Buon 8 Marzo

12805987_903391636444134_6105885209954935150_nSettanta anni fa per la prima volta in italia le donne poterono finalmente esercitare il diritto di voto. Lo fecero scegliendo la Repubblica invece della Monarchia; lo fecero eleggendo l’Assemblea costituente che produsse poi la Costituzione più bella del mondo. Le loro battaglie di liberazione ed emancipazione compiute all’interno di associazioni, partiti, istituzioni e movimenti hanno reso l’Italia migliore. Si tratta di un “debito” nei confronti delle donne che questo pur meraviglioso paese, non ha interamente saldato. C’è da fare tuttora molto perché l’Italia e l’Europa dei nostri figli riescano a diventare la casa naturale delle tutele, dei diritti e della lotta alla diseguaglianza. Possiamo però credere e scommettere che ciò potrà accadere grazie al contributo di energia ed intelligenza, soprattutto ed ancora una volta, delle donne; di ieri, di oggi e di domani.

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Il Comune di Pontedera esprime il cordoglio per la scomparsa di Giuliano Marchesi, consigliere comunale e stimato medico

Dichiarazione del Sindaco di Pontedera Simone Millozzi

Voglio esprimere il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia del dottor Giuliano Marchesi, stimato medico della nostra città e, in passato, attivo in politica come consigliere comunale. Marchesi era stato per ben tre mandati consigliere comunale della Democrazia Cristiana, nelle file dell’opposizione. I suoi interventi, la sua attività politica erano apprezzati da tutti dentro Palazzo Stefanelli e nella città.
All’attività politica poi affiancava la competenza con cui operava nella sua professione di medico. Stimato e benvoluto dai tanti che avevano avuto modo di conoscerlo era stato un animatore ed una colonna portante dell’attività del nostro ospedale, nel quale ha ricoperto anche la carica di primario nel reparto di cui lui stesso era stato fondatore ed animatore.
Si era distinto anche nei ruoli di Direttore Sanitario e membro del Consorzio Socio Sanitario dando un impulso importante alla nascita di un rapporto proficuo tra la struttura sanitaria e il territorio.
Voglio rivolgere un affettuoso e personale saluto ai figli Alberto (mio collega e presidente dell’ordine degli avvocati), Donatella, Ermanno, Paolo e Teresa, ai nipoti e ai parenti tutti.
Il Comune partecipa oggi ufficialmente alla commemorazione.

Pontedera, 7 marzo 2015

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Sulle operazioni antidroga svolte stamani

Voglio ringraziare pubblicamente, anche questa volta, gli uomini del commissariato di Polizia di Pontedera, i carabinieri e gli agenti della polizia locale, che stamani hanno effettuato una operazione antidroga al Villaggio Scolastico. Sempre nella stessa giornata è da sottolineare anche l’altra operazione, portata a compimento con successo dai carabinieri, che ha portato all’arresto in pieno centro di un giovane in possesso di diversi involucri di droga pronti per essere spacciati.

Si tratta dunque di operazioni che confermano l’attenzione e il costante controllo del territorio attuato da parte di tutte le forze di polizia, dalla polizia stessa ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale alla Polizia Municipale. Il mio ringraziamento va a tutti gli operatori di queste forze che con professionalità e accuratezza quotidianamente procedono con controlli mirati atti a prevenire molti reati.

I controlli odierni, che verranno ripetuti, sono una positiva risposta anche a quelle segnalazioni e alla giusta esigenza, dei cittadini, di legalità e di sicurezza per i propri figli e le proprie famiglie.

Con le stesse forze e la stessa intensità occorre al contempo potenziare l’attività di prevenzione e di informazione.

Simone Millozzi, Sindaco di Pontedera.

Pontedera, 1 marzo 2016

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Sull’annuncio di Enrico Rossi a candidarsi come segretario del PD

Foto di repertorio: Simone Millozzi con Enrico Rossi

Foto di repertorio: Simone Millozzi con Enrico Rossi

“Ieri sera in una affollatissima cena nella sua e nella nostra Pontedera il Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi ha annunciato ufficialmente la sua volontà di candidarsi alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Enrico ha precisato che la sua è una candidatura per affermare una idea del Partito che abbia gambe, cuore e testa nei contenuti e nei valori della moderna sinistra europea ed ha opportunamente precisato di volersi sottrarre dalla pericolosa ed inutile antinomia personalistica tra renziani ed antirenziani.
Anticipo che io lo sosterrò convintamente in questo progetto politico perché ne condivido nel profondo gli obiettivi, le passioni e le idealità. Credo io pure, come dice Rossi, che il PD abbia bisogno oggi di smarcarsi dalla totale subalternità rispetto alle pure apprezzabile e per molti aspetti condivisibile azione di governo che il Presidente del Consiglio e Segretario del partito sta portando avanti. Credo infatti che il PD debba tornare ad essere un laboratorio aperto di elaborazione politica, un grande soggetto collettivo capace di confrontarsi con la mutata realtà dei paradigmi sociali ed economici del XXI secolo declinando però i suoi tratti identitari di base: la promozione dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini, la tutela delle libertà, dei principi democratici, dei diritti individuali e collettivi delle persone, l’attenzione ai bisogni della fascia più debole della popolazione; un partito che ritrovi nel lavoro e nella dignità dei lavoratori le ragioni più forti del proprio agire.
Da Sindaco di Pontedera sono fiero ed orgoglioso che il presidente Rossi abbia scelto la nostra e la sua città per raccontare pubblicamente del suo progetto; la comunità che ho l’onore di governare è con i suo 30.000 abitanti un piccolo (grande) centro fatto di industrie e servizi, di molti operai e di un ceto medio cresciuto intorno all’insediamento della Piaggio; in ragione della sua storia Pontedera ha piena consapevolezza che la crescita, lo sviluppo ed il miglioramento delle condizioni sociali individuali e collettive passano attraverso la fatica bella del lavoro; la gente di Pontedera ha nel proprio DNA la capacità di rifuggire le sirene del facile arricchimento, i luccichii finti della finanza creativa, del tutto facile e subito; la gente di Pontedera sa come rifuggire dai demoni che hanno generato la più grande crisi mondiale dal dopoguerra ad oggi.
Sono lieto di accompagnare e dare il mio contributo ad Enrico in questo progetto perché questi valori della città in cui è cresciuto se li è portati e li porta da sempre con sé.

Enrico Rossi

Enrico Rossi

Sono pure convinto che un partito plurale ed aperto come il nostro saprà accogliere la sfida lanciata da Rossi con tutte le forme e gli strumenti che gli sono propri: il concetto di democrazia che segna il suo nome è la rappresentazione plastica dell’anima politica che lo contraddistingue nel profondo; il confronto serio, aperto, onesto, sulle idee e sui contenuti è un capitale di ricchezza che anche in questa occasione saprà utilizzare in favore dell’Italia e degli italiani.
Avanti Enrico che c’è molto da lavorare; noi ci saremo ancora una volta a darti una mano!”
Simone Millozzi
Sindaco di Pontedera

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Sulla donna sindaco uccisa in Messico e sul ruolo dei sindaci

Il 2016 appena cominciato si è aperto con una notizia che ha fatto il giro del mondo. In Messico, è stata uccisa un sindaco, Gisela Mota, di 33 anni, appena eletta a capo dell’amministrazione comunale di Temixco. La giovane donna sindaco si era fatta portatrice di una strategia di contrasto al business criminale che in Messico coincide in larga parte con grosse organizzazioni organizzate di narcotrafficanti. La donna si era impegnata in una campagna forte. L’avevano accusata per alcune sue debolezze ed era completamente sola, politicamente, contro i narcos. A lei vada la nostra stima e la nostra solidarietà.

La notizia ha colpito tutti nel mondo. Un po’ perché si tratta di una giovane donna e un po’ perché è stata uccisa prima ancora che entrasse in carica. “Nemmeno un giorno” è la frase che tutti ripetono in queste ore in Messico: osservando che non è stata lasciata libera di svolgere la sua funzione nemmeno un giorno.

Alcune riflessioni però sono universali.

Siamo in una fase storica dove la democrazia è in crisi. Le sfide della globalizzazione, delle nuove tecnologie, degli immense ricchezze, anche illegali, che si stanno accumulano stanno mettendo in crisi le forme classiche della democrazia.

I narcotrafficanti messicani usano i social network per minacciare ed umiliare gli amministratori locali rimasti baluardo di democrazia e legalità. Ogni anno vengono uccisi decine di sindaci. E non stiamo parlando di un Paese arretrato ma del Paese dell’uomo più ricco del mondo, ad esempio, quel Carlos Slim magnate mondiale delle telecomunicazioni.

Come non osservare che si tratta di un fenomeno presente dappertutto, anche da noi? Le rappresentanze democratiche sono in crisi. Ciononostante, come ha sottolineato il Presidente dell’Anci Fassino durante l’ultima assemblea Anci, i Sindaci sono la figura istituzionale che raccoglie la maggiore fiducia nell’opinione pubblica. Non c’è tema – dal lavoro all’ambiente, dal welfare alla cultura, dallo sviluppo economico alla sicurezza, dalle politiche educative all’immigrazione – che non passi per la scrivania di un Sindaco. Non c’è legge dello Stato o regionale che non abbia immediate ricadute gestionali sulle attività dei Comuni, caricandoli di responsabilità che ciascuno di noi onora ogni giorno al meglio. E i cittadini si riconoscono nei Sindaci assai di più di quanto si riconoscano in ogni altro livello istituzionale. Quando un cittadino vuole rivolgersi alle istituzioni, alla politica va in primo luogo dal Sindaco, che è il naturale destinatario delle ansie, delle speranze, delle esigenze della sua comunità.

Sono i sindaci e gli amministratori locali il primo baluardo della legalità e della sicurezza, non sottraendosi ai rischi personali che ciò comporta, come dimostra l’alto numero di amministratori oggetto di intimidazioni e atti di violenza da parte della criminalità, anche in Italia

Chi opera oggi in un Comune italiano si rende conto di come i sindaci siano rimasti pressoché gli unici interlocutori a cui i cittadini si rivolgono. La riduzione delle rappresentanze democratiche, la crisi dei partiti sta portando ad un corto circuito pericoloso anche da noi. Questo comporta che i sindaci si sentano anche soli nel contrastare certi meccanismi. Non posso che far mie anche le parole di Saviano oggi su La Repubblica proprio sull’omicidio avvenuto in Messico: “La battaglia riguarda tutti, perché l’obiettivo delle mafie ha un percorso unico che si tratti di uno stato del Messico o di una regione italiana, di un paese balcanico o di una città africana: espellere dalla gestione politica qualsiasi persona competente e spingere nell’arena politica i ricattabili, gli affaristi, gli incapaci. Impedire che possa esserci chi sceglie la politica per passione e desiderio di giustizia e selezionare persone che possano governare solo attraverso l’aiuto dei loro finanziamenti e della loro rete di alleanza sociali, mediatiche imprenditoriali”. Saviano chiude facendo notare che per le mafie: “Tutti i politici hanno un interesse, tutti hanno desiderio di potere e danaro si tratta solo di capire come assecondare questo imperativo: ecco la filosofia politica delle mafie”. Ecco la logica con cui le mafie sperano di comprare le istituzioni.

Riflettiamo su questa situazione prima che sia troppo tardi. Sul nostro territorio abbiamo una tradizione democratica e una buona politica. Salviamola da un decadimento che sta attraversando e imbarbarendo tutte le democrazie. Da i territori come il nostro devono nascere gli antidoti a questo decadimento.

Pontedera, 4 gennaio 2016

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Appello del Comune di Pontedera per un uso corretto dei botti di capodanno

Il Comune di Pontedera lancia un appello alla cittadinanza e agli ospiti della città. L’appello è quello ad uso corretto e legale dei botti di capodanno. Dappertutto sono i fuochi d’artificio a salutare l’arrivo del nuovo anno. Riteniamo che non occorra aggiungere regole nuove per stimolare i cittadini ad un adeguato e corretto comportamento. Prevalga il buon senso di tutti divertendosi senza infastidire altri che non vuol dire festeggiare in silenzio ma piuttosto non spaventare le persone e gli amici a quattro zampe.

Invitiamo anche a non utilizzare botti illegali ed a non acquistarli al di fuori dei circuiti ufficiali; di segnalare alle forze dell’ordine ogni possibile “artificio” non legale; invitiamo inoltre a non utilizzare i botti (anche quelli legali) al chiuso o vicino a luoghi sensibili e alle abitazioni. Abbiamo scelto anche noi come altre zone (il comprensorio del Cuoio ad esempio) di non percorrere la strada dell’ordinanza perché avremmo potuto applicarla solo formalmente. Nessuno ha le forze per controllare il rispetto di una simile ordinanza. A nulla sono valsi i divieti, “rumorosamente” infranti, durante quella notte. Molto più utile è stata la crescita di consapevolezza collettiva, di prudenza e di rispetto delle regole.

Per questo abbiamo deciso di rivolgerci alle persone attraverso un appello e non attraverso gli atti formali.

In questi giorni grande attenzione è stata richiesta da molti cittadini e dalle associazioni degli animalisti a favore degli animali. Mi sembra una ulteriore positiva ragione per comportarsi ancora con più sensibilità. Negli ultimi anni l’attenzione verso gli amici a quattro zampe è cresciuta e oggi possiamo ben dire che in questa direzione vogliamo andare anche noi. Ogni cittadino dunque si faccia promotore di questo appello affinché disagi e rischi di questa rumorosa tradizione possano essere limitati e sopportabili. Ci appelliamo al senso di civiltà in ognuno di noi e auguriamo a tutti un buon anno nel rispetto degli altri e dei nostri amici a quattro zampe.

 

Pontedera, 29 dicembre 2015

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Ringraziamento ai carabinieri per l’operazione antidroga al Romito

Ancora una volta voglio ringraziare pubblicamente i carabinieri della Compagnia di Pontedera e i vertici provinciali dell’Arma, guidati dal Colonnello Andrea Brancadoro, per l’operazione antidroga brillantemente svolta ieri al Romito. Nell’operazione sono stati bloccati alcuni spacciatori ed è stato stroncato un traffico che aveva la base in una frazione della città. Nella stessa giornata i carabinieri hanno intensificato i controlli anche in altre zone della città contribuendo a dare sicurezza alla cittadinanza in un momento storico così delicato come quello che stiamo vivendo in queste ore, dopo l’attentato in Francia e le notizie di possibili attentati in Italia.

Rinnovo quindi la gratitudine della città verso i carabinieri che sono da sempre vicini e presenti nel nostro territorio.

Nei giorni scorsi abbiamo concordato con le autorità competenti, Prefetto e Questore in primis, l’azione combinata delle forze dell’ordine che sta già dando ottimi risultati.

Pontedera, 20 novembre 2015

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L’Unione non è di ostacolo alle fusioni

Nei giorni scorsi si è riaperta, con una dichiarazione di Renzo Macelloni, la discussione sul futuro dell’Unione e sul ruolo che oggi questa svolge.

Macelloni è un uomo esperto di politica; è impegnato a vario titolo nel governo della sua comunità da oltre un ventennio. Per questo le sue parole vanno ascoltate con attenzione ma allo stesso tempo interpretate secondo quelli che sono i fatti. E’ chiaro a tutti che il progetto che lui intende rilanciare di un comune unico dell’Alta Valdera è sul piatto da molti più anni dell’Unione. L’Unione è nata per dare un governo istituzionale omogeneo ed integrato della Valdera e non ha mai rappresentato un ostacolo alle fusioni dei comuni. Anzi, tra i comuni toscani che hanno scelto di procedere alla fusione tra di loro, nelle ultime tornate referendarie, una buona parte erano di questo territorio. L’Unione ha rappresentato invero un luogo di coltura, un humus fertile, per nuovi e più stretti rapporti tra le comunità. È proprio grazie alla esperienza dell’Unione che tali processi di fusione hanno potuto incontrare pareri favorevoli e aperti nei confronti dei cittadini coinvolti nei processi referendari. Mi preme anche aggiungere che nell’ottobre 2013 si è svolto un referendum su tre comuni dell’Alta Valdera, sostenuto anche da Macelloni, che non ha avuto esito positivo soprattutto per la volontà del cittadini di Peccioli e non certo per colpa dell’Unione Valdera. E allora perchè Macelloni è così ingeneroso verso questa esperienza amministrativa che ha incontrato nel tempo il plauso della normativa regionale e nazionale ed è stata presa come punto di riferimento per molti altri territori? Mi auguro che le cause non siano le difficolta’ politiche che incontra nell’alta valdera per portare avanti il suo disegno di fusione tra questi comuni scaricando sull’Unione delle responsabilità che esse non ha. Macelloni sa benissimo che le economie di scala ci sono state; sa benissimo che la Valdera è riuscita a contare e ad attrarre risorse e finanziamenti che senza un’azione comune non avrebbe mai ottenuto; sa benissimo che sulla scuola, sul sociale, sulla pianificazione e programmazione di area e sull’accoglienza dei migranti siamo un modello a livello regionale. Il sindaco di Peccioli sa perfettamente che la Polizia Locale dell’Unione oggi risponde più e meglio, in modo più coordinato ed organizzato alle esigenze del territorio, al contrario di quanto accadeva prima (nonostante che il suo Comune non abbia ancora traferito il relativo personale).

Macelloni sa perfettamente che grazie all’esperienza dell’Unione Valdera ogni comune, dal più piccolo al più grande, può guardare con più serenità alle nuove prospettive istituzionali ed alle sfide di governo su cui la Regione sta lavorando. Dove sta la verità? L’Unione non è un ostacolo ai processi di fusioni, anzi può e deve favorirli avendo come obiettivo principale il miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini. E’ da un anno e mezzo che l’attività dell’Unione è paralizzata in attesa di un decisione unanime da parte di quei Comuni che, se non cambia la normativa, devono mettere insieme quasi tutte le funzioni oggi esercitate; la Valdera ha dato la propria disponibilità a favorire e supportare tutti quei processi di autonomia nelle scelte di organizzazione di questi comuni. Ad oggi stiamo ancora aspettando una risposta e questo temporeggiare ritarda ogni scelta strategica che si rende necessaria per dare un nuovo impulso alla nostra esperienza. Macelloni è il primo che dovrebbe sapere, e lo sa, che per governare dal basso e non subire la riforma, l’ammodernamento e la semplificazione dell’architettura complessiva degli enti locali occorre la determinazione, il coraggio e la lungimiranza coesa dei Sindaci: serve però che vi sia una convinzione diffusa ed una condivisione degli obiettivi fondanti. Se qualcuno ha legittimamente ambizioni personali o amministrative di altra natura, sappia che crea un danno a tutte le nostre comunità, penalizzandole proprio nel momento in cui la stagione di riforme istituzionali intrapresa nel nostro Paese ci dice che i nostri territori possono cogliere questa occasione ed essere i veri motori del cambiamento. Chi causa tutto questo dovrà assumersene la relativa responsabilità. Noi andremo avanti con ancora più decisione e fermezza nella scelta intrapresa. Occorre smettere di tentennare ancora e assumersi la responsabilità di una scelta, chiara, trasparente, pubblica. C’è bisogno di una fase nuova che non può avviarsi e basarsi su protagonismi e forzature. Facciamo parlare i fatti. E l’Unione per ora è l’unico fatto concreto. Bene, dunque, l’apertura di una fase costituente ma questa non sia né una ennesima occasione di clamore mediatico nè un nuovo modo di prendere ulteriore tempo ma, al contrario, sia l’occasione concreta per dare risposte chiare alle nostre comunità”

Pontedera, 2 novembre 2015

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Il cordoglio della città di Pontedera per la scomparsa del l’Arcivescovo Alessandro Plotti

Esprimo il mio personale cordoglio, quello dell’amministrazione comunale e della città di Pontedera, per la scomparsa dell’Arcivescovo Emerito di Pisa, Alessandro Plotti.

Plotti è stato a lungo vescovo della diocesi di Pisa e del nostro territorio. Era un profondo conoscitore della nostra comunità e si è sempre distinto per la capacità di ascoltare e di stare vicino ai più deboli. Non aveva fatto mai mancare la sua vicinanza al mondo del lavoro, degli operai, in più occasioni.

La nostra comunità perde un testimone, attento ed importante, della sua recente storia.

Lo vogliamo ricordare così, come un uomo imponente anche nell’animo, che ha saputo parlare ai più deboli e ha saputo interpretare con autenticità il ruolo di pastore e di guida.

Pontedera, 21 ottobre 2015

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Il Tar blocca la chiusura dell’Ufficio Postale di Treggiaia

Il Tar della Toscana, il Tribunale amministrativo regionale di Firenze, ha accolto il ricorso del Comune di Pontedera e ha sospeso la chiusura dell’ufficio postale di Treggiaia. La sospensiva avrà efficacia fino al 20 aprile 2016 quando lo stesso tribunale entrerà nel merito della questione e prenderà una decisione definitiva.

Lo scorso 18 settembre lo stesso Tar aveva accolto la richiesta di provvedimento cautelare avanzata dal Comune di Pontedera contro Poste italiane per la chiusura dell’Ufficio postale fissando allo scorso 7 ottobre la Camera di Consiglio.

E l’altro ieri si è tenuta l’udienza che ha avuto l’esito auspicato dal Comune di Pontedera.

In buona sostanza il Tar sospende il provvedimento di chiusura posto in essere da Poste italiane che saranno costrette a tenere aperto l’Ufficio di Treggiaia fino a che non sarà deciso il merito della causa. Per ora, quindi, l’ufficio postale rimane aperto.

Il sindaco Simone Millozzi e l’assessore Matteo Franconi che hanno seguito da vicino la vicenda: “Questa è la riprova che avevamo ragione nel definire l’atteggiamento di Poste Italiane prepotente ed arrogante e che la scelta intempestiva e fuori luogo di chiudere l’Ufficio di Treggiaia in attesa del pronunciamento cautelare del TAR, il cui esito era scontato perchè identico per tutti i comuni che avevano fatto ricorso e che erano stati già esaminati, non andava nella direzione auspicata del buon senso e del rispetto per le istituzioni locali ed i cittadini. Sperando che il tavolo di confronto aperto a livello regionale dal Presidente Enrico Rossi possa portare ad un ripensamento dell’azienda, ribadisco comunque che continueremo a battere tutte le strade a disposizione per scongiurare la chiusura di questo importante presidio. Esprimiamo grande soddisfazione per questa prima battaglia vinta dopo molti giorni di protesta, condotta insieme ai cittadini, davanti all’Ufficio postale di Treggiaia. Particolarmente importante è stato il lavoro congiunto svolto insieme alla Consulta di Treggiaia che ci ha accompagnato in questa azione. La Consulta è stata di stimolo costante nel sollecitarci alla risoluzione di questa problematica. La prova di forza messa in capo dall’azienda ha avuto vita breve ed è stata oltre che inutile pure dannosa, per il disservizio creato in questi giorni ai cittadini e per i costi fin qui sostenuti. Noi porteremo avanti con convinzione la nostra istanza sapendo di agire nell’interesse della nostra comunità”.

Pontedera, 9 ottobre 2015

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