Sul concorso di idee per ridisegnare l’asse del Viale Piaggio

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati dalle testate del Tirreno e della Nazione del 02/08/2013

venerdì
2 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
12

 

Il ponte tra passato e futuro: ecco 3 idee

 

Concorso di idee selezionati progetti per ridisegnare l’asse del viale Piaggio

UNA ZONA, quella dell’asse del dente Piaggio, che rappresenta Pontedera, nella sua totalità. Prima di tutto il suo passato, quello di una cittadina sorretta da un’industria un tempo florida e stabile. Oggi che l’indotto della Piaggio, per gli effetti del tempo, è nettamente ridimensionato, quell’asse produttivo non ha comunque cessato di essere un punto strategico per Pontedera, e dovrà esserlo anche in futuro.
«QUANDO qualche mese fa abbiamo ottenuto dalla regione un finanziamento di 10 milioni di euro per più linee di intervento, non abbiamo avuto alcun dubbio che una di queste sarebbe stata la riqualificazione del dente Piaggio, per la creazione del cosiddetto “Parco dell’innovazione” di Pontedera, come compimento di un percorso su cui lavoriamo da tempo», ha spiegato il sindaco Simone Millozzi. Era di qualche settimana fa l’emanazione, da parte del comune, di un bando che invitava professionisti e progettisti, anche riuniti in gruppi, a manifestare il proprio interesse realizzando progetti di ridisegno del dente Piaggio. Alla chiamata hanno risposto 13 soggetti di caratura internazionale, di cui tre sono stati selezionati. La principale direttrice verso cui si snodano i tre progetti è quella della riqualificazione dell’area senza perderne i caratteri originar “del resto oggi lì sorgono già realtà importanti come il Sant’Anna, Pont-Tech, oltre alla Piaggio e al suo museo», precisa Millozzi. In quella zona quattro sono gli interventi in cantiere per il futuro: la realizzazione di un collettore fognario per collegare la zona industriale di Gello al depuratore di Valdera Acque; la riconversione dell’ultimo immobile Piaggio, l’ex archivio, in via del Fosso Vecchio, per cui si pensa ad una struttura che dia una risposta al tema della robotica intrecciata al mondo manifatturiero; la realizzazione di un parcheggio multipiano e, infine, la riqualificazione urbana dell’area.
«MA SOPRATTUTTO dal concorso di idee – specifica Millozzi – abbiamo scelto i progetti che in futuro daranno un segnale di forte riconoscibilità all’asse: forse, infatti, oggi il su{) importante contenuto in termini di ricerca e innovazione, cultura e produttività, non è valorizzato al meglio al suo esterno, da chi transita a Pontedera». Tre nomi importanti dell’architettura nazionale ed internazionale sono stati selezionati per l’affidamento dei progetti.
PER QUANTO RIGUARDA il masterplan, ovvero la riqualificazione urbana dell’area nella sua interezza, è stato scelto il progetto dello studio Archea Associati, fondato a Firenze nel 1988, oggi è un network di oltre 100 architetti: «L’obiettivo del nostro progetto è quello di collegare le varie componenti di quest’asse, nate per finalità diverse e in tempi diversi, in un 44parco” unico, conferendo un’idea di coesione e armonia», ha specificato l’architetto Marco Casamonti. Il progetto dello studio Miralles Tagliabue Embt, con sede a Barcellona e a Shangai, è stato invece scelto per valorizzare il territorio dell’area, anche in base alla sua storia: «Il viale diverrà una quinta urbana, un innovativo ingresso alla città, con segni identificativi rilevabili nella pavimentazione, nel verde, nell’arredo urbano e nell’illuminazione», dice l’architetto Francesca Ciprini.

INFINE sarà lo studio Natalini Architetti & Partners di Firenze a realizzare un parcheggio multipiano nel magazzino dell’ex Ape, «una struttura che sarà anche un elemento di architettura urbana», assicura l’architetto Adolfo Natalini. Grazie a questi interventi «genereremo investimenti per 15 milioni di euro – conclude Millozzi – una città non è fatta solo di piccole manutenzioni ordinarie, ci vogliono anche grandi progettazioni».

Benedetta Bitozzi

venerdì
2 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

 

Nasce il parco dell’innovazione

 

Presentati gli studi di architettura che progetteranno parcheggi e arredo urbano

PONTEDERA

Un parco dell’innovazione per riqualificare spazi e opifici in via Rinaldo Piaggio e completare così il recupero dell’ex Dente Piaggio. Pontedera pensa in grande e mette in moto un percorso «in grado di convogliare in città risorse per quindici milioni di euro», come ha detto il sindaco Simone Millozzi, sostenendo l’importanza del progetto per «iniziare un percorso virtuoso da portare avanti anche con il coinvolgimento delle associazioni di categoria».
Il Comune di Pontedera insieme all’Urban Center, di cui è presidente Daniela Pampaloni, ha affidato a tre studi di architettura la progettazione di interventi per un nuovo percorso urbano nell’area dell’ex Dente Piaggio. E ieri in municipio il sindaco Simone Millozzi ha presentato gli studi di architettura selezionati attraverso un concorso di idee e le linee di intervento del nuovo percorso ubano destinato a diventare un viale di ingresso per Pontedera in cui funzioni diverse dovranno unirsi. Gli obiettivi dati dall’amministrazione oltre a quello della creazione di un fronte urbano “univoco ed identificabile” prevedono il miglioramento dell’assetto urbano ed edilizio con nuovi sistemi di arredo, valorizzazione degli spazi averde, creazione di percorsi pedonali e ciclabili, il miglioramento dell’illuminazione.
Tre i progetti: Masterplan, idee per la città per il recupero di viale Rinaldo Piaggio e delle aree vicine, affidato allo studio di Firenze Archea associati; riqualificazione urbana del viale stesso affidato allo studio Miralles-Tagliabue Embt; il progetto del parcheggio multipiano nel magazzino ex Ape affidato allo studio Natalini. Tutte realtà di progettazione abituate a lavorare nel mondo e che porteranno la loro visione di città e design a Pontedera. I tempi richiesti perla presentazione dei progetti sono abbastanza stretti, metà settembre.
L’operazione consentirà di completare la riqualificazione di un’area su cui dal 1990 sono stati investiti almeno 30 inilioni di euro e dove presto sarà inaugurata anche la biblioteca con nuovi investimenti per la cultura nonostante le difficoltà del momento, come ha ribadito il sindaco. «Sicuramente un’occasione di sviluppo e di crescita anche dal punto di vista occupazionale. Potrà essere anche una traccia per il lavoro successivo dell’amministrazione comunale – ha aggiunto il sindaco – e sulle prospettive di una città che avendo saputo recuperare gli spazi dismessi dalla Piaggio ha evitato, grazie alla lungimiranza dell’epoca, di non trovarsi in una città con capannoni abbandonati vicino al centro».

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Sul trasloco di PontLab

giovedì
1 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
13

 

PontLab, il polo della ricerca trasloca in 570 metri quadri

 

Protocollo d’intesa: dalla vecchia fabbrica al futuro
di SILVIA PASSETTI

APRIRA’ a settembre il nuovo laboratorio di Pont-Lab. Si tratta dell’ultimo tassello nella storia del riqualificato Dente Piaggio, ormai un centro di riferimento per ricerca e innovazione. PontLab, che ha sede a Gello, sbarca anche nei locali del Cerfitt, il centro di Ricerca e Formazione sull’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico gestito da PontTech per conto del comune di Pontedera. Il protocollo d’intesa tra comune di Pontedera, PontTech e PontLab è stato firmato ieri e il trasferimento sarà allestito per il mese di settembre. Il nuovo laboratorio ha una superficie di circa 570 metri quadri, di cui quasi 420 destinati alle attività di laboratorio e i restanti 150 a uffici e servizi. Al piano superiore della struttura è progettato un auditorium, ma sono aperte anche altre possibilità. Il nuovo laboratorio sorge nel Dente Piaggio, nel cuore pulsante della ricerca.
Luogo di innovazione, che ha visto nascere il motore ad idrogeno e il Plasmix. «Esprimo tutta la mia soddisfazione per quello che è stato fatto all’interno del Dente Piaggio in questi anni -ha detto
il sindaco Simone Millozzi quest’area industriale è stata riconvertita alla ricerca e all’innovazione».
UN PROGETTO in cui ha creduto la Regione Toscana e a cui ha contribuito con i suoi finanziamenti. «Il Polo della Valdera con il Cerfitt costituiscono un importante snodo per innovazione, trasferimento tecnologico e ricerca in Toscana – ha detto l’assessore regionale Simoncini – un sistema che rappresenta un elemento strategico per la competitività del sistema produttivo regionale». Pont-Lab è stata istituita nel 2008 su iniziativa di Pont-Tech e di Aequalis. Dal 2011 è partecipata per il 51 % dal comune di Pontedera. Svolge servizi alle imprese in campo di prove meccaniche, rilievi dimensionali, consulenze e certificazioni. Un’attività in crescita. Il fatturato è aumentato dell’11 % rispetto al 2012 e le risorse umane sono incrementate del 30 %. Il 40 % sono donne, il 76 % laureati.
«NEL NUOVO laboratorio del Dente Piaggio verrà svolta l’analisi di materiali non metallici spiega il presidente di PontLab Lucio Masut – mentre la sede di Gello sarà dedicata all’esame dei materiali metallici, alle prove di caratterizzazione e durata sui componenti. Qui le attività saranno potenziate con la realizzazione di nuovi laboratori dedicati allo studio dei fenomeni legati all’esposizione ad ambienti nocivi di materiali e componenti». Pont-Lab offre servizi sia ad aziende grandi come Nuova Pignone, Gucci, Tod’s, General Electric sia ad aziende del territorio, come Tmm, Leader Pump’s, Novicrom. Alla firma del protocollo anche Riccardo Lanzara, presidente di Pont-Tech. «Nel campo dell’innovazione non dobbiamo mai stare fermi – dice Lanzara – la corsa continua per raggiungere nuovi obiettivi». Proprio Pont-Tech ha presentato due invenzioni di grande impatto: il motore all’ammoniaca e con il contribuito di Revet il Plasmix, un materiale derivato dal riciclo
della plastica.

Silvia Passetti

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Variazione di bilancio per finanziare sociale e scuola ma anche investimenti e lavori

mercoledì
31 luglio 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

Risorse a sociale e scuola ma anche investimenti

 

Pontedera, doppia variazione di bilancio coi finanziamenti da Roma e Firenze il sindaco Millozzì: «A breve partiranno i lavori di asfaltatura su viale America»
di Manolo Morandini

PONTEDERA
Doppia variazione di bilancio per navigare nell’incertezza del quadro normativo. La macchina comunale di Pontedera muove a vista, ma prova a tenere la barra dritta. Nelle casse entrano 800mila euro, restituiti da Roma per la partita dei soldi dell’Imu 2012, e altri 1,2 milioni di contributi erogati dalla Regione, a fronte del finanziamento da 10 milioni per il completamento del Polo tecnologico Valdera. Tutti soldi al centro di due operazioni per ridare incisività all’azione di governo.
La spesa corrente. Vale 800mila euro la partita dei soldi dell’Imu 2012 restituiti da Roma a Pontedera. Soldi che la giunta di Palazzo Stefanelli ha deciso di destinare alla spesa corrente per recuperare il terreno su due dei punti fermi dell’amministrazione Millozzi: il sociale e l’istruzione.
Nel dettaglio, oltre 300mila euro sono destinati a finanziare il sociale riportando la dotazione delle risorse in linea con l’anno scorso. Altri 200mila euro andranno per la refezione scolastica. E poi c’è la partita del trasporto pubblico locale: 200mila euro la spesa inserita a bilancio a fronte di un taglio che ammontava a 350mila euro. In parti colare, tra le cinque linee cittadine è in corso la sperimentazione sulla due, quella che dalla stazione ferroviaria passa dall’ospedale Lotti, da via Fantozzi, e poi va verso Santa Lucia e Gello, con le nuove fermate dei Villaggi, lungo la Tosco Romagnola, e quella nella zona industriale di Gello, di fronte al Dipartimento di prevenzione e medicina del lavoro.
Gli investimenti. Sul fronte delle spese in conto capitale a dare ossigeno ai conti di Palazzo Stefanelli è il contributo di 1,2 milioni di euro della Regione Toscana legato al finanziamento da dieci milioni per il completamento in cofinanziamento con il Comune del Polo tecnologico Valdera, che insiste nell’area del Dente Piaggio.
In particolare, per la realizzazione degli spazi destinati a Pont-Lab. «Il laboratorio di servizi alle imprese di cui il Comune ha scelto di essere azionista si trasferirà entro la fine di quest’anno nei nuovi spazi sull’asse del Dente Piaggio», dice il sindaco Millozzi.
I soldi in arrivo dalla Regione serviranno per 500mila euro a finanziare l’acquisto degli arredi della nuova biblioteca comunale, la cui apertura al pubblico è indicata per la fine dell’anno o al massimo nelle prime settimane del 2014. «Contiamo però di recuperare parte di questi soldi – sottolinea il sindaco -, con il contributo che potremmo spuntare attraverso il bando regionale sulla cultura, la domanda è partita in questi giorni e crediamo di avere buone chance di finanziamento per una struttura che ha un respiro sovracomunale». E se altri soldi da Firenze prenderanno la via di Pontedera potrebbero servire ad ampliare il ventaglio delle manutenzioni. «Ci sono situazioni oggettive che necessitano di una nuova asfaltatura – afferma Millozzi -. A breve partiranno i lavori su viale America ed è in corso la gara per l’affidamento dei lavori in via Dante». Poi ci sono i 170mila giuro destinati agli impianti sportivi, per l’adeguamento dello stadio Mannucci. E una cifra analoga sul fronte della viabilità, marciapiedi e altre asfaltature.

 

 

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L’ultimo saluto al professor Enzo Catarsi

A nome della città di Pontedera e della comunità de La Rotta, rivolgo un pensiero affettuoso e riconoscente a Enzo Catarsi, nostro illustre concittadino, stimato docente universitario, competente formatore, attivo e attento cittadino.

Nello scorso mese di ottobre, quando apprendemmo della sua nomina a Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze gli rivolgemmo pubblicamente le nostre congratulazioni. Scrivemmo che quella nomina era il riconoscimento di una carriera universitaria di prestigio e di grande responsabilità. Oggi come allora rinnoviamo quel giudizio e aggiungiamo un ringraziamento pubblico per la sua costante attenzione e partecipazione alla vita sociale e culturale della città e della sua frazione.

Enzo Catarsi ha avuto la capacità di seguire sempre con attenzione le vicende della sua Pontedera. citando Cesare Pavese si potrebbe dire che ha fatto sua l’idea che “Un Paese ci vuole, non fosse per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.

Enzo è stato parte di Pontedera, ha vissuto nella città, ne è stato protagonista e componente. La presenza di tanti suoi concittadini oggi, qui, dimostra quanto la sua figura, la sua persona abbia influito su di noi.

E’ anche in qualità di presidente della Conferenza Educativa dell’Unione dei Comuni della Valdera, con il Centro Risorse Educative e Didattiche ed il Coordinamento pedagogico per i servizi all’infanzia dei Comuni dell’area che desidero ricordare Enzo Catarsi per la sua azione e il suo impegno mirati a promuovere una più diffusa e partecipe consapevolezza pedagogica che ha coinvolto la scuola, in particolare quella della prima infanzia, le famiglie, le istituzioni. Un’azione educativa quella di Enzo che riporta l’idea di un giovane Gramsci con le proprie riflessioni circa l’intellettuale organico rivolte a diverse classi sociali per il rinnovamento culturale e per l’affermazione del diritto all’educazione e all’istruzione.

Forte è stato per Enzo, e l’ha trasmessa alle persone che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui , l’idea del riscatto culturale che si pone alla base della democrazia e della partecipazione.

La sua azione con il Comune di Pontedera affonda le radici nel tempo, quando negli anni 80-90 era consulente e coordinatore dei servizi alla prima infanzia dell’area, dando un forte impulso per la qualificazione del lavoro nel Nido con proposte formative e pedagogicamente fondanti, orientate anche al coinvolgimento delle famiglie.

Catarsi è stato impegnato nella costruzione del Centro di Documentazione G. Rodari che ha seguito per molti anni, promuovendo iniziative che hanno coinvolto la scuola di ogni ordine e grado sui contenuti cari a Rodari: uno per tutti l’originalità e la creatività.

In qualità di direttore della Rivista edita dal Cred Valdera” Fare Formazione” proprio nell’ultimo dei numeri della rivista, attualmente in stampa, ha rilasciato una intervista sulla visione della scuola rispetto alla recente riforma, affrontando il rapporto tra educazione-istruzione-arte.

E’ da sottolineare la sua importante idea della ricerca del “bello” negli spazi della quotidianità con alcuni cenni alla cura che Pontedera e altri comuni dedicano all’abbellimento dell’arredo urbano, come educazione all’arte; la proposta è che la stessa cura sia rivolta anche agli spazi dove, per definizione, si educa e si istruisce. Da qui la promozione di iniziative ed eventi fatte anche qui a La Rotta con la Consulta, le Associazioni e i Circoli della frazione, in particolare significativa l’esperienza con la Scuola dell’Infanzia dove ha promosso e curato un percorso sull’arte dal titolo “Il bello di Mirò” .

Lo stesso impegno ha profuso negli anni della collaborazione con la biblioteca di Pontedera per la promozione della lettura, a partire dalla scuola dell’infanzia. Nel periodo sono numerosi gli incontri con gli autori di studenti ed insegnanti per un confronto costruttivo sulla motivazione alla lettura.

Il significativo lavoro svolto per la qualificazione del Nidi della Valdera e per l’importanza della lettura precoce sono documentati in alcune pubblicazioni edite dal Comune di Pontedera.

E’ significativo che uno dei suoi ultimi impegni pubblici presi a Pontedera sia stato quello di far parte del gruppo di esperti che si stava occupando della valorizzazione della futura nuova biblioteca cittadina: il luogo della cultura per eccellenza della città. Ancora oggi nell’atrio del Comune c’è un grande gazebo, dedicato alla futura biblioteca “Giovanni Gronchi” nel quale campeggia il nome di Enzo Catarsi, come membro del Comitato per la Biblioteca. Non rimuoveremo quel nome. E’ un modo per ricordarlo, per ricordare il suo impegno, per pensare che dentro quella biblioteca vi sia comunque un po’ della sua cultura e del suo contributo.

Sarebbero molte e tutte importanti le cose da ricordare che per noi oggi devono essere uno stimolo a non interrompere qui. Ed è proprio con questo intento che vogliamo salutarlo insieme agli educatori, agli insegnanti, alle famiglie, al Cred, alle istituzioni che rappresento, alla comunità intera, con un rinnovato impulso e una promessa ad impegnarsi nella ricerca del “bello”, dell’arte, della cultura.

Per tutto questo Enzo Catarsi ci mancherà.

Alle persone care, a suo figlio, ai suoi amici, a tutti coloro che lo hanno avuto come maestro e professore, alle tante comunità di cui Lui era parte vada il cordoglio mio, dell’Amministrazione Comunale e della città di Pontedera.

Pontedera, 8 agosto 2013

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A fine luglio l’opera d’arte “La Via della Seta” di Hans Peter Ditzler lascerà la rotatoria del Villaggio Piaggio Il ringraziamento all’artista Hanz Peter Ditzler.

Alla fine di luglioLa via della seta”, l’installazione plurimaterica realizzata in materiali sintetici e vetroresina, composta da nove elementi e situata su un’asse di circa 100 metri di lunghezza sulla rotatoria nella zona del villaggio Piaggio, lascerà la città.

Per sei anni l’opera, ricca di colori e di forme, ha allietato e incuriosito migliaia di automobilisti che sono transitati per quel tratto stradale. L’installazione, realizzata dall’artista svizzero Hanz Peter Ditzler, promossa dall’amministrazione e dalla Fondazione Piaggio nel 2007, senza alcun dubbio, è stata protagonista della rinnovata immagine di uno dei principali luoghi urbani ponendosi, allegoricamente, come porta della città.

A completamento del progetto ambientale pensato dall’artista ricordiamo inoltre Segnali elementari ubicato nel 2007 nella zona della Bellaria

Il contesto e l’originalità nella progettazione della Land Art, da parte del Comune sono stati sempre elementi prioritari. Frutto della lungimirante visione di una politica culturale che ha immaginato interventi di arte urbanistica creativa, le opere ambientali nella città, hanno creato un impatto, un’esperienza con uno spazio depurato e libero da qualsiasi condizionamento. L’artista nella Land Art (termine coniato nel 1969 da Gerry Schum) esce dai luoghi tradizionali quali gallerie o musei per intervenire direttamente sullo spazio macroscopico della natura, tipico della cultura anglosassone e del paesaggio americano.

L’intervento artistico di Ditzler, a cui va il sentito ringraziamento, di tutta la città, si è inserito dunque in un’esperienza consolidata per la crescita urbanistica del territorio che ha visto in questi ultimi anni artisti di fama internazionale impegnati a lasciare testimonianze artistiche nei luoghi della nostra città.

Queste testimonianze continueranno ad arricchire gli spazi pubblici e i luoghi della vita collettiva della nostra città, compreso quello spazio. L’amministrazione comunale continuerà a rendere più bella, attraente, vivace la città; perché una città bella e ricca d’arte è anche più vivibile.

 viadellaseta

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Sulle dichiarazioni del Sindaco di Santa Maria a Monte, Parrella

Santa Maria a Monte vuole proseguire la strada da sola: è liberissima di farlo. Se ritiene un costo l’Unione perché non uscire subito? L’Unione, come dice la parola stessa, è una intesa tra pari. Nessuno obbliga altri a fare ciò che non vogliono.

E comprensibile la necessità del neo sindaco di tenere assieme visioni diverse nella sua maggioranza tuttavia, al netto della strategia politica, occorre capire qual’è l’obiettivo reale che intende raggiungere.

Penso al contrario che sia sempre più necessaria, di fronte alle riforme istituzionali che investono anche i comuni, l’esigenza di tenere un livello di rappresentanza adeguato autorevole che possa interfacciarsi con la Regione per le politiche sovracomunali e di area vasta. E’ difficile in questo contesto che la sindaca Parrella, che ha una lunga esperienza politica, scelga al contrario di indirizzare il suo comune verso l’isolamento e una “autarchia” anacronistica. Tuttavia deve essere chiaro che il motivo che ci spinge a gestire insieme servizi e funzioni è proprio quello di renderli più efficaci e migliori per i cittadini. E’ intuitivo e banale il fatto che gestendo insieme molti servizi si ottiene una economia di scala. Se si crea un corpo di polizia municipale più grande si otterranno più vigili a contatto con i cittadini, liberati dalle incombenze burocratiche, e non meno vigili. L’Unione ha funzionato in questi anni. Il livello di costo dei servizi sul territorio è rimasto a livelli accettabili, gli abitanti sono aumentati, le scelte politiche sono state positivamente condivise. La Valdera ha avuto in questi anni un ruolo che non aveva mai avuto nel passato. Ha ottenuto risorse come mai era successo, è cresciuta ed è migliorata. Il Comune di Santa Maria a Monte ha anche guidato l’Unione per un anno. Mentre oggi un esponente della stessa area politica della sindaca Parrella ricopre il ruolo di vicepresidente.

Appare quindi pretestuoso e sinceramente poco rispettoso di tutti gli altri comuni presenti mettere pubblicamente sotto esame questa Unione. Come è vero che ognuno è libero di fare le sue scelte è altrettanto vero che nessuno può mettere gli altri sotto esame. Abbiamo bisogno di amministratori che credano fermamente in questa strada intrapresa e che rifiutino ogni tipo di demagogia, che porta poco lontano. Deve essere chiaro che in questo anno ci aspettiamo che il sindaco di Santa Maria Monte sciolga queste ambiguità di fondo e evidenzi, con più nettezza, le linee politiche della sua maggioranza. Ognuno si prenda quindi le proprie responsabilità e faccia le sue scelte senza mettere sotto esame nessuno.

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In ricordo di Dolfo

dolfoEsprimo a nome mio,  dell’Amministrazione e dei componenti del comitato del Centro per l’Arte Otello Cirri profonda tristezza e sentito cordoglio per la scomparsa dell’artista Dolfo.

Legato a Pontedera da sincero affetto donò alla collettività, mosso da grande altruismo, nel 2009 l’opera Le Tre Grazie in acciaio inox situata sulla rotonda di via Vittorio Veneto.

Trasferitosi da Volterra a Pisa insegnò negli anni Settanta presso l’Istituto d’Arte Franco Russoli. In questo ambiente ricco di stimoli ruppe con il passato ed affinò la sua tempra di scultore, riscuotendo numerosi e qualificati consensi in numerose iniziative che a partire dal 1985 lo videro appassionato protagonista della vita culturale pisana.

Nel 2007 il Comune gli ha dedicato presso il Centro per l’Arte Otello Cirri una significativa personale che ha rappresentato un’esperienza di rifiuto degli stereotipi a favore, come ci ricorda Ilario Luperini, caro suo amico di una vita, “della creatività come condizione ottimale dell’esistenza”.

Il Sindaco Avv. Simone Millozzi

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Il sindaco Simone Millozzi ringrazia il commissariato di pubblica sicurezza di Pontedera per l’arresto degli aggressori dell’anziana

Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi ringrazia i dirigenti e gli uomini del Commissariato di Polizia di Pontedera che hanno svolto le indagini relative alla brutale aggressione di una anziana avvenuta in città un anno addietro.

Le indagini sono state minuziose e costanti e hanno portato, anche grazie alle moderne tecniche di investigazione, all’individuazione del presunto colpevole. Preoccupa la giovane età dell’indiziato già avviato in una carriera criminale. Ma il Comune e il territorio confidano sulla qualità e sulla competenza delle forze dell’ordine cittadine che in questi anni non hanno mai fatto venir meno un puntuale e capillare controllo del territorio.

La comunità ha condannato duramente gli autori di questi atti criminali. Invito pertanto sempre i cittadini alla massima collaborazione con le forze dell’ordine e colgo ancora una volta l’occasione per rinnovare la stima e l’ammirazione di tutta la città per gli operatori che con professionalità e dedizione stanno assicurando alla giustizia anche gli autori di questo drammatico episodio.

Pontedera, 8 luglio 2013

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Il cordoglio per la morte di Gino Nunes

Ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Gino Nunes. Nunes è stato un indimenticabile sindacalista nel nostro territorio, un grande presidente della Provincia di Pisa e un ottimo consigliere regionale. Nunes ha anche ricoperto la carica di membro della Fondazione Piaggio dando un impulso importante al ruolo di questo ente tra impresa e territorio. Ha attraversato da protagonista una lunga fase di trasformazione del territorio provinciale e regionale. Ha voluto dedicare la sua vita alla politica, alla comunità, nonostante avesse altre competenze e altre strade professionali. La sua scomparsa è una perdita enorme per il partito in cui ha militato e per tutto il centro-sinistra pisano. Lo ricorderò con grande affetto: ai suoi familiari e alle persone a lui care vada, in questo triste momento, il mio cordoglio e la mia vicinanza.

Pontedera, 1 luglio 2013

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Il Presidente dell’Unione Valdera Simone Millozzi: continueremo uniti, da soli non si va da nessuna parte. All’Unione le deleghe finora gestite dalla Provincia.

I sindaci dell’Unione Valdera, a 4 anni e mezzo dalla nascita del nuovo ente, si sono ritagliati uno spazio di tempo dedicato per ridefinire una strategia unitaria per il futuro prossimo, alla luce dell’esperienza sin qui maturata, dei nuovi vincoli normativi, dei processi di fusione attivati tra alcuni comuni aderenti all’Unione. Pur nell’incertezza data dai processi di carattere nazionale e regionale volti a riorganizzare il sistema delle autonomie locali, i sindaci della Valdera hanno ritenuto necessario tornare ad approfondire ed aggiornare gli obiettivi che sono alla base di questo processo di integrazione strategica, di cui la nostra realtà rappresenta, com’è noto, una delle punte più avanzate a livello regionale e nazionale. Tutti i sindaci intervenuti (erano presenti tutti, con la sola eccezione del sindaco di Lajatico indisponibile per malattia) hanno confermato la validità della strada intrapresa con la costituzione di un organismo in grado di governare le questioni che interessano il nostro territorio; soprattutto i sindaci che hanno aperto un percorso che potrà portare i rispettivi comuni alla fusione hanno evidenziato come la loro scelta sia diretta a rinforzare l’Unione, semplificandone le dinamiche interne. E’ di tutta evidenza che l’unificazione di alcuni comuni non può sostituire in alcun modo la valenza di un ente sovra-comunale: con la nascita dell’Unione Valdera, è tornata al territorio ed alle sue rappresentanze la possibilità di confrontarsi e decidere su politiche che assumono valore e significato soltanto a livello di area. Lo sviluppo economico, la promozione del turismo, le politiche educative, sociali, per la salute, la tutela ambientale, etc. hanno infatti senso se trattate ad un livello dimensionale adeguato, che possa attuare quanto elaborato a livello di indirizzo politico; senza contare il ruolo significativo che la Valdera ha assunto in contesti di livello superiore, dove il sindaco delegato è accolto con la considerazione che compete ad un territorio di 120.000 abitanti. I sindaci hanno confermato la volontà di proseguire e rinforzare il percorso di integrazione, andando al progressivo superamento delle geometrie variabili e rinforzando la struttura direzionale di un’organizzazione che con 30 milioni di bilancio di parte corrente e quasi 200 dipendenti (pressoché tutti provenienti dai comuni della Valdera) a disposizione rappresenta una realtà di assoluto rilievo. A breve i sindaci, grazie all’intenso lavoro svolto tra il 24 e 25 giugno, adotteranno un documento di valenza strategica per un ulteriore potenziamento dell’Unione, consapevoli che, in un difficilissima contingenza socio-economica, grandi o piccoli che siano gli enti, da soli non si va da alcuna parte.

Venerdì prossimo sarà a Pontedera l’assessore regionale alle riforme istituzionali Vittorio Bugli, insieme ai Presidenti di alcune tra le più rappresentative Unioni presenti in Toscana. Sarà quella l’occasione per l’Unione di chiedere alla Regione l’attribuzione di competenze, risorse e deleghe provinciali che possono essere esercitate soltanto ad un livello come quello della Valdera: lavoro e formazione professionale, agricoltura, edilizia scolastica, solo per citare le materie più rilevanti.

Valdera, 26 giugno 2013

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