Soldi della Regione per le Scuole dell’infanzia

Riproduciamo gli articoli pubblicati sabato 17 luglio 2010 sulle testate giornalistiche IL TIRRENO PONTEDERA e sul QN LA NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Sabato 17 luglio 2010
Testata: TIRRENO PONTEDERA

I soldi della Regione? Una manna

Scuole dell’infanzia: soddisfatti gli enti locali

PONTEDERA. I soldi della Regione Toscana sono come manna dal cielo per mantenere aperte le sezioni delle scuole dell’infanzia, ma si tratta solo di un provvedimento-tampone e che ancora una volta colma una lacuna dello Stato. Questo, in soldoni, il messaggio lanciato dall’Unione dei Comuni all’indomani della decisione della Regione di mettere a disposizione quasi 5 milioni di euro per mantenere aperte 92 sezioni in tutta la Toscana (fra cui 13,5 nel nostro territorio). A lanciare il grido d’allarme sono stati il sindaco di Pontedera Simone Millozzi, il suo collega di Santa Maria a Monte David Turini e gli assessori alla scuola di Ponsacco e Pontedera, rispettivamente Roberto Chiarugi e Liviana Canovai.

«Questa è una conferenza stampa di zona – ha precisato Turini che, all’interno dell’Unione dei Comuni della Valdera, è il responsabile della commissione sulla scuola – perché da quando abbiamo unito le forze è questo il nostro filo conduttore. Lavoriamo in un’ottica di Valdera ed è per questo che possiamo dire che, in ambito scolastico, ci candidiamo a essere un referente per gestire questa particolare materia quando avverrà il passaggio di competenze dallo Stato alle Regioni».

Un cambiamento che, però, non è ancora avvenuto e che, stando a quanto spiegato durante la conferenza stampa, sta creando molti problemi.

«Applaudiamo la Regione ha detto Millozzi – ma si tratta di un intervento che probabilmente si renderà necessario già l’anno prossimo. Ogni 12 mesi, infatti, aumentano circa 50 sezioni in tutta la Toscana e senza chiarezza sulle competenze e soprattutto in assenza di provvedimenti seri per la scuola pubblica di qualità da parte del governo, ci troveremo presto a fronteggiare una nuova emergenza».

Il denaro proveniente da Firenze è un po’ il risultato della battaglia iniziata dall’Unione per trovare una soluzione per i tanti bambini che rischiavano di rimanere fuori dalla scuola dell’infanzia. «Una lotta – hanno assicurato Canovai e Chiarugi – che non finirà certo qui, perché non è possibile sostituirci sempre al ruolo dello Stato. E il secondo anno consecutivo che la Regione sopperisce alle mancanze di Roma in fatto di scuola. Il ruolo dell’Unione è stato chiaro fin da subito. Abbiamo saputo convogliare la voce delle istituzioni, dei dirigenti scolastici e delle famiglie. La Regione ci ha ascoltati, ma serve uno scatto ulteriore. Le nostre linee guida per una scuola di qualità e che sappia approfondire argomenti e colmare le lacune degli studenti è avviato da tempo. Troviamo finanziamenti per mettere in piedi iniziative che integrino l’offerta formativa standard ed è proprio per questo che la nostra ambizione è quella di poter esportare il modello Valdera in Toscana. Quando avverrà il passaggio delle competenze dallo Stato alle Regioni noi saremo pronti, perché ci siamo preparati con largo anticipo».

Andreas Quirici

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Sabato 17 luglio 2010
Testata: NAZIONE PONTEDERA VALDERA

CONTRIBUTI – LA VALDERA PENSA ADESSO A UN PROGRAMMA D’INTERVENTI

Asili salvati: «Grazie alla Regione»

Pontedera – LA REGIONE Toscana interverrà a sostegno degli asili nido del territorio. Questa la buona nuova che si sussurra per i corridoi dell’Unione valdera. E il Comune di Pontedera è il primo a esultare per la vittoria ottenuta e a tirare un sospiro di sollievo. «Siamo felici – afferma il sindaco Simone Millozzi – che almeno la Regione abbia ascoltato le nostre richieste in questo momento così difficile. Ma teniamo a precisare che non dovrebbero essere gli enti locali a dover prender posizione in materia. Voglio ricordare che le regioni non hanno ancora ricevuto il conferimento diretto delle competenze e quindi non potrebbero agire autonomamente in campo di pubblica istruzione». A rincarare la dose si aggiungono le parole del sindaco di Santa Maria a Monte, David Turini, responsabile del settore scuola dell’Unione: «Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi considera la scuola pubblica una priorità, ma altrettanto non sembra esser fatto dal Governo che vuol invece metterla in ginocchio. Grazie all’Unione Valdera abbiamo già sopperito, almeno in parte e con grandi sforzi, alle carenze presenti nei nostri comuni e un esempio significativo è rappresentato dalla terza sezione salvata nella scuola dell’infanzia de La Borra». Ma tanto è ancora da fare perché la popolazione scolastica è in forte crescita, anche grazie all’immigrazione, e le scuole rischiano di non rispondere adeguatamente alle esigenze di piccoli e famiglie. Dello stesso avviso l’assessore Liviana Canovai che avverte che «nei prossimi tre anni saranno almeno 50 le sezioni toscane a rischio nella scuola materna a causa dei provvedimenti ministeriali. In questo scenario apocalittico Pontedera cercherà di offrire un modello scolastico di qualità e di approfondimento garzie anche al contributo della regione».

E.C.

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Sul recupero dello stabile ex Enel in via Pisana

Riproduciamo gli articoli pubblicati sabato 17 luglio2010 sulle testate giornalistiche IL TIRRENO PONTEDERA e sul QN LA NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Sabato 17 luglio 2010
Testata: TIRRENO PONTEDERA

Uffici e ludoteca nello stabile ex Enel

Da ristrutturare ben 1.300 metti quadrati. La storica palazzina diventerà a cinque piani. Due milioni d’investimento

Svelato il progetto. Presto in via Pisana sorgerà il cantiere della Cotrep

PONTEDERA. Un tempo era il punto in cui giungeva la corrente elettrica nella città della Vespa. Presto diventerà un palazzo con uffici privati e la ludoteca comunale. È la struttura chiamata “ex-Enel”, in via Pisana, che a breve vedrà sorgere il cantiere di Cotrep (“Costruttori, operatori, trasportatori edili pisani”, questa la sigla svelata ieri durante la conferenza stampa da parte del presidente Marco Rossi).

Si tratta di un intervento significativo, che avrà l’obiettivo di ristrutturare e riconsegnare alla città uno degli ultimi esempi di archeologia industriale di Pontedera. «Probabilmente è l’ultimo esempio dei segni industriali di un tempo», precisa Roberto Mannucci che, insieme a Carlo Carli, ha realizzato il progetto dell’immobile per conto dello studio Desark. Due milioni l’investimento di Cotrep che in 18 mesi dal rilascio del permesso a costruire dovrà aver ultimato i lavori. I metri quadrati dello stabile sono 1.300. La palazzina storica, quella a forma di torre, attualmente ha tre piani, ma il risultato finale sarà di cinque piani. Poi, ci sarà una parte nuova che avrà tre livelli. Al Comune, proprietario dell’immobile che aveva acquistato da Enel quando questa lo dismise alla fine degli anni Novanta per una cifra di 120mila euro, andranno il piano terra e il primo piano dello stabile.

«A piano terra trasferiremo la ludoteca – afferma il sindaco Simone Millozzi – perché nell’attuale sistemazione in via Manzoni c’è carenza di spazio. Ci serve un luogo più grande e funzionale alle necessità dell’utenza, quei bambini che la frequentano e che diventano sempre più numerosi. Tra l’altro, la nuova ludoteca comunale sarà intitolata a Renzo Maffei, storico personaggio cittadino molto vicino ai bambini e al mondo dell’infanzia».

L’edificio in via Pisana ha oltre 50 anni. All’inizio era una cabina di trasformazione a cui giungeva corrente a 30mila volts per essere poi distribuita alla città. Poi, alla fine degli anni Sessanta, diventò un semplice centro di distribuzione, prima di essere dismessa circa dieci anni dopo. «Il lato che si affaccia in via Pisana manterrà le caratteristiche di archeologia industriale con mattoni a faccia vista e le ampie finestre. In più ci saranno circa 30 posti auto nei dintorni», ha spiegato ancora Mannucci.

«Interveniamo con il criterio di risparmiare risorse – ha detto Rossi – ma puntando a standard tecnologici alti. L’obiettivo è quello di costruire edifici che abbiano consumi energetici pari a zero. È con questo criterio che stiamo lavorando al progetto per gli ex macelli». Un altro elemento di valutazione di questa operazione sarà il recupero edilizio e non il consumo di territorio, così com’è avvenuto in molte aree del Pisano negli ultimi anni. «È una linea di governo della nuova giunta della Regione Toscana ha detto Millozzi – ma è un elemento che caratterizza anche il nostro modo di operare. Tenderemo sempre più alla ristrutturazione di edifici già esistenti. Proveremo a dare priorità a quei progetti che evitino di immettere più cemento nella nostra zona. Il consumo di superficie deve rallentare bruscamente. Questa sarà anche la filosofia con cui lavoreremo alla stesura del nuovo piano regolatore».

La tendenza del recupero di stabili già esistenti si verificherà, verosimilmente, anche con il “palazzo delle Poste”, vicino a piazza Andrea da Pontedera. «E stato venduto – afferma ancora il sindaco – e credo sarà oggetto di un intervento di questo genere. Non conosco ancora i dettagli dell’operazione, ma credo che a breve ne sapremo di più. Un altro edificio dismesso è quello che un tempo apparteneva a Telecom in via Dante. Di questo, però, non sappiamo ancora cosa ne sarà».

Andreas Quirici

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Sabato 17 luglio 2010
Testata: NAZIONE PONTEDERA VALDERA

L’ex «cabina» Enel rinasce su 5 piani

Presentato il recupero dello storico e (degradato) edificio di via Primo Maggio

UN ALTRO passo avanti verso il rilancio di vecchi edifici cittadini riguarda l’ex «cabina» dell’Enel, in via primo maggio, che diventerà per metà un centro direzionale e per l’altra metà (circa) sarà a disposizione del comune. Fu realizzata nel primo dopoguerra e fino al 1976 ha operato vicino al villaggio comunale per ricevere elettricità a 30mila wolt, trasformarla in 10mila e redistribuirla. Già nel 1968 fu declassata per la sola distribuzione della corrente a 10mila wolt, poi fu dismessa 10 anni dopo. Fin da allora ci si chiese come riciclarla, anche perché si stava man mano rovinando pur affacciandosi su via primo maggio, e per qualche tempo fu usata anche per dare ricovero a persone senza casa. Nel 1998, il Comune l’acquistò per 120mila euro, pensando anche di farne la sede dei vigili (che invece stanno per trasferirsi a piano terra del nuovo edificio di piazza Berlinguer) e altro. La scelta finale e ormai operativa è invece un accordo con la Cotrep (Cooperativa di Costruttori, operaie trasportatori edili pisani, filiera del settore edilizio) che vi realizzerà un centro direzionale, per uffici, in parte restaurando l’esistente e in parte costruendo di nuovo, con la cessione al Comune dei primi due piani. «A piano terra – dice il sindaco Simone Millozzi – vi trasporteremo la mediateca, per il secondo non abbiamo ancora deciso la destinazione, comunque è importante che Pontedera annulli un altro edificio degradato con un’operazione, crediamo, vantaggiosa per la comunità». La Cotrep investirà nell’operazione 2 milioni.
«Ci vuole una bella dose di coraggio e anche un po’ di incoscienza – dice il presidente Marco Rossi – a gettarsi di questi tempi in un’avventura edilizia. Ma se restiamo fermi, moriano noi come azienda e non contribuiano certo a risollverare il Paese dalla crisi» dice il direttore tecnico della Cotrep, Nicola Panattoni. Progettisti sono Carlo Carli e Roberto Mannucci dello studio di architettura Desark. «E un recupero vincolato alla Sovrintendenza – dice l’architetto Mannucci – perché è di archeologia industriale. Dovremo consolidare e conservare la torretta con i suoi finestroni caratteristici e il corpo centrale, che guardano verso via primo maggio e verso il centro. Vi realizzeremo 5 piani utilizzando l’attuale cubaggio su 3, mentre la parte nuova avrà 5 piani altrettanto di nuova costruzione. Sarà un edificio di avanzata bioedilizia, quasi autosufficiente quanto a consumo energetico, avrà 30 posti auto di pertinenza e l’offerta di acquisto sarà corrispondente alle tipologie richieste». Il sindaco Millozzi sottolinea come Pontedera «si stia muovendo bene anche nel recupero di vecchi edifici, come vuole anche la Regione, tanto che da martedì prossimo potrà aprire il cantiere dietro il duomo, mentre stiamo aspettando il progetto del nuovo acquirente delle ex Poste centrali, come aspettiamo proposte per l’ex palazzo Sip. Ma in rampa di lancio ci sono altri grandi progetti».

In passato
La palazzina fu realizzata nel dopoguerra e restò in funzione fino al 1976 dopo il declassamento

Futuro
La progettazione si è rifatta alla bioeditizia Accanto alla vecchia torre sorgerà un nuovo volume

Nel passato
Ai «tempi d’oro» ospitava 20 operai
ERA una delle tre cabine «primarie» in provincia (le altre due erano a Pisa-Porta a Mare e Montopoli), vi operavano oltre 20 operai su tre turni. Aveva un bell’alloggio per il guardiano con famiglia e posti letto per gli operai.

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Stop pannelli selvaggi, arriva il piano

Riproduciamo l’articolo di Mario Mannucci pubblicato domenica 6 giugno 2010 sul quotidiano La Nazione

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Stop pannelli selvaggi, arriva il piano

Dopo le polemiche, il Comune prepara la mappa delle zone dove si potranno costruire

IL COMUNE di Pontedera sta predisponendo un nuovo piano regolatore. Ma stavolta non sono in ballo terreni edificabili o non edificabili. Stavolta l’obiettivo sono i pannelli per catturare l’energia del sole e le pale per quella del vento. «Novità molto positive a livello di massima — dice il sindaco Simone Millozzi — ma che nascondono un’insidia. Quella di riempire le nostre colline di pannelli e pale, trasformando non soltanto il paesaggio naturale ma contribuendo a dare un altro colpo all’agricoltura, ai vigneti, agli oliveti. Cosa molto pericolosa perché l’abbandono dell’agricoltura, di pianura e collinare, comporta rischi di degrado del territorio anche dal punto di vista idrogeologico».

CHE L’ENERGIA pulita abbia anch’essa rovesci di medaglia, e che anch’essa vada regolamentata e disciplinata, non è più una novità. Come non è più una novità l’energia pulita. Ma è comune una tematica «vecchia» soltanto di pochi anni, per cui il piano re-golatore dei pannelli e delle pale è un primo passo significativo. «Porteremo il piano, la mappa, in consiglio comunale — spiega Millozzi — e lo approveremo in modo che diventi chiaro dove e come si possono realizzare campi fotovoltaici e dove no. Vogliamo evitare, lo ripeto, la corsa ad affittare colline e tenute alle società del settore».

Il problema, come è noto, è venuto alla luce per un impianto che si voleva e vuoi realizzare sulle colline di Treggiaia, per ora stoppato, con proteste del proprietario. Ma ora si attende il piano regolatore generale.

DAL SOLE al vento. «Procede bene —dice il sindaco— la trattativa per realizzare altre tre pale nel parco eolico di Gello. Dove, tra fabbriche e maxi magazzini, ruotano già da due anni quattro mega pale realizzate dall’industria belga Elettrawinds, sono visibili anche da molto lontano e sono diventate un altro, l’ultimo, il più recente, simbolo di Pontedera, soppiantando un po’ le rotonde artistiche, ormai «vecchie» di quasi 10 anni. Però provocano problemi per le società del gruppo Virgo, con sede nella campagna di Navacchio lungo lo scolmatore, che studiano il sottosuolo e il cielo. Troppe vibrazioni, dicono gli scienziati della Virgo, che disturbano gli studi e le ricerche. «Ma è possibile — così Simone Millozzi — un incontro fra le due esigenze, quella della ricerca e quella del potenziamento del nostro parco eolico. Ne stiamo parlando con la mediazione della Regione e ci stiamo accordando per una serie di nuovi accorgimenti che ridurranno le vibrazioni. A esempio, faremo basi più massicce e più stabili per le pale, in modo, appunto, da provocare meno vibrazioni. Spero che presto arriveremo alla firma di un accordo».

Mario Mannucci

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IL SINDACO

II sole
«Non si può consentire che le nostre colline si riempiano di impianti per produrre energia al posto di vigne e oliveti con crescente abbandono dell’agricoltura»

II vento
«Stiamo ancora trattando ma siamo a buon punto per il potenziamento del parco eolico di Gello con alcuni accorgimenti per ridurre le vibrazioni sottoterra e nel cielo»

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Sugli impianti solari a Treggiaia

Leggo stamani l’intervento del Consigliere Comunale Federica Barabotti sul quotidiano il Tirreno. Nell’intervento la consigliera sollecita il comune a ritornare sulla decisione di negare l’autorizzazione all’installazione di un impianto a pannelli solari nella zona di Treggiaia.

La stessa consigliera da atto che si tratta di una installazione richiesta su una zona che non ha quella destinazione, ma ad esclusiva funzione agricola. Si tratta di zone assolutamente minoritarie che sono quelle che hanno le maggiori potenzialità dal punto di vista della produzione alimentare. Ma addirittura si chiede e invoca il cambio di destinazione per quel territorio.

Personalmente ritengo che le scelte complessive fatte nella fase di stesura del Piano regolatore del Comune siano giuste. Per governare un territorio occorre avere un quadro complessivo e operare in maniera coerente. Per questo non ritengo utile avviare un processo di questo tipo su un territorio dedicato all’agricoltura. Non può essere considerata, l’agricoltura, una cenerentola a cui derogare in ogni occasione. Gli impianti solari di cui si parla occuperebbero diversi ettari di terreno agricolo. Modificherebbero la vocazione di quel territorio e avvierebbero probabilmente un processo di trasformazione. Il Comune di Pontedera ha invece messo in campo in questi anni una diversa strada per lo sviluppo di quella parte del territorio comunale basato sulla valorizzazione dell’esistente tessuto agricolo e agrituristico. Un percorso che non può essere interrotto. Inoltre a me pare sbagliato mettere in contrapposizione la strada delle energie rinnovabili con quella della valorizzazione dell’agricoltura e della vocazione antica di un territorio.

Stiamo lavorando per individuare aree specifiche per evitare invece un consumo estensivo del territorio e del suolo che è oggi destinato all’agricoltura. Vogliamo governare questo fenomeno. Oggi molti abbandonano l’agricoltura che, in crisi, non garantisce adeguati profitti per puntare sull’energia che è un mercato drogato anche dagli incentivi. Sarebbe ingiusto assecondare supinamente questa tendenza contingente anche se la scelta delle energie rinnovabili è positiva.

Soprattutto in una città, la nostra, che ha già fatto coraggiose scelte nel campo delle energie rinnovabili sia nell’eolico che nella stessa energia solare consentendo l’installazione su molti edifici pubblici.

Per tutto questo credo che la richiesta della consigliera di opposizione sia fuori luogo e impropria. A Treggiaia quei terreni con vocazione agricola hanno un ruolo strategico insostituibile per il nostro territorio. Cambiarlo sarebbe sbagliato.

Pontedera, 3 giugno 2010

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Sull’azione Israeliana alla flottiglia di navi dirette a Gaza

Esprimo il mio sgomento e l’allarme per il tragico bilancio dello scontro a fuoco avvenuto a seguito dell’azione israeliana nelle acque del Mediterraneo Orientale. Le truppe speciali israeliane sono intervenute per un blitz contro le navi di alcune organizzazioni non governative che stavano portando materiali a Gaza. L’evento ha avuto conseguenze tragiche con morti e feriti. Si tratta di un fatto grave che ha provocato in me e nella amministrazione comunale che rappresento, grande dolore e preoccupazione. Mi auguro che la spirale di tensioni e di scontri che insanguina quella parte di mondo possa bloccarsi e possa tornare la pace.

Pontedera, 1 giugno 2010

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Seconda navetta e il piano della sosta

Riproduciamo l’articolo di Emilio Chiorazzo pubblicato oggi sul quotidiano Il Tirreno
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Seconda navetta, c’è già il percorso
Due fermate in zona ospedale, una ai cimiteri: il centro è più vicino

IL PIANO DELLA SOSTA
A pagamento metà area Piaggio, crescono le strisce blu in piazza della Solidarietà

EMILIO CHIORAZZO


PONTEDERA. Lo potremmo definire in numeri, il nuovo piano della sosta che l’amministrazione comunale ha presentato, per la discussione, alle associazioni di categoria. E darebbe già un senso delle decisioni prese: per 170 posti auto la tariffa aumenterà da un euro a 1,30 e per 390 posti, invece, la tariffa oraria verrà dimezzata, da un euro a 50 centesimi.
Ma sarebbe riduttivo. Dietro c’è uno studio e una filosofia che il sindaco Simone Millozzi e l’assessore alle attività produttive Francesco Nocchi hanno spiegato ai rappresentanti dei commercianti.
Lo studio. In questi mesi sulla questione dei parcheggi l’amministrazione comunale ha lavorato a lungo. Partendo dalla trasformazione della Siat 2p in Srl, riducendo organismi e spese: i consigli di amministrazioni da 10 membri sono diventati uno solo con tre membri, 2 di parte pubblica, uno privato. Il risultato? Un utile di 195mila euro circa che non sarà diviso ma completamente investito. La Siat a breve avrà una sede nuova: lascerà via Marconcini e andrà nei locali di via Manzoni. Una sede dotata anche della tecnologia più avanzata. Una su tutte: i vigili e i controllori della sosta avranno strumenti che saranno collegati con la banca dati, in modo da evitare multe, a quegli automobilisti che hanno un abbonamento e non l’hanno esposto.
L’andamento della sosta. L’uso della sosta a pagamento è in crescita. I ricavi del 2009 sono di poco superiore a 1 milione e 850mila euro. L’anno precedente si erano fermati a 1 milione e 734mila euro. Anche in questo caso, un dato su tutti aiuta a capire la situazione. Riguarda il dicembre 2009: c’è stato un aumento dell’uso degli stalli a pagamento del 5,5% rispetto all’anno prima. «Siamo partiti dall’analisi di questa situazione – spiega il sindaco Millozzi – e dal fatto che, sul piano del traffico, alcune situazioni critiche, nel corso degli anni sono stati risolti. La circonvallazione che collega il ponte alla Navetta con gli ingressi della Fi-Pi-Li, non costringe i veicoli ad attraversare, com’accadeva prima, il centro città. Oggi abbiamo una maggiore capacità di sosta in città». Anche in questo caso, parlano i numeri: nelle aree più centrali, Piazzone e piazza Duomo, ogni posto auto viene utilizzato, in un giorno, per 7-8 ore. Mentre in altri luoghi, come l’ultimo piano del Fast park di piazza Berlinguer, l’uso di un posto auto, a fatica supera le 2 ore giornaliere. Questo avviene anche alla stazione. Prosegue il sindaco: «Ci ha spinti a confermare il sistema della sosta a pagamento, ma anche a riorganizzarlo, partendo dal fatto che, al momento, si paga dappertutto un euro».
Le soluzioni. «L’esperienza maturata in questi anni con il bus navetta gratuito – spiega Millozzi – ci è servita: dal Cineplex al centro, porta ogni giorno mille utenti. Gente che arriva dalla zona del Cuoio, dai Comuni del Valdarno. E che lascia l’auto in quello spiazzo, per raggiungere le aree coi servizi. All’amministrazione costa 160mila euro l’anno».
Da qui che è nata l’idea del secondo bus. «Partirà dal parcheggio dei cimiteri e raggiungerà il centro – sottolinea il sindaco – potrà essere utilizzato da chi arriva in città dall’alta Valdera. Il parcheggio è finito, a giorni sarà inaugurato. Il bus costerà all’amministrazione 190mila euro».
È già stato definito anche il tragitto che compirà nell’arco di 10-12 minuti: percorrerà viale Europa, farà sosta in via De Gasperi (e questa sarà una prima opportunità per chi vuole raggiungere il presidio ospedaliero), farà il sottopasso di via della Stazione Vecchia e farà sosta-capolinea, per il centro, in piazza Garibaldi. Poi proseguirà ancora, lungo il sottopasso, via IV novembre, via Roma (con fermata davanti all’ospedale Lotti) e ritorno al parcheggio dei cimiteri.
L’alternativa. Il piano della sosta è supportato anche da idee e progetti che permettono di non utilizzare l’auto. Le piste ciclabili che, presto, diventeranno una specie di ragnatela in ogni angolo della città (è in fase di realizzazione quella che da viale Italia arriva al Cineplex): opere per 250mila euro. E il sistema di bici a noleggio, sparsi in 5 stazioni (ai due parcheggi scambiatori, alla stazione, all’ospedale e davanti al Comune): un progetto da centomila euro.
I provvedimenti. Non solo la rimodulazione delle tariffe. L’ultimo piano del fast-park avrà sbarre e una cassa automatica per pagare, al termine della sosta, solo il tempo effettivo. Lo stesso avverrà anche in piazza della Solidarietà, dove i posti a pagamento sono stati aumentati: ce ne saranno una quarantina in più. Cambia la sosta anche nel parcheggio della zona del Dente Piaggio. Attualmente è metà libero e metà regolato con il disco orario. Quest’ultima metà verrà messa a pagamento. «Ci sono troppi servizi in quell’area – dice il sindaco – il museo, PontTech, l’agenzia delle entrate. E altri arriveranno nei prossimi mesi, come la biblioteca, l’Erasmus. Con la sosta a pagamento vorremmo attivare un po’ di circolazione. Al momento, non si trova mai posto in quell’area». Infine lo spiazzo sull’argine (usato abusivamente come parcheggio libero): sarà sistemato e, per buona parte adibito alla sosta. Non a pagamento.

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In merito ad una lettera sulla rubrica “Buongiorno Pontedera” del quotidiano La Nazione

Sig.ra Marzia Palmisano

leggendo la rubrica “Buongiorno Pontedera” sul giornale locale de “La Nazione” del 15/4/2010 nel ringraziarLa per la descrizione fatta della nostra città, frutto di un lavoro comune tra Amministrazione Comunale, commercianti e cittadini residenti, mi permetto, con la presente, di informarla che l’ultima corsa del bus navetta messo a disposizione gratuitamente dal Comune parte da Piazza Gronchi alle ore 20,46 e non alle ore 20,10.

Mi auguro che queste informazione possa consentire di superare le criticità da Lei evidenziata sul giornale.

Colgo l’occasione per comunicarle, inoltre, che stiamo istituendo un secondo bus navetta, sempre a titolo gratuito che partirà dal piazzale davanti al Cimitero Comunale (altro parcheggio scambiatore) al centro città sempre con le medesime modalità dell’attuale navetta.

Tali interventi hanno un costo complessivo per l’Amministrazione Comunale di oltre € 300.000,00 all’anno. Tutto questo per perfezionare la mobilità e la sosta in città al fine di migliorare la qualità della vita coniugandola con il rilancio ed il consolidamento dell’attività commerciale ivi presente.

Con la speranza di averle dato informazioni utili, le auguro buon lavoro

Pontedera, 15 Aprile 2010

Il Sindaco, Avv. Simone Millozzi

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Sui temi dei rifiuti e della discarica. La risposta ai consiglieri di opposizione.

Leggo oggi sulla Nazione l’intervento dei consiglieri del Pdl Zito e Barabotti che enfatizza la “polemica” che sarebbe avvenuta tra me e il presidente di Geofor Paolo Marconcini sul tema della discarica. Innanzitutto tranquillizzo i due consiglieri: Io e Marconcini ci conosciamo da più di dieci anni e i nostri rapporti sono ottimi. Questo non toglie che il confronto e le esigenze dei nostri rispettivi ruoli non possano finire sulla stampa come in democrazia dovrebbe accadere. Forse qualcuno ha nostalgia delle decisioni prese nelle “segrete stanze”? Non c’è nulla da nascondere. Ma, al di la delle legittime esigenze della stampa che ha fatto bene il suo dovere, non c’è nemmeno polemica. La stampa registra fatti e notizie e non solo polemiche. Esiste invece una condivisione di intenti con il Presidente di Geofor. Nell’articolo ho precisato che Pontedera non sia sede di un’altra discarica. Ciò che dicono i due consiglieri comunali rischia di provocare disinformazione: non c’è nessuna concessione approvata dalla precedente amministrazione per allargare l’impianto Geofor nei terreni circostanti. Se i due consiglieri conoscessero il Piano Regolatore approvato in consiglio e discusso in decine di iniziative pubbliche, avrebbero evitato certe dichiarazioni. I terreni in oggetto oggi sono destinati ad attività agricola e quindi necessiterebbero di apposita variante per una simile “concessione”. Nessuna concessione poteva esserci stata visto che i terreni sono ancora oggi a destinazione agricola. Non mi sorprende poi che i consiglieri del Pdl si stiano ancora domandando se sia necessario un nuovo impianto di compostaggio: questo dimostra l’effettiva lontananza del Pdl dai problemi reali della comunità e dei cittadini. Lontananza dimostrata anche dai risultati elettorali che in queste zone continuano a punirli. Che un impianto di compostaggio moderno, nuovo, anaerobico, capace di produrre energia sia necessario per sostituire il vecchio impianto che produce maleodoranze per tutto l’abitato e il nostro territorio è ormai cosa nota a tutti i cittadini, tranne forse, a quanto pare, ai consiglieri del Pdl. Ben venga quindi l’interrogazione in Consiglio Comunale se questo serve a far prendere cognizione piena ed effettiva ai consiglieri del Pdl della situazione lamentata. Non si preoccupino di invitare il presidente di Geofor alla seduta consigliare. L’invito ai presidenti delle società partecipate e pubbliche a relazionare sulle società di competenza avviene automaticamente e da tempo. Dovrebbero saperlo. Nella prossima seduta del consiglio, ad esempio, è prevista la partecipazione dei vertici del Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi. Pontedera, 7 aprile 2010

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Bocciata l’ipotesi di allargare le aree utilizzate a Gello per il nuovo impianto di compostaggio. Il sindaco: no a nuove discariche.

Millozzi chiude le porte a Geofor: «La città ha fatto la sua parte»

Riproduciamo l’articolo di Manolo Morandini pubblicato domenica 4.4.2010 sul quotidiano Il Tirreno
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PONTEDERA. «Pontedera è contraria al consumo di territorio per realizzare nuovi impianti di trattamento dei rifiuti e a un’altra discarica rispetto a quelle esistenti». C’è una lettera che scotta sul tavolo del presidente Geofor, Paolo Marconcini, e dell’Ato Toscana Costa, Marco Filippeschi. In calce porta la firma del sindaco di Pontedera Simone Millozzi, che ha sentito l’impulso di prendere carta e penna per ribadire che «la città ha già fatto la sua parte».
Una presa di posizione destinata a segnare un limite alle mire di Geofor. L’azienda di Gello, che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, sta definendo il piano industriale e tra le opzioni in campo legate all’impianto di compostaggio c’è quella di realizzare non solo questo ma tutte le strutture ex novo. Una possibilità accarezzata, in un primo tempo, dal presidente Marconcini e che incontra più i favori dei soci privati che di quelli pubblici della compagine Geofor, a fronte di un investimento di 45 milioni di euro. Troppi soldi e ambizioni che mal si conciliano con la realtà di una città che al trattamento dei rifiuti ha sacrificato spicchi importanti di territorio. Il piano, infatti, avrebbe messo in conto la creazione di una nuova discarica per rifiuti industriali, sulle ceneri delle aree attualmente occupate dai capannoni Geofor. Un business redditizio, che avrebbe messo l’azienda in competizione con Ecofor.
Due discariche per rifiuti industriali nella stessa città sono troppe. E l’ostacolo sembra insormontabile. Due le date destinate a chiudere gli spazi alle incertezze: il Cda Geofor del 12 aprile e l’assemblea dei soci del 7 maggio. «I terreni su cui dovrebbe insistere il progetto sono agricoli e per il Comune manterranno questa vocazione», dice Millozzi. Che aggiunge: «Il nuovo impianto di compostaggio dei rifiuti organici sarà ancora a Gello. Rimpiazzerà quello in uso, vecchio, maleodorante e inefficiente sul piano economico. Alla città sta a cuore evitare situazioni da “emergenza rifiuti” e fino ad oggi il sistema ha svolto la sua funzione. Il territorio è sede di impianti importanti e non ci sottraiamo certo alle responsabilità di farci carico del tema smaltimento ma in un quadro generale».
Non solo dei “no” da Pontedera ma anche l’impegno per nuovi investimenti. «Sul fronte della raccolta differenziata realizzeremo la stazione ecologica in località La Bianca e avvieremo il porta a porta nell’area industriale Pip 3 – sostiene Millozzi – È allo studio anche l’ipotesi di interramento dei cassonetti in città, nell’ottica di migliorare la qualità della vita nelle zone dove non è previsto il porta a porta».

I PROGETTI
Legati ai rifiuti milioni di euro di investimenti
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Valgono alcune decine di milioni di euro gli investimenti che nei prossimi anni interesseranno le aziende che a Gello, a diverso livello, gestiscono il ciclo dei rifiuti.
Geofor dal canto suo ha in ballo due opzioni. Una da 30 milioni, di cui 15 milioni destinati alla ristrutturazione del termovalorizzatore di Ospedaletto e i restanti per un impianto di compostaggio capace di trattare 40mila tonnellate di rifiuti organici, il doppio dell’attuale, da cui ricavare compost di qualità e biogas per produrre energia elettrica. L’altra soluzione, quella osteggiata dal sindaco Millozzi, prevede una spesa di 45 milioni di euro.
Ecofor Service ha in programma di installare un moderno dissociatore molecolare dei rifiuti, con tecnologia Bos, capace in un anno di rigenerare 60mila tonnellate di materiali altrimenti destinati a discarica. Un investimento da 45 milioni di euro che si accompagna alla coltivazione dei nuovi lotti di discarica già autorizzati e all’obiettivo di ridurre i materiali conferiti tal quali.
Sul piatto ci sono anche gli 11 milioni di euro che Revet ha in programma per dare nuova vita ai rifiuti della raccolta differenziata. Arredi per esterno, particolari per l’automotive, pavimenti e pallets tra i possibili riutilizzi in fase avanzata di studio.

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Elezioni Regionali del 28 e 29 marzo. Appello per la partecipazione al voto.

Domenica 28 marzo 2010 mi recherò a votare per esprimere la mia preferenza nelle elezioni regionali toscane. Con queste righe voglio fare un invito a tutti i cittadini di Pontedera a fare altrettanto. Ad esprimere il proprio voto, la propria preferenza politica. Le elezioni sono uno strumento importante a disposizione del cittadini. Andare alle consultazioni elettorali significa fornire ai cittadini un potere di scelta sui leader e sui programmi. ll voto non è un sacrificio, è una opportunità, un diritto-dovere al quale non è giusto sottrarsi. Non ascoltate chi vi incanta con le sirene dello scetticismo e del qualunquismo. Ogni voto espresso nel chiuso dell’urna sarà contato e conterà per determinare la forza e il significato di un programma politico. Come ogni voto determina la forza di un territorio. Mi auguro che Pontedera e la Valdera sappiano dare il segno della coesione sociale che ancora viviamo. Sappiano essere d’esempio per tutta la nostra regione. La Toscana è di fronte a scelte importanti e strategiche. Occorre il consenso più vasto possibile per dare forza alla politica e fare le riforme necessarie. Andiamo tutti a votare.

Pontedera, 26 marzo 2010

Il Sindaco di Pontedera Simone Millozzi

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