Archive for the ‘Millozzi’ Category

Sulla donna sindaco uccisa in Messico e sul ruolo dei sindaci

martedì, gennaio 5th, 2016

Il 2016 appena cominciato si è aperto con una notizia che ha fatto il giro del mondo. In Messico, è stata uccisa un sindaco, Gisela Mota, di 33 anni, appena eletta a capo dell’amministrazione comunale di Temixco. La giovane donna sindaco si era fatta portatrice di una strategia di contrasto al business criminale che in Messico coincide in larga parte con grosse organizzazioni organizzate di narcotrafficanti. La donna si era impegnata in una campagna forte. L’avevano accusata per alcune sue debolezze ed era completamente sola, politicamente, contro i narcos. A lei vada la nostra stima e la nostra solidarietà.

La notizia ha colpito tutti nel mondo. Un po’ perché si tratta di una giovane donna e un po’ perché è stata uccisa prima ancora che entrasse in carica. “Nemmeno un giorno” è la frase che tutti ripetono in queste ore in Messico: osservando che non è stata lasciata libera di svolgere la sua funzione nemmeno un giorno.

Alcune riflessioni però sono universali.

Siamo in una fase storica dove la democrazia è in crisi. Le sfide della globalizzazione, delle nuove tecnologie, degli immense ricchezze, anche illegali, che si stanno accumulano stanno mettendo in crisi le forme classiche della democrazia.

I narcotrafficanti messicani usano i social network per minacciare ed umiliare gli amministratori locali rimasti baluardo di democrazia e legalità. Ogni anno vengono uccisi decine di sindaci. E non stiamo parlando di un Paese arretrato ma del Paese dell’uomo più ricco del mondo, ad esempio, quel Carlos Slim magnate mondiale delle telecomunicazioni.

Come non osservare che si tratta di un fenomeno presente dappertutto, anche da noi? Le rappresentanze democratiche sono in crisi. Ciononostante, come ha sottolineato il Presidente dell’Anci Fassino durante l’ultima assemblea Anci, i Sindaci sono la figura istituzionale che raccoglie la maggiore fiducia nell’opinione pubblica. Non c’è tema – dal lavoro all’ambiente, dal welfare alla cultura, dallo sviluppo economico alla sicurezza, dalle politiche educative all’immigrazione – che non passi per la scrivania di un Sindaco. Non c’è legge dello Stato o regionale che non abbia immediate ricadute gestionali sulle attività dei Comuni, caricandoli di responsabilità che ciascuno di noi onora ogni giorno al meglio. E i cittadini si riconoscono nei Sindaci assai di più di quanto si riconoscano in ogni altro livello istituzionale. Quando un cittadino vuole rivolgersi alle istituzioni, alla politica va in primo luogo dal Sindaco, che è il naturale destinatario delle ansie, delle speranze, delle esigenze della sua comunità.

Sono i sindaci e gli amministratori locali il primo baluardo della legalità e della sicurezza, non sottraendosi ai rischi personali che ciò comporta, come dimostra l’alto numero di amministratori oggetto di intimidazioni e atti di violenza da parte della criminalità, anche in Italia

Chi opera oggi in un Comune italiano si rende conto di come i sindaci siano rimasti pressoché gli unici interlocutori a cui i cittadini si rivolgono. La riduzione delle rappresentanze democratiche, la crisi dei partiti sta portando ad un corto circuito pericoloso anche da noi. Questo comporta che i sindaci si sentano anche soli nel contrastare certi meccanismi. Non posso che far mie anche le parole di Saviano oggi su La Repubblica proprio sull’omicidio avvenuto in Messico: “La battaglia riguarda tutti, perché l’obiettivo delle mafie ha un percorso unico che si tratti di uno stato del Messico o di una regione italiana, di un paese balcanico o di una città africana: espellere dalla gestione politica qualsiasi persona competente e spingere nell’arena politica i ricattabili, gli affaristi, gli incapaci. Impedire che possa esserci chi sceglie la politica per passione e desiderio di giustizia e selezionare persone che possano governare solo attraverso l’aiuto dei loro finanziamenti e della loro rete di alleanza sociali, mediatiche imprenditoriali”. Saviano chiude facendo notare che per le mafie: “Tutti i politici hanno un interesse, tutti hanno desiderio di potere e danaro si tratta solo di capire come assecondare questo imperativo: ecco la filosofia politica delle mafie”. Ecco la logica con cui le mafie sperano di comprare le istituzioni.

Riflettiamo su questa situazione prima che sia troppo tardi. Sul nostro territorio abbiamo una tradizione democratica e una buona politica. Salviamola da un decadimento che sta attraversando e imbarbarendo tutte le democrazie. Da i territori come il nostro devono nascere gli antidoti a questo decadimento.

Pontedera, 4 gennaio 2016

Appello del Comune di Pontedera per un uso corretto dei botti di capodanno

mercoledì, dicembre 30th, 2015

Il Comune di Pontedera lancia un appello alla cittadinanza e agli ospiti della città. L’appello è quello ad uso corretto e legale dei botti di capodanno. Dappertutto sono i fuochi d’artificio a salutare l’arrivo del nuovo anno. Riteniamo che non occorra aggiungere regole nuove per stimolare i cittadini ad un adeguato e corretto comportamento. Prevalga il buon senso di tutti divertendosi senza infastidire altri che non vuol dire festeggiare in silenzio ma piuttosto non spaventare le persone e gli amici a quattro zampe.

Invitiamo anche a non utilizzare botti illegali ed a non acquistarli al di fuori dei circuiti ufficiali; di segnalare alle forze dell’ordine ogni possibile “artificio” non legale; invitiamo inoltre a non utilizzare i botti (anche quelli legali) al chiuso o vicino a luoghi sensibili e alle abitazioni. Abbiamo scelto anche noi come altre zone (il comprensorio del Cuoio ad esempio) di non percorrere la strada dell’ordinanza perché avremmo potuto applicarla solo formalmente. Nessuno ha le forze per controllare il rispetto di una simile ordinanza. A nulla sono valsi i divieti, “rumorosamente” infranti, durante quella notte. Molto più utile è stata la crescita di consapevolezza collettiva, di prudenza e di rispetto delle regole.

Per questo abbiamo deciso di rivolgerci alle persone attraverso un appello e non attraverso gli atti formali.

In questi giorni grande attenzione è stata richiesta da molti cittadini e dalle associazioni degli animalisti a favore degli animali. Mi sembra una ulteriore positiva ragione per comportarsi ancora con più sensibilità. Negli ultimi anni l’attenzione verso gli amici a quattro zampe è cresciuta e oggi possiamo ben dire che in questa direzione vogliamo andare anche noi. Ogni cittadino dunque si faccia promotore di questo appello affinché disagi e rischi di questa rumorosa tradizione possano essere limitati e sopportabili. Ci appelliamo al senso di civiltà in ognuno di noi e auguriamo a tutti un buon anno nel rispetto degli altri e dei nostri amici a quattro zampe.

 

Pontedera, 29 dicembre 2015

Ringraziamento ai carabinieri per l’operazione antidroga al Romito

mercoledì, novembre 25th, 2015

Ancora una volta voglio ringraziare pubblicamente i carabinieri della Compagnia di Pontedera e i vertici provinciali dell’Arma, guidati dal Colonnello Andrea Brancadoro, per l’operazione antidroga brillantemente svolta ieri al Romito. Nell’operazione sono stati bloccati alcuni spacciatori ed è stato stroncato un traffico che aveva la base in una frazione della città. Nella stessa giornata i carabinieri hanno intensificato i controlli anche in altre zone della città contribuendo a dare sicurezza alla cittadinanza in un momento storico così delicato come quello che stiamo vivendo in queste ore, dopo l’attentato in Francia e le notizie di possibili attentati in Italia.

Rinnovo quindi la gratitudine della città verso i carabinieri che sono da sempre vicini e presenti nel nostro territorio.

Nei giorni scorsi abbiamo concordato con le autorità competenti, Prefetto e Questore in primis, l’azione combinata delle forze dell’ordine che sta già dando ottimi risultati.

Pontedera, 20 novembre 2015

L’Unione non è di ostacolo alle fusioni

martedì, novembre 3rd, 2015

Nei giorni scorsi si è riaperta, con una dichiarazione di Renzo Macelloni, la discussione sul futuro dell’Unione e sul ruolo che oggi questa svolge.

Macelloni è un uomo esperto di politica; è impegnato a vario titolo nel governo della sua comunità da oltre un ventennio. Per questo le sue parole vanno ascoltate con attenzione ma allo stesso tempo interpretate secondo quelli che sono i fatti. E’ chiaro a tutti che il progetto che lui intende rilanciare di un comune unico dell’Alta Valdera è sul piatto da molti più anni dell’Unione. L’Unione è nata per dare un governo istituzionale omogeneo ed integrato della Valdera e non ha mai rappresentato un ostacolo alle fusioni dei comuni. Anzi, tra i comuni toscani che hanno scelto di procedere alla fusione tra di loro, nelle ultime tornate referendarie, una buona parte erano di questo territorio. L’Unione ha rappresentato invero un luogo di coltura, un humus fertile, per nuovi e più stretti rapporti tra le comunità. È proprio grazie alla esperienza dell’Unione che tali processi di fusione hanno potuto incontrare pareri favorevoli e aperti nei confronti dei cittadini coinvolti nei processi referendari. Mi preme anche aggiungere che nell’ottobre 2013 si è svolto un referendum su tre comuni dell’Alta Valdera, sostenuto anche da Macelloni, che non ha avuto esito positivo soprattutto per la volontà del cittadini di Peccioli e non certo per colpa dell’Unione Valdera. E allora perchè Macelloni è così ingeneroso verso questa esperienza amministrativa che ha incontrato nel tempo il plauso della normativa regionale e nazionale ed è stata presa come punto di riferimento per molti altri territori? Mi auguro che le cause non siano le difficolta’ politiche che incontra nell’alta valdera per portare avanti il suo disegno di fusione tra questi comuni scaricando sull’Unione delle responsabilità che esse non ha. Macelloni sa benissimo che le economie di scala ci sono state; sa benissimo che la Valdera è riuscita a contare e ad attrarre risorse e finanziamenti che senza un’azione comune non avrebbe mai ottenuto; sa benissimo che sulla scuola, sul sociale, sulla pianificazione e programmazione di area e sull’accoglienza dei migranti siamo un modello a livello regionale. Il sindaco di Peccioli sa perfettamente che la Polizia Locale dell’Unione oggi risponde più e meglio, in modo più coordinato ed organizzato alle esigenze del territorio, al contrario di quanto accadeva prima (nonostante che il suo Comune non abbia ancora traferito il relativo personale).

Macelloni sa perfettamente che grazie all’esperienza dell’Unione Valdera ogni comune, dal più piccolo al più grande, può guardare con più serenità alle nuove prospettive istituzionali ed alle sfide di governo su cui la Regione sta lavorando. Dove sta la verità? L’Unione non è un ostacolo ai processi di fusioni, anzi può e deve favorirli avendo come obiettivo principale il miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini. E’ da un anno e mezzo che l’attività dell’Unione è paralizzata in attesa di un decisione unanime da parte di quei Comuni che, se non cambia la normativa, devono mettere insieme quasi tutte le funzioni oggi esercitate; la Valdera ha dato la propria disponibilità a favorire e supportare tutti quei processi di autonomia nelle scelte di organizzazione di questi comuni. Ad oggi stiamo ancora aspettando una risposta e questo temporeggiare ritarda ogni scelta strategica che si rende necessaria per dare un nuovo impulso alla nostra esperienza. Macelloni è il primo che dovrebbe sapere, e lo sa, che per governare dal basso e non subire la riforma, l’ammodernamento e la semplificazione dell’architettura complessiva degli enti locali occorre la determinazione, il coraggio e la lungimiranza coesa dei Sindaci: serve però che vi sia una convinzione diffusa ed una condivisione degli obiettivi fondanti. Se qualcuno ha legittimamente ambizioni personali o amministrative di altra natura, sappia che crea un danno a tutte le nostre comunità, penalizzandole proprio nel momento in cui la stagione di riforme istituzionali intrapresa nel nostro Paese ci dice che i nostri territori possono cogliere questa occasione ed essere i veri motori del cambiamento. Chi causa tutto questo dovrà assumersene la relativa responsabilità. Noi andremo avanti con ancora più decisione e fermezza nella scelta intrapresa. Occorre smettere di tentennare ancora e assumersi la responsabilità di una scelta, chiara, trasparente, pubblica. C’è bisogno di una fase nuova che non può avviarsi e basarsi su protagonismi e forzature. Facciamo parlare i fatti. E l’Unione per ora è l’unico fatto concreto. Bene, dunque, l’apertura di una fase costituente ma questa non sia né una ennesima occasione di clamore mediatico nè un nuovo modo di prendere ulteriore tempo ma, al contrario, sia l’occasione concreta per dare risposte chiare alle nostre comunità”

Pontedera, 2 novembre 2015

Il cordoglio della città di Pontedera per la scomparsa del l’Arcivescovo Alessandro Plotti

mercoledì, ottobre 21st, 2015

Esprimo il mio personale cordoglio, quello dell’amministrazione comunale e della città di Pontedera, per la scomparsa dell’Arcivescovo Emerito di Pisa, Alessandro Plotti.

Plotti è stato a lungo vescovo della diocesi di Pisa e del nostro territorio. Era un profondo conoscitore della nostra comunità e si è sempre distinto per la capacità di ascoltare e di stare vicino ai più deboli. Non aveva fatto mai mancare la sua vicinanza al mondo del lavoro, degli operai, in più occasioni.

La nostra comunità perde un testimone, attento ed importante, della sua recente storia.

Lo vogliamo ricordare così, come un uomo imponente anche nell’animo, che ha saputo parlare ai più deboli e ha saputo interpretare con autenticità il ruolo di pastore e di guida.

Pontedera, 21 ottobre 2015

Il Tar blocca la chiusura dell’Ufficio Postale di Treggiaia

venerdì, ottobre 9th, 2015

Il Tar della Toscana, il Tribunale amministrativo regionale di Firenze, ha accolto il ricorso del Comune di Pontedera e ha sospeso la chiusura dell’ufficio postale di Treggiaia. La sospensiva avrà efficacia fino al 20 aprile 2016 quando lo stesso tribunale entrerà nel merito della questione e prenderà una decisione definitiva.

Lo scorso 18 settembre lo stesso Tar aveva accolto la richiesta di provvedimento cautelare avanzata dal Comune di Pontedera contro Poste italiane per la chiusura dell’Ufficio postale fissando allo scorso 7 ottobre la Camera di Consiglio.

E l’altro ieri si è tenuta l’udienza che ha avuto l’esito auspicato dal Comune di Pontedera.

In buona sostanza il Tar sospende il provvedimento di chiusura posto in essere da Poste italiane che saranno costrette a tenere aperto l’Ufficio di Treggiaia fino a che non sarà deciso il merito della causa. Per ora, quindi, l’ufficio postale rimane aperto.

Il sindaco Simone Millozzi e l’assessore Matteo Franconi che hanno seguito da vicino la vicenda: “Questa è la riprova che avevamo ragione nel definire l’atteggiamento di Poste Italiane prepotente ed arrogante e che la scelta intempestiva e fuori luogo di chiudere l’Ufficio di Treggiaia in attesa del pronunciamento cautelare del TAR, il cui esito era scontato perchè identico per tutti i comuni che avevano fatto ricorso e che erano stati già esaminati, non andava nella direzione auspicata del buon senso e del rispetto per le istituzioni locali ed i cittadini. Sperando che il tavolo di confronto aperto a livello regionale dal Presidente Enrico Rossi possa portare ad un ripensamento dell’azienda, ribadisco comunque che continueremo a battere tutte le strade a disposizione per scongiurare la chiusura di questo importante presidio. Esprimiamo grande soddisfazione per questa prima battaglia vinta dopo molti giorni di protesta, condotta insieme ai cittadini, davanti all’Ufficio postale di Treggiaia. Particolarmente importante è stato il lavoro congiunto svolto insieme alla Consulta di Treggiaia che ci ha accompagnato in questa azione. La Consulta è stata di stimolo costante nel sollecitarci alla risoluzione di questa problematica. La prova di forza messa in capo dall’azienda ha avuto vita breve ed è stata oltre che inutile pure dannosa, per il disservizio creato in questi giorni ai cittadini e per i costi fin qui sostenuti. Noi porteremo avanti con convinzione la nostra istanza sapendo di agire nell’interesse della nostra comunità”.

Pontedera, 9 ottobre 2015

Sui furti nelle scuole e sulla notizia dei faretti in Via Dante

venerdì, ottobre 9th, 2015

Stamani è stata diffusa, anche attraverso i social network, la notizia del furto di “numerosi faretti” in Via Dante. Si tratta degli allestimenti realizzati da uno degli sponsor dell’operazione di valorizzazione della nuova strada. In realtà la quasi totalità dei faretti “scomparsi” (sei su otto) sono stati rimossi dalla ditta installatrice per problemi di funzionamento e sono in riparazione. La sparizione di due faretti era avvenuta, nei giorni scorsi, dopo l’inaugurazione e se ne era già parlato. Ovviamente il fenomeno non va sottovalutato: sono in corso indagini per risalire ai colpevoli ma è opportuno riportare il fatto correttamente.

Riguardo a questi episodi come a quello dei furti nelle scuole avevamo già espresso la condanna dell’amministrazione comunale. I blitz notturni nella scuole hanno l’unico fine di fare piccolo vandalismo e di recuperare qualche spicciolo. Si tratta di un comportamento gravissimo che va condannato nuovamente e che dovrà essere fermato.

Ieri in Comune si è svolto un incontro con i responsabili delle forze di polizia cittadine e la nostra polizia locale, per definire strategie e azioni operative. Questa amministrazione esprime il massimo sostegno e la fiducia al loro operato e presto avremo dei risultati.

E’ opportuno fare due considerazioni. La prima è che le forze dell’ordine lavorano meglio quando c’è la massima collaborazione da parte di tutti i cittadini. L’auspicio è che nessuno si giri dall’altra parte e ogni particolare circostanza venga segnalata. Il Comune, è quasi inutile ripeterlo, è al fianco ai cittadini onesti e dotati di senso civico.

La seconda considerazione è che, una volta assicurati alla giustizia, i colpevoli devono avere un segnale chiaro dallo Stato che non può essere quello dell’impunità. Occorre che ci sia una effettiva rieducazione e ravvedimento da parte di costoro.

Pontedera, 7 ottobre 2015

Solidarietà al sindaco di Pisa Marco Filippeschi e alla giunta comunale

venerdì, ottobre 9th, 2015

Apprendo da notizie di stampa che oggi pomeriggio durante il Consiglio Comunale una manifestazione di protesta si è trasformata in una vera e propria aggressione ai danni del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, dell’assessore al commercio Andrea Ferrante e della giunta comunale. Esprimo innanzitutto la mia solidarietà al sindaco di Pisa e alla giunta comunale. Condanno questi atti che sono intollerabili in democrazia. I luoghi e i rappresentanti democraticamente eletti devono essere rispettati e devono poter esprimere liberamente il proprio mandato.

Episodi di questo genere, che stanno facendo capolino nel nostro territorio, non possono essere tollerati e permessi. La condanna deve essere unanime e occorre intervenire con fermezza.

Mi auguro di non dover più registrare questo tipo di episodi e rinnovo la mia vicinanza e quella della città di Pontedera agli amministratori pisani.
Pontedera, 6 ottobre 2015

Il cordoglio di Pontedera per la scomparsa di Don Enzo Lucchesini

venerdì, ottobre 9th, 2015

Esprimo il cordoglio mio personale, dell’amministrazione comunale e della città tutta, per la scomparsa di Don Enzo Lucchesini. Scompare un pontederese che ha amato profondamente la comunità e che ha sempre lavorato per il bene collettivo.

Don Enzo è stato proposto del Duomo dal 1985 al 2003. Nel suo lungo incarico a Pontedera tutti ricordano il formidabile impegno a favore del mondo del lavoro cittadino, per la salvaguardia della presenza industriale nella nostra città e per la crescita spirituale, umana, sociale ed anche economica della nostra comunità.

Don Enzo è stato un pastore che ha saputo camminare insieme agli altri uomini. La città lo ha sempre molto amato ed apprezzato. Don Enzo era nato nel 1935 e si era trasferito a Pontedera nel 1969 e da allora non ha mai smesso di vivere la nostra città.

Negli ultimi anni era stato Vicario Generale della Diocesi di Pisa.

A lui va il nostro commosso ringraziamento, il nostro affetto e la più sincera riconoscenza.

Pontedera, 2 ottobre 2015

E’ sconcertante: poche ore dopo aver sfondato il portone è di nuovo a protestare davanti al comune

giovedì, ottobre 1st, 2015

Stamani lo stesso cittadino che l’altra notte ha sfondato il portone del Comune ed è penetrato dentro l’atrio con la propria auto, è di nuovo a manifestare davanti all’ingresso del Municipio.

Questa Amministrazione ritiene sconcertante questa situazione.

Non è possibile che, di fronte ad un atto così grave e lesivo dei valori di una comunità, come quello di arrecare platealmente danno alla casa comunale, prevalga la più completa impunità e impotenza.

Non può essere questa la risposta delle istituzioni ai comportamenti violenti.

Bene ha fatto ieri il Consiglio Comunale a riaffermare che a Pontedera non ci sono spazi per questi comportamenti. L’intero arco dei rappresentanti democratici, eletti dai cittadini, ha ribadito la propria condanna verso chi non rispetta le regole e la legalità tenendo conto che questa comunità ha sempre coltivato coerentemente la solidarietà e il sostegno ai cittadini più deboli, che oggi scontano un sistema sociale che sta provocando crisi e disperazione. Non è colpendo le istituzioni locali o le persone a noi più vicine che si risolvono questi problemi. Anzi, colpendo chi ci è vicino si aggiunge ingiustizia ad ingiustizia.

Proprio per queste ragioni questa Amministrazione Comunale non presterà alcuna attenzione a chi si rende protagonista di questi comportamenti. Continueremo invece a seguire, come responsabilmente fatto finora, tutti i casi di seria e documentata difficoltà sostenendo i cittadini più deboli in questa delicata fase storica di crisi economica e sociale.

Pontedera, 30 settembre 2015