Il commento sul referendum

Il quorum dei votanti ai referendum è stato raggiunto e superato. E’ stata una straordinaria vittoria della partecipazione dal basso su temi come i beni comuni, l’acqua, la questione energetica e la giustizia; temi che segnano la vita politica e sociale del nostro paese. Colgo l’occasione per ringraziare i cittadini di Pontedera per la straordinaria partecipazione della città, circa il 65%, ben al di sopra della media nazionale, a queste consultazioni. Ancora una volta i cittadini di Pontedera hanno dimostrato di saper valutare correttamente e con intelligenza le questioni nazionali e i temi che li riguardano da vicino. Mi auguro che questa vicenda faccia capire a tutti l’importanza della partecipazione e della condivisione dei cittadini alle decisioni che riguardano così da vicino la vita sociale delle comunità.

Pontedera 13 giugno 2011

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Appello al voto per i referendum del 12 e 13 giugno 2011

I prossimi 12 e 13 giugno 2011 si svolgerà una consultazione referendaria importante. I cittadini sono chiamati ad esprimersi su quattro quesiti referendari. Il primo quesito riguarda le “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”. Il secondo quesito riguarda la “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”. Il terzo quesito riguarda le “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare”. Infine il quarto quesito è sull’”Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale”. Questi referendum hanno un importante valore civico: i cittadini si potranno esprimere sul futuro di acqua, energia e giustizia, tre beni di interesse generale. Votare è un diritto fondamentale, un esercizio di democrazia. Invito tutti i farlo. Personalmente voterò “si” a tutti i quattro referendum.

Pontedera 9 giugno 2011

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Sulla visita all’autodromo di Adria

Riproduaciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sui quotidiani IL TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA del 8/6/2011

mercoledì
8 giugno 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
  «Niente rumore a 150 metri dalla pista»  

La ricognizione all’autodromo “gemello” di Adria ha dato il primo responso
di MARIO MANNUCCI

L’AUTODROMO progettato nella campagna fra Gello e Pardossi può piacere o non piacere, ma la visita a quello di Adria, in attività da 8 anni, ha dato una risposta al problema del rumore. E’ positiva perché a 150 metri di distanza dalla pista il rumore non si sente. E men che mai si sente sul lato opposto, a distanza di circa 500 metri. Lo hanno “detto” i 64 orecchi dei 32 “gitanti” – fra cui chi scrive – approdati in pullman all’autodromo di Adria, presentato come il gemello di quello progettato per Pontedera-Pardossi, mentre la testimonianza elettronica (necessaria solo nel caso che quasi tutti i gitanti, dal sindaco Millozzi in giù, soffrissero di problemi all’udito) ha poi fissato il rumore in 60-70 decibel. Quota normale.

IN PISTA, in quel momento mentre non pioveva – si alternavano in prove private una decina di centauri – il massimo previsto è 26 – E sulla tribuna il rumore dei loro motori si faceva ovviamente sentire, pur essendo sopportabile. Ma proprio la tribuna realizzata sul rettilineo (il punto di maggiore velocità delle moto) e sulla quale la comitiva pontederese si è piazzata come prima tappa del tour conoscitivo, è uno delle principali barriere anti rumore. E’ infatti di terra ricoperta da un tessuto speciale. Un sistema, è stato spiegato, capace di più altri di assorbire il rumore. Tanto più che sopra la tribuna c’è una barriera di alberi. Piazzati, con altri parapetti, lungo tutto il circuito.

LA ZONA è quella del Polesine. Adria, antica città (ora di 20 mila abitanti) costruita 6 secoli prima di Cristo sulle rive del Mincio (poi deviato) e nel cuore del grande delta del Po, dista dall’autodromo più di 10 chilometri. Ci sono però insediamenti agricoli, industriali, ristoranti, più vicini all’autodromo (che esiste da 8 anni) fino ad alcune case proprio a ridosso della pista. Le hanno comprate e vi risiedono i proprietari e i gestori dell’impianto. «Ormai i rumori non li sentiamo più, come chi abita vicino a una ferrovia, che fa più rumore», dicono.
L’impianto di Adria ha due grandi strutture di supporto alla pista lunga 2,7 km, mentre quella prevista a Pontedera-Pardossi è di 3,6 – dove vengono organizzati anche eventi mondani. Dai matrimoni alle feste al congresso della Confindustria dove venne eletta la presidente Marcegaglia. E è stato detto e ripetuto che l’intera economia della zona ne ha tratto gran giovamento, mentre gli addetti diretti all’autodromo vanno da 40 in giorni di bassa utenza a oltre 200 in giorni clou.

LE GIORNATE di gara sono pochissime. E a Pontedera ne sono previste solo 4 all’anno. Anche ad Adria ci furono polemiche, politiche e popolari, quando l’impianto venne progettato e realizzato. Ma ora, assicurano i gestori dell’impianto, è tutto tranquillo, mentre l’intera zona, assicurano, si è risvegliata da decenni di letargo.

 

mercoledì
8 giugno 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
II
  La pista? Un toccasana per l’economia  

In viaggio ad Adria per verificare l’impatto dell’impianto sportivo gemello a quello previsto a Pardossi

«I giovani che se n’erano andati sono tornati e hanno trovato un’occupazione»

ADRIA (Ro). Era diventato un paese per vecchi. Ora, Adria, non lo è più. E, dicono gli abitanti del posto, che gran parte del merito è della pista, quell’autodromo il cui progetto “gemello” dovrebbe sorgere a Pontedera, all’interno della Tenuta Isabella. È questo il motivo per il quale l’altro giorno una delegazione è partita da Pontedera: andare a toccare con mano un impianto già funzionante, per verificarne l’impatto visivo, quello urbanistico e, soprattutto, quello ambientale, con il rumore in primo piano. Erano una quarantina le persone che, guidate dal sindaco Simone Millozzi e dall’assessore allo sport Matteo Franconi, hanno affrontato il viaggio. Un po’ timorosi per il maltempo che, pur avendo funestato gran parte della giornata, ha permesso lo stesso un’ispezione con tanto di misurazioni dei decibel. «E’ stato importante spiega il sindaco Millozzi aver fatto il giro esterno dell’impianto e poi quello alla struttura interna. Tanti dubbi, se c’erano, ma non da parte mia, sono stati fugati». A fare da cicerone alla comitiva (alla quale s’erano aggiunti abitanti di Pardossi, la frazione che più di altre teme l’impatto dell’impianto, membri del Comitato che non vuole la realizzazione del progetto, semplici cittadini, membri della consulta di quartiere e l’assessore calcinaiolo Francesco Sangiovanni) è stato uno dei progettisti dell’impianto, Jarno Zaffelli. Suo il disegno della pista di Adria, suo quello di Pontedera e di tanti altri. «Abbiamo visto la pista in un giorno di intensa attività – prosegue Millozzi – c’erano una ventina di motori che provavano, ne erano previsti 30 in tutto il giorno. Abbiamo misurato il rumore: nel punto di massima espressione, sul rettilineo dell’arrivo, era a 76 decibel, a centocinquanta metri era sceso a 65 decibel. tanto per intenderci è il livello di rumorosità di una strada mediamente trafficata. A quattrocento metri non si avvertiva niente. Si sentiva il passaggio delle auto della vicina strada e quello del treno poco distante. Se l’impianto di Pontedera sarà simile, con le arginature, con gli alberi, le curvature adeguate, non ci sono dubbi, l’impatto acustico sarà accettabile, quasi inesistente. I cittadini che sono venuti con noi lo hanno verificato di persona e hanno ricavato impressioni positive».

La pista si trova tra una zona industriale e alcune abitazioni (la più vicina, dicono i partecipanti al viaggio ad Adria, è a meno di un chilometro). A ridosso, però, c’è la casa del direttore dell’impianto. «Ci vive con la famiglia e due figli – specifica il sindaco – Dovrebbe essere il segno che il rumore è accettabile».

La cosa che più ha impressionato è che la pista ha rivitalizzato la città. C’erano solo vecchi, i giovani se n’erano andati. Aperto l’impianto, è stato un fiorire di attività economiche: case-vacanza, alberghetti, pizzerie, bar e ristoranti. Per non parlare dei 50 addetti che ha occupato l’impianto. «Pontedera non vive la stessa situazione – prosegue Millozzi – ma le ricadute sul piano economiche sono importanti. Da considerare».

Emilio Chiorazzo

mercoledì
8 giugno 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
II
  Faceva più rumore una fabbrica vicina  

La delegazione di Pontedera è partita armata di misuratori dei decibel

PARDOSSI. Divisi. C’è chi si è lasciato affascinare dall’impianto visitato ad Adria, chi, partico con dei giudizi negativi, li ha mantenuti anche dopo il viaggio.
La delegazione di abitanti di Pardossi ha visitato l’impianto motoristico: hanno toccato con mano la situazione che potrebbe verificarsi in città. Hanno potuto, soprattutto… sentire.
Sul pullman anche alcuni consiglieri di minoranza.
A sentire le impressioni estemporanee durante il viaggio di ritorno, sembrerebbe che gli ingegneri di Adria abbiano fatto davvero un lavoro egregio. «Il rumore è tenuto sotto controllo in maniera straordinaria» commenta a caldo Luigi Cecchini che presiede la consulta di frazione. Parole confermate dalle impressioni della consigliera del Pdl Federica Barabotti. «C’erano in tutto 16 moto che giravano sulla pista. A 1600 metri il rumore era quasi impercettibile. E a 500 metri più in là è sparito del tutto». I cittadini sono stati accompagnati in un giro di perlustrazione non solo della sonorità, ma anche dell’economia del posto. «L’autodromo è stato un toccasana per l’economia locale», continua la Barabotti. «Prima la zona stava morendo: i negozi chiudevano e l’imprenditoria stagnava. Ma adesso ci sono alberghi e ristoranti tutt’intorno». I membri del comitato hanno sviluppato invece una visione più critica. «Il giro economie creato lassù, sicuramente più che proficuo, va inquadrato in una viabilità più sviluppata. Capace di decongestionare eventi anche da 5000 persone», entra nel merito Samuele Orsini. Per quanto riguarda la sonorità, Orsini è categorico: «Non sarà un impianto a impatto zero. Anche se le normative saranno certamente rispettate, bisogna mettere in conto le differenze fra i due progetti. E quindi contestualizzare: lassù i centri abitati più vicini sono a 7 km, la pista è in una conca naturale e intorno sono stati edificati terrapieni. Qua, di terrapieni ce ne saranno pochi, e tutto sarà affidato ai pannelli fonoassorbenti. Inoltre a Pardossi correranno normalmente 35 moto». Alfredo Medici, tra gli investitori del progetto di Pardossi, tranquillizza: «A 180 metri dal circuito, l’ingegner Zaffelli ha misurato i decibel col fonografo: ce n’erano 70. Faceva più rumore la fabbrica alle nostre spalle».

Jacopo Paganelli

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Sull’autodromo e le polemiche del comitato

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata NAZIONE PONTEDERA VALDERA del 4 Giugno 2011

sabato
4 giugno 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
  «Tutti sanno del viaggio ad Adria Il comitato fa polemiche inutili»  

LA REPLICA DI MILLOZZI

«POLEMICA fuori luogo». Il sindaco Simone Millozzi non ci sta alle accuse del comitato nato per dire no alla pista in progetto alle porte di Pontedera fra Pardossi e Gello, alla tenuta Isabella. E’ stato infatti proprio il comitato ad accusare il primo cittadino di non essere stato invitato alla visita della pista di Adria, circuito simile a quello previsto a Pontedera. “Il promotore della consulta ha avuto tempo per decidere di partecipare alla visita – spiega Millozzi – A Pardossi c’è stato per più di un mese un manifesto che pubblicizzava l’iniziativa. Chi voleva far parte di questa visita sapeva benissimo tempi, orari e come fare per segnarsi. Ripeto, mi sembra una polemica fuori luogo. Oltretutto, una famiglia coinvolta nella polemica si era già iscritta al primo viaggio poi saltato per maltempo”
E così la delegazione partirà lunedì per Adria. «Anche la questione delle scelta delle prove è infondata – continua Millozzi Andiamo il lunedì perché la pista è aperta, non perché c’è meno gente di lunedì. Infatti, andiamo a vedere e sentire delle prove libere perché saranno proprio quelle che maggiormente saranno ospitate a Pontedera. Mentre le gare previste nel fine settimana saranno non più di 4 o 5». Comunque, il sindaco assicura, se qualcuno è rimasto a piedi, potrà trovare ancora posto sul bus che lunedì alle 7 partirà dallo stadio. «Per prenotarsi basta telefonare al presidente della consulta Roberto Santerini, ci sono ancora una decina di posti». Infine un’ultima stoccata: «Garantiamo massima apertura e trasparenza. Chi ha voglia di venire si segni».

 

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Sull’impianto a biomasse

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata IL TIRRENO PONTEDERA del 5 Giugno 2011

lunedì
6 giugno 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
  «Sull’impianto a biomasse vale la convenzione»  

Autodromo: il sindaco contrario all’arrivo di materiale fuori dal territorio. «Altrimenti tutto il progetto salterà»

PONTEDERA. Il sindaco con ci sta. Né lui, né la sua giunta: il progetto dell’autodromo, all’interno della tenuta Isabella, ruota tutto intorno a quella convenzione che è stata redatta e firmata dagli amministratori e dal gruppo di investitori, guidati dai fratelli Giannetta, proprietari del terreno dove l’impianto sportivo dovrà nascere.

Il nodo della questione è legato alla centrale a olio combustibile che fa parte del progetto stesso. La disputa è sull’approvvigionamento: sul territorio, dice la convenzione che specifica anche il raggio entro cui dovrà essere reperito il materiale per far funzionare la centrale. Settanta chilometri. Non uno di più. Non la pensano così gli ideatori del progetto: la centrale, prevista da cinque megawatt non funzionerebbe, dicono, con il solo materiale che si potrà reperire in zona. Così, in un’intervista rilasciata ieri al nostro giornale da Giannetta, si dice che quel punto della convenzione dovrà essere ridiscusso e che la loro intenzione è quella di reperire la materia prima dalla Germania e da altri stati dell’est Europa

«Per me – dice, in maniera secca, Simone Millozzi, sindaco di Pontedera – vale ciò che è stato scritto in quella convenzione, stipulata proprio per mettere in chiaro ogni punto che poi sarebbe servito a dare il via il progetto».

Rincara anche la dose, il primo cittadino: «La priorità per l’amministrazione comunale è la realizzazione dell’impianto sportivo, l’autodromo. Tutto il resto è secondario. E credo che sia così anche per gli investitori. Ma se non lo fosse, se per loro è diventata a un tratto prioritaria la centrale a olio combustibile, sappiano che troveranno, in me e nella amministrazione comunale, una ferma opposizione».

E’ a rischio il progetto. L’intero progetto. «La centrale sottolinea ancora Millozzi deve approvvigionarsi con materiale che arriva dal territorio, va creata una filiera corta. Se gli investitori di questo progetto non la pensano più così, sappiano con chiarezza che rimetteremo tutto in discussione. Anche l’autodromo».

Che la priorità per l’amministrazione comunale che, in un consiglio comunale del mese scorso ha dato il via al progetto, sia l’autodromo, lo dimostra il fatto che, per sciogliere ogni dubbio, su qualsiasi questione (compreso quello dell’impatto ambientale, che sta tanto a cuore alla gente di Paradossi), è stata organizzata per domani, una visita all’autodromo di Adria, in provincia di Rovigo, perché quella struttura ha le stesse caratteristiche, e gli stessi usi, che dovrebbe avere la pista pontederese.

Dal fronte degli investitori, Alfredo Medici precisa: «L’impianto a biomasse oleose previsto nel progetto è stato sviluppato al fine di garantire l’autosufficienza energetica alle diverse attività previste, compreso lo sviluppo di attività agricole che utilizzeranno l’energia termica. Oltre all’energia elettrica, la centrale produrrà infatti energia termica necessaria per garantire il riscaldamento e il condizionamento delle diverse strutture del parco, oltre al riscaldamento della piscina e delle altre strutture previste. L’acqua calda verrà ceduta all’azienda agricola della tenuta Isabella che la utilizzerà per lo sviluppo di attività agricole».

«La società che gestirà l’impianto a biomasse oleose – aggiunge Medici – condivide pienamente le indicazioni fornite dall’amministrazione comunale, auspicando che, in collaborazione con le associazioni degli agricoltori, si riesca a reperire le quantità di materiale necessario o si sviluppino su questo specifici accordi. La produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili e il dimensionamento e le caratteristiche dei singoli impianti necessari al raggiungimento di questo obbiettivo sono e saranno oggetto di specifici approfondimenti tra i nostri tecnici specializzati e la pubblica amministrazione».

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Ampliamento del servizio Bike sharing e sugli incentivi per l’acquisto dei veicoli verdi

Riproduciamo l’articolo del giornale Il Tirreno Pontedera del 4 Giugno 2011

sabato
4 giugno 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
  Altre due postazioni di bici a nolo  

Un piano per ridurre l’inquinamento atmosferico: dalla Regione i soldi per incentivare l’acquisto di veicoli verdi

Altre due postazioni di bici a nolo. Saranno messe ai Villaggi e alla Fornace Braccini: sono gratis per 2 ore

PONTEDERA. Avremo altri due posteggi per le bici che il Comune dà a noleggio gratuito (per le prime due ore), dislocati in città: saranno piazzati uno ai Villaggi, l’altro nella zona della fornace Braccini. Così le postazioni diventeranno sette in tutto. Il Comune ha presentato il Piano d’azione comunale – conosciuto come Pac – proprio per ottenere finanziamenti dalla Regione.

Si tratta di un piano col quale l’amministrazione comunale disegna i progetti, per l’anno in corso, mirati a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti e a prevenire fenomeni di inquinamento atmosferico: meno auto di vecchia generazione in giro per la città, più biciclette, più mezzi a motore che inquinano meno. Questo il piano, già attivo da anni, per il quale il Comune chiede soldi alla Regione.

Bike sharing. E’ partito a settembre del 2010. Con cinque postazioni: in piazza Cavour, alla stazione ferroviaria, al Cineplex, all’ospedale Lotti e al parcheggio dei cimiteri. Quaranta biciclette che, con una tessera magnetica, rilasciata dal Comune (attraverso la Siat 2p) si noleggiano, senza spendere niente per le prime 2 ore. Adesso arriveranno altre due postazioni, 16 biciclette. Ma, soprattutto, saranno altre due le zone della città collegate e raggiungibili a colpi di pedale.

Il successo di questa operazione è data dai numeri: trecento le tessere distribuite, oltre 3.400 i “prelievi” di biciclette, effettuate in poco più di otto mesi. La postazione più “utilizzata”, manco a dirlo, è quella della stazione ferroviaria: ogni colonnina, delle otto presenti, ha fatto registrare più di 260 prelievi

I veicoli.”verdi”. Una quota, assai sostanziosa di incentivi, è indirizzata a chi decide di acquistare veicoli non inquinanti: dalle biciclette elettriche alle auto a metano o a Gpl.

Nel corso dell’ultimo anno, i soldi sono stati utilizzati quasi tutti per l’acquisto di biciclette elettriche, perché per le altre categorie di veicoli erano disponibili gli incentivi statali che non sono cumulabili – da regolamento – con quelli regionali.

La misurazione dell’aria. La centralina di Pontedera, in via della Misericordia, è classificata come urbana da traffico. Non è stata inserita nella rete regionale e quindi le caratteristiche dell’aria nel territorio del comune di Pontedera non saranno più definite da misure in situ ma estrapolate da quelle rilevate nelle centraline dell’area (cioè le centraline di Navacchio, Cascina e Pontedera, collocate lungo l’asse della Tosco Romagnola). La centralina di Pontedera continua ad essere attiva: la Provincia di Pisa ha concordato con l’amministrazione comunale, le nuove modalità di funzionamento. Intanto, dal rapporto dell’Arpat del 2010, risulta una tendenza al miglioramento della qualità dell’aria in città, rispetto agli anni precedenti.
Altre misure. Nel piano varato dal Comune, oltre a due nuove postazioni di bici a noleggio, ci sono previste, tra le priorità, anche interventi di miglioramento del rendimento energetico degli edifici pubblici: sostituzione delle caldaie, coibentazione, controllo delle dispersioni.

E. Ch.

 

 

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Polizia in festa al Teatro Era

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA del 22 Maggio 2011

(La galleria fotografica dell’evento)

domenica
22 maggio 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
Città in festa per la polizia

La cerimonia per il 159°al teatro Era: un bagno di folla

di GABRIELE NUTI
– PONTEDERA

LA POLIZIA ha celebrato la festa per il 159° della fondazione al teatro “Era” di Pontedera alla presenza delle massime autorità provinciali (prefetto De Bonis e presidente, Pieroni), del sindaco di Pontedera Millozzi e di molti sindaci dei Comuni della provincia e delle massime autorità militari dei carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia penitenziaria. Teatro colorato di bianco, rosso e verde in omaggio ai 150 anni dell’Italia unita. Dopo gli onori ai gonfaloni e alla bandiera del Battaglione universitario toscano che nel 1848 combatté per l’indipendenza dell’Italia, il questore Raffaele Micillo ha salutato le autorità e la cittadinanza (molti i bambini e i ragazzi delle scuole) affermando, tra l’altro, che per garantire libertà e sicurezza a tutti serve il coinvolgimento di tutti, in primis dei cittadini.

INTENSO il saluto del sindaco Simone Millozzi, orgoglioso di ospitare per la prima la festa della Polizia a Pontedera, avvenimento che ha visto in prima linea l’impegno del vicequestore aggiunto Luigi Fezza, capo del commissariato di piazza Trieste. Al termine premiazioni ai poliziotti che si sono particolarmente distinti: encomio al sostituto commissario Stefano Caraceni; encomio e lode all’ispettore capo Carlo De Leo e all’assistente capo Gianluca Silvestri.

LODI CONFERITE al vicequestore Luigi Fezza, all’ispettore Giuseppe Aloisi e ai sovrintendenti Luca Lucchesi, Saverio Scovenna e agli assistenti capo Claudio Zappia e Stefano Mazzotti e agli assistenti Andrea Bassani e Alessandro Daniele; lode al sostituto commissario Sandra Orsini.

ULTIMO riconoscimento alla dottoressa Silvana Pota (da ispettrice diventata funzionario della Polizia di Stato), una delle prime donne a entrare in Polizia e protagonista, trent’anni fa, dell’ingresso del sindacato nell’organizzazione della Polizia e la piena apertura degli accessi alle donne realizzando formalmente la condizione di parità. Al termine rose rosse alle signori e gadget ai bambini.

domenica
22 maggio 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
Encomi e lodi agli agenti valorosi

Per la prima volta a Pontedera, al Teatro Era la cerimonia per l’anniversario della fondazione

Encomi e lodi agli agenti valorosi
PONTEDERA. Una città «vivace e operosa», che ha superato molte sfide e trasformazioni. «Una comunità coesa, che non si gira dall’altra parte»: il sindaco, Simone Millozzi, salutando le autorità presenti alla festa annuale della polizia, ieri al Teatro Era e per la prima volta a Pontedera, ha ripercorso tanti anni di collaborazione tra l’amministrazione comunale, i cittadini e le forze dell’ordine. «La presenza della polizia è molto sentita, c’è un ottimo rapporto che si può leggere anche nella decisione di tanti «ex uomini e donne della polizia – ha aggiunto il sindaco – che hanno scelto la nostra città come dimora stabile».

Il sindaco: «ottimo rapporto tra i cittadini e le forze dell’ordine»

Di sicurezza, tutela del diritto alla libertà e maggior coinvolgimento dei cittadini nell’attuazione del progetto-sicurezza ha invece parlato, aprendo la cerimonia in una teatro affollato da autorità, sindaci della provincia, famiglie e bambini, oltre che da rappresentanti delle forze dell’ordine, il questore Raffaele Micillo.

La festa è l’occasione per consegnare premi – affidata al prefetto di Pisa Antonio De Bonis – al personale della polizia che si è distinto in particolari operazioni.

Encomio al sostituto commissario Stefano Caraceni per i risultati ottenuti in un’indagine servita a sgominare un sodalizio criminale che operava in Italia ed in altri paesi europei, dedito al reclutamento di giovani curdi da destinare nel Pkk (operazione che ha coinvolto anche Ponsacco e Capannoli).

Encomio all’ispettore capo Carlo De Leo e all’assistente capo Gianluca Silvestri per aver smantellato un sodalizio criminale che falsificava patenti di guida internazionali (Pisa, 2 ottobre 2009).

La lode è stata conferita al vice questore aggiunto Luigi Fezza (dirigente del commissariato cittadino), all’ispettore capo Giuseppe Aloisi, ai sovrintendenti Luca Lucchesi e Saverio Scovenna e agli assistenti capo Claudio Zappia e Stefano Mazzotti, agli assistenti Andrea Bassani e Alessandro Daniele per avere concluso un’indagine con l’arresto di otto cittadini stranieri responsabili di traffico internazionale di stupefacenti e con il sequestro di circa 500 chilogrammi di hashish e la somma di oltre 35mila euro (a Pontedera nell’ottobre 2009).

Altra lode è stata conferita al sostituto commissario Sandra Orsini per l’arresto di una persona responsabile dei reati di riduzione in schiavitù, sequestro di persona e violenza sessuale aggravata (Pisa, marzo 2010). Lode all’ispettore capo Carlo De Leo Carlo e all’assistente capo Gianluca Silvestri per un’indagine sul riciclaggio delle autovetture di provenienza illecita (Pisa, 1 settembre 2009).

Trent’anni fa il Parlamento ha varato la legge 121 che segnava l’ingresso del sindacato nella polizia e l’apertura alle donne. E stato consegnato una attestato alla dottoressa Silvana Pota che ha vissuto l’evolversi dei diritti della donna prima e dopo la riforma.

S.C.

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Parco eolico ed energia solare

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA del 21 Maggio 2011

 

sabato
21 maggio 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
3
  Il sole illumina il Dente Piaggio  

Inaugurato il tetto fotovoltaico della ex fabbrica trasformata in parcheggio

PONTEDERA IL DENTE PIAGGIO si mette al sole. E produce energia per il fabbisogno di 102 famiglie. Vinta la sfida del vento (il sindaco ha annunciato che presto ci sarà l’arrivo di altre pale eoliche) ora c’è quella del fotovoltaico, ancora insieme a Electrawind.

UN FRONTE già ben valorizzato, la strada del fotovoltaico – ha sottolineato Simone Millozzi abbiamo pannelli su edifici pubblici, sui tetti delle scuole e degli impianti sportivi. Altri ne seguiranno. Questa nuova realizzazione, coniuga investimento, sviluppo, sostenibilità ambientale». Eccola: un parcheggio coperto con 1.416 pannelli solari, il primo progetto fotovoltaico dell’azienda belga in Italia e che interessa una superficie di 2.100 metri quadrati per una produzione annua di 357kwh all’anno. Electrawind società la cui sede italiana è a Pontedera – è l’unico proprietario dell’impianto ed ha investito un 1,3 milioni nella realizzazione

CARPARK è il nome dell’impianto realizzato nel cosiddetto Dente Piaggio. Una realizzazione che risponde a molteplici aspetti sottolineati con orgoglio dal primo cittadino: benefici ambientali in quanto eviterà l’emissione in atmosfera di 339 tonnellate annue di anidride carbonica, una forte spinta all’installazione di pannelli sui tetti degli edifici senza ulteriore consumo di suolo agricolo, un mantenimento ed una idonea conservazione e tutela, nel caso specifico, delle strutture originarie del parcheggio e della loro memoria storica. Infine c’è anche una somma di 18mila euro l’anno a beneficio dell’amministrazione comunale per il primo anno. Gli anni successivi l’importo, invece, sarà di 15 mila euro.

L’AUSPICIO del Comune è che l’esempio sia seguito anche da altre aziende, prima tra tutte quelle presenti nello stesso Dente Piaggio che potrebbero dare un contributo alla green economy di Pontedera. Il progetto è stato illustrato da Simone Scardigli, ingegnere aerospaziale, project manager e responsabile costruzione e operatività di Eletcrawind. In sala, al Museo Piaggio, i vertici dell’azienda belga, le autorità cittadine, il presidente di Geofor Paolo Marconcini. Quindi il taglio del nastro nel megaparcheggio coperto dal grande parco fotovoltaico. Qui un pannello illustra, in tempo reale, assorbimento e produzione energetica dell’impianto.

Carlo Baroni

 

sabato
21 maggio 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
I
  Nel parco eolico ora arrivano anche i pannelli fotovoltaici  

Sono 1.416 “celle” e bastano a soddisfare il fabbisogno di 102 famiglie. Presto altre 3 pale

PONTEDERA. Un parcheggio verde.

Dove l’ombra non la fanno gli alberi, bensì un “tetto” di ben 1.416 pannelli fotovoltaici, sufficienti a soddisfare il bisogno annuale di 102 famiglie. È il “Carpark” del Dente Piaggio, di fianco al museo della Vespa, restituito nelle sue vesti ecologiche dalla stessa ditta che nel 2008 innalzò le quattro torri del parco eolico di Gello: l’intervento varrà al Comune 18mila euro per il primo anno e 15mila per i successivi.

E la prima volta che Electrawinds – questo il nome della società belga – esporta i suoi pannelli all’estero. Ancora una volta, come fu per l’eolico, il suo punto di partenza è Pontedera: «Da anni lavoriamo proficuamente con questa società ha dichiarato durante l’inaugurazione il sindaco Simone Millozzi -. Le qualità dimostrate hanno favorito il suo insediamento in città: oggi, nei locali Pont-Tech, Electrawinds ha collocato la propria sede italiana».

I lavori, ultimati a fine 2010, hanno richiesto la chiusura del parcheggio per soli due giorni.

Dei 4.500 metri quadrati a disposizione, ne sono stati utilizzati 2.100. L’impianto è già in funzione e da dicembre “assorbe” luce solare in cambio di energia pulita. Questa sarà gestita da Electrawinds, che avrà diritto ai ricavi sulla vendita al gestore.

Alla fine del ciclo, la corrente sarà utilizzata dai cittadini pontederesi, che godranno di un beneficio indiretto: non uno sconto sulla bolletta, ma una royalty annuale, versata dalla società nelle casse del Comune per avere acconsentito, tramite un apposito bando, a far utilizzare una infrastruttura di sua proprietà. La somma pattuita è di 18mila euro per il primo anno, 15mila per i successivi.

L’amministrazione compie, quindi, l’ennesimo passo in favore delle rinnovabili, una condotta ribadita dallo stesso sindaco: «Proseguiremo su questa strada – ha detto Millozzi -. L’eolico a Pontedera non è un fatto episodico, presto arriveranno tre nuove pale, e anche il fotovoltaico è valorizzato: abbiamo installato pannelli su diversi impianti scolastici e sportivi, e altri ne seguiranno».

Millozzi ha infine rivolto un invito alle imprese locali perché traggano spunto dalla riqualificazione del “Carpark”: «Sarebbe auspicabile che questo esempio fosse seguito anche da altre aziende del nostro territorio, in primis quelle del Dente Piaggio, per innescare un circuito virtuoso che coinvolga i soggetti imprenditoriali e i cittadini».

Filippo Bernardeschi

 
Produrranno 357 mila kwh all’anno, realizzazione sul tetto del parcheggio vicino al Museo Piaggio

PONTEDERA. Una superficie di 2.100 metri quadrati, 1.416 pannelli solari e una produzione di 357mi1a kwh di elettricità all’anno, sufficienti a soddisfare il fabbisogno di 102 famiglie. Sono questi i numeri del nuovo parco fotovoltaico, realizzato sul tetto del parcheggio adiacente al Museo Piaggio.

L’impianto – il 14° realizzato da Electrawinds, ma il primo in Italia – eviterà l’immissione in atmosfera di 339 tonnellate annue di anidride carbonica, senza intaccare lo spazio messo a disposizione delle vetture e preservando l’architettura originaria della struttura.

A colpire l’occhio è un display, collocato, a mo’ di promemoria, in cima alla centralina, visibile sul lato sinistro dell’ingresso che dà sul viale Rinaldo Piaggio: il tabellone segnala la potenza in vigore, l’energia prodotta a partire dalla messa in funzione e la relativa emissione annuale di Co2 risparmiata.

Electrawids è l’unico proprietario dell’impianto e ha investito 1 milione e 300mila euro nella sua realizzazione. Dopo la progettazione, la costruzione e il finanziamento, la società belga sarà anche responsabile della sua gestione.

A meno di non frequentare il parcheggio regolarmente, sarà difficile notare grossi cambiamenti. Tuttavia, durante l’inaugurazione, uno dei presenti ha fatto una constatazione, con estremo piacere, riguardo all’ombra prodotta dai pannelli stessi: «In questo modo – ha commentato – risparmio anche sull’aria condizionata nella mia casa».

Filippo Bernardeschi

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Il nuovo servizio wi-fi gratuito

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA di Giovedì 12 Maggio 2011

 

Giovedì

12 maggio 2011

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
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Un ettaro della città é collegata: non si paga la prima ora

PONTEDERA LA PIU’ GRANDE area wi-fi della Toscana è a Pontedera: oltre un ettaro, il cuore del centro storico. E’ stata inaugurata ieri e le parole del sindaco Simone Millozzi non lasciano dubbi: «Perché a Pontedera? Perché questa è una città giovane, che guarda al futuro, che vuol cogliere tutte le opportunità ed offrirle ai suoi cittadini, ai giovani, ai commercianti, alle aziende. Internet è il futuro, e dalla rete e nelle rete si sono occasioni da cogliere e noi vogliamo che Pontedera ne sia protagonista». Queste le ragioni della scelta che era già nelle promesse elettorali del Sindaco. L’assessore Marco Cecchi ha pensato poi a concretizzarle, lavorando su questo fronte per costruire la sinergia che l’ha resa possibile: quella con DeItalia che ieri era presente all’inaugurazione con il direttore commerciale Angelo Garozzo.

MA COME FUNZIONA? Tutti coloro che sono in possesso di smartphone, ipad, notebook, che si trovano nell’area vengono avvertiti dai dispositivi di intercettazione dei segnali wi-fi della presenza della rete Devltalia e, una volta collegati, basta registrarsi con i propri dati e numero di cellulare. Nel giro di pochi secondi l’utente riceve un sms con user name e password da utilizzare per la navigazione. La prima ora è gratis, le restanti sono invece a pagamento. Si può scegliere tra l’acquisto on line tramite carta di credito e l’acquisto di carte prepagate in vendita presso gli esercizi autorizzati. Questi i costi: un’ora 2 euro, due ore 3,80 euro, 10 ore 15 euro, 25 ore 30 euro. Il sito del Comune e quello dell’Unione della Valdera sono, invece, sempre consultabili senza bisogno di registrazione. L’area coperta comprende la biblioteca, piazza Martiri della Libertà, corso Matteotti e piazza Cavour. Ma c’è già l’idea di ampliare ancora.

Carlo Baroni

 

giovedì
12 maggio 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
II
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A Pontedera la più grande area di connessione libera a internet

PONTEDERA. La più grande area di connessione gratuita della Toscana. Internet gratis per un’ora in tutto il centro di Pontedera: dalla biblioteca a piazza Martiri della Libertà, passando per il corso fino a piazza Cavour, il Wi-Fi è libero.Da ieri, Pontedera può vantare la più grande area di connessione gratuita della Toscana, a disposizione dei cittadini per un’estensione complessiva di 11mila metri quadratiD’ora in poi basterà sedersi, accendere il portatile, il cellulare o l’Ipad, e il mondo sarà a portata di un clic: quello che permetterà di connettersi attraverso la rete Devitalia, l’azienda di telecomunicazioni che gestirà il servizio e ne sarà responsabile sotto il profilo della sicurezza.
La modalità di accesso è semplice. L’utente accede alla pagina di cortesia dell’azienda: se vuole navigare, si registra inserendo i propri dati e il numero di cellulare.Nel giro di pochi secondi l’utente riceve un sms con username e password da utilizzare per la navigazione. A questo punto, via con il conto alla rovescia. Dopo 60 minuti non sarà più possibile “smanettare” on-line a meno di non essere in possesso di una carta propagata, acquistatile nell’edicola sul piazzone, al bar Baldini o al J&G di piazza Cavour.La seconda ora costa 2 euro, 3 ore di connessione ulteriore costano 3,80 euro, 10 ore 15 euro, 25 ore 30 euro. C’è poi la possibilità di dotarsi di un abbonamento Flat, che copre tutto l’anno a un costo 150 euro. Anche l’utilizzo della carta è immediato: basta inserire il codice di connessione con essa fornito«Questo traguardo – hanno spigato durante l’inaugurazione il sindaco Simone Millozzi e l’assessore ai sistemi informativi Marco Cecchi – è stato raggiunto senza pesare sul bilancio, sostituendo il nuovo sistema al vecchio contratto adsl, che copriva il centro Otello Cirri e la biblioteca»La vecchia connessione costava circa 3mila euro, ma era limitata agli edifici in questione. Ora una consistente fetta della città è sotto l’ombrello di Internet. E si pensa di estenderlo: «Questo è solo l’inizio continua il primo cittadino Millozzi – sarebbe bello raggiungere la stazione e il villaggio scolastico»Un passo alla volta. La realizzazione di quest’area – definita “hop spot” – è stata possibile anche grazie all’investimento progressivo in fibra ottica, ogni volta prolungata in occasione di manutenzioni e lavori pubblici«Ieri mattina c’era già chi ne approfittava – racconta Fabio dal Canto, responsabile informatico del Comune di Pontedera – i ragazzi delle medie erano già connessi col cellulare. Mentre parliamo, abbiamo trentadue utenti attivi»L’amministrazione auspica il sostegno di tutti quei soggetti istituzionali e imprenditoriali che hanno a cuore l’accesso a internet per l’ampliamento della copertura.

Filippo Bernardeschi

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Sull’editoriale de La Nazione: la replica del Sindaco

Ritengo gravi e fortemente lesive della reputazione di questa amministrazione le considerazioni riportate dalla Nazione lo scorso 8 maggio, nella rubrica Buona Domenica a firma Paola Zerboni.

Innanzitutto non esistono “interessi di scuderia” che giustificherebbero una presunta fretta nell’approvazione del progetto di realizzazione dell’autodromo.Vorremmo sapere quali sono e di che tipo questi presunti “interessi di scuderia” e quale sarebbe questa “scuderia”.

Nello stesso articolo si pongono delle domande retoriche riferendosi ad una presunta fretta che questa amministrazione avrebbe avuto nell’approvazione del progetto della realizzazione dell’autodromo. Anche questo è un mito da sfatare. Non c’è stata nessuna fretta. Di questo progetto si parla, persino sui giornali, da oltre un anno. Non c’è alcun mistero e nessuna fretta. A Pontedera non si impiegano anni per rilasciare autorizzazioni: è un difetto? Anche per l’autorizzazione di altre grandi opere e progetti l’amministrazione comunale è stata sempre celere. Si pensi, tra le opere più recenti, al Ponte alla Navetta o al magazzino ricambi della Piaggio. Dov’è la novità? Dov’è il mistero? Tutto l’articolo della Nazione è tendenzioso e mira ad accreditare l’idea che esista un “interesse superiore” riguardo a questo progetto.

Addirittura si mette anche in relazione uno dei lotti di questo progetto, quello relativo all’impianto a biomasse, con il centro carni della Coop. Tutto ciò è completamente senza senso e non si capisce dove il giornalista voglia andare a parare.

Per quanto attiene allo stesso impianto a biomasse si omette di considerare che rappresenta uno degli otto lotti previsti dal progetto e che necessiterà di apposita autorizzazione specifica. Si omette artatamente di sottolineare come questo impianto rientra tra le fonti rinnovabili (non si può paragonare affatto ad un inceneritore) e nemmeno si dice che la proprietà è obbligata a incentivare la “filiera corta”, ovvero utilizzare oli vegetali prodotti da un indotto della zona distante non più di 70 chilometri, rappresentando ciò una grande opportunità per la lotta ai cambiamenti climatici e un supporto per lo sviluppo dell’imprenditoria agricola. Tuttavia di tutto ciò è prematuro parlare sino a quando non verrà presentata la necessaria richiesta di autorizzazione. A quell’epoca potremo decidere la sua eventuale autorizzazione, il suo dimensionamento, la tracciabilità, la necessità di stipulare accordi di filiera da siglare con attori locali (agricoltori e proprietari terrieri). Sul commento della Nazione si parla anche di un crossodromo di Montecastello che non è mai esistito (ce n’era uno autorizzato a Palaia) che poi fu chiuso non per le proteste dei cittadini ambientalisti ma per l’incompatibilità con l’attività venatoria – si badi “venatoria”, che evidentemente è una attività meno ambientalista – di una vicina tenuta. Perché tutte queste omissioni nel commento della Nazione?

Nell’articolo poi si dice che l’impianto non sarà ad impatto zero. E quale impianto è ad impatto zero? Si può tendere all’’impatto zero ma nessun impianto è ad impatto zero: nessuna infrastruttura, nessuna fabbrica è ad impatto zero. Cosa si fa? Il Comune rifiuta l’insediamento di tutte le fabbriche che volessero eventualmente installarsi a Pontedera?

L’intera procedura di autorizzazione del progetto dell’autodromo sta seguendo l’iter di legge senza alcuna corsia privilegiata e senza alcun standard speciale. L’amministrazione comunale è favorevole ad un progetto che ha il semplice pregio di convogliare sul nostro territorio importanti investimenti economici e quindi di avere una positiva ricaduta occupazionale, particolare molto positivo nell’attuale periodo di crisi.

Per questo mi offende pesantemente, e offende questa amministrazione, l’affermazione finale, come detto, nella quale si dice che la fretta sarebbe dettata da “interessi di scuderia”. L’unica motivazione che noi abbiamo è quella dell’interesse generale e della comunità che rappresentiamo.

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