Archive for the ‘Millozzi’ Category

Solidarietà al dipendente ed all’assessore del Comune di Pontedera

giovedì, agosto 4th, 2016

“Esprimo vicinanza e solidarietà al dipendente ed all’assessore del Comune di Pontedera che in due occasione diverse sono stati vittime di un’aggressione violenta ed ingiustificabile da parte dello stesso cittadino peraltro conosciuto ed aiutato da molto tempo da parte dei nostri servizi.

Come ho avuto già modo di dire in altre occasioni, l’uso della violenza fisica e verbale, la scorciatoia dell’intimidazione e l’arma infida della minaccia possono esser contrastati solamente attraverso un argine culturale e valoriale che condanni tali episodi in modo fermo ed unanime.

Si tratta peraltro di atti e dimostrazioni di forza assolutamente inidonei a ledere il principio di legalità ed a farci arretrare riguardo al rispetto delle regole che ogni operatore pubblico, per il ruolo che ricopre, è chiamato a rispettare e garantire a tutela di tutti.

Tenendo a mente anche le vicende che hanno visto coinvolti l’Assessore di Pisa, il Presidente della Regione ed il Sindaco di Livorno, ognuno diversa ma con la solita matrice di disprezzo contro il ruolo pubblico ed istituzionale delle persone, credo che sia davvero necessario che nei luoghi della socialità, nelle piazze vere e virtuali, ovunque si formi e si coltivi il valore del rispetto della persona umana e della risoluzione non violenta dei problemi, si acquisisca e cresca la consapevolezza che ogni rabbia che diventa violenza, a chiunque sia indirizzata, non possa esser accettata con la complicità di un silenzio né commentata con ironie o sarcasmi se non vogliamo correre il rischio di legittimare un avvelenamento graduale del patto sociale di convivenza che ci lega ai nostri valori più importanti.

A seguito del ripetersi di questi eventi stiamo, anche su sollecitazione dei rappresentanti interni dei lavoratori, valutando il modo di garantire la consueta piena accessibilità del Palazzo Comunale, la casa di tutti, con l’esigenza di garantire un pur minimo controllo per la sicurezza di coloro che vengono a chiedere servizi e di coloro che ci lavorano per fornirli.”

Pontedera, 4 agosto 2016

La Vigilanza notturna sarà garantita anche dalla polizia locale

martedì, agosto 2nd, 2016

polizia-municipale“Alcuni mezzi di informazione hanno divulgato la notizia secondo cui la vigilanza notturna non sarebbe più svolta dalla polizia locale per questioni burocratiche inerenti rivendicazioni di carattere sindacale.
Esprimo amarezza  poiché tali rivendicazioni, pur legittime, rischiano di vanificare agli occhi della collettività lo straordinario servizio che i nostri vigili svolgono quotidianamente in favore dei cittadini con professionalità e dedizione in circostanze spesso complicate.
L’Unione Valdera, per contemperare le esigenze dei lavoratori con quelle pubbliche del servizio, da tempo aveva messo a disposizione del Corpo di Polizia Municipale un ulteriore cospicuo pacchetto di ore di straordinario per potenziare ed estendere i servizi notturni nei contesti in cui ciò risulti maggiormente opportuno e necessario.
Qualora tale misura non risultasse efficace rispetto alle finalità che persegue, per mancanza di adesioni oppure perché questa valorizzazione della specificità del lavoro su strada di donne ed uomini a tutela della sicurezza cittadina non fosse condivisa tra tutti i sindacati della funzione pubblica, chiederò al Comandante della Polizia locale di predisporre un servizio ordinario che preveda anche il turno notturno peraltro già organizzato in via straordinaria per la prossima settimana.
Mi pare altresì importante riferire che tale vicissitudine non afferisce in alcun modo sui pattugliamenti notturni concordati dalla Questura di Pisa sulla città di Pontedera secondo quanto già comunicato all’opinione pubblica: si tratta di un percorso che vede impegnate in forma coordinata tutte le forze di polizia cittadine.
Rassicuro pertanto sul fatto che sono state e saranno messe in campo, di concerto con le istituzioni ed i soggetti deputati, tutte le misure affinché  la vigilanza notturna sia garantita al massimo ed al meglio delle risorse strumentali ed umane a disposizione; al riguardo non posso non ricordare peraltro come l’oggettiva carenza di organico renda ancor più difficile e complessa l’erogazione del servizio.”

*Simone Millozzi
Sindaco di Pontedera
Delegato Unione Valdera per la Polizia Locale.

Valdera, politica, strategie e responsabilità

sabato, luglio 23rd, 2016

Non mi interessa né è mia intenzione con questo intervento alimentare la spirale inevitabile delle polemiche sullo stato dell’Unione della Valdera poiché ritengo di condividere in pieno e senza riserve il merito amministrativo delle precisazioni del Sindaco Terreni sulla questione relativa alla diminuzione effettiva dei costi e le posizioni espresse dal Sindaco Gherardini sulla consistenza del contenuto delle proposte messe sul tavolo.
Nonostante Antonio Mazzeo a mezzo stampa imputi a me la responsabilità di aver fatto saltare l’attuale modello organizzativo dell’Unione, mi sento di dire serenamente che ho condiviso, pur senza aver partecipato ai tavoli da lui citati, lo schema da lui stesso proposto che riconosce pari dignità a tutti i territori provando a farmi carico di tutte le istanze amministrative poste sul tavolo, prima dall’Alta Valdera e poi da Ponsacco con lo stesso identico fine: quello di salvaguardare l’unità del progetto Valdera. Così ho agito nei miei tre anni di presidenza. Così ho fatto da semplice componente della giunta. Singolare dunque che mi si attribuisca una contrarietà che non ho mai manifestato né ai sindaci interessati né pubblicamente.
Mi preme invece ed in particolare richiamare quelle che sono e che potrebbero essere le strategie politiche di lungo respiro che meritano i cittadini della Valdera proprio per evitare di disperdere tutto il buono che in questi anni anche i consiglieri regionali, Nardini prima e Mazzeo poi, hanno riconosciuto a questo territorio.
Mentre condivido l’impianto complessivo del ragionamento di Alessandra Nardini, probabilmente perché della Valdera ha visto la nascita e conosciuto da dentro l’importanza, voglio sgombrare un equivoco che mi sembra di percepire dalle dichiarazioni pubbliche di Antonio Mazzeo: senz’altro il Sindaco di Pontedera ha le proprie responsabilità, per il ruolo naturale che la città ha dentro la Valdera. E lo voglio tranquillizzare pubblicamente: se le prende tutte quelle responsabilità  perché quando un progetto politico così ambizioso e straordinario per portata ed innovazione come la Valdera unita scricchiola di fronte al normale avvicendamento di sindaci alla guida dei comuni,  significa che quella costruzione non era così abbastanza solida. Sono responsabilità anche e soprattutto mie che non ho il vezzo di ritenere però esclusive per quanto grande possa esser considerato il mio ruolo.
Voglio dire che mi sembra davvero bizzarro, se non fazioso, nulla dire sulle responsabilità di quei Sindaci dello stesso partito, di cui io sono semplice iscritto e Mazzeo Vice Segretario regionale con responsabilità dell’organizzazione, i quali hanno da tempo, molto o poco che sia, vinto le elezioni scrivendo sul proprio programma di governo dell’importanza del ruolo dell’unione Valdera e di un rilancio della stessa.
Mi inorgoglisce ma pare obiettivamente eccessivo attribuire al sottoscritto un ruolo di demiurgo politico ed amministrativo della Valdera che l’intero partito democratico non ha saputo o voluto mettere in campo al fine evitare le fughe in avanti che ci sono state e comporre ad un tavolo, prima di strappi irreversibili, le varie istanze discutendo e progettando una linea di riforma del sistema di governo delle autonomie territoriali capace di innovare e rilanciare l’esperienza della Valdera. Un deficit di politica e di strategia, come richiama con il proprio intervento Francesco Nocchi, e su cui non posso non convenire.
Mi pare altresì irrituale che uno dei più autorevoli dirigenti del PD locale e toscano si scosti di lato al passaggio della carovana delle colpe additando le cause della litigiosità della Valdera a presunti contrasti interni al gruppo che sostiene anche politicamente il presidente Rossi il quale, mi piace ricordarlo, questo progetto ed il suo sistema di governo, ha contributo con il solito prezioso supporto a costruirlo; dubito che la chiamata a Rossi sarebbe stata così premurosa se non avesse intrapreso, con risultati sempre più apprezzabili, la sua candidatura alla segreteria nazionale del partito.

Simone Millozzi

Situazione dell’Unione: “Il Segretario provinciale del PD ha tracciato la strada giusta”

martedì, luglio 19th, 2016

Apprezzo e condivido il ragionamento che il Segretario del Pd Provinciale Alessio Lari ha reso alla stampa sulla situazione dell’Unione. Un paio di aspetti del suo intervento mi paiono essenziali per uscire dallo stato di impasse che in Valdera si è venuto a creare con l’uscita di alcuni comuni e quella annunciata di Ponsacco.

In primo luogo l’idea che solo innovando e rilanciando un progetto politico ed amministrativo di area, anche attraverso la pianificazione congiunta delle politiche del territorio e con un modello di governance pur da aggiornare, la Valdera intera potrà avere e far valere una propria visione futura all’interno del più generale rilancio dell’area vasta Toscana legata alla costa.

D’altro canto non può essere abbandonata l’idea di fondo che aveva originato la nascita dell’Unione: creare un sistema amministrativo organizzato capace di erogare servizi di pari qualità a tutti i cittadini della Valdera, sia che abitassero nei centri più grandi che in quelli più piccoli, tendendo alla pari dignità ed opportunità di accesso per tutti secondo il principio della doppia cittadinanza.

Il richiamo del Segretario Provinciale del Pd Alessio Lari deve esser fatto proprio da ogni territorio che abbia ancora la voglia di perseguire l’obiettivo ed il sogno di un tempo: migliorare ulteriormente la rete di protezione e di assistenza sociosanitaria, puntare in ambito scolastico ed educativo alla creazione di infrastrutture materiali (poli scolastici di eccellenza) ed immateriali (coordinamenti pedagogici ed educativi come il CRED o gli altri laboratori di programmazione in grado di garantire supporto all’autonomia scolastica), concepire nuovi sistemi integrati di mobilità sostenibile utili a facilitare l’interconnessione ciclabile, pedonale, veicolare e legata al trasporto pubblico locale tra i nostri Comuni.

La Valdera che è per sua natura policentrica, non può permettersi di affrontare le sfide che ha davanti senza un governo unitario che sappia capitalizzare la straordinaria ricchezza delle sue diverse vocazioni: nel tempo che stiamo vivendo chiudersi all’interno del proprio confine e rimaner fermi equivale ad arretrare.

In questo quadro auspico altresì come opportuno e necessario un intervento della Regione Toscana per la revisione della LR 68/2011 anche alla luce delle recenti riforme istituzionali, sia per continuar ad incentivare percorsi di fusione partiti dal basso con il coinvolgimento delle comunità di comuni strettamente legati da una collaborazione amministrativa e socioculturale , sia per rafforzare l’esperienza delle Unioni già consolidate “calibrando” tuttavia in modo diverso i requisiti per l’accesso ai contributi.

Sono dunque disponibile a dare tutto il mio supporto ed appoggio al percorso che Alessio Lari ed il Partito Democratico ha annunciato di voler perseguire per dare nuovo slancio alla Valdera e rispondere ai bisogni dei nostri cittadini.

 
*Simone Millozzi

Sindaco di Pontedera

 

Incontro tra il Sindaco di Pontedera ed il Questore di Pisa

martedì, luglio 19th, 2016

DSC_3363-2Come deciso e programmato nella riunione dell’11 Novembre scorso questa mattina il Questore di Pisa dott. Alberto Francini ha incontrato, alla presenza delle altre forze di polizia cittadine, presso il Municipio, il Sindaco di Pontedera Simone Millozzi per fare il punto della situazione sul tema della sicurezza in città.

Il primo pensiero del tavolo di lavoro è stato di commossa vicinanza al popolo francese per il barbaro attentato terroristico avvenuto a Nizza in cui hanno perso la vita più di ottanta persone, bambini, donne ed uomini innocenti. Un evento che ferisce l’intera Europa ma che sollecita una volta in più tutti gli attori impegnati nella sicurezza locale, nazionale ed internazionale ad uno sforzo ulteriore di impegno e collaborazione.

Dall’incontro è stata riaffermata la disponibilità e la volontà di proseguire nel lavoro intrapreso per una programmazione puntuale ed accurata che eviti le disfunzioni legate a carenze contingenti di personale in principal modo per quanto riguarda la vigilanza del territorio in orario notturno; allo scopo vi è stata condivisione ed apprezzamento per il meccanismo di coinvolgimento ancor più coordinato di tutte le forze di polizia operanti in città grazie ad una calendarizzazione precisa di uomini e mezzi a disposizione. 

Il Questore ha ribadito il proprio impegno a rinnovare al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica la necessità di ricevere mandato per proseguire nella pianificazione operativa avviata.
In riferimento alla vigilanza in orario diurno il Questore ha confermato la presenza del reparto prevenzione crimine ed ha apprezzato i positivi risultati ottenuti dall’iniziativa intrapresa dal Comune con le associazioni locali per l’operato dei volontari in stretta sinergia e sotto il diretto coordinamento delle forze di polizia.
Il Questore ha confermato il proprio impegno affinché il personale in dotazione al progetto “Strade sicure” continui a presidiare il territorio di Pontedera fino al termine del proprio mandato.
DSC_3358-1Per quanto rigu
arda in particolare le criticità legate ad alcune zone interessate da fenomeni di  spaccio di sostanze stupefacenti si è convenuto che il corpo della Polizia Locale, in accordo con altre polizie municipali, supporterà la normale attività di prevenzione e repressione anche con l’ausilio di cani antidroga nei limiti delle disponibilità.

Al termine dell’incontro il Questore Francini ha inoltre apprezzato il lavoro ed il coinvolgimento del Tavolo comunale della sicurezza presieduto dal Sindaco a cui partecipano tutti i gruppi consiliari rimarcando come su un tema così delicato sia fondamentale veicolare l’impegno di tutti, ciascuno per il proprio ruolo, verso lo stesso obiettivo di servizio alla cittadinanza.
Benché  il Sindaco abbia annunciato che ci sarà una occasione istituzionale dedicata ad informare i cittadini e gli organi di informazione i presenti hanno colto questa prima occasione per salutare ed augurare buon lavoro al nuovo capitano della Finanza Dott. Alessandro Limpido. 

Sul rilancio dell’Unione Valdera

martedì, luglio 12th, 2016

“Ritengo senz’altro condivisibili le parole ed il ragionamento del Presidente Corrado Guidi per il rilancio del ruolo dell’Unione nelle prospettive di sviluppo della Valdera.
In relazione a presunti ulteriori e nuovi scricchiolii, che, come sembra emergere leggendo la stampa locale, parrebbero dipendere dal ruolo di Pontedera, mi preme specificare quanto incidentalmente già detto in altre occasioni.
Il Comune di Pontedera, d’intesa con tutti gli altri, ha sempre promosso ed informato la propria azione al principio cardine che guida i lavori della Giunta dell’Unione: la pari dignità di tutti i sindaci che vi prendono parte: nella prassi, prima che nella formula statutaria, ogni decisione è stata adottata, salvo rarissimi casi, all’unanimità dei comuni partecipanti; questa circostanza, più di ogni altra suggestione, mi pare la prova provata della condivisione pressoché totale con cui la Valdera fino ad oggi è stata costruita e governata. Allo scopo mi preme ricordare che il sottoscritto, esattamente come ogni altro sindaco di ogni altro comune, ha messo a disposizione del progetto della Valdera unita un contributo costruttivo trasferendo parte della propria sovranità e della struttura amministrativa al servizio di un progetto realmente comune e di area vasta.
All’interno di ogni struttura nata da un patto costitutivo forte e strutturato (il concetto vale in generale anche per l’Unione Europea) è per definizione un errore politico ed amministrativo ritenere che l’interesse particolare del singolo componente possa esser perseguito meglio ed al di fuori del perimetro che circoscrive l’interesse collettivo. Riguardo alla nostra Unione, mentre dal punto di vista organizzativo e funzionale ben può esser perseguita con efficacia ed efficienza la ricerca di singole collaborazioni per sottoambiti omogenei mi pare invece fuori luogo, fuori dal tempo oltreché antieconomico, pensare di costituire nuovi poli finalizzati più o meno celatamente alla costruzione di contrappesi (in)utili a colmare una presunta marginalità di questo o quel comune rispetto a Pontedera: il più delle volte finisce per esser subalterno soltanto chi si sente tale.
Ricordo che mai al tavolo dei Sindaci il sottoscritto si è permesso di far valere il peso del numero degli abitanti, della posizione geografica, della presenza sul territorio di infrastrutture zonali  (Ospedale, stazione, scuole superiore, servizi…);  sempre invece si è cercato di mettere a fattore comune la vocazione e le variegate esigenze dei singoli territori della Valdera per costruire un sistema territoriale capace, come è stato, di far valere le proprie istanze di area sui tavoli regionali e nazionali a beneficio dei cittadini che ci vivono e ci lavorano.
Sotto altro profilo è altresì vero che vi debba essere una assunzione di responsabilità politica chiara e netta da parte del partito che esprime ed appoggia per la quasi totalità la classe dirigente amministrativa  dei comuni che oggi compongono l’Unione: il Partito Democratico non può non  far sua una posizione che ponga il rilancio del governo associato della Valdera come una esigenza prioritaria ed indifferibile ancorata ad una visione territoriale e strategica d’insieme non piegata né piegabile ai “desiderata” di un sindaco piuttosto che di un altro.”

Simone Millozzi
Sindaco di Pontedera.

Annullata la consueta conferenza stampa inaugurale di avvio della Notte Bianca 2016

venerdì, luglio 8th, 2016

Anche la città di Pontedera in queste ore piange la perdita di Lorenzo e Sara, due giovanissimi ragazzi deceduti a seguito di un tragico incidente stradale.
L’Amministrazione Comunale e gli organizzatori dell’edizione della notte bianca 2016, che com’è noto è prevista per domani Sabato 9 Luglio 2016, ritengono impensabile ed impraticabile l’ipotesi di annullamento o di rinvio a così poche ore dall’evento, la cui complessa macchina organizzativa interessa da mesi il lavoro, il coinvolgimento e la collaborazione di centinaia di persone.
In segno di vicinanza e partecipazione al sentimento di commosso dolore che attraversa la nostra comunità si è ritenuto di annullare la consueta conferenza stampa inaugurale prevista per domani pomeriggio alla presenza di tutti gli artisti che sono stati debitamente informati dell’accaduto.
Le iniziative si svilupperanno secondo il programma conosciuto e diffuso.
L’Amministrazione comunale e gli organizzatori hanno altresì deciso di distogliere alcune risorse impegnate per l’evento destinandole al fondo nazionale di garanzia per le vittime della strada; allo stesso tempo il Comune di Pontedera ha deciso di promuovere, nel quadro delle proprie iniziative rivolte alla prevenzione ed all’educazione stradale, un ulteriore e specifico evento di sensibilizzazione ed approfondimento dedicato ai giovani sui pericoli legati all’uso di bevande alcoliche e di sostanze stupefacenti.

Considerazioni in merito alle dichiarazioni del Sindaco di Cascina sull’accoglienza dei profughi.

venerdì, luglio 1st, 2016

Ho appreso che il mio collega di Cascina Sussanna Ceccardi ha esposto sulla propria pagina social un suo pensiero durante una riunione in Prefettura dedicata all’accoglienza dei profughi.
Quel post ha ricevuto oltre mille apprezzamenti, circa trecento condivisioni ed un centinaio di commenti di sostegno. Sono andato a leggerlo e l’unica cosa che mi pare serio rilevare è che la “persona” non ha ancora colto il senso della “carica” (ci riuscirà senza dubbio con un po’ di tempo ed esperienza).
Sotto un primo profilo schiettamente di metodo rilevo come un Sindaco, di qualunque estrazione politica, debba rispettare in primo luogo il valore delle istituzioni dello Stato; deve altresì rispettarne le leggi al cui interno, e solo lì dentro, può declinare l’autonomia che gli è propria in quanto primo presidio istituzionale di quel territorio. Sono certo che il Prefetto di Pisa, autorità realmente competente sul tema, saprà gestire la situazione “amministrativa” di gestione dei flussi migratori attraverso una ripartizione tra tutti i comuni, in modo equo, organizzato, proporzionale e solidale. Frasi del tipo “Li prendano (i profughi) quei sindaci che sostengono o sono sostenuti da questo governo” evidenziano una mancanza di lucidità e di consapevolezza sul ruolo che la sua comunità le ha conferito. Se valesse il principio affermato dalla Ceccardi i suoi concittadini che non l’hanno votata avrebbero diritto, ad esempio, a non rispettare le delibere del Comune oppure le ordinanze che lei emetterà.
Sotto un profilo di merito mi sento di rivendicare come la campagna elettorale sia ormai conclusa a meno che il Sindaco di Cascina non decida di renderla permanente al modo di Salvini giocando con gli umori e le preoccupazioni legittime dei cittadini e si ostini a soffiare sul fuoco dell’odio, della paura, dell’intolleranza e della xenofobia. Quelle parole hanno lo stesso marchio di fabbrica della “ruspa” leghista: un effetto comunicativo dirompente, irresponsabile e incurante delle “macerie” culturali e sociali che lascia nelle comunità dove riesce a penetrare sfruttandone le fragilità.
Il tutto peraltro senza alcun effetto pratico se si pensa che un leader leghista chiamato a fare il Ministro degli interni anni fa non ha potuto far altro che cercare di distribuire nei vari territori d’Italia l’accoglienza dei profughi arrivati nel nostro paese.
Le città, senz’altro le nostre in Toscana, sono laboratori di reale integrazione gestita quotidianamente con straordinario impegno da migliaia di volontari del terzo settore, da un sistema associativo diffuso e variegato, dal mondo della cooperazione, dalle parrocchie e da tutti gli altri luoghi dell’ascolto e dell’accoglienza del disagio sociale.
Iniettare messaggi di questo tipo in città che con i fenomeni della migrazione sono chiamate a confrontarsi significa ammassare fieno nei magazzini dell’intolleranza con la consapevolezza, o peggio ancora la volontà, di usarlo per bruciare quella coesione sociale costruita faticosamente negli anni.
Urlare le parole dell’emergenza, dell’invasione, di numeri insostenibili mi riporta alla madre di tutte le considerazioni: non stiamo parlando di numeri ma di persone, di quei bambini che hanno avuto la fortuna di non annegare nel mare “nostrum”, di quelle donne e di quegli uomini che hanno venduto alla sorte ed alla disperazione l’unica cosa che possedevano, la propria vita, per fuggire dalla furia disastrosa della guerra e della persecuzione.
Ho sempre avversato la meschinità che si cela dietro atteggiamenti tendenti a sobillare paure e inseguire consensi facili sulla pelle delle tragedie toccate agli esseri umani.
So benissimo, lo sappiamo tutti, che durante una situazione di disagio sociale ed economico com’è quella che stiamo vivendo, del lavoro che manca, del futuro incerto per i propri figli, si accresca nella popolazione la diffidenza del diverso, il timore di ciò che sembra altro, l’idea per cui chi bussa alle nostre porte sia un fastidio ed un pericolo.
Ma questa è la realtà che chi governa deve gestire; questa è la complessità con cui chi amministra deve confrontarsi per cercare soluzioni.
Proprio qui sta l’enorme responsabilità di un Sindaco, di un Presidente di Regione, di un Capo di Governo.
Si tratta di un lavoro che non può esser banalizzato da uno slogan propagandistico piuttosto che da un muro che non può difendere nessuno ed offende, invece ed alla fine, proprio tutti.

Simone Millozzi

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Il messaggio delle elezioni

martedì, giugno 21st, 2016

Sono tra quelli che hanno l’abitudine di non commentare in diretta i risultati elettorali poiché mi preme cercare di capire davvero che cosa i cittadini hanno voluto dire con il loro voto.
Con la mente fredda di qualche ora ritengo di poter affermare che in tutta Italia, così come in Toscana, si sia sedimentata in una parte importante dell’elettorato un atteggiamento che può esser riassunto nel “tutti tranne Renzi ed il PD”. È chiaro che trattandosi di elezioni amministrative, per una analisi seria e non strumentale, debbano sempre tenersi in considerazione le sfumature legate alle singole comunità, ai singoli candidati ed alle peculiarità di quella storia locale. Ma il filo rosso che mi pare accompagni il contesto politico generale possa esser questo.
La prima domanda che mi pongo è perché l’azione del Presidente del Consiglio e del Partito Democratico abbiano suscitato per un verso astensione e freddezza nel suo elettorato e per altro verso insofferenza e livore di un segmento di società così diverso ed eterogeneo ma coalizzato in modo naturale verso il candidato contro (sia esso del M5S, della Lega oppure di destra)?
La risposta che mi viene senza imbarazzo è che proprio il leader del maggior partito di centrosinistra, nella fretta di una rottamazione (troppo) frenetica, abbia sdoganato e fatto proprio il germe antistorico dell’antipolitica inseguendo e tamponando (in modo effimero) il cavallo di battaglia del movimento di Grillo ed il divano silenzioso dei delusi della politica.
Semplificando un po’ questo ragionamento credo che si possa giudicare come imperdonabile l’aver iniettato a dosi massicce nell’opinione pubblica il concetto per cui la distinzione tra destra e sinistra non aveva più motivo di esistere perché soppiantata dalla dicotomia del “nuovo” contro il “vecchio”. Per questa via il segretario del più importante partito della moderna sinistra europea ha creduto di appuntarsi la patente del cambiamento sacrificando sull’altare del consenso la distinzione ontologica, culturale, etica e politica che la storia dell’uomo ha sempre riproposto, seppur con definizioni diverse, fin dai tempi della nascita della democrazia: una politica di destra contrapposta ad una politica di sinistra che, con alterne fortune, si sono legate al ruolo indiscusso di un centro moderato. Abbandonare l’approccio di una visione politica con la P maiuscola della società, soppiantare l’idea cardine per cui i bisogni dei cittadini ed il governo di una città e del paese intero possano esser affrontati e governati con gli strumenti (rinnovati e rinnovabili) della sinistra oppure della destra, tessere legami ed alleanze più o meno efficaci con Berlusconi piuttosto che con Verdini, ritenere che il leaderismo debba e possa soppiantare l’idea di partito inteso come luogo collettivo ed organizzato dell’ascolto, della discussione e dell’elaborazione, ha generato risultati elettorali che oggi ci sorprendono oltremisura.
Se per mesi ed anni abbiamo noi medesimi cancellato il valore e la sostanza della diversità, che invero ritengo ancora profonda tra le soluzioni della sinistra e quelle della destra, è del tutto evidente che a Cascina non possa più aver alcuna presa durante il ballottaggio un messaggio per cui l’avversario era espressione di una forza xenofoba di destra; se per mesi ed anni siamo stati i primi a dire che il valore di una candidatura stava nella sua novità piuttosto che nel suo portato politico, non possiamo considerare i risultati di Torino con Appendino ed a Roma con Raggi una sorpresa quanto, invero, una logica ed una naturale conseguenza dei paradigmi assunti proprio dalla nostra azione politica.
Se per mesi ed anni il PD è diventato a livello locale e nazionale un comitato elettorale permanente in capo al notabile di turno, anziché un soggetto culturale e politico capace, con umiltà e molta meno arroganza, di elaborare una strategia chiara e di lungo respiro, di elaborare un pensiero autonomo in grado di parlare al paese, di tornare a dialogare con quelle parti della società duramente colpite dalla crisi – aree periferiche, aree popolari, classi lavoratrici- non possiamo oggi lamentare incredulità per il risultato elettorale. Questo è il compito di una sinistra moderna, di una sinistra che si fa interprete del disagio e della sofferenza e che ricostruisce con esse un legame solido di fiducia.
Con ciò credo non sia né utile né opportuno chiedere oggi, sull’onda della sconfitta, la “testa” di nessuno né a livello locale né a livello nazionale.
Penso altresì che sia però sbagliato congelare tutto in attesa dei risultati di un referendum costituzionale che già, ancora una volta, abbiamo legato alla sua copertina piuttosto che ai contenuti delle sue pagine.
Penso che sia invece necessario, prima ancora che giusto, che il Partito Democratico si metta a disposizione fin da subito non soltanto per una seria e dovuta riflessione post-voto, quanto piuttosto, per una oggettiva e necessaria autocritica che non si limiti all’autoreferenzialità di chi si guarda l’ombelico ma, al contrario, capace di ascoltare le disuguaglianze del paese che soffre per recuperare e riaffermare il suo profilo di forza progressista e riformatrice di sinistra, tracciando un orizzonte culturale e politico ben definito ed una visione di lungo respiro.”

Simone Millozzi
Sindaco di Pontedera  

Sulla morte del leader del popolo Saharawi

venerdì, giugno 3rd, 2016

In queste ore i principali mezzi di informazione di lingua araba di tutto il mondo stanno dando la notizia della morte del leader e presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica, e segretario generale del Fronte Polisario, Mohamed Abdelaziz. Come è noto la nostra città ha uno stretto rapporto di amicizia e di solidarietà verso il popolo saharawi e verso il suo leader. Molti degli esponenti politici di quel popolo hanno visitato la nostra città e tanti ragazzi e giovani sono stati ospiti di famiglie sul nostro territorio.

Per queste ragioni a nome della nostra città voglio esprimere la mia vicinanza al popolo Saharawi e il nostro cordoglio per la scomparsa dell’importante leader politico. Esiste in Toscana una rete di istituzioni e di associazioni, coordinate dalla Regione, e di cui fa parte il nostro comune, che da sempre sostengono il diritto all’autodeterminazione del popolo Saharawi. La nostra Regione, e il Comune di Pontedera, dal 2001 riconoscono la Repubblica Araba Sahrawi Democratica, e sostengono la lotta nel nome della pace e della giustizia fra i popoli.

 Pontedera, 3 giugno 2016