Sull’inaugurazione della nuova biblioteca comunale

Riproduciamo l’articolo giornalistico della testa” Il Tirreno” del 19/3/2014

 

mercoledì
19 marzo 2014

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

La nuova biblioteca sarà inaugurata il 12 aprile da Boldrini


Confermatala presenza della presidente della Camera Domani comincia il trasloco dei primi 800 scatoloni di libri

di Emilio Chiorazzo
Ottocento scatoloni sono già pronti. Zeppi di libri. Almeno una trentina per scatola. Domani lasceranno Villa Crastan, in via della Stazione Vecchia e andranno nella sede nuova, al Dente Piaggio, dove – anche se alla vista la struttura sembra ancora solo un cantiere – la nuova Biblioteca comunale sta prendendo corpo.

Il taglio dei nastro. Mancano, ancora, gli arredi interni. Il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, anche ieri mattina è stato sul posto, per l’ennesimo sopralluogo: gli hanno promesso che arriveranno la prossima settimana. Così la data dell’inaugurazione è stata decisa: sarà il 12 aprile. A determinarla, oltre al crono programma dei lavori, anche la disponibilità di Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, che sarà presente. D’altra parte la nuova biblioteca di Pontedera sarà intitolata a Giovanni Gronchi, pontederese, ex presidente della Repubblica Italiana. E, per questo motivo, al taglio del nastro, gli inviti sono stati diramati a tutte le più alte cariche dello Stato, dal presidente Giorgio Napolitano al premier Matteo Renzi.

Una giornata piena di eventi. Il calendario delle manifestazioni deve ancora essere messo a punto. «Ma occuperà tutta la giornata del sabato – sottolinea il primo cittadino pontederese – dopo la presenza ufficiale della presidente della Camera Laura Boldrini, abbiamo preparato vari momenti con iniziative, ma soprattutto per tenere aperta la biblioteca fino a notte fonda e dare la possibilità a tutti i cittadini, di poterci entrare, di vedere com’è».

Nei giorni scorsi, proprio per avvicinarsi a questa data, dalla biblioteca comunale di via della Stazione Vecchia è stata lanciata un’iniziativa per coinvolgere alcuni scrittori. In molti, anche famosi, hanno risposto, hanno inviato degli scritti. Altri, hanno garantito la loro presenza. La lista, per mantenere un po’ di sorpresa, rimate top secret. Ma buona parte delle iniziative saranno rivolte soprattutto ai lettori più giovani.
Come sarà. Nel corso dei mesi, sono state tante le iniziative che l’amministrazione comunaleha messo in piedi, per far conoscere la nuova struttura. Tante tappe d’avvicinamento all’apertura della nuova biblioteca: una mostra di foto; un plastico, incontri e anche kermesse, con i libri che sono stati spostati dalla vecchia alla nuova sede

Una struttura… avveneristica. Gli scatoloni che sono già pronti per il trasloco contengono solo una piccola parte dei libri che dovranno trasferirsi. «Oltre cinquantamila, sono i volumi che possediamo e che dovremo portare al Dente Piaggio», dice con un pizzico di orgoglio il direttore della struttura, Roberto Cerri che, in questi mesi, ha seguito l’evoluzione dei lavori con la stessa cura con cui si svezza un neonato.

I cantieri aperti 18 mesi fa. Diciotto mesi: tanto c’è voluto per trasformare uno degli ultimi manufatti industriali lasciati vuoti da Piaggio, in una struttura della cultura che farà riferimento a tutta la Valdera: la biblioteca comunale che nasce a Pontedera sarà al servizio di tutto il territorio. Oltre cinque milioni e mezzo di lavoro, quattro dei quali arrivano dalla Regione, il raddoppio dei posti attuali, le ultime novità tecnologiche: e un bacino di utenza che dovrebbe passare negli auspici dei fautori della biblioteca, dalle attuali 45 mila presenze annue ad almeno settantamila. Un percorso partito da lontano. “ Quasi il 90% per ento dei locali dismessi da Piaggio sono stati riconvertiti – spiega il Sindaco Simone Millozzi – a funzione pubblica. Stiamo attuando un progetto nato nel 1999 dall’allora Sindaco Enrico Rossi, proseguito da paolo Marconcini. E’ la dimostrazione che c’è una forte capacità del settore pubblico”.

 

 

 


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Il Bilancio di fine anno e alcune riflessioni sull’intera legislatura

Riproduciamio gli articoli delle testate giornalistiche “Il Tirreno Pontedera” e “La Nazione Pontedera” del 14/1/2014

 

martedì
14 gennaio 2014

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
IV

«Pronti a essere polo ambientale per il riciclo»

 I risultati ci sono, sarà ampliato il porta a porta ma serve il nuovo impianto di compostaggio
di Emilio Chiorazzo
PONTEDERA
Il lavoro che non c’è, il sostegno sociale che non deve mancare e la città che deve essere completata nel suo disegno. Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, comincia così il nuovo anno: con le incertezze del bilancio, che hanno contraddistinto quasi tutto il suo mandato, per colpa della crisi economica e quelle legate alla tornata elettorale che ci sarà a maggio. A questo appuntaniento ci arriva come unico candidato del suo partito, il Pd, con un corposo programma realizzato e con tante carte, ancora da giocare.
«Se devo fare un bilancio personale – dice – mi ritengo soddisfatto di aver governato la città in un momento difficile, economicamente. Questa difficoltà l’ho avvertita, ma mi sono sempre messo a disposizione, ascoltando le esigenze della gente e proponendo alcuni modelli. La contentezza nasce dal fatto che ha tenuto la comunità. Abbiamo investito bene su temi come il sociale e la scuola, questo ha permesso di avere un patto sociale che non ha sentito troppo dei contraccolpi della crisi: con le nostre decisioni abbiamo cercato di non pesare sulle famiglie; gli aiuti sono stati stabili. Questo anche grazie all’Unione dei Comuni che ci ha permesso di avere accesso a maggiori contributi, non abbiamo lasciato indietro nessuno».
Sul fronte degli investimenti nel sociale avete pensato anche alle infrastrutture.
«Certo, a cominciare dall’immobile a La Bianca, dove c’era la comunità terapeutica, spostata a Pardossi. Qui, ora, ci sarà lo spazio per ospitare la Guardia Forestale, che c’è già; la sede di alcune associazioni e, troverà spazio qui anche la nuova sezione dell’indirizzo di agraria avviato dall’Itc Fermi. Poi Fuori del Ponte c’è la Comunità per minori, in costruzione; il nuovo centro diurno di via Morandi, spostato in una zona che vanta maggiori spazi verdi, dei quali, adesso, gli ospiti, non potevano usufruire».
E poi c’è la Rsa ai Villaggi: siamo in dirittura d’ arrivo.
«La questione di poco. Quando la inaugureremo, avrà al piano terra la sede della Croce Rossa e a quello superiore spazi che ci aiuteranno a risolvere alcune emergenze abitative: alloggi con i servizi in comune, da far utilizzare a chi è in difficoltà, ma per tempi brevi. Con il presidio della Croce Rossa abbiamo poi completato un disegno: un punto di riferimento in ognuno dei quadranti della città: la Misericordia nel centro, la Pubblica Assistenza nel la zona Galimberti, il Centro prelievi Fuori del Ponte e la Croce Rossa ai Villaggi».
L’emergenza abitativa è legata solo al progetto della ex Rsa dei Villaggi?
«No, sono in costruzioni 50 appartamenti nell’area di 01trera, Fuori del Ponte: metà verranno destinati a case popolari, l’altra parte sarà data in affitto con il canone agevolato. Ma per affrontare questo problema abbiano fatto di più: nel regolamento urbanistico abbiamo chiesto ai privati di mettere a disposizione terreni o anche appartamenti, da destinare a questo. L il cosiddetto housing sociale».
Che in termini pratici aiuta il Comune ad alleggerire la tensione abitativa.
«Con l’effetto che in questo modo riduciamo la zona ad edilizia popolare, tutta concentrata, adesso nel quartiere di Fuori del Ponte, distribuendola un po’ su tutto il territorio».
Rimane, come punto critico, l’immobile abbandonato in pieno centro, dov’era ospitato l’istituto professionale.
«Abbiamo preparato un progetto di housing sociale anche per questo immobile, in collaborazione con il Fondo di investimenti per abitare. Noi realizziamo gli appartamenti, al posto dell’Ipsia: solo per una parte della volumetria assistente, perché la mia idea originaria era di dare, con la trasformazione di questo immobile, continuità al centro storico, con case, ma anche con spazi aperti. Anche in questo caso una parte delle abitazioni di edilizia popolare di Fuori del ponte può essere distribuita qui».
Sul piano dell’economia, c’è da dare forza a una città che ha, nel lavoro, il suo principale cardine.
«In questi anni abbiamo portato a termine molti risulta ti, tutti per attrarre investimenti. Penso al Centro carni della Unicoop, al Centro ricambi internazionale della Piaggio: progetti che smuovono investimenti che vanno oltre i quaranta milioni di euro».
Questo è il passato. E l’immediato futuro?
«Una delle prime opere che dovranno essere messe in canspeso in prima persona per questo progetto che ritengo importante per il territorio. Le questioni istituzionali sono chiuse, i privati hanno confermato i loro investimenti e sono pronti per presentarsi alla conferenza dei servizi. Di questo percorso sono soddisfatto: abbiamo ascoltato le ragioni di tutti e, nel contempo, abbiamo dato tempi certi».
Poi c’è la questione dei trasporti.
«C’è il progetto dello scalo merci ferroviario. Anche qui i privati vogliono investire perché ritengono quest’area interessante anche logisticamente. Con questo collegamento ferroviario, con la strada di patto ornai conclusa, la Valdera dovrebbe attrarre nuovi e importanti investimenti».
E a tutela delle attività produttive esistenti?
«Anche per loro c’è un progetto avviato che si concretizzerà in queste settimane: prenderà il via, nel Pip di via Toscana il restyling di tutta l’area industriale. Si tratta di due milioni di euro di investimento, anche su aspetti tecnologici e al quale è legata la qualificaApea (area produttiva attrezzata) che aiuterà le aziende ad avere maggior accesso ai bandi per gli incentivi».
Lavoro e tecnologia: un binomio di cui Pontedera va fiera.
«E in quest’ottica che va visto il progetto di riqualificazione del Dente Piaggio per il quale abbiano avuto in un colpo solo, un finanziamento da dieci milioni di euro. Ed è il completamento di un disegno che ci porterà ad aver riutilizzato e trasformato il 95% degli spazi lasciati inutilizzati da Piaggio».
In quest’area c’è la fabbrica, ma anche i luoghi della ricerca, il Sant’Anna, Pont-Lab, Pont-tech. E anche della cultura.
«Ad aprile la nuova Biblioteca sarà pronta, abbiano invitato le massime cariche dello Stato, anche il presidente Napolitano, perché la nostra biblioteca sarà intitolata a Giovanni Gronchi: è un’opera imponente, passeremo da 400 metri quadrati di quella attuale, a 4500 metri su due piani e con tutte le innovazioni tecnologiche all’interno».
Quando la nuova biblioteca sarà pronta si porrà il problema di quale destinazione dare a quella di via della stazione Vecchia, come pure agli spazi lasciati vuoti dal tribunale.
«Anche se la battaglia per quest’ultimo non la ritengo ancora chiusa, è vero, dovremo pensare a che destinazione dare a quegli spazi. Ritengo che alcune questioni vadano discusse con la città: commercio, turismo, servizi. Quindi anche le destinazioni di questi spazi. Dobbiamo avviare una discussione e mettere a confronto le idee che emergono. Questo ci porta a valutare alcune peculiarità della nostra città che sono spendibili per accrescere interesse: l’arte, il museo Piaggio. Penso che dovremo rendere attraente la nostra arte a cielo aperto, che continueremo a valutare, la Vespa, il suo museo. Dovremo avviare un discorso con i tour operatori, coni crocieristi che transitano dalla Valdera per raggiungere la costa e Firenze: dobbiamo veicolare parte di questo patrimonio qui. Vanno cercati spunti e contributi».
Resta l’aspetto più pratico: la vita quotidiana dei cittadini, i servizi elementari.
«Anche in questo caso, partiamo dai nostri successi per cercare nuovi spunti che diano risultati. Abbiamo raggiunto dati positivi con la raccolta dei rifiuti: a novembre oltre il 50% non è finito in discarica: merito in gran parte di Igenio, che ha raggiunto il 70% di differenziata, ma anche del fatto che abbiamo ampliato il porta a porta. Lo faremo ancora di più, nei prossimi mesi: lo attueremo Fuori del Ponte, alla Bellaria, a Treggiaia, Montecastello e a La Rotta. Ma per fare questo serve il nuovo impianto di compostaggio».
Il progetto c’è. I soldi pure.
«C’è anche l’appalto, se è per questo. E non esistono neppure dubbi legati la futuro, la legge regionale ha fatto chiarezza: la gestione rimane in mano all’azienda che lo gestisce ora fino a quando non ci sarà il gestore unico. Quindi nulla giustifica più il ritardo., a noi il nuovo impianto risolverà i problemi dei cattivi odori, al resto della regione dà una risposta sul piano dello smaltimento: i soci di Geofor dovranno decidere entro questo mese. Li incalzerò. Ma proprio dalla legge regionale, prendo spunto per candidare questa area, la Valdera, grazie al fatto che abbiamo sia le aziende che fanno ricerca sia quelle che famio produzione, conce Polo ambientale del riciclo: con Ecofor Service, Revet, Sant’Anna e Piaggio abbiamo già ottenuto risultati importanti, le altre aziende devono ora fare un balzo in avanti in questo senso, abbiamo le carte in regola per creare produttività e posti di lavoro in questo settore».
Entro Maggio partirà anche il car -sharing con le auto elettriche
La mobilità urbana è un altro tema importante sul quale ruota il lavoro dell’amministrazione comunale. Molto è già stato fatto: due navette gratuite che collegano i parcheggi scambiatori con il centro e con la sede dei servizi più importanti; la pista ciclabile è assai estesa come pure l’utilizzo del bike-sharing. «Entro maggio dice Simone Millozzi, sindaco di Pontedera: contiamo di far partire anche il car sharing. Stiamo cercando di importante alcuni degli esempi europei più pratici, ma, allo stesso tempo, anche noi diventiamo modello per altri. Ma ci tengo a sottolineare che
investiamo anche nell’istruzione: a Santa Lucia è in fase di nascita la nuova scuola materna, per un investimento di due milioni di euro. È una risposta alle famiglie, ma anche al quartiere: in quell’immobile ci sarà uno spazio esterno e un auditorium che sarà utilizzabile dai residenti.

martedì
14 gennaio 2014

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
12

«La crisi non ha paralizzato la nostra città»

 

Il Bilancio di Fine anno LE DUE BANDIERE: «TENUTO LA BARRA DRITTA SU SCUOLA E SOCIALE»
Millozzi traccia anche un riassunto dei primo mandato alla scadenza

di NICOLA PASQUINUCCI

PIU’ CHE UN BILANCIO di fine anno, quello di Simone Millozzi è un vero e proprio riassunto di fine mandato. Mentre infatti inizia il conto alla rovescia per il voto di primavera, il primo cittadino si prepara alla nuova campagna elettorale per tentare il bis. «Abbiamo resistito, la città non si è fermata». Può essere questo lo slogan del suo 2013, l’anno orribile per l’Italia tutta. Cinque anni fa infatti, mentre “studiava” per diventare sindaco, non si sarebbe mai immaginato di dover affrontare una simile tempesta economica. «Comunque, nonostante tutto – spiega il sindaco sono contento di aver governato in un periodo simile. O meglio, non sono certo contento per quel che sta accadendo nel nostro Paese, ma per me è stata una emergenza che mi ha messo alla prova».
La città ha tenuto?
«Devo dire di sì. Dal punto di vista sociale ha retto bene. Ho cercato in questi 5 anni di tenere la barra diritta soprattutto nel campo del sociale e della scuola. Nel sociale, possiamo dire senza dubbio che i nostri contributi non sono diminuiti, anzi, in alcune occasioni siamo riusciti a dare di più».
E nella scuola?
«Anche qui abbiamo cercato di non far pesare sulle tasche delle famiglie l’aggravarsi della crisi. E praticamente gli aumenti delle tariffe dei servizi sono stati fatti in base agli adeguamenti Istat».
Quindi i finanziamenti non sono mancati?
«L’Unione dei Comuni ci ha permesso di accedere a dei sostanziosi contributi. Così, non abbiamo lasciato indietro nessuno».
A proposito di investimenti. II Comune ha debiti con i privati?
«Ad ottobre abbiamo pagato i 13 milioni di arretrati. Debiti che si erano accumulato in 18 mesi e oltre. Ora, per fortuna, siamo in pari e le fatture le liquidiamo in 60-90 giorni».
I traguardi raggiunti per quanto riguarda le strutture dedicate al sociale?
«Posso elencare la Comunità della Bianca che è stata portata ai Pardossi per lasciare nella vecchia sede lo spazio che sarà occupato dalle associazioni, la Forestale e le sezioni di agraria dell’Istituto Fermi. E poi è giusto ricordare la Comunità per minori in Oltrera che è a pieno regime, mentre proseguono i lavori per il Centro diurno per ragazzi disabili nel quartiere Galimberti».
E presto ci sarà anche un’inaugurazione..
«Ai Villaggi è ormai pronta l’ex Rsa che ospiterà gli ambulatori della Croce Rossa in modo che ogni quartiere avrà così il suo presidio. In più ci saranno degli appartamenti per l’emergenza abitativa. A proposito di politica abitativa: siamo riusciti ad impostare un progetto di canone agevolato».
Ci sono anche altri cantieri importanti ormai in fase di arrivo.
«La nuova biblioteca aumenterà dai 400 metri quadri di quella attuale, ai 4.000 che saranno allestiti nel Dente Piaggio, una zona che ha avuto dalla Regione il via libera per 10 milioni di finanziamenti: il più grande cantiere di questi ultimi tempi che ci permetterà di creare un nuovo asse cittadino e il recupero del 95% delle aree dismesse dalla Piaggio».
E poi c’è l’alt grande cantiere, l’autodromo
«La società privata mi ha confermato la volontà di iniziare i lavori nei prossimi mesi».
E nelle frazioni?
«Dopo aver sistemato piazze o luoghi significati delle frazioni, presto sarà pronta la scuola a Santa Lucia che avrà per la prima volta un centro per le attività di quartiere».

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Hans Peter Ditzler ha realizzato gratuitamente un’opera per la città

Sarà posizionata lunedì alla rotatoria tra Via Pisana e la Tosco Romagnola

Croce di Peter Hans Ditzler

Croce di Peter Hans Ditzler

Lo scultore svizzero di fama internazionale Hans Peter Ditzler lascia un’opera alla nostra città, alla nostra comunità. Dopo un lungo percorso comune e un proficuo rapporto dell’artista con Pontedera, che ha visto una sua opera, l’imponente e coloratissimo gruppo scultoreo La via della seta, posta fino a pochi mesi addietro sulla rotatoria tra Via Pisana e la Tosco Romagnola, Ditzler ha deciso di fare un regalo a Pontedera e ai suoi abitanti. Da lunedì 23 dicembre ci sarà una nuova sua opera in marmo bianco intitolata Croce. Il Comune provvederà a posizionare l’opera e a fornire i materiali, che abbelliranno uno degli ingressi principali della città.

Se è vero che la bellezza e l’arte sono uno dei patrimoni, grazie alle generazioni che ci hanno preceduto, più importanti per il nostro Paese è anche vero che le opere d’arte forniscono identità, qualità e bellezza agli spazi pubblici rendendo migliore la vita dei cittadini.

Ringrazio Ditzler – dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – per aver voluto salutare così la nostra città, onorandoci di un dono così bello. La bellezza salverà il mondo, diceva Dostoevskij. Io ne sono convinto e sono convito che possa salvare anche l’Italia e i nostri territori. Lo avevano capito nel passato e oggi sono sempre più coloro che comprendono il valore della bellezza. La strada intrapresa da Pontedera negli ultimi anni è stata poi seguita e tematizzata da tantissimi. Fa piacere vedere come la nostra città sia oggi apprezzata con le opere d’arte che ormai sono entrate a far parte del nostro immaginario e della nostra vita quotidiana, dal Muro di Baj al Toro di Cascella alla donna di Vangi a tutte le altre bellissime installazioni artistiche che abbiamo avuto la fortuna di ospitare. Ringrazio ancora Ditzler per questo dono e per l’affetto che ha dimostrato per Pontedera”.205/2013

Pontedera, 20 dicembre 2013

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Erogati dall’Unione già più di 500 contributi per i nuovi nati e le famiglie

Il Presidente Simone Millozzi: “L’iniziativa regionale è un successo”

Grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana che ha inteso sperimentare nuove misure economiche contro la povertà e per il sostegno alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà, l’Unione Valdera in poco più di un mese ha erogato oltre 500 benefici economici per un valore complessivo di oltre 350.000 euro. Alla data del 10 dicembre, la Valdera, grazie alla campagna informativa approntata, ha attribuito il 10% del complesso delle attribuzioni effettuate nell’intera Regione. L’iniziativa, lo ricordiamo è a favore: dei figli nuovi nati, adottati o collocati in affidamento pre-adottivo, delle famiglie numerose e delle famiglie con un figlio disabile. I contributi ammontano a 700 Euro annui. Le domande vanno presentate al proprio Comune. I contributi sono concessi dall’Unione Valdera mentre l’erogazione del contributo viene effettuato dalla Regione. Per ogni ulteriore informazione, oltre al sito internet dell’Unione (www.unione.valdera.pi.it), è possibile rivolgersi agli Uffici relazione con il pubblico ed agli uffici socio-educativi dei Comuni di residenza.

Dalla Regione hanno comunicato che per le domande validate entro il 20 novembre i primi pagamenti sono in corso e si completeranno nelle prossime settimane. Secondo i calcoli dell’Unione in Valdera mancano ancora almeno 200 domande per l’annualità 2013 per cui si informano gli aventi diritto che c’è tempo fino al 31/01/2014: l’appello vale soprattutto per le famiglie che hanno avuto bambini (o li avranno) nel corso dell’ultima parte dell’anno.

Il Presidente dell’Unione Valdera Simone Millozzi sottolinea “l’impegno della Regione Toscana per le politiche sociali e il fatto che in un momento tanto difficile sia comunque riuscita a trovare importanti risorse aggiuntive per 20 milioni all’anno (per il triennio 2013/2015) per aiutare le famiglie. Inoltre – continua Millozzi – sono davvero soddisfatto di come ha risposto il nostro territorio. Al 10 dicembre risulta che il 10% circa delle risorse regionali siano state impegnate per la Valdera (che ha circa il 3% degli abitanti della regione). Questo significa che il nostro territorio ha saputo utilizzare benissimo queste risorse grazie ad una efficace e attenta comunicazione e organizzazione del servizio. Anche questo è un segno della bontà dell’Unione ed è una risposta concreta in un periodo di grandi difficoltà”.
Valdera, 20 dicembre 2013

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Sulla rimodulazione delle centrali operative del 118 in Toscana

Dichiarazione del sindaco di Pontedera (e Presidente della Società della Salute della Valdera) Simone Millozzi

Apprendo dalla stampa, che l’assessore al diritto alla Salute della Toscana Luigi Marroni avrebbe annunciato alcune novità relative alla collocazione delle centrali operative del 118, dopo aver ricevuto la relazione finale della Commissione incaricata.

Si prospetta, secondo queste notizie di stampa, la possibilità che le centrali siano 6 fino al 2016. Vengono date come sedi certe: Firenze, Pistoia, Arezzo, Viareggio e Siena. Mentre sarebbe da definire l’ultima sede tra Livorno e Pisa.

Premesso che ritengo giusta una riorganizzazione di questo servizio, alla luce delle difficoltà economiche e delle politiche di revisione e di riduzione della spesa pubblica. E’ opportuno però che le logiche alla base di queste scelte non vengano dettate da mere rivendicazioni e localismi ma siano fatte sulla base di razionalità, di efficacia e di merito.

Come abbiamo già avuto modo di far rilevare, Pontedera è baricentrica, rispetto all’area Vasta Nord-Ovest nella quale deve essere individuato l’ultima centrale operativa. E’ quella che ha oggettivamente tutti i requisiti per rispondere meglio alle esigenze richieste: ha già gli spazi pronti e adatti ad ospitare la nuova centrale operativa 118, è già dotata di collegamenti con le fibre ottiche, ha una esperienza consolidata fin dal 1995 essendo stata la prima centrale operativa in Toscana (e sul suo modello si sono formate le successive e analoghe realtà presenti oggi in regione), gestisce già una popolazione di 400 mila abitanti, ha una posizione geografica ed infrastrutturale baricentrica, ha costruito negli anni procedure e piani di intervento con tutte le altre strutture dello Stato, è collocata su un territorio sede di Dea (dipartimento di emergenza e accettazione con neurochirurgia, cardiochirurgia e neonatologia), impiega già personale formato e altamente qualificato. Per tutte queste ragioni sarebbe opportuno, nell’interesse generale di efficacia e di risparmio della riorganizzazione, che fosse scelta Pontedera come sede della sala operativa del 118. Mi auguro che non si inneschino ancora una volta sterili e becere rivendicazioni campanilistiche che tanti danni hanno fatto a questo Paese e che la buona politica, e la Regione, sappiano guardare al bene collettivo prima che alle rivendicazioni corporative e localistiche.

Pontedera, 21 novembre 2013

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Sul bonus per aiutare le famiglie in difficoltà

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata “Il Tirreno Pontedera” del 13/11/2013

mercoledì
13 novembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

Un bonus per aiutare le famiglie in difficoltà

Un contributo per i nuovi nati e per i nuclei numerosi o con persone disabili Settecento euro l’anno per tre anni: le domande raccolte dai Comuni
di Emilio Chiorazzo

PONTEDERA
Un aiuto alle famiglie. Arriva dall’Unione della Valdera, grazie a un sostanzioso finanziamento della Regione ToscanaEd è sotto forma di bonus, legata ai figli. Potranno averlo le famiglie che aspettano un bambino (700 euro per ogni nuovo nato), quelle che di figli ne hanno almeno quattro (settecento euro l’anno, per tre anni e, 150 euro in più per ogni figlio dopo il quarto) e le famiglie che, invece, hanno figli disabili. Tre tipologie di contributi che arrivano dopo altri due provvedimenti, di segno identico, che erano stati annunciati nei giorni scorsi: la partecipazione al servizio “Sos lavoro”, da parte dei Comuni dell’Unione Valdera e l’avvio del servizio di microcredito (prestiti fino a tremila euro, per far fronte a piccoli pagamenti, come le utenze, da restituire in tempi lunghi).
I nuovi contributi, hanno la stessa filosofia: aiutare le famiglie in difficoltà. Da una stima fatta dagli uffici dell’Unione Valdera – il provvedimento potrebbe interessare migliaia di famiglie. Basti pensare che solo i nati, nel corso dell’anno passato, nei Comuni dell’Unione, sono stati quasi mille e trecento. E un centinaio sono le famiglie che hanno più di quattro figli. Oltretutto, proprio per cercare di coinvolgere quanta più gente possibile, tra i requisiti è richiesto un reddito Isee di 24mila euro, che per una famiglia di 4 persone corrisponde ad un reddito annuo complessivo di circa 60.000 euro. Per presentare le domande ci si può rivolgere agli uffici Urp del proprio comune di residenza, ma sono stati messi a disposizione anche altri recapiti, che possono trasmettere direttamente ori line la domanda alla Regione Toscana che provvederà a dare il via all’erogazione del contributo.
Per le richieste relative alla presente annualità c’è tempo fino al 31 gennaio del 2014. Dall’ Unione fanno sapere che è preferibile prenotare un appuntamento con gli uffici per l’aiuto nella compilazione della domanda. E necessario avere con sé un documento di riconoscimento, il codice fiscale dei familiari, l’eventuale certificato che attesta la grave disabilità (cioè la certificazione della cosiddetta legge 104). «Con l’aiuto dei Comuni stiamo attivando sportelli per aiutare i cittadini in ogni paese- dice il presidente dell’Unione Valdera Simone MiIllozzi – oltre che abilitati a gestire gli interventi regionali molti operatori sono già in grado di erogare alcuni dei più importanti servizi Inps (esempio il rilascio del Cud) e l’abilitazione della tessera sanitaria. Infatti l’esperienza maturata lo scorso anno aiutando le famiglie nella presentazione delle domande ori line per l’iscrizioni scolastiche ci ha spinto a intensificare la realizzazione di sportelli dedicati al cittadino, punti di riferimento, di accoglienza e di aiuto per le famiglie e gli anziani che non sempre hanno la possibilità di accedere ai servizi erogati on line».In merito agli aiuti regionali, il Presidente sottolinea l’importanza e l’universalità in quanto mirano ad aiutare oltre alle famiglie con figli disabili o le famiglie numerose, anche le giovani coppie e le famiglie medie che fanno nascere un figlio: «è un segnale di speranza nel futuro in un momento economico e sociale buio prosegue Millozzi – noi siamo in prima linea nel contrasto alla povertà e al disagio sociale ed il nostro impegno riguarda ormai una fetta sempre più grande di famiglie che sta scivolando nella disperazione».

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Sull’articolo della Nazione relativo alla selezione interna al Comune Rettifica ufficiale del Comune di Pontedera

In relazione all’articolo pubblicato stamani dalla Nazione di Pontedera, dal titolo “Ho chiarito al magistrato come si è svolto il concorso” il Comune chiede la rettifica per il ristabilimento della verità dei fatti.

Nell’articolo sono presenti numerose inesattezze che cambiano completamente il senso dei fatti avvenuti.

Innanzitutto è opportuno chiarire che l’esposto del dipendente riguarda una selezione interna per la progressione di categoria avvenuta nel 2009 tra il personale già assunto e non un concorso aperto all’esterno.

Il sindaco non ha assunto la Presidenza della Commissione e mai avrebbe potuto farlo trattandosi di una commissione tecnica e composta quindi di pubblici funzionari. Il sindaco ha avuto l’unica incombenza, assegnatagli dalla legge, di sostituire con apposita ordinanza sindacale il Presidente della Commissione, la compianta Dottoressa Daniela Donati, viste le sue condizioni di salute che non le consentivano più in quel momento di essere presente fisicamente nel ruolo assegnatole. Al posto della Dottoressa Donati è stato nominato Presidente della Commissione il Direttore Generale dell’Unione, dottor Giovanni Forte che ha poi portato a conclusione la selezione.

La dottoressa Daniela Donati non è mai stata segretario generale del Comune e non lo è mai stato nemmeno il dottor Antonio Pasquinucci, chiamato impropriamente in causa nell’articolo in oggetto.

Il sindaco è stato ascoltato dalla Procura come persona informata sui fatti esclusivamente sul ruolo e sulle mansioni del compianto Direttore generale del Comune e non sugli aspetti di merito delle prove su cui si basava la selezione della quale si è occupata la parte tecnica alla quale va la mia completa fiducia.

Nessun ruolo nel merito è stato svolto né poteva esserlo dalla parte politica dell’amministrazione. Il ristabilimento della verità dei fatti e dei ruoli è essenziale per chiarire la linearità delle questioni. In una fase politica come questa, dove qualunquismo e populismo demagogico la fanno da padrone anche nei nostri territori, queste materie delicate rischiano di dare falsi argomenti di critica ai denigratori e a coloro che non hanno alcun progetto da proporre alla città se non quello di infangare l’esistente.

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Sulla piazza senza auto a Montecastello

Riproduciamo l’articolo giornalistico della testa della Nazione Pontedera del 13/10/2013

 

domenica 13 ottobre 2013

Testata: NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina: 22

Montecastello sogna la sua piazza senza auto


Presentati i progetti per riqualificare l’antico borgo con pedane e piste ciclabili

MENTRE avanzano le nuove fognature anti-frane, il pericolo maggiore, Montecastello pensa anche a restaurare la sua piazza Malaspina, sottraendola almeno in parte al ruolo attuale di strada e parcheggio per restituirla alla comunità e ai forestieri. Che non sono pochi perché gli agriturismi montecastellesi stanno andando alla grande. Accanto alla piazzetta e sotto la cima della rocca e della chiesa di Santa Lucia, è già stato realizzato un bel giardino, mentre a poche decine di metri funziona da anni un parcheggio. Ma per il futuro, studenti di ingegneria dell’università di Pisa hanno realizzato anche altri progetti per rilanciare questa perla storica e paesaggistica.

AD ESEMPIO, una pedana che congiunga la storia con le moderne regole sull’accessibilità in modo da collegare la grande porta del castello alla strada che scorre tra le due cerchie delle mura, una pista ciclabile e un percorso segnalato per mountain bike. Il passato, il presente e il futuro di Montecastello terra di etruschi e già presente come struttura medievale prima del Mille è un tesoro che guarda Pontedera dall’alto. Vantando una nobilità superiore a quella della città di cui è da 4 secoli frazione. E anche chi non li conosceva, i suoi tesori e le sue criticità – tanti edifici e strutture da aggiustare, restaurare – sono apparsi in tutta la loro evidenza ai 100 partecipanti alla bella visita organizzata ieri dall’Urban Center e guidata da Michele Quirici e Paolo Morelli. Vi ha partecipato anche l’attuale castellano, il marchese Alessando Torrigiani Malaspina – casata importante che attraverso matrimoni viene dai Malaspina e prima ancora dai Franceschi e dai Galletti – che ha aperto le porte anche della chiesetta del castello. Fornita di palchetto dove i nobili assistevano alla messa e che nei primi anni dopo la seconda guerra mondiale, con la chiesa parrocchiale distrutta, accoglieva anche tutta la popolazione.

IL SINDACO Simone Millozzi ha poi confermato che continueranno gli interventi per rilanciare il borgo, oggi con una popolazione di circa 250 persone che salgono a 400 con i nuovi insediamenti nella zona del campo sportivo, per la verità non molto integrata col borgo. E mentre gli studenti hanno specificato i singoli progetti, l’ingegner Daniele Neri ha presentato il suoi studi e il vice presidente della consulta Mattia Belli ha annunciato l’inizio di un percorso per coinvolgere su questo argomento l’intera popolazione.

Mario Mannucci

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Sulla “guardia ecologica”

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata “Nazione Pontedera Valdera” e “Il Tirreno Pontedera” del 10/10/2013

 

giovedì 10 ottobre 2013

Testata: NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina: 1

 

Rifiuti, ecco la “guardia ecologica”

 

L’ex vigilante del dismesso tribunale sorveglierà vie e piazze

di MARIO MANNUCCI

IN ATTESA che liberi anche i locali dai fascicoli, scaffali e e mobilia – per la cui presenza il sindaco chiede, “esige”, affitto e indennizzi – il Tribunale emigrato a Pisa ha liberato i due dipendenti del comune dislocati a Palazzo Pretorio con funzioni di sorveglianza. Una donna e un uomo. E se la prima è tornata a Palazzo Stefanelli, il secondo comincerà da lunedì la sorveglianza ecologica anti rifiuti abbandonati.

GIRERA’ per i quartieri, e soprattutto in quello della stazione e dei villaggi, inizialmente per dissuadere e richiamare all’ordine chi non usa correttamente o non usa per niente Igenio (o il porta a porta in centro) poi per multare chi persiste. In pratica, farà la guardia ecologica, la prima guardia ecologica di Pontedera e forse della Valdera. Non avrà la divisa di vigile urbano perché vigile urbano non è, «ma collaborerà strettamente con la polizia municipale – dice il comandante Michele Stefanelli – e anche con la Geofor».

IL SUO LAVORO sarà di farsi vedere, dissuasione passiva, e cogliere sul fatto chi infila nell’auto i sacchetti dell’immondizia per portarli da qualche altra parte – il famoso fenomeno dell’emigrazione del rifiuto – fino ad indagare dentro i sacchetti, con l’ausilio del personale Geofor, per verificare se il contenuto è in regola col cassonetto dove era destinato. IL SINDACO Simone Millozzi si dice fiducioso per i risultati che porterà la “guardia ecologica”: «Soprattutto dopo l’allungamento dei periodi di sosta e disponibilità di Igenio nelle strade e nelle piazze, l’elusione delle regole è scesa dal 20% al 10%. Ma resta ancora una fetta di elusione che vogliamo eliminare, per cui e in attesa di portare a Palazzo Pretorio i giudici di pace, abbiamo deciso di impiegare in questo compito l’ormai ex sorvegliante del Tribunale». Ma se ora ha un addetto ufficiale, la sorveglianza ecologica vanta già 35 multe per chi non ha smaltito la spazzatura come regola vuole.

«SONO MULTE da 100 euro – spiega il comandante Stefanelli – che aumentano in caso di recidività. La guardia ecologica avrà anche il potere di richiamare all’ordine, e magari rimandare a casa per mettersi in regola, chi non rispetta orari e corretto uso della chiavetta per aprire Igenio». Ma è vero che sono in tanti a non averla, questa chiavetta? «No, ora sono rimasti in pochi. E alcuni giorni fa – spiega il comandante – una famiglia di stranieri ci ha mostrato proprio la chiavetta che secondo qualcuno, invece, non aveva».

 

giovedì 10 ottobre 2013 Testata: TIRRENO PONTEDERA Pagina: I
Rifiuti abbandonati, il Comune al contrattacco

Rifiuti abbandonati,il Comune al contrattacco
Da lunedì farà l’esordio una guardia ambientale, perlustrerà i quartieri dove si verificano più episodi: darà informazioni, ma potrà anche multare

di Emilio Chiorazzo – PONTEDERA

Lo potremmo chiamare il vigile dei rifiuti, anche se non è un agente della polizia municipale. Ma ne svolgerà tutti i compiti o quasi. Da lunedì, il Comune, passa al contrattacco per combattere il fenomeno della spazzatura abbandonata per strada. Ci sarà un controllo costante. Che avrà un ruolo di deterrenza, ma anche di verifiche, ispezione e, alla fine, farà scattare le sanzioni. I cittadini incivili, sono informati.

La nuova figura. Si tratta di un dipendente del Comune di Pontedera che, fino al 14 di ottobre, era addetto -insieme con una collega – alla vigilanza all’interno del Tribunale di piazza Curtatone. Da quando gli uffici giudiziari si sono trasferiti a Pisa, quel ruolo, in pianta organica non c’è più: la dipendente donna è stata trasferita all’ufficio tributi, dove c’era carenza di personale. Al dipendente, invece, è stato assegnato il compito di “guardia ambientale”. Dovrà vigilare un’area della città, quella che va dalla stazione ai villaggi, dove si verifica il maggior numero di abbandoni. Lo farà a turno: qualche giorno al mattino, altri di pomeriggio. «E non è escluso – spiega il sindaco di Pontedera Simone Millozzi, nel presentare il nuovo servizio – che di tanto in tanto, la sorveglianza venga effettuata anche di sera».

I compiti a cui dovrà assolvere. Quello che parte da lunedì, nelle aree che sono servite con il servizio Igenio, sarà un presidio capillare. Gli “occhi” dell’amministrazione comunale si concentreranno soprattutto nell’area dove ci sono più casi di abbandoni di rifiuto. «L a guardia che svolgerà servizio nel quartiere – spiega Michele Stefanelli, comandante della polizia municipale unica dell’Unione – lo farà intanto a scopo deterrente. Girerà in divisa, sarà costantemente in contatto con la centrale operativa. Ma avrà anche una funzione educativa e formativa. Soprattutto i primi tempi, dovrà parlare con la gente, dare spiegazioni. Da lunedì lo affiancherò anch’io, per alcuni giorni. Avrà anche il supporto dell’ufficio ambiente». E poi ci sarà l’azione repressiva, quando si troverà davanti a situazioni insostenibili. «Se sarà necessario- continua il comandante Stefanelli – potrà chiedere l’ausilio degli operatori ecologici della Geofor, per ispezionare il contenuto dei sacchetti e per cercare elementi utili a risalire aglì autori degli abbandoni». Che, una volta individuati, saranno multati: cento euro per la sanzione, più un incremento nel caso in cui la persona scoperta e ritenuta responsabile sia anche recidiva. «Se però – spiega Stefanelli – ci troviamo davanti alla flagranza del fatto, spesso, costringiamo la persona a riprendersi il proprio rifiuto, a portarselo a casa e a conferirlo correttamente. Ma questo, ovviamente, non gli evita la sanzione».

Un fenomeno che sta calando. Quand’è partito il servizio di Igenio – i cassonetti mobili, che si spostano a orari stabiliti da una piazzola all’altra – di sacchetti abbandonati se ne trovavano a decine ogni mattina. Gli operatori della Geofor hanno dovuto fare gli straordinari, per recuperare i rifiuti lasciati fuori posto. «Ora questa tendenza è calata – spiega il sindaco Simone Millozzi – anche se i rifiuti ci sono ancora. A volte ingombranti. Un fenomeno legato all’inciviltà e a una cultura sbagliata. Che, con la presenza della uardia ambientale, vogliamo correggere. Sono diminuite anche le persone che, approfittando di situazioni anomale, non si sono provvisti della chiavetta elettronica per conferire i rifiuti nei cassonetti di Igenio. Geofor ha fatto una seconda distribuzione capillare, un porta a porta: siamo più o meno intorno al 10-15% di famiglie sprovviste di chiavetta». Geofor su richiesta del Comune ha annullato la pausa dalle 13 alle 16 (i cassonetti venivano non utilizzati in questa fascia oraria), ed ha allungato il tempo di permanenza in ogni piazzola.
In un anno una multa a settimana
Da quando tra il Centro storico (da via Saffi, perla precisione) a i Villaggi, è partito il servizio di raccolta con Igenio, i cassonetti mobili, alcuni controlli spradici sono stati fatti dagli agenti della polizia municipale. Il comandante della polizia dell’Unione, Michele Stefanelli, spiega che «abbiamo effettuato dei servizi anche con agenti in borghese, per cercare di capire i motivi di un fenomeno che, in alcuni momenti, ha assunto anche dimensioni preoccupanti. E alcuni “colpevoli”li abbiamo pure trovati». In un anno le multe elevate sono state circa 35: una ogni 10 giorni. Mentre, purtroppo, i sacchetti abbandonati, sono decine, ogni giorno, e nel fine settimana, aumentano anche. «Abbiamo chiesto la collaborazione sia a tutti i nostri dipendenti, che sono autorizzati dal regolamento a fare vigilanza e controlli che agli operatori ecologici della Geofor, per debel lare il fenomeno», spiega il sindaco.

 

 

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Sul concorso di idee per il tribunale

 

giovedì 10 ottobre 2013

Testata: TIRRENO PONTEDERA

Pagina: I

Concorso di idee per il tribunale

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata del“Il Tirreno Pontedera” del 10/10/2013

Sarà coinvoltala gente per decidere come destinare i locali quando saranno vuoti
PONTEDERA Il sindaco è stato chiaro fin dal primo giorno: traslocato il tribunale, il Comune vuole rientrare in possesso di Palazzo Pretorio il più celermente possibile. E in questa opera, anche il Prefetto di Pisa, chiamato in causa, sta dando una mano. I locali di piazza Curtatone sono stati svuotati dei giudici e del personale, dal 14 ottobre scorso. Ma non degli archivi. Che occupano le stanze e non permettono al Comune di disporre di quei locali. «Vogliamo il coinvolgimento della città – spiega il primo cittadino, Simone Millozzi – su come destinare quella struttura, appena ci verrà liberata dai fascicoli dell’archivio giudiziario. Lanceremo una manifestazione di interesse pubblico, per avere idee e contributi sull’uso, ma anche per avere investitori su quello spazio». Com’è avvenuto per altre questioni, l’amministrazione vuole coinvolgere la gente, mettere a confronto i cittadini sulla possibilità di utilizzare, per la comunità, il Palazzo Pretorio. «Ma attenzione – avverte il sindaco – le sue funzioni future dovranno essere legate a quelle storiche del palazzo. Un luogo per l’arte, per la cultura, per il commercio». E anche per il turismo, perché uno dei punti fermi, oltre al fatto che una parte dello stabile dovrà ospitare gli uffici del giudice di Pace, riguardano proprio l’ufficio turistico cittadino che, dall’attuale sede di via della Stazione Vecchia,troverà una collocazione all’interno del palazzo Pretorio. «L’idea è quella di tracciare tutti insieme il futuro dell’immobile, partendo da ciò che c’è: le carceri, gli altri uffici che fungono da archivio. Non crediamo che lì, ad esempio, possano essere trasferite sedi di associazioni che già si trovano altrove, né che possa essere interessata da una trasformazione radicale», spiega il primo cittadino di Pontedera. Insomma, chi pensa che lì possono esserci ricavati appartamenti, sbaglia, l’idea del Comune è altra. Mentre, rimane ancora top-secret, il progetto per la nuova destinazione di villa Crastan, sede attuale della biblioteca, ma che nel corso del 2014 sarà resa libera, perché sarà pronta la nuova biblioteca sul viale Piaggio. «Ci sono delle idee ma al momento non le svelo», conclude Millozzi.

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