Che lei svolgeva con naturalezza.

Era contenta per lei ed era contenta anche per tutte le altre donne. Anche questa era una sua caratteristica: a volte le donne non amano la competizione di altre donne. Lei invece riusciva a valorizzare e promuovere la loro indole.

Forse non era una caso che, con grande orgoglio, questa città si era vantata, all’inizio di questa amministrazione, e si vanta ancora oggi, di avere ai vertici della macchina amministrativa delle donne. Se la città oggi è più “rosa” è anche grazie a lei.

E forse è anche grazie a queste sensibilità che il Comune ha raggiunto i suoi traguardi. Sarà un caso che la nostra città è stata considerata in uno studio di un grande centro di ricerca una delle città dove meglio si vive in Italia.

E’ casuale? A volte si pensa che sia solo la politica a determinare le scelte. Non è cosi. La macchina amministrativa, che Daniela così bene guidava, ha un ruolo importantissimo. Daniela lo sapeva e non ha fatto mai mancare il suo apporto.

I problemi esistono ovunque ma lavorare in questo Comune, amministrarlo da sindaco o da assessore, è un grande orgoglio. Penso di rappresentare la voce di tutti i dipendenti comunali, di tutti i colleghi di Daniela, se dico che questo è anche merito suo.

Questo Comune ha saputo plasmarsi un po’ a sua immagine: quella di una donna, sensibile e attenta, competente e decisa.

E il mio pensiero va in questo momento anche alla famiglia di Daniela, a tutti i suoi cari, a suo marito, Floriano, che con grande dedizione l’accompagnava e le stava vicino in ogni momento. Si suol dire che dietro ad ogni uomo che raggiunge grandi traguardi ci sia una grande donna. Senza nulla togliere alle capacità di Daniela credo che Lei abbia avuto alle spalle un grande uomo, che ha saputo sostenerla e aiutarla.

Mi ha colpito in questi mesi la vicinanza a Daniela anche di sua figlia, Paola, che con pazienza veniva ad attenderla al termine del lavoro mattutino. L’attesa si prolungava spesso fino a tardi, a causa dei numerosi impegni che Daniela aveva in Comune, costringendo madre e figlia a pranzare ad orari improbabili. Ma anche questo era un segno dell’affetto che Daniela riusciva a dare e non faceva mancare alla sua famiglia.

Ma la famiglia di Daniela è stata anche questo Comune, questa Giunta e questa città.

Pontedera deve tantissimo a Daniela. Daniela amava moltissimo la sua città e credo che tante delle iniziative che Lei ha promosso fossero, in fondo, non solo le giuste procedure burocratiche e amministrative, ma in realtà erano gesti di affetto di un cittadino verso la propria comunità.

E tutto questo non si era fermato nemmeno durante l’inesorabile incedere della malattia.

La ricordo ancora gli scorsi inverni, durante le nevicate. Lei faticosamente, mentre il male la divorava crudelmente e la colpiva dolorosamente, di prima mattina, arrivava immancabilmente in Comune con il suo alto senso del dovere e con il suo sorriso che non ci ha mai fatto mancare.

Sempre disponibile ad ascoltare tutti e a cercare soluzioni. Mai sbrigativa, mai ostile. Sempre pronta al confronto, alla dialettica, anche aspra, ma costantemente rispettosa dell’interlocutore che aveva davanti.

Dirigente scrupolosa e sempre animata da un alto profilo istituzionale ha saputo, in tutti questi anni, coniugare, al meglio, grande professionalità e profonde doti umane, interprete e animatrice a pieno titolo dei progetti di cambiamento e trasformazione della città ha offerto ai cittadini, ai dipendenti e agli amministratori un punto di riferimento insostituibile nei momenti più delicati e difficili.

La passione per la cosa pubblica, un’intelligenza acuta e una grande determinazione erano i tratti essenziali della sua personalità. Caratteristiche che gli consentivano di trasmettere sicurezza e creare quel clima di fiducia e affidabilità dal quale tutti noi, amministratori e dipendenti, poter attingere nuovi stimoli e riprendere il filo di tanti progetti.

L’entusiasmo che la spingeva a partecipare, a dedicare il proprio tempo e le proprie energie a proporre soluzioni, senza orari e oltre le proprie responsabilità, è stato sempre qualcosa di palpabile e che tutti avvertivamo, e così la ricorderemo: accomodante e flessibile nelle discussioni e nella ricerca delle soluzioni, ferma e poco accondiscendente nel richiedere impegno, responsabilità, rispetto dei ruoli.

Del resto questa era la cosa che più la appassionava: dare concretezza e continuità alle incombenze che era chiamata a svolgere, mettere le proprie capacità operative al servizio di un’idea e vederne i risultati.

Questo lo ripeteva sempre, e quando ne stava troppo lontano, come purtroppo è accaduto in questi ultimi tempi, ne soffriva forse ancor più della malattia.

Non è un caso che ci abbia accompagnato fino all’ultimo. Non ha mai voluto interrompere il suo lavoro.

Ora, cara Daniela, sappiamo che ci mancherai. Sappiamo che in Comune perdiamo un grande punto di riferimento. Che il vuoto che hai lasciato è enorme.

Adesso è il momento di lasciare lo spazio al silenzio. Le parole non possono spiegare oltre ciò che sentiamo. E forse il silenzio può aiutarci a trovare dentro di noi i pensieri e i ricordi più belli che avremo di te.

Ciao Daniela, ci mancherai

La vicinanza del sindaco e della giunta alla famiglia di Daniela Donati

martedì, agosto 9th, 2011

L’Amministrazione Comunale, appresa la notizia della prematura scomparsa della D.ssa Donati Daniela, Direttore Generale del Comune di Pontedera, si unisce con profonda e sentita commozione al dolore della famiglia, abbracciando idealmente e con grande affetto il marito Floriano e la figlia Paola.

Con la scomparsa di Daniela la nostra città perde una persona di elevata professionalità, grandissima competenza, straordinaria umanità: una figura di alto profilo istituzionale che, meglio di ogni altra, ha saputo interpretare il ruolo di classe dirigente di questa comunità e di questa società.

Dirigente scrupolosa e sempre animata da un alto senso del dovere, negli anni trascorsi al servizio della nostra comunità e alla guida della macchina comunale ha saputo coniugare al meglio grande professionalità e profonde doti umane, interprete e animatrice a pieno titolo dei progetti di cambiamento e trasformazione della città ha offerto ai cittadini, ai dipendenti e agli amministratori un punto di riferimento importante nei momenti più delicati e difficili.

La dr.ssa Daniela Donati

Lo sgomento per la scomparsa si accompagna ai sentimenti di riconoscenza e gratitudine per lo spirito costruttivo e di concretezza che manifestava di fronte ai problemi anche complessi che si dovevano affrontare. Ci ha aiutato a credere in noi stessi ad avere coraggio senza avere paura di paragoni, dando serenità e ordine al nostro agire politico.

Al marito Floriano, alla figlia Paola, la vicinanza e l’affetto del sindaco e della giunta.