Dichiarazione del sindaco sull’abbandono dei rifiuti e sulla raccolta Porta a Porta

Innanzitutto va fatta una premessa. Il sistema di raccolta dei rifiuti Porta a Porta si è reso necessario per aumentare la percentuale di raccolta differenziata, che, per obbligo di legge, deve essere portata a livelli più alti di quelli attuali. Nel 2014 la raccolta Porta a Porta ha permesso a Regioni italiane che avevano avuto difficoltà in precedenza, di avere una percentuale di differenziata maggiore della Toscana. Inoltre ci sono norme di legge che prevedono aggravi di spesa se fossimo rimasti con le attuali percentuali di raccolta.

Infine, ma per me non meno importante, è un obbligo morale quello di tentare di ridurre l’impatto sull’ambiente e sulle future generazioni.

Il Porta a Porta è un sistema adottato in tutta Italia, per superare le criticità della raccolta a cassonetto, ed è anche uno dei più semplici. Si tratta solo di rispettare un calendario di esposizione, sotto casa, del proprio rifiuto. E’ incomprensibile che ci siano difficoltà a seguire queste semplici istruzioni. Questo sistema è stato già adottato in alcune zone di Pontedera: nella prima fase si sono verificate criticità ridotte e comunque progressivamente superate.

Peraltro questo sistema di raccolta non è una novità per il nostro centro storico che da circa un decennio è ormai abituato a questo sistema di conferimento dei rifiuti. Oggi abbiamo soltanto modificato l’orario di raccolta andando incontro all’esigenza di non impattare sulle attività serali e di socializzazione, oltre che al contenimento dei maggiori costi del servizio notturno.

Restiamo pertanto sorpresi dalla difficoltà con la quale i cittadini del centro stanno rispondendo a questa novità. L’unica spiegazione che possiamo darci è che si tratti di una novità giunta in un momento particolare della vita della comunità, all’inizio delle vacanze scolastiche e nei giorni della Notte Bianca, e forse finora accolta con distrazione. Faremo di tutto, insieme alla Geofor, che è preposta a questa funzione, per comunicare ancora meglio le caratteristiche del sistema di raccolta.

Ma è bene precisare alcune questioni: dal Porta a Porta indietro non si può tornare. Spiace sentire e leggere, anche nei luoghi pubblici, sui mezzi di informazione e sui social network, che gli stessi che criticavano Igenio ora se la prendano anche con il Porta a Porta. Se si esclude, per le ragioni che ho già spiegato, di tornare ai cassonetti, questo sistema è il più semplice. Tutti gli altri sistemi di conferimento comporterebbero, sul modello di Igenio, maggiori spostamenti del cittadino o maggiori adempimenti (come la presentazione di tessere e identificativi), oltre che, addirittura pesanti impatti nei quartieri come nel caso delle mini isole ecologiche in centro.

E’ mai possibile indignarsi soltanto verso il sistema di raccolta prescelto e non sentire la necessità di sottolineare l’inciviltà del conferimento non conforme oppure del conferimento fuori orario? E’ possibile immaginare che alcuni cittadini anche in passato abbiano trovato più comodo l’orario serale al fine di smaltire ogni tipologia di rifiuto “infischiandosene” del calendario del Porta a Porta? Era forse questa una delle ragioni per cui la differenziata in centro non soltanto non cresceva ma peggiorava anche in termini di “qualità” del materiale raccolto?

A questo punto, pur valutando aggiustamenti e miglioramenti del servizio, intendiamo procedere con la repressione degli abusi e con le multe.

Occorre che sia chiaro a tutti che i problemi sono causati da chi smaltisce in maniera scorretta.

Ci sono centinaia di cittadini che stanno già aderendo in maniera corretta e i miglioramenti già sono visibili: a loro non vogliamo far pesare i costi di chi sbaglia e di chi ne abusa.

Tutti i cittadini hanno ricevuto il calendario. Sono state fatte molte assemblee pubbliche e nel caso servisse ne faremo anche delle altre. E’ necessario il rispetto di poche e semplici regole, e un piccolo impegno in termini di attenzione, per salvaguardare l’ambiente, il decoro urbano e il senso civico della comunità. Tutti devono mettere sotto casa i rifiuti specifici nel giorno e nell’orario richiesto. Chi non lo farà sarà multato e pagherà i maggiori aggravi di spesa che si determineranno.

Il Comune di Pontedera interverrà con decisione, lavorando con discrezione e con coerenza, fino a risolvere anche questa problematica; i professionisti della critica possono starne certi.

Condividi con gli altri!

Le congratulazioni a Maria Chiara Panesi, rieletta presidente dell’Arci Valdera

Durante il congresso dell’Arci Valdera, che si tenuto nella Casa del Popolo di Capannoli, è stata rieletta la presidente uscente Maria Chiara Panesi. Voglio esprimere le mie congratulazioni a Panesi per la sua rielezione che premia la buona azione portata avanti in questi anni. Il Comune di Pontedera ha avuto una proficua e stretta collaborazione con questa associazione che ha un forte radicamento sul territorio.

In Valdera l’Arci conta circa 9000 soci, aumentati nell’ultimo anno del 20 per cento. L’Arci, anche grazie alla sua Presidente, si rafforza come presidio contro il razzismo e il populismo, a tutela i diritti dei più deboli, a a sostegno della cultura popolare e impegnata ad accogliere chi viene da lontano. Grazie all’Arci questo territorio è più democratico, aperto e ha meno diseguaglianze.

Pontedera, 8 giugno 2015

Condividi con gli altri!

Firmerò la Carta Etica ma ritengo che la correttezza e la moralità si misurino sul campo e non dal tempo che si dedica a firmare proclami e dichiarazioni solenni

In relazione all’invito rivolto al sottoscritto a mezzo stampa, dal Consigliere Comunale Alessandro Puccinelli ad affrettarsi a firmare la Carta Etica di Avviso Pubblico (la Carta di Avviso Pubblico è un codice etico di comportamento degli amministratori locali, diretta derivazione della Carta di Pisa, nata come decalogo di prevenzione della corruzione, del malaffare, delle mafie e della cattiva amministrazione) voglio innanzitutto rassicurare il politico di opposizione: firmerò presto quella dichiarazione.

Ciò detto mi preme però far rilevare che la moralità e la correttezza amministrativa si misurano sul campo, ogni giorno, e non dal tempo che si può dedicare a firmare proclami e dichiarazioni solenni. Quando un sindaco diventa ufficialmente tale, subito dopo la sua elezioni, si presenta al Consiglio Comunale per un giuramento di lealtà alla Costituzione Italiana. In quel giuramento c’è tutto; nella nostra Carta Costituzionale c’è il riferimento alla moralità, alle leggi, ai valori. Svolgere oggi la funzione di sindaco, in una città come Pontedera, che ha un ruolo da capoluogo e risorse da piccola cittadina di provincia, è estremamente difficile ed impegnativo in termini di tempo e di impegno. Capisco che, legittimamente, l’opposizione vada a spulciare tra atti e documenti per sollecitarci ad una maggiore puntualità. Resta il fatto che ai proclami di comportamenti virtuosi io preferisco i comportamenti virtuosi veri e propri.

Per questo ritengo opportuno tranquillizzare Puccinelli. Firmerò.

Attribuire comunque alla firma di un documento il patentino dell’integrità, dell’etica e dell’onestà politica è inoltre piuttosto singolare! Il Sindaco e gli amministratori del Comune di Pontedera esercitano quotidianamente i principi ed i valori di onestà, correttezza, trasparenza che stanno alla base degli impegni che si prende chi firma la Carta Etica. Posso rassicurare e garantire Puccinelli che questo atteggiamento di dedizione, passione, diligenza lealtà, correttezza ed imparzialità sarà il medesimo anche il giorno dopo di quella firma: nei fatti ho agito ed agisco da sempre all’interno del perimetro di quei valori; con quella firma non farò altro che confermare il mio modo di fare l’amministratore.

Tuttavia mi piacerebbe sapere se esiste uno studio: tra i firmatari di questi appelli la percentuale di coloro che poi, invece, tradiscono i valori di legalità è inferiore o uguale? Perché se ci accorgessimo che tra i firmatari di questi appelli ci sono una uguale percentuale di amministratori pubblici che sbagliano allora dovremmo prendere atto che si tratterebbe purtroppo di uno strumento non adeguato a raggiungere l’obiettivo a cui aspiriamo tutti.

 

Pontedera, 4 giugno 2015

Condividi con gli altri!

Il saluto a Valerio Caramassi

Voglio salutare e ringraziare Valerio Caramassi, che ha lasciato la guida della società Revet, per il lavoro svolto in questi anni, con impegno, in una azienda strategica per il nostro territorio e per la Toscana. Caramassi ha lavorato in questi anni guidando con grande competenza e attenzione la Revet, che si occupa di riciclo della plastica e di altri materiali. A lui si deve la crescita di questa azienda e la lungimiranza nell’aver coniugato le funzioni specifiche del riciclo con le opportunità legate alla presenza dei centri di ricerca del nostro polo del know-how.

Lo ha fatto con una grande attenzione verso l’innovazione tecnologica e rafforzando così la centralità degli impianti di Pontedera.

Significativa ad esempio è il successo del progetto Pro-plasmix che ha permesso di riciclare efficacemente la plastica eterogenea che, al contrario, in altre realtà, italiane ed europee, viene conferita in impianti dedicati quale rifiuto indifferenziato. Grazie a questa felice intuizione e agli investimenti effettuati negli anni dall’azienda e dalla Regione Toscana si è così rafforzata una filiera legata alla green economy in questa area. Maggiore qualità della produzione, maggiore qualità del lavoro, maggiore occupazione: tutto questo è stato conseguito in un territorio virtuoso come quello di Pontedera.

Lo ringrazio dunque per la grande opera da lui prestata e mi auguro che l’azienda continui sulla strada tracciata, consolidando la presenza in città e puntando sempre più su ricerca, sviluppo e innovazione, che rappresentano il futuro in un settore sempre più importante nella società odierna.

A Caramassi auguro, anche a nome della città, nuovi e più grandi traguardi professionali.

 

Pontedera, 21 maggio 2015

Condividi con gli altri!

Il cordoglio di Pontedera per la scomparsa dell’ex sindaco Enzo Paroli

Enzo Paroli è stato un grande amministratore, prima assessore, e poi sindaco di Pontedera negli anni tra il 1953 e il 1959. Era un comunista e aveva avuto un ruolo di primo piano nella resistenza all’occupazione tedesca nelle campagne della provincia di Pisa nell’estate del 1944. Fu attivo nella formazione partigiana “Pannocchia”.

Con la sua scomparsa si perde uno degli ultimi testimoni, uno dei veri protagonisti, di quella stagione così importante della nostra storia.

Paroli ha sempre avuto a cuore la libertà, la cultura, e ha sempre lavorato per la sua città.

In passato ha voluto donare alcune pubblicazioni alla biblioteca di Pontedera.

Il Comune di Pontedera lo ricorda oggi e lo commemorerà ufficialmente nei prossimi giorni. Alle persone a lui care, vadano le condoglianze dell’amministrazione comunale e la vicinanza di tutta la città.

Pontedera, 18 maggio 2015

Condividi con gli altri!

Dichiarazione del sindaco Simone Millozzi per la scomparsa di Giorgio Vecchiani, presidente Anpi

La notizia della scomparsa di Giorgio Vecchiani, storico presidente dell’Anpi di Pisa, ma anche amministratore provinciale e testimone della nostra storia, ci rende tristi.

Vecchiani è stato un testimone importante della nostra storia recente. E’ stato un uomo che ha saputo rimanere in prima linea contro la barbarie e il fascismo e combattere per i valori più alti dell’umanità e della solidarietà. Aveva partecipato l’anno scorso, alle soglie dei 90 anni, alla inaugurazione della sezione Anpi di Pontedera e della Valdera. Non solo. Ricordo con affetto e riconoscenza quando, nel novembre 2011, a fronte di una becera manifestazione di estrema destra contro la cerimonia al Teatro Era di conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini stranieri residenti nella nostra città, lui aveva fatto un comunicato dove ci esprimeva solidarietà. Aveva cominciato il suo comunicato pensando innanzittutto a quei bambini e a quelle bambine che quel giorno avevano vissuto con gioia quell’evento; un uomo di grande modernità e civiltà.

Ai suoi familiari e a tutti le persone a lui vicine vada l’affetto e il ringraziamento mio e della città di Pontedera. Non mancheremo mai di ricordare il suo esempio. Quello di un uomo mai accomodante, sempre libero e attento alle esigenze dei più deboli. E’ grazie anche a uomini come lui se la nostra provincia ha saputo coltivare i principi di pace, di condivisione democratica e di giustizia, che ci contraddistinguono. Il suo impegno e la sua dedizione, rimasti inalterati, nel corso degli anni, siano di esempio per tutti noi e per le giovani generazioni.

Nulla è stato conquistato senza impegno e senza lotta. Il benessere, la solidarietà, la pace si costruiscono giorno dopo giorno, con la partecipazione e l’impegno personale. Questo ci ha insegnato Vecchiani e per questo lo ringraziamo e gli rivolgiamo questo ultimo saluto.

Pontedera, 7 maggio 2015

Condividi con gli altri!

Ulteriori tagli ai Comuni significherebbe la fine del nostro ruolo

Il sindaco di Pontedera e Presidente dell’Unione Valdera, Simone Millozzi: “Ulteriori tagli ai Comuni significherebbe la fine del nostro ruolo”

In queste ore, mentre l’attenzione mediatica e il dibattito politico sono su altri temi a volte concentrata su ambigui e inutili annunci di demagogia populista, si sta giocando una partita che non esito a definire “fondamentale” per la salvaguardia della democrazia e dei diritti dei cittadini. Una partita essenziale per il futuro di questo Paese. Ma come sempre accade in questi momenti, pochi hanno la consapevolezza di questa enorme sfida.

La partita è quella dei tagli agli enti locali che il Governo vorrebbe approvare con il Documento di programmazione economica e finanziaria, il Def, nelle prossime ore. Stamani si è tenuto un incontro a Roma tra l’Anci e il Governo. Alcuni aspetti sono stati chiariti ma resta il nodo centrale del problema: non si può continuare a tagliare sugli enti locali ed in particolare sui comuni. Se questi tagli passeranno saranno i titoli di coda dei nostri Municipi.

Se si continua a farlo si va a incidere sui servizi diretti ai cittadini, sulla carne viva delle comunità, sull’unico front-office rimasto attivo tra istituzioni e cittadini e su quello che lo stesso Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente Nazionale dell’Anci, ha definito il più importante presidio democratico rimasto. Del resto quando 90 anni addietro si assottigliarono ed eliminarono le istituzioni democratiche locali l’Italia ha vissuto la fase peggiore della sua storia unitaria con il fascismo e la dittatura. Non si può continuare quindi, e lo dicono sindaci di tutte le aree politiche, su questa strada. Mi auguro che il Governo ascolti i sindaci dell’Anci e lancio fin d’ora un appello a tutta la cittadinanza e la comunità della Valdera.

La battaglia per la difesa delle istituzioni locali, per l’utilizzo a livello locale delle risorse economiche provenienti dalle imposizioni comunali, per una reale autonomia, non può essere una battaglia solo dei sindaci ma deve essere una battaglia di tutta la comunità. A volte a livello locale l’attenzione viene rivolta verso piccole beghe o inutili manifestazioni demagogiche di soggetti in cerca di visibilità. Io mi rivolgo alla città. Non stiamo a guardare il fiammifero mentre brucia la casa. Il rischio è che i comuni perdano completamente il ruolo essenziale di riferimento per la nostra società, allora rischieremo tutti di essere più soli, più deboli e senza alcuna speranza. Spero e credo che la società civile faccia sua questa preoccupazione e sostenga i sindaci nella battaglia intrapresa. Negli ultimi anni i tagli agli enti locali hanno rappresentato la quasi totalità delle risorse previste dalle manovre economiche. Quello degli enti locali è stato il comparto che più di tutti ha contribuito al risanamento dei conti pubblici. Ora è il momento che altri si facciano carico di analoghi sacrifici. A noi non rimarrebbe altro che consegnare le chiavi. Mi auguro quindi che tutti comprendano l’attuale posta in gioco.

Pontedera, 9 aprile 2015

Condividi con gli altri!

Il nuovo vicepresidente dell’Unione Valdera è Corrado Guidi

Il sindaco di Pontedera e Presidente dell’Unione Valdera, Simone Millozzi, gli augura buon lavoro


corrado-guidiNell’ultima seduta della Giunta dell’Unione della Valdera è stato nominato il nuovo vicepresidente dell’Unione della Valdera: si tratta di Corrado Guidi, 48 anni, sindaco di Bientina, con grande esperienza e significativi risultati raggiunti nei settori del sociale e della solidarietà.

Ovviamente si tratta di una carica che Guidi svolgerà senza alcuna retribuzione e senza alcuna indennità, come già avviene per tutte le altre funzioni svolte dai sindaci nella giunta dell’Unione. Il sindaco di Pontedera e Presidente dell’Unione della Valdera, Simone Millozzi, esprime la sua soddisfazione per questa scelta e gli augura il miglior “in bocca al lupo”.

Si tratta di una buona scelta – ha detto il Presidente Millozzi – che ci permette di proseguire sulla strada avviata con la gestione dell’Unione. Corrado Guidi, che ha partecipato da protagonista alla Costituzione dell’Unione dei Comuni nel 2008, saprà valorizzare le risorse del nostro ente e rendere ancora più efficace il governo delle funzioni associate che i comuni del territorio hanno deciso di gestire insieme. Questa è la strada giusta per rispondere alle sfide che la crisi ci pone davanti: razionalizzare e ottimizzare. Razionalizzare significa rendere più razionali le nostre strutture: migliori e più efficaci. Tutto ciò è rafforzato dal fatto che la stessa Regione Toscana considera la Valdera l’ambito territoriale ottimale per la gestione dei servizi sovracomunali.

La nostra capacità di unirci ci ha fornito gli strumenti adatti per mantenere forte la presenza delle istituzioni locali.

Auguro a Corrado Guidi un buon lavoro. C’è ancora tanto da fare”.

Pontedera, 26 marzo 2015

Condividi con gli altri!

Sui danni conseguenti a sinistri stradali. Il Comune di Pontedera non ha inviato nessuna richiesta di risarcimento

Leggiamo sulla stampa locale che il Comune di Pontedera avrebbe inviato una lettera ai familiari di una vittima della strada per chiedere il pagamento dei danni. Questa notizia non corrisponde al vero. Da verifiche effettuate con i nostri uffici non risulta alcuna richiesta diretta ai familiari inviata da questa amministrazione.

Il Comune di Pontedera e l’Unione Valdera hanno infatti un contratto di servizio con una società privata per la gestione e la bonifica delle aree stradali interessate da sinistri e incidenti.

Questa società è incaricata di ripristinare la piattaforma stradale interessata dal sinistro e recuperare il costo dell’intervento. Si tratta di un servizio particolarmente importante e delicato perché permette di bonificare l’area dell’incidente in maniera ottimale.

La richiesta di risarcimento del costo degli interventi effettuati dalla suddetta società viene demandata dalla stessa alle assicurazioni degli automobilisti coinvolti nel sinistro. Sulla base delle responsabilità, poi individuate dalle ordinarie dinamiche assicurative, sono le stesse assicurazioni a provvedere al versamento del risarcimento per questi danni.

E’ quindi evidente da quanto sopra che non corrisponde al vero ed appare particolarmente pretestuoso quanto afferma la stampa locale nei confronti del nostro Comune. Invitiamo pertanto gli operatori dell’informazione a verificare le proprie fonti e a riferire puntualmente e con precisione, competenze, ruoli e responsabilità.

Ci auguriamo che a questa precisazione sia dato adeguato e analogo spazio a quanto finora affermato, anche ai sensi di quanto stabilito per le rettifiche.

 

Pontedera, 18 marzo 2015

Condividi con gli altri!

Sulla decisione di Santa Maria a Monte di uscire dall’Unione

Dichiarazione del Presidente Simone Millozzi

Ritengo la decisione del Comune di Santa Maria a Monte di recedere dalla gestione associata di servizi e funzioni svolta attraverso l’Unione Valdera la conseguenza di un approccio politico autarchico e di chiusura che configge con la strategia di fondo che in questi anni ha consentito alla Valdera, prima in Toscana, di sperimentare e sviluppare politiche e servizi di area vasta anticipando scelte e modelli che poi il legislatore sia nazionale che regionale hanno adottato.

L’approccio politico di fondo non lo reputo condivisibile: il governo integrato delle politiche di area attraverso l’Unione Valdera è stato piegato, con una certa miopia, alla semplice valutazione in termini di costo-benefici dei singoli servizi (valutazione che è evidentemente diversa da comune a comune) nonché viziato da due diverse attrazioni gravitazionali (la Valdera e il Valdarno inferiore) dovute alla peculiare posizione geografica del comune di Santa Maria a Monte che si affaccia appunto su due bacini territoriali.

Queste circostanze hanno fatto ritenere, alla maggioranza politica che governa Santa Maria a Monte, la permanenza all’interno dell’Unione un fattore di debolezza anziché una occasione vantaggiosa per gestire ed esser ‘cerniera’ con altri ambiti territoriali.

È pur anche vero che le recenti norme regionali sulle Unioni, richiedendo giustamente un livello minimo e generalizzato di integrazione di funzioni e servizi, abbia accelerato una situazione di incompatibilità tra le esigenze di sempre maggior integrazione di un territorio vasto come la Valdera e le esigenze “autonomiste” del Comune di S. Maria a Monte.

Tutte le riforme che stanno prendendo sostanza, a partire dal riordino istituzionale relativo al trasferimento delle competenze delle Province fino ad arrivare alla riforma regionale del sistema sanitario toscano, condividono l’idea di fondo che l’ambito territoriale ottimale migliore sia quello coincidente con la zona del distretto sociosanitario, così come è la Valdera.

La scelta politica è lontanissima dai principi su cui si è sempre fondata l’idea di una Valdera unita, capace di garantire ai suoi cittadini servizi di qualità in modo omogeneo ed a costi contenuti grazie alle economie di scala e capace di programmare il governo del territorio nel modo più coeso possibile, un’area in grado di sfruttare e capitalizzare al massimo le risorse, le attitudini e le vocazioni dei singoli comuni che ne fanno parte anche con strumenti innovativi e “rivoluzionari” come il piano strutturale d’area, per creare strumenti idonei a costruire forme di solidarietà e perequazione tra comuni e consentire anche a quelli di minor dimensione di affrontare le sfide globali che ci pone la modernità e la crisi sociale ed economica.

Riuscire a governare insieme in modo strutturato ed organico la Valdera, a prescindere dagli obblighi di legge e dagli incentivi normativi, è la premura più ambiziosa che un sindaco di questo territorio si trova ad affrontare nel tempo della globalizzazione, delle aree vaste, della razionalizzazione, delle città metropolitane e della sempre maggiore scarsità delle risorse pubbliche.

Non è lungimirante chi pensa di riuscire a garantire da solo buoni ed efficaci servizi ai cittadini, infrastrutture adeguate per le imprese, sostegno alle famiglie, nuove occasioni per il lavoro ed uno sviluppo per le comunità amministrate.

Va da se che la stessa richiesta del Comune di Santa Maria a Monte a mantenere un rapporto convenzionale con l’Unione su diverse funzioni non possa che confermare come ineludibile la necessità di una sinergia territoriale e la bontà del progetto Unione, strumento oggi ritenuto da tutti gli osservatori strategico e indispensabile a risolvere le difficoltà che ha anche un Comune di medie dimensioni per garantire efficacemente funzioni importanti per i cittadini.

Tutto ciò premesso ritengo tuttavia che, per il rispetto istituzionale dovuto tra enti, sarà avviata una discussione tra tutti i Sindaci nella giunta dell’Unione al fine di verificare la disponibilità politico amministrativa e la possibilità tecnica di percorrere tale strada.

 Valdera 3 marzo 2015

Condividi con gli altri!