Sull’inaugurazione del cantiere per la realizzazione della nuova scuola materna nella frazione di Santa Lucia

Oggi presso la frazione di Santa Lucia viene formalmente aperto il cantiere per la realizzazione della nuova scuola materna. L’area interessata all’intervento è situata nella frazione di S.Lucia.

La nuova scuola sarà caratterizzata da un edificio con pianta articolata in zone funzionali, è caratterizzata da un elemento comune centrale (una corte) dove si affacciano le varie zone didattiche (aule e servizi) e collettive (auditorium e refettorio).

La gara d’appalto per la realizzazione dell’opera è stata aggiudicata, per la prima volta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, alla ditta Macchia Srl (con sede a Collesalvetti in Via Genova).

L’importo complessivo dell’opera è di € 2.000.000. Si tratta di un’opera importante per la frazione e che era stata richiesta dagli stessi cittadini. I lavori avranno una durata contrattuale di 300 giorni lavorativi consecutivi che equivale a circa 15 mesi naturali. Sulla base del contratto quindi è ipotizzabile che i lavori potranno concludersi entro il mese di Settembre 2014.

Esprimo la mia soddisfazione per la partenza dei lavori per la realizzazione di questa scuola – commenta il Sindaco di Pontedera Simone Millozzi – per più ragioni.

Innanzitutto si scommette ancora una volta sull’istruzione, sull’educazione, sul sapere, sul futuro delle nostre bambine e dei nostri bambini.

Vogliamo continuare a garantire e a batterci per una scuola pubblica di qualità.

Chi costruisce una scuola costruisce una comunità. Chi investe sulla scuola, investe per il benessere della comunità.”

Questa opera è anche una positiva boccata di ossigeno per l’economia locale. Va sottolineato peraltro che si tratta di una delle prime gare effettuate con il sistema dell’offerta economicamente vantaggiosa invece che con il sistema del prezzo “mediato”

In pratica si tratta di un sistema che seleziona le offerte non soltanto sulla base del semplice ribasso economico ma anche sui criteri e parametri di qualità. Era proprio il sistema delle imprese che ci chiedeva questo e noi abbiamo adottato queste positive norme”.

Con la realizzazione della scuola si conferma l’impegno della città ad investire nell’educazione intesa come diritto primario, che deve essere garantito a tutti i cittadini.

Lo stesso progetto permetterà la realizzazione di un edificio scolastico eco-sostenibile, con impianti di riscaldamento a pavimento, impianti solari termici per la produzione dell’acqua calda sanitaria, impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Mi auguro che i lavori procedano alacremente e che presto questa frazione possa avere la sua scuola materna nuova ed efficiente.

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Sul cantiere per l’adeguamento delle fognature a Montecastello

confStampa-Mcastello-lavori-fognaturaOggi a Montecastello viene formalmente aperto il cantiere per la realizzazione dell’adeguamento della fognatura nella suddetta frazione e per l’esecuzione dei lavori propedeutici alla realizzazione del depuratore. Si tratta di opere importanti per la frazione che erano attese da tempo e che miglioreranno notevolmente la qualità della vita dei cittadini della frazione.

Il cantiere sarà localizzato al di fuori del centro storico e precisamente interesserà le seguenti vie: via Sotto la Torre, via IV Novembre e piazza Vittorio Veneto.

I lavori sono stati assegnati alla ditta che ha vinto l’appalto, la “G.Toniolo” Impianti e Lavori Edili Soc. Coop. con sede a Grosseto in via Siria, 57, per l’importo di € 329.313,38 oltre Iva al netto del ribasso del 23,86%, oltre ad € 12.000,00 per oneri della sicurezza.

I lavori avranno una durata contrattuale di 150 giorni lavorativi consecutivi (che corrispondono circa a 7 mesi e mezzo). Da contratto quindi questi lavori dovrebbero terminare entro i primissimi mesi del 2014.

Si tratta di opere importanti e attese da tempo nella frazione – ha commentato il sindaco Simone Millozzi -. L’Amministrazione Comunale ritiene di effettuare un primo lotto dei lavori per la sistemazione definitiva dell’assetto fognario della frazione, consistente nel canalizzare adeguatamente gli scarichi esistenti, e confluire i medesimi in maniera adeguata. Successivamente sarà realizzato, parallelamente al Rio Filetto, un ulteriore collettore fognario nel quale saranno recapitati gli scarichi dei nuovi interventi edilizi e di tutti i fabbricati attestanti la via della Pineta e il vicolo della Pineta.

Dopo la realizzazione dei vari collettori fognari, si provvederà alla realizzazione dell’impianto di depurazione da ubicarsi secondo le disposizioni che verranno concordate in fase di stesura del progetto del secondo lotto”

Soddisfazione per la partenza dei lavori è espressa anche dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Massimiliano Sonetti.

Pontedera, 12 giugno 2013

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Sul Tribunale: Il Tar accoglie richiesta di sospensiva del Comune di Pontedera. Le cause penali non andranno a Pisa

Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale a luglio, la richiesta di sospensiva dell’ordinanza del presidente del Tribunale, che stabiliva il trasferimento a Pisa, presentata dal Comune di Pontedera.

L’ordinanza stabiliva il trasloco delle cause penali.

Era stato disposto che tutte le nuove cause penali, infatti, sarebbero state trattate a Pisa.

Su questa decisione il Comune di Pontedera aveva presentato ricorso al Tar. E oggi il Tar ha sospeso l’ordinanza del presidente del Tribunale pisano.

Esprimo soddisfazione. Sappiamo che si tratta di una battaglia lunga e difficile ma oggi registriamo un primo punto a nostro favore con la sospensione della misura del Presidente del Tribunale che cominciava di fatto a trasferire le cause penali a Pisa. L’atto del governo precedente è una forzatura. I tagli orizzontali sono inopportuni e inutili. Il nostro tribunale ha i numeri e l’importanza per essere salvato. Andremo avanti sulla strada avviata e continueremo la battaglia anche nelle sedi politiche. Ci auguriamo che questo nuovo Governo, che sta mostrando qualche attenzione in più ai territori, comprenda che i tagli lineari alla giustizia non risolvono i problemi di bilancio e nemmeno aiutano le comunità, che in questa fase stanno facendo conto con le tensioni create dalla stessa crisi”.

Pontedera, giugno 2013

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Sul caso di tubercolosi

Un caso di tubercolosi è stato riscontrato sul nostro territorio. Come è noto si tratta di un bambino che frequenta una scuola elementare del nostro territorio. Il bambino, dalla pediatria di Pontedera, è stato trasferito presso l’ospedale Meyer di Firenze. A lui e alla sua famiglia va il nostro augurio di una pronta e sicura guarigione. Il personale medico ed infermieristico dell’igiene e sanità pubblica della Valdera ha effettuato immediatamente l’indagine epidemiologica, dalla quale non sono emersi fattori di rischio particolari.

Sono stato costantemente e correttamente informato su tutta la vicenda dalle autorità sanitarie che si stanno occupando del caso. Tutte le precauzioni sono state prese e attualmente è in atto da parte delle autorità sanitarie il monitoraggio e il controllo nei confronti di tutti i soggetti che sono stati vicini al bambino. Ovviamente i compagni di classe del bambino, i loro genitori, e gli insegnanti sono già stati avvertiti e parteciperanno ad un incontro con le autorità competenti.

Seguo costantemente la vicenda e con attenzione.

Ho ricevuto tutte le rassicurazioni e pur mantenendo il giusto riserbo sull’episodio posso dire che non ci sono motivi di allarme e di preoccupazione. Si tratta di eventi purtroppo non rarissimi: sono stati 45 i casi di tubercolosi in provincia di Pisa registrati l’anno scorso. Ciò dimostra, dicono le autorità competenti che il “microrganismo è ubiquitario ed i presidi terapeutici rendono la malattia aggredibile e curabile”.

Pontedera, 4 giugno 2013

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Sulla fusione di comuni, sulle funzioni delle Province e sull’Unione

Intervento del sindaco e presidente dell’Unione Simone Millozzi

In un momento di grande crisi e di grandi incertezze istituzionali e politiche, dal territorio della Valdera giungono positivi segnali. Non potrei descrivere in altro modo le notizie, di questi giorni, di una nuova proposta di fusione avanzata dai tre comuni di Capannoli, Peccioli e Palaia.

E’ una buona notizia per tutti. La Valdera sta dando un segnale positivo e di grande maturità. E’ possibile intervenire sulle geometrie istituzionali nel nome del risparmio, dell’unità, della riorganizzazione territoriale. Mi sembra molto positivo che questi messaggi giungano da un territorio che ha sperimentato negli anni recenti un percorso importante di crescita comune. Un territorio dove 15 comuni, costituendo la prima Unione di Comuni in Toscana, hanno messo insieme parte delle proprie funzioni nell’interesse dei cittadini, per migliorare la qualità della vita di tutti. Non è un caso che la Valdera sia l’area della Provincia di Pisa che ha visto crescere con più forza i residenti. Non è un caso che sia il territorio che ha saputo farsi forza di questa unità ottenendo grandi risorse e positiva attenzione dagli enti regionali.

Ritengo, come ho già spesso sottolineato, che l’Unione abbia anche avuto il merito di aver fatto comprendere ai cittadini di essere tutti parte di una stessa comunità, di uno stesso territorio e di uno stesso destino. Oggi, grazie all’esistenza di questo contenitore, registriamo una grande e nuova capacità di pensare e progettare nuove geometrie istituzionali.

Del resto queste fusioni non hanno e non devono avere solo una motivazione economica, pur importante. La strada delle fusioni è giusta anche perché crea condizioni nuove e migliori in questo territorio. Perché ci fornisce strumenti più adeguati alle sfide del futuro.

E infatti noi ci candidiamo con forza, nella nostra dimensione ottimale di territorio della Valdera, come Unione, a gestire alcuni dei servizi che fino ad oggi ha gestito la Provincia. Dobbiamo immediatamente aprire un tavolo con la Regione Toscana nel quale si parli di questa prospettiva ragionando, nel merito, di competenze, funzioni e risorse. L’Unione rappresenta la soluzione ideale perché è una forma associativa “dal basso”, che non comporta costi politici e ha come obiettivo la semplificazione delle procedure, l’ottimizzazione delle risorse e delle attività. Penso che questa sia anche la migliore risposta all’antipolitica o comunque alla politica che non vuole decidere e che rifiuta ogni possibile riforma o possibile soluzione dei problemi.

Il prossimo 28 giugno a Pontedera, si terrà un incontro delle Unioni di Comuni della Toscana con l’assessore regionale alle riforme istituzionali, al federalismo e ai rapporti con gli enti locali, Vittorio Bugli. Le Unioni Toscane incontrano Bugli ed è l’occasione ideale peer chiedere con forza un ruolo nello scenario che si aprirà con l’eliminazione delle Province. Si tratta di un tema di strettissima attualità. La Valdera in questa partita sta giocando e vuole giocare un ruolo chiave.

Per questo è importante percorrere entrambe le strade: la scelta di fondere comuni semplificando e la scelta di dare forza alle unioni. E’ una prospettiva stimolante e giusta, che tiene in piedi il ruolo delle istituzioni democratiche consentendo anche gli agognati risparmi.

Noi siamo molto contenti e soddisfatti dell’azione dell’Unione. Se non ci fosse stata l’Unione della Valdera il nostro territorio non avrebbe visto la crescita che ha avuto e avrebbe pagato con maggiore durezza la crisi in atto.

Mi auguro che l’incontro del 28 giugno rappresenti un momento utile a tutti per riflettere e per consolidare la strada intrapresa. Si sta parlando di riformare le istituzioni locali che sono particolarmente importanti. Sono il presidio dello Stato più vicino ai cittadini. E mai come oggi hanno difficoltà anche loro a rispondere, a causa delle risorse sempre più limitate, alle esigenze della gran parte del Paese. La disaffezione dei cittadini verso il voto alle amministrative, registrato nei giorni scorsi, deve farci riflettere. Il ruolo dei comuni è l’ultimo argine alla frammentazione e l’ultimo strumento di coesione sociale. Questi segnali ci indicano che non abbiamo più tempo. La Valdera è pronta a prendersi le sue responsabilità. Fino in fondo.

Pontedera, 30 maggio 2013

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Sulla cittadinanza ai minori stranieri

La strada intrapresa da questo Governo è quella giusta. Voglio esprimere infatti il mio sostegno e la mia solidarietà per gli attacchi da parte di Forza Nuova al Ministro per l’integrazione Cecile Kyenge per la sua volontà di procedere speditamente nell’approvazione di una legge che finalmente riconosca il diritto di cittadinanza agli stranieri nati in Italia. Conosciamo Forza Nuova anche noi a Pontedera, dove abbiamo subito gli attacchi xenofobi di questa organizzazione e siamo anche per questo vicini al ministro.

 E’ il momento di superare l’anacronistico “jus sanguinis” a favore dello “jus soli”. Chi nasce in Italia deve essere italiano. Il Comune di Pontedera ha fatto la scelta di sostenere con forza questa idea, già da tempo. Lo scorso 10 novembre organizzammo una cerimonia pubblica nella sede del nostro prestigioso Teatro Era nella quale, con lo slogan “Pontedera sono anch’io”, consegnammo una cittadinanza simbolica a ben 603 bambini di 31 nazionalità diverse, con i genitori albanesi o nigeriani, marocchini o rumeni, cinesi o tunisini, ma tutti nati a Pontedera. La partecipazione delle famiglie italiane e straniere fu grandissima. La cerimonia è stata bella e suggestiva fino a quando non fu rovinata dall’irruzione in sala di alcuni attivisti estremisti di Forza Nuova che tentarono di disturbare l’iniziativa.

 La vicenda ha avuto strascichi e Forza Nuova ha messo l’amministrazione comunale di Pontedera nel mirino per questa scelta.

 Per questa ragione mi sento di esprimere ancora di più e con pieno titolo la mia soddisfazione per le scelte del Governo. Sono sempre più convinto di essere nel giusto.

E’ giusto combattere questa palese discriminazione verso una intera generazione di figli di questo Paese. Come stabilisce l’articolo 3 della Costituzione italiana vi sia pari dignità sociale per tutti i cittadini. Molti di questi ragazzi non hanno mai conosciuto i Paesi di origine dei propri genitori, hanno sempre vissuto a Pontedera, che considerano la propria terra, la propria casa e la propria comunità. Frequentano le scuole con i nostri figli, giocano con loro, si divertono insieme e insieme studiano. Verso di loro siamo responsabili. Non vogliamo farli sentire diversi: vogliamo che non ci sia una discriminazione e a loro dobbiamo delle risposte. Occorre lavorare perchè insieme all’imposizione di doveri agli immigrati vengano concessi anche i diritti di cui noi italiani disponiamo.

 Ripeto che si tratta di una legge sulla quale si misura la civiltà di un Paese. Il futuro dell’Italia sarà migliore se sapremo affrontare la sfida della multiculturalità e della multietnicità, se le istituzioni non rimarranno indietro rispetto ad una realtà che è già davanti a noi e che i nostri figli conoscono e accettano. Non è solo un atto di giustizia sociale ma anche un atto di realismo, di curare gli interessi di un Paese come il nostro che sta invecchiano oltre la media e ha bisogno dell’apporto che può venire da energie nuove, anche in campo economico. Anche dal punto di vista della sostenibilità del nostro sistema del welfare. Legalità e integrazione sono i due grandi pilastri su cui poggiano le possibilità reali di una civile convivenza e per l’integrazione si deve cominciare proprio dai bambini.

Una corretta percezione dell’immigrazione da parte dell’opinione pubblica ha bisogno di una accurata comunicazione da parte dei media, se si vuole evitare di alimentare ansia sociale e odiosi episodi di intolleranza. I cittadini sono dalla nostra parte.

 Lo stesso Presidente Giorgio Napolitano ha sostenuto anche che “negare la cittadinanza ai bambini nati in Italia è un’autentica follia, una assurdità”. Anche io condivido queste parole e invito il Governo a proseguire con forza su questa strada.

In questi giorni peraltro in Valdera tutti i comuni, con la sola esclusione del Comune di Casciana Terme, conferiranno la cittadinanza onoraria ai minori stranieri nati in Italia.

 Non posso sottacere in questo quadro sull’atteggiamento delle liste civiche e sugli schieramenti politici vicini al centrodestra che non prendono posizione o, peggio ancora, si schierano apertamente contro questa iniziativa che favorisce l’integrazione e il buonsenso.

Si tratta di una iniziativa simbolica, lodevole, che va nella direzione auspicata da tutti noi, dai cittadini e dal Ministro Kyenge. E’ una iniziativa che vuole dimostrare la volontà di integrare questa importante fascia della popolazione, da parte delle Istituzioni di questo territorio. In questo senso riceviamo tutti i giorni conferma, dai cittadini, dalle scuole, dalle associazioni, della giustezza di questa nostra scelta.

 Valdera, Pontedera e l’Italia siamo tutti noi.

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Sul servizio unificato di Polizia Municipale

Dichiarazione del Presidente dell’Unione Simone Millozzi

In relazione a quanto affermato dai consiglieri di “Valdera Civica”, relativamente al servizio di Polizia Municipale unificata è opportuno precisare quanto segue. Innanzitutto, dai dati e dagli incontri tenuti in Prefettura in questi mesi non si evidenzia alcuna “escalation di furti e rapine” e nemmeno di altri eventi delittuosi. A noi non risulta un peggioramento della situazione dell’ordine pubblico nel nostro territorio, nonostante la situazione di crisi grave che nel Paese sta determinando eventi molto preoccupanti. Prendere a pretesto alcuni e ben delimitati eventi per attaccare una riorganizzazione così importante e strategica del servizio di Polizia Municipale è veramente strumentale e demagogico e, soprattutto, è contro gli interessi reali della popolazione che vive nel nostro territorio. Ciò premesso vorremmo anche precisare che il ruolo della Polizia Municipale della Valdera, nel contrasto della criminalità, è commisurato alle forze di cui questa dispone e si inserisce in un contesto dove operano altri corpi di Polizia dello Stato. Stabilire un nesso diretto tra criminalità e operato del nostro solo corpo di Polizia Municipale è, anche in questo caso, fuorviante. Fatte tutte queste premesse occorre poi entrare nel cuore del problema: Il ruolo della Polizia locale unificata. E’ possibile, come fa Valdera civica, bocciare una scelta strategica di tale portata sulla base dell’operato dei primi mesi (va ricordato che il servizio ha avuto avvio il 15 novembre scorso)? E’ sbagliato e pretestuoso.

E’ evidente a tutti che c’è bisogno di un periodo di “start up”, di avvio, per sviluppare con la necessaria gradualità una riorganizzazione della polizia locale di questo territorio. Questo periodo non è ancora finito nel senso che le innovazioni apportate sono in fase di consolidamento. Ad esempio la gestione unificata delle contravvenzioni è partita e funziona a pieno ritmo ma non è ancora concluso il controllo delle multe pregresse da parte dei singoli uffici territoriali che le avevano emesse. La scelta di centralizzare il back-office ha già liberato risorse di personale che sono state destinate ad attività più prossime ai cittadini. Quando l’intero percorso sarà andato in porto (e avverrà entro breve) il personale che ogni comune doveva destinare alla gestione delle multe sarà sempre più libero di operare sul territorio. Non solo. Come spesso accade, le migliorie non si colgono ma sono ben presenti nella realtà: Fa più rumore un albero che cade di mille che crescono. Per citare le novità più rilevanti, con il servizio integrato è stato possibile attivare un ufficiale reperibile 24 ore su 24 anche nei festivi, è stato possibile svolgere servizi congiunti su incidenti complessi avvenuti nel territorio della Valdera, è stato possibile spostare l’uso del telelaser contro le infrazioni al codice della strada anche nei comuni più piccoli; sono stati svolti servizi congiunti con l’etilometro e antidroga, da agenti appartenenti ai diversi comuni e ora tutti riuniti nelle squadre di polizia locale della Valdera.

E’ in fase di elaborazione, anche a seguito di un positivo confronto e apporto del personale di vigilanza e delle organizzazioni sindacali, la centrale operativa pensata per dare un supporto logistico continuativo agli agenti di polizia in servizio sul territorio, che si trovano spesso ad operare in condizioni difficili e senza sostegni possibili.

Questo è accaduto e sta accadendo ed evidentemente i consiglieri di Scelta Civica non se ne sono avveduti. Dispiace che invece non si perda occasione per fare demagogia e addirittura sostenere che la situazione dell’ordine pubblico nel nostro territorio sia “degenerata”. Pensano davvero questi consiglieri che con una polizia municipale divisa e chiusa nel proprio orticello comunale la situazione sarebbe migliore?

Valdera, 14 maggio 2013

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Sul percorso di fusione avviato da Lari e Casciana Terme

Voglio esprimere la mia positiva opinione relativamente all’avvio di un percorso di fusione tra i comuni di Lari e Casciana Terme. Guardiamo con grande attenzione a questo progetto innovativo di riforma istituzionale e che parte dai territori; un percorso che va nella direzione della razionalizzazione delle risorse, dell’ottimizzazione delle strutture, che è stato reso possibile dal dialogo e dalla condivisione sempre più forte degli stessi servizi e delle stesse attività. Tutto questo accade dentro al contenitore dell’Unione della Valdera che in questi anni ha avuto una funzione fortissima di condivisione, di amalgama, di relazione tra le istituzioni di questo territorio. E ritengo soprattutto che l’Unione abbia fatto comprendere innanzitutto a gli stessi cittadini di essere tutti parte di una stessa comunità, di uno stesso territorio e di uno stesso destino. Oggi è grazie all’esistenza di questo contenitore che registriamo una grande e nuova capacità di pensare e progettare nuove geometrie istituzionali. E all’interno dell’Unione questo progetto di fusione deve rafforzarsi e consolidarsi. La Valdera è uno dei territori della nostra provincia più vivace sotto questo punto di vista, ed uno dei più attivi in Toscana. Si è parlato e si parla di molte possibili nuove geometrie istituzionali, di fusioni, di nuovi e più grandi comuni. Tutto questo è positivo ed è il segno tangibile che l’Unione ha lavorato bene, facendo superare divisioni tanto ataviche quanto anacronistiche, campanilismi, e persino, in un fase storico-politica delicata come quella che viviamo, ideologiche. Il nostro territorio rappresenta un esempio positivo anche per la politica e per la buona amministrazione. Dobbiamo continuare su questa strada. Occorre ora candidarci, con forza, nella nostra dimensione ottimale di territorio della Valdera, come Unione, a gestire alcuni servizi che fino ad oggi ha gestito la Provincia. Dobbiamo immediatamente aprire un tavolo con la Regione Toscana nel quale si parli di questa prospettiva ragionando, nel merito, di competenze, funzioni e risorse. L’Unione rappresenta la soluzione ideale perché è una forma associativa “dal basso”, che non comporta costi politici e ha come obiettivo la semplificazione delle procedure, l’ottimizzazione delle risorse e delle attività. Occorre ora, nell’attesa del risultato del percorso partecipativo avviato dai due comuni interessati alla fusione, accelerare sui processi di unificazione delle funzioni fondamentali per i comuni sotto i 5 mila abitanti, entro l’anno.  Penso che questa sia anche la migliore risposta all’antipolitica o comunque alla politica che non vuole decidere e che rifiuta ogni possibile riforma o possibile soluzione dei problemi. Si tratta di un tema di strettissima attualità. Oggi il direttore dell’Irpet traccia il quadro delle problematiche e ci indica questa strada. Credo che la Valdera sia avanti. Dobbiamo continuare questa azione di contenimento dei costi attraverso una migliore organizzazione delle istituzioni. Nell’interesse dei nostri cittadini che hanno già capito l’importanza dell’unità. L’Unione fa la forza

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Sulla protesta degli operai sull’integrativo Piaggio

Ieri pomeriggio i lavoratori della Piaggio hanno partecipato in massa ad una manifestazione contro la richiesta dell’azienda di restituire il premio di produzione già versato agli operai.

Come Amministrazione Comunale comprendiamo lo stato d’animo dei lavoratori costretti, mai come ora, a fare i conti con una crisi drammatica e con gli stipendi dei lavoratori dipendenti ormai fermi da tempo.

Proprio per questa ragione, pur senza entrare nel merito della dialettica aziendale e sindacale, ritengo che sia improponibile la richiesta di restituzione da parte dell’azienda. Una impresa ha il fine di svolgere anche una funzione etica e sociale in un territorio e, in una fase come questa, non può attuare una scelta così dura nei confronti dei suoi lavoratori.

Occorre quindi cercare soluzioni che restituiscano la tranquillità ai lavoratori e che rendano più chiari meccanismi premiali.

Peraltro questa vicenda è paradigmatica della situazione generale del Paese dove l’erosione degli stipendi e dei redditi medi e bassi sta provocando una prevedibile e ovvia contrazione dei consumi che si ripercuote ancora di più sulla nostra industria manifatturiera, in un vorticoso circolo vizioso che occorre spezzare.

Invito quindi l’azienda a rimuovere questa posizione dal tavolo tenendo conto della situazione reale dei lavoratori e si torni a privilegiare un sereno dialogo con il mondo sindacale e operaio.


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I dati sono chiari, le presenze crescono, Pieragnoli di Confcommercio usa termini offensivi per la nostra città.

Il Direttore di Confcommercio Pisa Pieragnoli utilizza in maniera scorretta i dati per dimostrare ciò che non è vero e cioè che il turismo a Pontedera andrebbe male. E’ vero esattamente il contrario.

Ieri la Provincia di Pisa ha diffuso i dati provinciali del turismo che fanno segnare un calo delle presenze (cioè dei pernottamenti complessivi) nel territorio provinciale del 2,1%. Secondo questi dati in Valdera invece le presenza sono aumentate tra il 2011 e il 2012 del 2,5%. Già questo dato dovrebbe far riflettere tutti sulla giustezza delle politiche attuate in questo territorio. Invece Pieragnoli oggi dichiara sui network che il Comune di Pontedera segna un dato negativo del 2,2% delle presenze ed addirittura un dato negativo del 27,5% di arrivi. Il dato che prende in considerazione il Pieragnoli e che estrapola da quelli in possesso della Provincia tiene in considerazione l’ex hotel Cavalieri presente sulla Superstrada Firenze-Pisa-Livorno che è stato chiuso nel 2011.

Ora domando, come si fa a confrontare i dati sul turismo del 2011 con quello del 2012 senza aver il coraggio di affermare pubblicamente che una struttura alberghiera ha chiuso nel settembre/ottobre 2011? Come è possibile computare tra i 2 anni i mancati arrivi e le mancate presenze di una struttura ricettiva,(che per tipologia era l’unica nel nostro territorio), chiusa?

Tutto questo è ancor più grave e disdicevole nonostante un recente incontro con i rappresentanti di categoria nel quale questa circostanza fu alle stesse ben spiegata, approfondita e documentata..

Prendendo in considerazione i dati reali invece a Pontedera le presenze sono aumentate di oltre il 10% nel 2012, e questo nonostante la tassa di soggiorno. Non sono io, quindi, che devo chiedere scusa agli imprenditori. Lo faccia chi mente sapendo di mentire.

Per queste ragioni ancora una volta questa Amministrazione Comunale si trova costretta a smentire i dati di questa associazione che ormai ha scatenato una violenta campagna contro questo Comune, nel nome e nell’interesse di una parte della propria categoria.

Il Comune di Pontedera ha il dovere di governare un territorio dove, in una fase di crisi, si chiedono sacrifici a tutti. Abbiamo applicato la tassa di soggiorno chiedendo di fatto un contributo a chi sceglie di visitare la nostra città. Una città ricca di servizi e sempre più attraente. Non ci sembra che si tratti di un contributo particolarmente oneroso. Invitiamo Confcommercio a riflettere su questa strada intrapresa di scontro e di difesa ad oltranza e corporativa. Non esistono solo i vostri interessi esistono anche le esigenze di una comunità. Parlare di ecatombe del turismo, come fa Pieragnoli è offensivo verso Pontedera e verso l’intelligenza di tutti i cittadini.

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