Sull’autodronomo di Pontedera

mercoledì
4 maggio 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
4
«Via libera» all’autodromo Pd e Pdl stavolta d’accordo

Contrari Rifondazione e Lista Civica mentre l’Idv sì e astenuto
di MARIO MANNUCCI – PONTEDERA

Sindaco e Zito: «Pontedera non può e non deve perdere questa grande occasione»

CON 17 VOTI favorevoli, due contrari e 1 astenuto, il consiglio comunale ha dato il primo ma fondamentale via libera all’autodromo della tenuta Isabella, che debutterà forse nel 2014 e probabilmente sarà intitolato a Giovanni Alberto Agnelli. Hanno votato a favore il Pd e il Pdl, ovvero il primo partito della maggioranza e il primo dell’opposizione. Hanno invece votato contro Puccinelli della Lista Civica e Carla Cocilova di Rifondazione, mentre Amidei dell’Idv, che è nella maggioranza, si è astenuto perché favorevole al progetto salvo che nella parte che riguarda la produzione di energia. L’autodromo di 3700 metri e il suo contorno di albergo da 100 camere, nuova discoteca e servizi, fra cui un impianto ad energia solare e un altro a biomasse che brucerà oli naturali, occuperà l’area della tenuta Isabella della famiglia Giannetta, dove da tempo si svolge anche attività ricreativa. Già 6 anni doveva ospitare un impianto di tiro a volo, mentre ora «si lancia» in questa avventura motoristica. E’ un investimento da 30 milioni con intervento di una società romana che costruisce autrodomi in tutta Italia, compreso quello di Adria (Rovigo) simile a quello progettato a Pontedera. (E il 16 maggio una delegazione pontederese andrà a visitarlo), Si prevede un fatturato di 10 milioni, più 9 di indotto, con 90 posti di lavoro.

IL SINDACO Millozzi, i membri della giunta e la capogruppo Pd, Curcio, hanno parlato di «occasione che Pontedera non può e non vuole perdere perché significa sviluppo nel campo turistico ricreativo e sportivo». Tesi sostenuta anche da Barabotti e Zito del Pdl, mentre critiche, per l’impatto ambientale, per problemi di acqua e di rumore, sono venute da Puccinelli e soprattutto dalla Cocilova, che ha accusato il sindaco di «parlar sempre di crescita sostenibile mentre un impianto come questo è una rovina per l’ambiente». Ma il sindaco ha ribattuto che «non si può fermarsi, che bisogna crescere senza rinunciare a nessun settore, da quello tradizionale delle industria e quelli della cultura e del turismo sportivo». Millozzi ha anche giudicato «una caduta di stile» l’affermazione della Cocilova che «si parla di posti di lavoro per scambiarli con un progetto negativo». Sui banchi di tutti i consiglieri c’era anche la petizione di protesta con 300 firme raccolte fra i cittadini di Pardossi, la frazione più vicina all’impianto, ma sopra il chilometro di distanza, mente il rumore previsto a 500 metri è soltanto « rumore di fondo». Saranno realizzate protezioni con barriere e alberi, mentre la convenzione firmata col comune prevede lo spostamento della pista più verso lo scolmatore rispetto al previsto, vieta l’attività notturna, ridice a sole 5 all’anno le competizioni, che porteranno grande pubblico, mette a disposizione del comune di Pontedera la pista per lezioni di guida e anche per lo sport del ciclismo. Infine: l’autodromo potrebbe diventare la pista-prova della Piaggio e altre aziende. «Sogno che su questa pista – ha detto la capogruppo Curcio – nascano nuovi motori, nuove vespe».

mercoledì
4 maggio 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
I
Via libera all’autodromo Valdera

Il progetto passa: i lavori partono in autunno, a gennaio 2013 l’apertura

La pista cittadina potrebbe portare ricavi che vanno dai 15 ai ventimila euro per ogni giornata di utilizzo coi motori

PONTEDERA. Alla fine l’autodromo, sarà realtà. Col sindaco Millozzi che ha vinto la battaglia in consiglio comunale. «E’ un investimento che valorizzerà il nostro sistema turistico ricettivo e sportivo, già ampiamente competitivo con impianti come il centro ippico Lo Scoiattolo e la piscina comunale – afferma Millozzi – Si tratta, di un’opportunità imperdibile e che la nostra realtà non può perdere». Quello che il primo cittadino promette è un sistema di monitoraggio costante attraverso una serie di centraline elettroniche, i cui dati saranno a disposizione della cittadinanza sul web. Sul piatto c’è anche la rigida convenzione che il sindaco ha stretto coi gestori della pista. La quale prevede un orario esclusivamente diurno per l’attività motoristica, un massimo di 5 gare all’anno, 170 di prove libere e un bus navetta per portare i centauri a visitare la città. Oltre poi a 10 giorni all’anno in cui la pista sarà a disposizione della cittadinanza e alla costituzione di un comitato misto di amministratori e cittadini per la valutazione dell’impatto acustico. Il pullman per la promessa visita ad Adria sarà costituito lunedì 16 maggio. Alla fine 17 consiglieri hanno appoggiato la linea favorevole. Sul voto ha pesato di certo, come ha sostenuto la capogruppo Pd Lucia Curcio, la possibilità di poter vedere le vespe Piaggio girare nel circuito. Due invece i contrari: Cocilova (Rifondazione) e Puccinelli (Lista Civica). Dalle parole della Cocilova èchiaro il motivo «Non possiamo usare i posti di lavoro come ricatto e contropartita a politiche ambientali sbagliate, che di sicuro aumenteranno l’inquinamento», incalza. Mettendo in evidenza, come pure Puccinelli, il rischio idrogeologico della zona. «Abbiamo eseguito studi approfonditi coi nostri tecnici – ribatte il vicesindaco Sonetti – Il nostro comune è il più virtuoso nella gestione delle acque, con circa 7 milioni di euro stanziati per il rafforzamento idrico alla Borra e Santa Lucia». L’opposizione pidiellina, per bocca di Barabotti e Zito, accoglie con favore la proposta e vota il sì. Caldo anche il nodo della centrale a olio vegetale che produrrà 5 Mw di energia per alimentare l’autodromo. A causa della quale Amedei, dell’Idv, si è astenuto.

«Investiremo con cofinanziatori in un progetto che speriamo possa partire nel prossimo autunno e durare un anno – ha detto al termine della seduta del consiglio comunale Alfredo Medici, presidente della Pluris,

la società che ha presentato il progetto – Molto dipenderà dall’iter dell’amministrazione, ma contiamo di renderlo operativo nel 2013. L’impianto potrà guadagnare tra i 15 e i 20mila euro al giorno. Esistono aziende che gestiscono e organizzano questo genere di attività, con le quali siamo in contatto ormai da tempo».

Prius è al suo primo circuito motoristico, ma è proprietaria di un golf club e ne ha presentato un altro in Argentina in questi giorni. Quello dei Pardossi sarà fra i primi autodromi d’Italia (sono 14 attualmente, ma sopra i 3 chilometri sono sotto le dieci unità) e questo dovrebbe garantire un’ottima visibilità. Progettista della pista è stato Jarno Zaffelli, dello studio dromo di Reggio Emilia, i cui clienti sono il circuito del Mugello, di Imola e di Misano e di altre realtà della Moto Gp.

«Questa è una ulteriore garanzia per i cittadini – ha ripreso Medici – perché ci siamo rivolti ai migliori in questo campo, compreso Stefano Cannavà dello studio Mmppm, che ha fatto il planning del progetto».

Grande soddisfazione per i fratelli Giannetta, Gherardo e Antonio, proprietari della Tenuta Isabella dove sarà realizzato l’autodromo: «Abbiamo fatto solo il primo passo. Il bello e più difficile dell’operazione viene adesso. E un progetto che coviamo da più di 20 anni. Allora presentammo un piano per realizzare una cittadella turistico-ricettiva. L’amministrazione fece la scelta, condivisibile, di risolvere il problema dei rifiuti. Poi siamo andati avanti proponendo l’idea di un ippodromo, poi del tiro al piattello e di un kartodromo. Alla fine abbiamo partorito questo autodromo».

Jacopo Paganelli
Andreas Quirici

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Referendum alla Piaggio

Esprimo la mia soddisfazione e il mio apprezzamento per l’esito del referendum alla Piaggio di Pontedera: i lavoratori hanno ancora una volta espresso con chiarezza la loro voglia di contare e di partecipare alle scelte dell’azienda. La partecipazione al voto è stata alta e il responso è stato chiaro. E’ un buon segnale sullo stato di salute della democrazia in fabbrica. Ed è buon segnale sul senso di responsabilità e di appartenenza che i lavoratori hanno verso il loro lavoro. Mi auguro che tutta la rappresentanza sindacale si muova ora in questo spirito, nella direzione comune, senza rispolverare antichi scontri tra opposti estremismi. Adesso è importante che tutto il fronte sindacale riprenda a lavorare compatto per trovare le soluzioni più adeguate a conciliare esigenze dell’azienda e diritti dei lavoratori. Si lavori nella direzione di un positivo sviluppo del territorio e di una crescita adeguata dell’azienda attraverso un piano industriale solido, che può contare sul ruolo positivo dei lavoratori. L’accordo votato prevede una credibile riorganizzazione finalizzata al consolidamento del sito pontederese, che consideriamo un primo significativo elemento del Piano Industriale. E prevede un equilibrio tra le prerogative dei lavoratori e la valorizzazione degli investimenti necessari per dare prospettive di medio termine all’azienda e al ruolo di Pontedera nella strategia internazionale del gruppo. Occorre oggi tutelare l’occupazione attraverso le modalità previste nell’accordo e rafforzare gli investimenti finalizzati alla centralità dello stabilimento di Pontedera. Questi ci sembrano obiettivi garantiti dall’accordo e la sostanziale condivisione registrata dalle sigle sindacali ci pare un segnale di rilievo. A Pontedera il clima sembra diverso dal resto del Paese e oggi registriamo un clima di considerazione e di rispetto del ruolo di rappresentanza.

Pontedera 28 marzo 2011

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Le iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia

Riproduciamo gli articoli giornalistico delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di venerdì 18 marzo 2011

venerdì
18 marzo 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
3
I consiglieri di due Comuni cantano l’inno a Villa Varramista

MONTOPOLI-
NEL GRANDE e storico salone di villa Varramista – ma, in questo caso, soprattutto villa Capponi – è risuonato l’inno di Mameli all’inizio alla conclusione della cerimonia con la quale i consigli comunali di Pontedera e Montopoli hanno festeggiato il 150° dell’Italia. Un’iniziativa pensata in quel luogo perché nella Varramista di Gino Capponi (ultimo della famiglia di quel «Pier» che disse ai francesi assedianti di Firenze «se voi suonerete le vostre trombe noi suoneremo le nostra campane») è passato una fetta non secondaria del movimento risorgimentale quantomeno toscano. Mentre la riunione di due consessi comunali (Varramista è nel territorio di Montopoli ma è legata a Pontedera da contiguità territoriale è dalla più recente dei Piaggio in quella villa) ha voluto essere un messaggio all’unità. «Al non restare ciascuno a casa sua, oggi pericolo grande».

Al tavolo della presidenza, i sindaci Vivaldi e Millozzi, il presidente della Provincia, Pieroni (montopolese di nascita e cittadino pontederese) e il professor Gabriele Paolini, dell’università di Firenze, che ha tenuto una bella «lezione» sulla centralità di Gino Capponi (patriota e moderato e amico di tutti i grandi personaggi del tempo, molti dei quali, come Manzini, Foscolo o Leopardi, Giuseppe Montanelli, ospiti a Varramista) nel processo che ha portato al risorgimento. Ma si è parlato anche del bel romanzo storico «Varramista» scritto a più mani da autori delle Capanne di Montopoli.

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venerdì
18 marzo 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
1-2
La marcia dei mille

Folla per la gara podistica e la cerimonia in piazza
Tutti coi tricolore, piazza Garibaldi invasa da podisti e cittadini
Il maltempo ha graziato in parte la festa per l’Unità d’Italia: cerimonie, discorsi musiche e la corsa tra i quartieri

– PONTEDERA –
LA PIAZZA che del primo eroe risorgimentale porta il nome – e che dopo la ex Piazza Belfiore, ora Andrea, è diventata il cuore delle cerimonie e della memoria di Pontedera – si è colorata ieri mattina di tricolore. Centinaia di persone, dai bambini agli anziani, dai podisti ai ciclisti in tenuta sportiva fine alle autorità civili e militari, hanno infatti accolto l’invito del comune a radunarsi in piazza Garibaldi per festeggiare l’unità d’Italia. E per salutare il tricolore che saliva sul pennone del monumento ai caduti di tutte le guerre. Nonostante l’ora insolita, le 9 del mattino (per legarla alla marcia sportiva) e il tempo quantomeno «traballante», la manifestazione è stata dunque un successo.

LA FILARMONICA Volere è Potere ha intonato più volte l’inno di Mameli, i tricolori sventolavano, le forze dell’ordine erano schierate con i loro ufficiali in città. Dal palco ha parlato il sindaco Simone Millozzi che nel sottolineare con soddisfazione il successo di questa di altre iniziative per l’unità d’Italia, ha detto che «chi non partecipa e alla festa e non nel vuol sapere dell’Italia unita, in senso culturale, storico ed economico, fa del male alla nostra nazione».

I PODISTI della «marcia del 150°» erano partiti dagli impianti sportivi della Bellaria-Cappuccini per convenire in piazza Garibaldi in tempo per la cerimonia e poi ripartite. Con loro, anche un gruppo di ciclisti dell’Associazione La Borra. Il tutto è durato non più di mezzora, graziata anche dalla pioggia, che soltanto poi è ripresa. Già durante il suo intervento, il sindaco aveva citato il presidente pontederese della Repubblica, Giovanni Gronchi, che nel 1961 presiedette alle manifestazioni per i 100 anni e pronunciò un discorso in cui sostenne, ha detto Millozzi, un concetto ancora valido. E cioè che l’unità d’Italia deve restare un processo costante, fatto anche e soprattutto di buon governo affinché le classi più deboli possano progredire. E dopo Piazza Garibaldi, le autorità si sono dirette proprio a rendere omaggio alla tomba di Gronchi, nella cappella di famiglia del camposanto della Misericordia. Una cerimonia che si ripete annualmente in novembre ma che ieri ha avuto un particolare risalto proprio nel quadro dell’Italia unita.
M.M.

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venerdì
18 marzo 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
VIII
Siamo tutti un po’ più italiani

Ricordata la figura di Giovanni Gronchi. Quasi mille podisti hanno partecipato alla marcia
Siamo tutti un po’ più italiani
Moltissimi cittadini hanno festeggiato sventolando il tricolore

PONTEDERA. Tante bandiere tricolori, tante persone di tutte le età e un clima di festa e partecipazione hanno fatto da cornice alla manifestazione organizzata ieri mattina in piazza Garibaldi a Pontedera per celebrare il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Tante le autorità presenti, compreso il sindacoSimone Millozzi, che dopo l’alzabandiera e l’inno nazionale eseguito dalla filarmonica “Volere è potere” ha parlato dell’importanza della ricorrenza celebrata in tutto il paese: «Si tratta di un appuntamento sentito dalla popolazione quanto dalle istituzioni. In giornate come questa dobbiamo unirci attorno ai valori che ci hanno trasmesso i nostri padri costituenti. Ed è proprio alla Costituzione e ai sentimenti che l’hanno ispirata, come la libertà, l’uguaglianza e la solidarietà, che dobbiamo rivolgerci se vogliamo superare le spinte individualiste e divisioniste di cui si sente parlare in questi tempi».

Il sindaco ha poi ricordato la figura di Giovanni Gronchi, illustre concittadino e presidente della Repubblica dal 1955 al 1962, quindi anche nell’anno del centenario, andando poi a deporre una corona di fiori e a rendere gli omaggi di tutti i pontederesi alla cappella privata della famiglia Gronchi nel cimitero della Misericordia. La manifestazione di piazza Garibaldi era anche il punto di partenza della marcia del centocinquantesimo, valida per 330 trofeo provinciale pisano di podismo, alle cui due versioni, da sei e da dodici chilometri, hanno partecipato quasi mille appassionati. La corsa non agonistica, organizzata dal Comitato provinciale pisano podismo e dal Comitato Stracittadina, non prevedeva vincitori o premiazioni, ma ha visto comunque tutte le associazioni sportive del territorio partecipare con passione ed entusiasmo.

A Cascina duecento copie della Costituzione sono state consegnate ai cittadini dai tesserati del Partito Democratico. Accanto al gazebo del Pd presente anche la Lega che distruibuiva il materiale per le elezioni amministrative.

A San Miniato in tanti si sono recati alla Rocca di Federico II per ammirare la maxi bandiera tricolore, di 35 metri per 9, che è stata srotolata lungo il versante ovest della torre da parte della 17a delegazione “Apuana” del Soccorso alpino e speleologico.

Infine, anche gli alunni della scuola primaria “Leonardo da Vinci” di Forcoli e le loro insegnanti hanno voluto fare gli auguri allo Stato italiano con il canto dell’inno, con coccarde tricolori e una grande bandiera di 15 metri.

Nicolò Colombini

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Il taglio del nastro alla scuola dell’infanzia di via Corridoni

Riproduciamo gli articoli giornalistico delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di lunedì 14 marzo 2011

lunedì
14 marzo 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
3
Spunta il giardino alla materna “La città investirà sugli studenti”

Spunta il giardino alla materna “La città investirà sugli studenti”
Festosa inaugurazione allo storico istituto di via Corridoni

di MARIO MANNUCCI
– PONTEDERA

CON UNA FESTOSA e allegra cerimonia sono stati inaugurati il giardino e un nuovo locale della scuola materna di via Corridoni, l’ex «Maternità». Mentre il sindaco in fascia tricolore parlava, i bambini saltavano da un gioco all’altro, “volavano” sugli scivoli, correvano sotto gli sguardi delle mamme e di qualche babbo. «Nonostante i tagli alla scuola – ha detto il sindaco – noi continuiamo a investire sulla scuola, sulla qualità della scuola. E un giardino come questo è indispensabile proprio alla qualità di una scuola dell’infanzia».

IL SINDACO ha quindi comunicato che il costo dell’operazione è stato di 100mila euro, ha elogiato l’architetto Fantozzi per il «bel lavoro fatto», si è scusato per i ritardi causati «da vari problemi incontrati» e ha preannunciato che presto ci sarà un’altra e simile inaugurazione alla scuola materna della Rotta. Dove, anche qui, si sta realizzando un giardino con giochi. I programmi più vasti per le scuole comunali riguardano invece gli interventi alla Pacinotti, che ha bisogno di restauri anche al tetto, e la costruzione della nuova scuola a Santa Lucia.

«E’ DIFFICILE andare avanti con queste ristrettezze – ha aggiunto Simone Millozzi – ma per noi la scuola resta una priorità». Priorità confermata anche nel recente consiglio comunale nel quale l’amministrazione comunale si è assunta la scelta «politica» di dirottare sulla scuola e sul sociale gli utili di 300mila euro arrivato dalla Geofor, utile che invece l’opposizione chiedeva di investire sui rifiuti per abbassare la bolletta che vede l’aumento dell’11%.

Dopo il sindaco, ma era presente anche il vice Massimiliano Sonetti, hanno parlato l’assessore alla pubblica istruzione Liviana Canovai e la preside Cosci, attualmente reggente anche dell’istituto onnicomprensivo della Curtatone, che comprende anche la scuola di via Corridoni. Entrambe hanno sottolineato come giardini e altre attrezzature non siano «un lusso», o qualcosa di simile, per strutture scolastiche ma facciano parte della loro didattica, del loro messaggio educativo.

DOPO LA FESTA all’aperto, è stata inaugurata la sala all’ultimo piano dell’edificio, che un tempo ospitava i giudici di pace, dove i bambini hanno preso d’assalto il rinfresco. La materna di via Corridoni è una storica scuola dell’infanzia di Pontedera. L’edificio era stato realizzato negli anni ’30 per l’Omni, opera Nazionale Maternità e Infanzia, e resta una struttura anche estesamente piacevole. E ora ha un guardino, in erba «riportata» ma soffice e piacevole, davvero d’avanguardia.

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lunedì
14 marzo 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
Festa grande per il nuovo giardino attrezzato

Festa. grande per il nuovo giardino attrezzato
Taglio del nastro alla scuola dell’infanzia di via Corridoni. I lavori sono costati centomila euro
Il sindaco Millozzi «La politica nazionale procede verso lo smantellamento della scuola pubblica, noi facciamo il contrario»
PONTEDERA. Festa per tutti, alunni, genitori, insegnanti, rappresentanti delle istituzioni. Anche il personale della cucina si affaccia per seguire l’inaugurazione del tanto sospirato giardino, che i piccoli, subito dopo il taglio del nastro, prendono giustamente d’assalto. In mezzo all’erba verdissima, due cavalli a dondolo, una tenda degli indiani, una locomotiva variopinta, perfino una torre con annesso spettacolare scivolo ricurvo. La scuola dell’infanzia di via Corridoni da ieri ha un’aria più allegra, e il sorriso stampato sui visi di decine di bimbi scorrazzanti ne è il primo, benaugurante effetto.

C’è voluto un bel po’ (anzi, scusate per il ritardo), ma alla fine ce l’abbiamo fatta, dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi. «L’anno scorso parecchio tempo ce l’hanno fatto perdere gli interventi fatti sulla caldaia. Le condizioni del tempo, poi, non è che ci abbiano aiutato. Ma oggi finalmente consegniamo alla scuola e alla città questo spazio verde attrezzato, un giardino nuovo che vuole essere l’immagine dell’impegno dell’amministrazione nei confronti dell’istruzione».

I lavori sono costati, spiega Millozzi, 100mila euro, «una cifra che ha anche un significato politico: una delle voci più importanti del bilancio di previsione 2011 del nostro Comune riguarda l’istruzione e il sociale. La politica nazionale va in un’altra direzione, verso lo smantellamento della scuola pubblica, della sua qualità. Noi cerchiamo di fare il contrario». Cita nuovi progetti: «Due milioni di euro per una nuova scuola a Santa Lucia, nuove aree verdi per l’asilo nido e la materna de La Rotta», tutti segnali «che indirizziamo ai corpi docenti e alle famiglie, dicendo che non è nostra intenzione lasciarli soli».

«È necessaria la forte collaborazione di tutti», è il pensiero dell’assessore alla cultura Liliana Canovai, «per mantenere alto il livello della scuola pontederese, che è di qualità, come ci viene riconosciuto anche a livello regionale.

L’anno scorso, con le iscrizioni per la scuola dell’infanzia, nessun bambino è stato lasciato a casa. Un grande risultato che cercheremo di replicare anche quest’anno, anche se per la pubblica istruzione soffiano venti di guerra».

Ma il bel giardino non è l’unica novità. Su, al terzo piano della scuola, le stanze che ospitarono gli uffici del giudice di pace sono state trasformate in ulteriori spazi da mettere a disposizione dell’attività ludica dei bambini. Una cosa fondamentale, il gioco, a quell’età. Lo dice anche la professoressa Cristina Cosci, preside dell’istituto comprensivo “Curtatone e Montanara”: «La scuola dell’infanzia non è un parcheggio, ma un tassello importante per la crescita e lo sviluppo. Per i bimbi, l’ambiente esterno e la possibilità di distrarsi sono fondamentali».

Andrea Lanini

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La posa della prima pietra al Centro Mondiale Ricambi Worldwide del gruppo Piaggio

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di giovedi 10 marzo 2011

giovedì
10 marzo 2011
Testata: NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina: 3
Colaninno: “Pontedera ideale per un centro della logistica”

Colaninno: “Pontedera ideale per un centro della logistica” Posata la prima pietra del centro ricambi che costerà 40 milioni di euro

– PONTEDERA – IL PRIMO mattone del centro mondiale ricambi che dal 2013 inizierà a “volare” là dove volavano gli aerei, lo ha posato il presidente Roberto Colaninno. Ma subito dopo ne ha posato un altro il sindaco Simone Millozzi, quindi è toccato a Valter Picchi per la Provincia. A significare e rafforzare, questa posa “a tre mani”, la collaborazione tra la Piaggio e le istituzioni locali. Alle quali il presidente Colaninno ha rivolto un grande elogio: “La Regione, la Provincia di Pisa e il comune di Pontedera hanno operato e stanno operando molto bene per aiutare l’industria manifatturiera. Pontedera è una città ideale per un centro di logistica, ecco perché abbiamo fatto questa scelta. E dobbiamo continuare su questa strada e lavorare anche sul piano della presentabilità”. Frase poi spiegata in colloqui un po’ più riservati con l’obiettivo di riprendere e rilanciare, per attuarlo, il progetto dell’architetto Fuksas per il il Museo Piaggio.

MENTRE il sindaco Simone Millozzi ha parlato anche di un collegamento ferroviario tra Pontedera e il porto di Livorno sulla direttrice lungo lo scolmatore, il che significherebbe l’abbandono del progetto di navigabilità del canale, mentre l’assessore Valter Picchi ha parlato del proseguimento austradale da Rosignano verso Civitavecchia, del miglioramento della Firenze-Pisa-Livorno, dell’interporto, della darsena pisana e altro ancora”.

Il nuovo centro ricambi Worldwide del gruppo Piaggio prevede un investimento di 40 milioni. Il presidente Colaninno lo ha ribadito, spiegando che “sarà un software a gestire gli oltre 50 mila codici (pezzi) che serviranno come ricambi per tutti i veicoli a due tre e quattro ruote prodotti dal gruppo in tutti gli stabilimenti del mondo. L’area interessata è di 65 mq, di cui 38mila coperti, con 25 mila metri quadri di area occupati dagli scaffali”. L’area è quella dell’ex aeroporto, e la posa della prima pietra è avvenuta proprio sull’ultimo tratto di pista ancora esistente, località che ora si chiama Largo Giovanni Alberto Agnelli.

VISIBILMENTE soddisfatto, ma con risultato della tensione durata anni per arrivare a questa posa della prima pietra, il sindaco Millozzi. Che nel suo intervento ha ricordato l’impegno ormai quasi ventennale per cercare di mantenere la città in linea col progresso. “Sia per mantenere la grande azienda, sia per portare qui la scienza, la tecnologia e la cultura, oggi più che mai necessarie a una città come la nostra”. Anche l’assessore Picchi, in rappresentanza del presidente Pierioni, ha sottolineato come gli apprezzamenti di Colaninno sulle strutture di questa parte della Toscana siano “di stimolo per proseguire su questa strada. La strada degli aeroporti moderni e collegati, una migliore superstrada, una nuova ferrovia lungo lo scolmatore”.

M.M.

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giovedì
10 marzo 2011
Testata: TIRRENO PONTEDERA Pagina: I
Centro ricambi come 5 campi di calcio

Centro ricambi come 5 campi di calcio
Colaninno posa la prima pietra del mega magazzino a cui farà capo la rete mondiale

PONTEDERA. La partita Piaggio si gioca su cinque campi da calcio. E la superficie su cui si sviluppano gli scaffali del nuovo centro ricambi Worldwide del Gruppo. Circa 25mila metri quadrati su cui prenderanno posto oltre 50mila tipologie di articoli. A Pontedera faranno capo tutti i marchi e tutte le linee di prodotto del Gruppo e gli altri centri ricambi asiatici e americani. Un investimento da 40 milioni di euro che sarà completato alla fine del 2012. “Raggrupperemo una serie di magazzini in una logica di razionalizzazione e riduzione dei costi”, spiega l’Ad del Gruppo Roberto Colaninno. Che aggiunge: “L’operazione s’inserisce nel quadro di una strategia consolidata. Piaggio è in forte evoluzione globale”.

Si rafforza il cuore della Casa della Vespa ma con l’entrata in esercizio del mega magazzino non sono previsti riflessi sul piano occupazionale. In tutto garantirà lavoro a circa 350 addetti, tra tecnici e operai, di cui 200 in arrivo dalle strutture di Lugnano, Bientina e Pisa gestite dalla cooperativa Ceva.

“E raro in Italia nel settore della meccanica e della mobilità vedere investimenti di questo genere – dice il presidente Colaninno -. Dimostriamo di avere fiducia seppur in un contesto difficile”. Ed è un mattone pesante quello posato simbolicamente da Colaninno per sancire il via dei lavori di costruzione. All’interno del perimetro Piaggio, su una superficie di 65mila metri quadrati, in una porzione di quella che un tempo era la pista aeroportuale di Pontedera, verrà edificato il nuovo magazzino per una superficie coperta totale di 35mila metri quadrati. All’interno anche una porzione di 2mila metri quadrati dedicata al magazzino automatizzato.

I servizi garantiti dal centro ricambi del Gruppo consentiranno di automatizzare le attività di logistica, grazie a nuovi pacchetti software e alla gestione di portali “business to business” specializzati per prodotti, accessori e merchandising e servizi di assistenza e garanzia. L’attività prevista all’interno del nuovo polo industriale dedicato include il ricevimento delle merci, il confezionamento, lo stoccaggio dei pezzi di ricambio e la successiva spedizione ai concessionari del Gruppo in Italia e all’estero. Oltre al miglioramento della qualità del servizio il progetto promette importanti risparmi di costo. A partire dall’inizio del 2013 sono infatti attese efficienze superiori al 35% rispetto all’attuale costo annuo di gestione dei magazzini. La scelta di realizzare in città il nuovo centro ricambi internazionale conferma e rafforza la centralità del quartier generale pontederese e del territorio toscano dal punto di vista non solo delle attività di progettazione, ricerca e sviluppo e produzione, ma anche della gestione dei servizi alle reti di vendita e ai clienti.

“Un investimento che è anche un segnale alle istituzioni, che devono sostenere e valorizzare”, dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi, presente alla cerimonia. Che aggiunge: “Si è arrivati a presentare il progetto anche per le capacità dell’amministrazine comunale e del territorio di raccogliere questa sfida. Sul piano della viabilità una volta completata la circonvallazione si potranno raggiungere le aree industriali della città facilmente. E poi sul territorio ci sono centri di ricerca e sviluppo e la disponibilità di nuove aree per insediamenti industriali. E guardando in prospettiva nell’ottica di attrarre investimenti e nuove aziende un’idea forte è la realizzazione del nuovo scalo merci collegato con il porto di Livorno”. Mentre in rappresentanza della Provincia l’assessore Valter Picchi sottolinea come l’operazione: “conferma l’impegno a restare nel territorio. Un investimento significativo in una fase economica difficile. L’invito alle istituzioni è di avere un’impostazione di area vasta per dare prospettive più forti a questo territorio, in un contesto globale”.

Manolo Morandini

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Il cordoglio del Sindaco, dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza di Pontedera per la tragica scomparsa di Andrea Banchellini

Un’altra tragica morte sul lavoro. Il mio primo pensiero va alla famiglia dell’operaio Andrea Banchellini tragicamente caduto da un altezza di 5 metri, ai suoi colleghi a cui esprimo la mia personale vicinanza e le condoglianze da parte dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza di Pontedera.

Darsi una ragione per una morte è cosa sempre difficile, diventa quasi impossibile quando si muore sul posto di lavoro. Ma purtroppo questo triste fenomeno nel nostro Paese sembra mai avere fine.

In un momento così difficile per l’imprese ed i lavoratori a causa degli effetti pesanti della crisi economica che in Italia ed in Toscana ha prodotto la perdita di molti posti di lavoro e la chiusura di molte aziende, anche una sola morte sul lavoro non è più tollerabile.

Per questi motivi le istituzione preposte devono mantenere alta l’attenzione in materia di prevenzione e sicurezza al fine di mettere in atto tutte le iniziative in grado di contrastare queste morti bianche affinché nel futuro non ci siano più morti sul lavoro.

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Da oggi 7 marzo 2011 è previsto il quarto ed ultimo intervento per il miglioramento della sicurezza ed adeguamento della SGC FI-PI-LI

Da oggi 7 marzo 2011 è previsto il quarto ed ultimo intervento per il miglioramento della sicurezza ed adeguamento della SGC FI-PI-LI anche nel territorio del nostro comune. La Provincia di Pisa ha progettato ed appaltato alla A.T.I Del Debbio S.p.A./Giannini Giusto s.r.l. di Lucca le lavorazioni che riguardano sostanzialmente il rifacimento dello strato di usura di tipo drenante, il rifacimento dello strato di usura dei ponte e dei viadotti con un conglomerato bituminoso speciale ed il rifacimento della segnaletica orizzontale. A tal proposito si sottolinea che l’asfalto drenante aumenta le condizioni di sicurezza della strada in quanto riduce il fenomeno dell’acquaplaning (galleggiamento del veicolo) e dell’effetto spray (nube d’acqua sollevata dalle ruote del veicolo). Le modalità di cantierizzazione prevede la chiusura di una carreggiata con deviazione del traffico nell’altra carreggiata per circa 2 km. per tratto. Il tutto secondo gli schemi previsti dal codice della strada e dal D.M. 7/10/2002 relativo agli schemi da adottare per la segnaletica di cantiere stradale. La scelta di dare inizio ai lavori nel mese di marzo tiene conto di un periodo che, pur essendo caratterizzato da condizioni meteorologiche non sempre favorevoli, scongiura la presenza di cantieri nel periodo estivo in concomitanza con esodi da e verso il litorale. La durata complessiva dei lavori sarà di tre mesi a far data da oggi 7 marzo. Durante questo periodo si possono prevedere le seguenti criticità:
– giovedì 17/domenica 20 marzo (ponte per la festa dell’Unità d’Italia);
– sabato 23/lunedì 25 aprile (Pasqua);
– sabato 30 aprile, domenica 1 maggio ed in genere i fine settimana di maggio;
– eventualmente giovedì 2 giugno (festa della Repubblica).
In presenza dei suddetti cantieri invito i cittadini di adottare una guida prudenziale e di accettare con senso positivo i prevedibili conseguenti disagi: il risultato di tali lavori è finalizzato ad un aumento delle condizioni di sicurezza della circolazione stradale a beneficio della collettività.

In allegato la nota del servizio viabilità della Provincia di Pisa

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Il sindaco: “Più risorse e meno attacchi strumentali alla scuola pubblica”

In queste ore a Pontedera osserviamo un apparente paradosso. Mentre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi attacca il ruolo della scuola pubblica che a suo dire inculcherebbe valori sbagliati ai giovani, la stampa locale riporta la notizia che nelle scuole superiori della città ai genitori vengono chiesti dei contributi “volontari” per la gestione quotidiana. Ebbene il paradosso è apparente perché in realtà il fenomeno generale è quello di un attacco violento e univoco verso il sistema scolastico universale attualmente presente nel Paese. La scuola, negli ultimi 60 anni, ha avuto un ruolo determinante nella crescita del Paese. Grazie alla scuola i giovani più meritevoli e quelli più capaci, anche se provenienti da famiglie non facoltose, hanno potuto accedere ai più alti gradi di studio, al mondo delle professioni, a ruoli e lavori gratificanti.

Oggi c’è un attacco a questo fenomeno, alla possibilità, cioè, che tutti possano migliorarsi, possano avere una vita migliore grazie all’impegno, alla propria intelligenza e al rendimento scolastico.

Questo Comune proprio per lanciare un messaggio positivo ai giovani da anni premia i ragazzi che si diplomano con il massimo dei voti e da anni investe grandi risorse, sia nell’ampliamento dell’offerta formativa che nell’ammodernamento e nel miglioramento delle strutture scolastiche. In questo senso stiamo finanziando per oltre 2 milioni di euro una nuova scuola materna da realizzarsi a Santa Lucia e abbiamo programmato costantemente interventi di manutenzione straordinaria in tutti i plessi scolastici.

La preoccupazione del capo del governo italiano è invece quella di “inculcare” valori diversi a questi ragazzi. Mentre si fa finta di non vedere la carenza grave di risorse in cui versa il nostro sistema scolastico. A me pare una perfetta operazione di “distrazione di massa” dai problemi seri del nostro sistema della formazione. Per questo come sindaco e rappresentante di questa comunità mi auspico e chiedo con forza che alla scuola vengano date le risorse adeguate a continuare con dignità la propria funzione di formazione dei giovani. E che si lasci al personale insegnante, al quale va la mia personale solidarietà per gli attacchi strumentali subiti, l’attuazione di programmi e di metodi educativi che, mi sembra, non debbano essere giudicati con la lente della polemica politica. Se il mondo della scuola educa i giovani alla critica e non al cieco consenso, mi sembra che sia un buon segno, un segno di salute della scuola e non un atteggiamento da biasimare.

Pontedera, 1 marzo 2011

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Sulla scomparsa di Tommaso Fanfani

Il ricordo del sindaco Simone Millozzi

Il prof. Tommaso Fanfani

Il prof. Tommaso Fanfani

La scomparsa del Professor Tommaso Fanfani, presidente della Fondazione Piaggio e cittadino onorario di Pontedera, è una grave perdita per la nostra comunità e per il nostro territorio. Fanfani conosceva molto bene la nostra storia industriale, l’evoluzione sociale di Pontedera, il profondo rapporto tra il tessuto produttivo e la città. Lui ha contribuito al cambiamento e alla trasformazione che ha interessato questo territorio negli ultimi anni. Un cambiamento che ha avuto al centro il mantenimento della vocazione produttiva è la valorizzazione il dialogo con il mondo della cultura, della ricerca, dell’università. Da città di produzione a città di innovazione. Fanfani, grande esperto di storia economica ha saputo leggere le dinamiche di trasformazione. Il Museo Piaggio e la Fondazione sono così diventate il laboratorio di pensiero, il luogo della riflessione culturale, alla base di queste dinamiche. La nostra città, attraverso quegli spazi, ha saputo riflettere su se stessa e ha assunto un ruolo anche nel dibattito e nella cultura nazionale d’impresa.

Ma voglio anche ricordare l’uomo Fanfani. Una persona sempre disponibile, affabile, sorridente. Molto attenta agli altri, ai suoi collaboratori, alle altrui opinioni. Il segno della sua forza era anche nella calma che sapeva trasmettere.

Pontedera, la mia amministrazione, la città, io personalmente, vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra partecipazione al lutto della famiglia.

Grazie professore. Pontedera le deve tanto e non si dimenticherà di lei.

Pontedera 25 febbraio 2011

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Sul dissociatore, sull’ampliamento della discarica e sulla nuova sperimentazione a Peccioli

Riproduciamo gli articoli giornalistico delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di venerdì 25 febbraio 2011

venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
3

“Congelato” il dissociatore Via alla sperimentazione a Legoli


Colpo di scena per l’impianto di Gello: alleanza tra Ecofor e Belvedere

PROVVEDIMENTI
Per evitare La chiusura della discarica, per ora si amplia quella esistente

di NICOLA PASQUINUCCI
– PONTEDERA

«FARE SISTEMA». E’ la parola d’ordine del vertice di ieri mattina a Palazzo Stefanelli di Pontedera per cambiare direzione sul futuro dei rifiuti. Ecco in sintesi le scelte: patto tra Belvedere Spa e Ecofor Service Spa per sviluppare la sperimentazione del dissociatore di Legoli, annullato il processo di partecipazione per discutere dell’impianto di Gello perché il progetto per il momento è congelato e, infine, ampliamento della discarica di Pontedera per scongiurare la sua chiusura nel 2013. Dunque si riparte, se non da zero, da un foglio bianco. Una decisione che spiazza la tabella di marcia per la costruzione del dissociatore molecolare e sospende il braccio di ferro con i comitati del no.

«QUESTI SONO temi difficili e complessi – premette il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi dove servono le conoscenze e non gli slogan». E sul piatto delle scelte c’è soprattutto la battaglia futura per accaparrarsi il bando del gestore unico rifiuti. Per avere le spalle forti la Valdera prepara il terreno. «Partendo dal concetto dell’Unione dei 15 Comuni – illustra il primo cittadino – vogliamo candidarci come territorio per vincere questa partita». Tradotto: Peccioli con Belvedere e Pontedera con la Ecofor, creeranno un’alleanza (non è ancora dato sapere se anche in termini societari) per tentare di “chiudere il ciclo dei rifiuti”. Questo in nome dell’autosufficienza dei trattamento della spazzatura, soprattutto quella industriale. I comuni di Peccioli e Pontedera, Provincia e le due aziende sono concordi: «In tema di rifiuti qui ci sono delle eccellenze a livello regionale, dobbiamo far valere il loro peso anche attraverso la sperimentazione». E il sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi è orgoglioso di essere in questa partita: «Anni fa, a Peccioli, abbiamo lanciato un metodo che va oltre il mero smaltimento. Ecco perché saluto con favore questa iniziativa».

E per allargare gli orizzonti della Valdera, l’assessore provinciale Valter Picchi annuncia «l’avvio dell’elaborazione del piano rifiuti provinciale che sarà pronto entro la fine del 2011. Indicheremo le aree e le relative tecnologie più indicate».

Insomma, tutti sono concordi nel trovare un momento di riflessione per cercare la via più sicura per smaltire i rifiuti speciali. Ecofor e Belvedere lavoreranno insieme per riaccendere il dissociatore molecolare di Legoli, comprato alcuni anni fa per provare l’avveniristica tecnologia, per riadattarlo alla sperimentazione. Il dissociatore infatti, ha avuto recentemente dei problemi e necessita una manutenzione straordinaria. In più, quello di Legoli è stato pensato per bruciare rifiuti casalinghi, mentre quello scozzese, preso a modello dalla Ecofor per poi importarlo a Gello, lavora solo rifiuti industriali.

«SI TRATTA di ripensare la ricerca – sottolinea il presidente della Belvedere, Renzo Macelloni – unendo due realtà. La ricerca ha un costo e quindi rafforzando il polo possiamo fare molto di più. Noi abbiamo già un impianto adatto che può essere modificato per vedere direttamente con i nostri occhi i dati che servono. Perché, ci tengo a dirlo, in giro ci sono tanti venditori di impianti, ma pochi forniscono soluzioni serie».

«Crediamo che il dissociatore sia una tecnologia “semplice” e sicura – conclude l’ingegner Paolo Landi della Ecofor – Ma abbiamo deciso di implementare la sperimentazione con la Belvedere, ritardando quindi sulla tabella di marcia la costruzione dell’impianto. Il tutto, visto che siamo una società a maggioranza pubblica, a garanzia dei cittadini. Per ristabilire il clima di fiducia».

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venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-I

Dissociatore, si ferma l’iter


Pontedera. Dall’unione di Ecofor e Belvedere nasce un polo dei rifiuti che punta alla gestione

Dissociatore, si ferma l’iter

La sperimentazione passerà a Peccioli, dov’è già attivo

PONTEDERA. Si ferma il percorso partecipativo promosso dal Comune di Pontedera sul dissociatore molecolare che la Ecofor Service vuole realizzare nel proprio stabilimento di Gello. Si ferma – o meglio, rallenta – il processo che dovrebbe portare alla realizzazione dell’impianto.

La sperimentazione si farà a Peccioli, alla Belvedere, dove già da mesi, c’è un impianto che tratta i rifiuti con la dissociazione. Qui si studieranno gli effetti, si analizzeranno i risultati e i dati, che serviranno, poi, per trasferire la sperimentazione nell’impianto di Ecofor.

Sono queste le novità più importanti che scaturiscono dall’unione di due eccellenze della nostra area: da una parte la Ecofor Service,azienda che gestisce i rifiuti industriali e, dall’altra, la Belvedere Spa, azienda che gestisce la discarica di Peccioli. Un’unione che ha, come obiettivo, quello di realizzare, in Valdera, un polo della gestione dei rifiuti, capace di diventare interlocutore per l’intera Regione.

I primi effetti saranno quelli dello stop immediato del percorso che doveva portare alla decisione sul progetto presentato alla Provincia di Pisa dalla azienda che tratta rifiuti industriali nel suo stabilimento di Gello. Lo aveva voluto il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, per arrivare a una decisione condivisa, dopo che sul progetto erano nati dissensi da parte di cittadini e rappresentanti della politica locale, che si erano organizzati in Comitati. Ed è ancora lui, Millozzi, a dare una nuova svolta alla vicenda. «Non manderemo il materiale alla regione – dice -che sarebbe servito a attivare il percorso partecipativo. Ci fermiamo. Chiederemo l’ampliamento della discarica, per dare una risposta immediata alle esigenze dello smaltimento. E poi attenderemo i tempi della sperimentazione».

Che avverrà a Peccioli. Dove, un piccolo dissociatore è in funzione – in modo sperimentale – da alcuni mesi. «Un impianto – spiega il presidente della Belvedere Renzo Macelloni – che aveva obiettivi minimali. Ora questi obiettivi devono essere rivisti, per partire con una nuova ricerca, una nuova sperimentazione. Faremo nuovi investimenti, dovremo ristrutturare una parte dell’impianto, fare delle modifiche. Con i nostri tecnici cercheremo di lavorare, per arrivare a realizzarne uno tutto nostro».

Sarà quello che la Ecofor Service aveva chiesto di impiantare alla Provincia di Pisa. «Nel progetto del dissociatore – spiega Paolo Landi, amministratore delegato Ecofor – ci crediamo, è un salto di qualità, dalla discarica a un progetto più innovativo: ci crediamo e vogliamo farlo, perché la tecnologia è semplice, brucia i rifiuti a bassa temperatura, non c’è diossina. Quello che ci preme è che vogliamo rendere tranquilla la gente. Per questo ab biamo trovato la disponibilità della Belvedere e procediamo con una nuova sperimentazione. La costruzione del dissociatore, a questo punto, slitta. Ritarderà, ne riparleremo dopo aver analizzato i risultati della sperimentazione che faremo a Peccioli». Come dire, forse i dati che sono arrivati dalla Scozia – dove c’è l’unico impianto simile, in tecnica e tecnologia a quello che voleva realizzare Ecofor – non sono così chiari da poter avallare la costruzione. Così, si fa una sperimentazione in proprio. (ech)

Si uniscono la Ecofor service e la Belvedere: qui sarà messo a punto l’impianto che poi dovrà nascere a Gello

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