Posts Tagged ‘“andrea pieroni”’

Pontlab innovazione e eccellenza: Un accordo siglato in Regione per un percorso di sviluppo tecnologico della Toscana

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulle testate “La Nazione Pontedera Valdera” e “Il Tirreno Pontedera” del 4/9/2013

mercoledì
4 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
13

 

Pontlab fra le stelle dell’eccellenza

 

LA FIRMA IL CENTRO DI RICERCA ALLA PARI CON NORMALE E LA SANT’ANNA

LE OPPORTUNITÀ Si creerà una piattaforma di investimenti che darà nuova linfa al lavoro

C’ERANO i massimi vertici della cultura e dell’eccellenza pisana e toscana, ieri, nel Palazzo della Regione. Stella Targetti, la vicepresidente della Regione Toscana, Andrea Pieroni, il presidente della provincia di Pisa, Simone Millozzi, il sindaco di Pontedera, Pontlab, rappresentata dal suo presidente, l’ingegnere Lucio Masut, e dal consigliere di amministrazione, l’ingegnere Vanni Bonadio, e i vertici della Normale, della Sant’Anna e dell’Ateneo pisano. Tutti per una firma che assegna anche a Pontlab, il centro servizi ricerca e sviluppo di eccellenza, un ruolo di primo piano nel panorama regionale delle grandi. Con il «Documento strategico sul sistema di innovazione territoriale della provincia di Pisa», Pontlab scambierà il proprio patrimonio di competenze e ricerca con le più importanti realtà universitarie del territorio. Hanno infatti suggellato l’intesa il rettore dell’Ateneo pisano, Massimo Augello, il direttore della Scuola Normale Superiore Fabio Beltram (anche direttore del Centro Competenza Nest sulle Nanotecnologie), e il rettore della Scuola Superiore S. Anna Pierdomenico Perata.

NASCE così un vero distretto tecnologico tutto pisano, nel quale Pontlab potrà impiegare, per tre anni (tale è la durata del progetto) «le competenze e le strumentazioni di Unipi, Sssa, Sns per quanto complementare alle proprie, in ottica sinergica». E ancora, «le strumentazioni e gli accordi di Pontlab supporteranno le ricerche in ambito medico, agrario e nelle life-sciences». Entusiasti il sindaco Millozzi e l’ingegnere Masut che, dichiarano: «Con la firma di questo protocollo abbiamo rafforzato l’impegno nel territorio per creare una piattaforma che con i propri servizi attiri investimenti e dia sbocco a nuove opportunità di lavoro siano esse in PontLab o nelle Aziende con le quali Pontlab stesso collabora».

Eleonora Mancini

mercoledì
4 settembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
II

 

Pontedera al centro dell’innovazione

 

Un accordo siglato in Regione pone il laboratorio PontLab in un percorso di sviluppo tecnologico della Toscana

PONTEDERA
Dopo il protocollo di intesa firmato con Pignone, dopo la sua partecipazione al protocollo firmato con Continental e dopo il lavoro svolto in ambito moda, PontLab ora guarda alle Scienze per la vita.
Ovviamente non da sola; PontLab è infatti uno tra i Firmatari del protocollo di intesa siglato ieri in Regione: “Protocollo di Intesa per lo sviluppo ed il consolidamento del partenariato tra soggetti della ricerca pubblica e i laboratori del territorio regionale in relazione alle infrastrutture di ricerca europee”, approvato in Regione all’inizio del mese scorso.
Il protocollo è stato promosso da Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore S. Anna e dai laboratori Pontlab SrL e Centro di Competenza Nest sulle Nanotecnologie ed in particolare ri guarda l’ambito medico, agrario e più in generale le life-sciences, per ottenere metodologie di indagine innovative e/o attuare analisi di laboratorio competitive in termini di costi e di tempi.
La collaborazione tra la ricerca universitaria e le attività operative dei due laboratori consente di valorizzare il know-how sviluppato negli Atenei e di agevolare il trasferi mento tecnologico perfettamente in linea con le politiche della Regione toscana e della provincia di Pisa .
Il sindaco Simone Millozzi e Masut nel firmare questo protocollo, hanno inteso rafforzare sempre di più il loro impegno nel territorio volto a creare una piattaforma che attraverso i propri servizi attiri investimenti e dia sbocco a nuove opportunità di lavoro siano esse in PontLab o nelle aziende con le quali Pontlab stesso collabora. Il centro di eccellenza per la caratterizzazione dei materiali Pontlab, la cui costituzione è stata promossa dalla Regione Toscana, confermala sua strategica importanza sul territorio e testimonia l’impegno del comune di Pontedera nella ricerca e nel trasferimento tecnologico.
Nel 2011 infatti Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi, decide di assumere la maggioranza nel capitale di PontLab srl, per garantire alle imprese del territorio un laboratorio dove realizzare certificazione di prodotto e processo, ma anche ricerca industriale.
In appena tre anni gli ingegneri Masut e Gamanets, che rispettivamente ricoprono i suoli di presidente e amministratore delegato di PontLab, trasformano la Società in un laboratorio, conosciuto anche in Unione Europea e riferimento per le principali realtà industriali toscane agevolando i rapporti tra le diverse Aziende egli Atenei.

Sottoscritto il protocollo d’intesa per l’innovazione e l’hight-tech

giovedì, luglio 7th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA di mercoledì 6 luglio 2011

mercoledì
6 luglio 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
3
«Cervelloni» uniti per non sprecare fondi e tempo prezioso

I POLI DELLA RICERCA DI PONTEDERA , PISA E GROSSETO COLLABORERANNO TRA LORO

PONTEDERA – ANCHE Grosseto si muove per fare qualcosa di simile a Pont-Tech, Pont-Lab, Polo tecnologico di Navacchio, del comprensorio del Cuoio e di Peccioli. Ovvero, i centri pisani di studio, ricerca, applicazione e sviluppo di aziende, enti dove il pubblico vuole incoraggiare il privato a realizzare nuove imprese. Da sindaco di Pontedera, il governatore Enrico Rossi dette il via all’operazione che ha portato nell’ex dente Piaggio laboratori e ricercatori, studiosi e giovani imprenditori, nuove aziende che nascono. E pur se le difficoltà non mancano e a volte gli ostacoli vincono la battaglia, Rossi ha programmato 12 poli toscani di questo tipo. Anche Grosseto si candida a ospitarne uno, rivolto soprattutto alla cantieristica navale.

Il rischio è però che da una parte all’altra della Toscana si studino più o meno le stesse cose, e si facciano ricerche già fatte o in azione da altre parti, con conseguente spreco di soldi. Insomma, si impongono sinergie. Proprio per questo, fra la Provincia di Pisa e quella di Grosseto è nato ufficialmente ieri, nell’aula nobile di Palazzo Stefanelli, un accordo con tanto di firme e protocolli. «L’idea -ha ammesso lo stesso assessore grossetano che ha firmato il protocollo, Gianfranco Chilini – è partita da Pisa, ed è scaturita anche da una delegazione pisana-pontederese che lo scorso agosto venne a Grosseto. Ma noi, questa idea, l’abbiamo subito fatta nostra perché questi non sono i tempi di sprecare tempo e denaro. Anzi, le esigenze sono opposte, come vuole il mondo ormai globalizzato e come chiede la regione Toscana».

IL PROTOCOLLO è stato firmato dal presidente della provincia di Grosseto, Leonardo Marras, dal presidente Andrea Pieroni per Pisa e dal sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, che ha introdotto la conferenza di presentazione dell’iniziativa, con la partecipazione del dottor Lanzara, presidente di Pont tech. Millozzi ha fatto anche un esempio concreto dei risultati già ottenuti a Pontedera. E’ quello della plastica riciclata, «sulla quale – ha detto Millozzi – e per la quale si è studiato e ricercato a fondo, arrivando a creare un nuovo mercato e nuove aziende che stanno cominciando a rifornire anche la Piaggio». Fra Pisa e Grosseto, intese come province, c’è Livorno. Ma non è tagliata fuori perché Pont-Tech sta già collaborando col centro labronico di ricerca e applicazione, nel campo dei motori. Dunque, la rete di rapporti si sta infittendo.

M.M.

mercoledì
6 luglio 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
Un matrimonio tecnologico

Accordo con la provincia di Grosseto per mettere in rete i servizi

PONTEDERA. Le province di Grosseto e Pisa affiancate dal Comune di Pontedera fanno squadra nel nome dell’innovazione. Stipulano un accordo che varca i confini territoriali e apre nuove frontiere di collaborazione. All’insegna di generose opportunità per le imprese e auspicabili occasioni di mercato. Questo in sintesi il contenuto del protocollo d’intesa, valido 18 mesi e rinnovabile, siglato dal sindaco Simone Millozzi, dal presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni e da Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto. «Con questa convenzione – spiega Millozzi – si concretizza un percorso ambito e voluto che mette in rete diversi servizi, evita centri di studio e sviluppo doppioni ma offre possibilità di potenziamento alle filiere industriali, commerciali e tecnologiche puntando sul sostegno pubblico delle aziende private». E dove la ricerca si fa largo la Regione la premia, emanando un avviso di finanziamento finalizzato alla costituzione di 12 Poli di Innovazione. Così i 3 protagonisti del patto non hanno perso tempo, si sono rimboccati le maniche ed iniziato un sodalizio che passa da Pont-tech e Pont-Lab e arriva in quel di Grosseto per dar vita al Laboratorio Tecnologico Multimediale. «Il merito dell’iniziativa – precisa l’assessore grossetano Gianfranco Chelini – va alla provincia di Pisa che un anno fa ci è venuta a cercare. Per la realizzazione del nostro laboratorio prenderemo esempio e collaboreremo con l’esperienza pontederese, sicuri di garantire nuovi stimoli ai nostri comparti. Non solo non ci pesteremo i piedi ma ci tenderemo la mano, capaci di armonizzare i Poli d’Innovazione in fase di costituzione». Per crescere nell’high-tech non basta lo spontaneismo. Ci vuole un’azione combinata. Una sinergia di intenti. «Occorre trovare – ribadisce il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni – ambiti comuni da vagliare e con cui affrontare lo scenario del futuro. Pont-tech insieme al Polo di Navacchio, a quello conciario e agli incubatori di Peccioli consentono di colmare il fossato tra lo sviluppo tecnologico e l’universo della produzione». Il mondo è cambiato e nell’ottica della globalizzazione che soffoca le piccoli imprese, la parola d’ordine è complementarietà. «Che significa – spiega l’assessore Graziano Turini – accettare la sfida ed avere il coraggio di dare le gambe alle intuizioni». I settori interessati al momento sono 3: la meccanica, la nautica e l’Ict, le tecnologie delle telecomunicazioni e della robotica. Ma lo sguardo di Pont-tech guarda oltre. «Pont-lab è un centro d’eccellenza e ci sono tutte le premesse – aggiunge il presidente Riccardo Lanzara per essere ottimisti. 11 nostro laboratorio è collegato con Complab di Livorno e adesso, grazie a questa firma, con Grosseto. Da una parte ha l’appoggio delle amministrazioni pubbliche, dall’altro dell’Università. A chiudere il cerchio le ditte che operano in una dimensione integrata».

(ps)

Le iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia

martedì, marzo 22nd, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistico delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di venerdì 18 marzo 2011

venerdì
18 marzo 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
3
I consiglieri di due Comuni cantano l’inno a Villa Varramista

MONTOPOLI-
NEL GRANDE e storico salone di villa Varramista – ma, in questo caso, soprattutto villa Capponi – è risuonato l’inno di Mameli all’inizio alla conclusione della cerimonia con la quale i consigli comunali di Pontedera e Montopoli hanno festeggiato il 150° dell’Italia. Un’iniziativa pensata in quel luogo perché nella Varramista di Gino Capponi (ultimo della famiglia di quel «Pier» che disse ai francesi assedianti di Firenze «se voi suonerete le vostre trombe noi suoneremo le nostra campane») è passato una fetta non secondaria del movimento risorgimentale quantomeno toscano. Mentre la riunione di due consessi comunali (Varramista è nel territorio di Montopoli ma è legata a Pontedera da contiguità territoriale è dalla più recente dei Piaggio in quella villa) ha voluto essere un messaggio all’unità. «Al non restare ciascuno a casa sua, oggi pericolo grande».

Al tavolo della presidenza, i sindaci Vivaldi e Millozzi, il presidente della Provincia, Pieroni (montopolese di nascita e cittadino pontederese) e il professor Gabriele Paolini, dell’università di Firenze, che ha tenuto una bella «lezione» sulla centralità di Gino Capponi (patriota e moderato e amico di tutti i grandi personaggi del tempo, molti dei quali, come Manzini, Foscolo o Leopardi, Giuseppe Montanelli, ospiti a Varramista) nel processo che ha portato al risorgimento. Ma si è parlato anche del bel romanzo storico «Varramista» scritto a più mani da autori delle Capanne di Montopoli.

—————————————–

venerdì
18 marzo 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
1-2
La marcia dei mille

Folla per la gara podistica e la cerimonia in piazza
Tutti coi tricolore, piazza Garibaldi invasa da podisti e cittadini
Il maltempo ha graziato in parte la festa per l’Unità d’Italia: cerimonie, discorsi musiche e la corsa tra i quartieri

– PONTEDERA –
LA PIAZZA che del primo eroe risorgimentale porta il nome – e che dopo la ex Piazza Belfiore, ora Andrea, è diventata il cuore delle cerimonie e della memoria di Pontedera – si è colorata ieri mattina di tricolore. Centinaia di persone, dai bambini agli anziani, dai podisti ai ciclisti in tenuta sportiva fine alle autorità civili e militari, hanno infatti accolto l’invito del comune a radunarsi in piazza Garibaldi per festeggiare l’unità d’Italia. E per salutare il tricolore che saliva sul pennone del monumento ai caduti di tutte le guerre. Nonostante l’ora insolita, le 9 del mattino (per legarla alla marcia sportiva) e il tempo quantomeno «traballante», la manifestazione è stata dunque un successo.

LA FILARMONICA Volere è Potere ha intonato più volte l’inno di Mameli, i tricolori sventolavano, le forze dell’ordine erano schierate con i loro ufficiali in città. Dal palco ha parlato il sindaco Simone Millozzi che nel sottolineare con soddisfazione il successo di questa di altre iniziative per l’unità d’Italia, ha detto che «chi non partecipa e alla festa e non nel vuol sapere dell’Italia unita, in senso culturale, storico ed economico, fa del male alla nostra nazione».

I PODISTI della «marcia del 150°» erano partiti dagli impianti sportivi della Bellaria-Cappuccini per convenire in piazza Garibaldi in tempo per la cerimonia e poi ripartite. Con loro, anche un gruppo di ciclisti dell’Associazione La Borra. Il tutto è durato non più di mezzora, graziata anche dalla pioggia, che soltanto poi è ripresa. Già durante il suo intervento, il sindaco aveva citato il presidente pontederese della Repubblica, Giovanni Gronchi, che nel 1961 presiedette alle manifestazioni per i 100 anni e pronunciò un discorso in cui sostenne, ha detto Millozzi, un concetto ancora valido. E cioè che l’unità d’Italia deve restare un processo costante, fatto anche e soprattutto di buon governo affinché le classi più deboli possano progredire. E dopo Piazza Garibaldi, le autorità si sono dirette proprio a rendere omaggio alla tomba di Gronchi, nella cappella di famiglia del camposanto della Misericordia. Una cerimonia che si ripete annualmente in novembre ma che ieri ha avuto un particolare risalto proprio nel quadro dell’Italia unita.
M.M.

———————————————-

venerdì
18 marzo 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
VIII
Siamo tutti un po’ più italiani

Ricordata la figura di Giovanni Gronchi. Quasi mille podisti hanno partecipato alla marcia
Siamo tutti un po’ più italiani
Moltissimi cittadini hanno festeggiato sventolando il tricolore

PONTEDERA. Tante bandiere tricolori, tante persone di tutte le età e un clima di festa e partecipazione hanno fatto da cornice alla manifestazione organizzata ieri mattina in piazza Garibaldi a Pontedera per celebrare il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Tante le autorità presenti, compreso il sindacoSimone Millozzi, che dopo l’alzabandiera e l’inno nazionale eseguito dalla filarmonica “Volere è potere” ha parlato dell’importanza della ricorrenza celebrata in tutto il paese: «Si tratta di un appuntamento sentito dalla popolazione quanto dalle istituzioni. In giornate come questa dobbiamo unirci attorno ai valori che ci hanno trasmesso i nostri padri costituenti. Ed è proprio alla Costituzione e ai sentimenti che l’hanno ispirata, come la libertà, l’uguaglianza e la solidarietà, che dobbiamo rivolgerci se vogliamo superare le spinte individualiste e divisioniste di cui si sente parlare in questi tempi».

Il sindaco ha poi ricordato la figura di Giovanni Gronchi, illustre concittadino e presidente della Repubblica dal 1955 al 1962, quindi anche nell’anno del centenario, andando poi a deporre una corona di fiori e a rendere gli omaggi di tutti i pontederesi alla cappella privata della famiglia Gronchi nel cimitero della Misericordia. La manifestazione di piazza Garibaldi era anche il punto di partenza della marcia del centocinquantesimo, valida per 330 trofeo provinciale pisano di podismo, alle cui due versioni, da sei e da dodici chilometri, hanno partecipato quasi mille appassionati. La corsa non agonistica, organizzata dal Comitato provinciale pisano podismo e dal Comitato Stracittadina, non prevedeva vincitori o premiazioni, ma ha visto comunque tutte le associazioni sportive del territorio partecipare con passione ed entusiasmo.

A Cascina duecento copie della Costituzione sono state consegnate ai cittadini dai tesserati del Partito Democratico. Accanto al gazebo del Pd presente anche la Lega che distruibuiva il materiale per le elezioni amministrative.

A San Miniato in tanti si sono recati alla Rocca di Federico II per ammirare la maxi bandiera tricolore, di 35 metri per 9, che è stata srotolata lungo il versante ovest della torre da parte della 17a delegazione “Apuana” del Soccorso alpino e speleologico.

Infine, anche gli alunni della scuola primaria “Leonardo da Vinci” di Forcoli e le loro insegnanti hanno voluto fare gli auguri allo Stato italiano con il canto dell’inno, con coccarde tricolori e una grande bandiera di 15 metri.

Nicolò Colombini

Sul Consiglio Comunale aperto del 10 novembre svolto alla TMM

giovedì, novembre 11th, 2010

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA di giovedì 11 novembre 2010

giovedì
11 novembre 2010

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
2

Rossi: «La Piaggio globalizzata è un bene per tutti»


In 300 al consiglio comunale aperto organizzato alla Tmm. Il governatore plaude le scelte di Colaninno

di MARIO MANNUCCI – PONTEDERA

ANCHE il governatore della Toscana, ma per Pontedera soprattutto ex sindaco della battaglia contro l’emigrazione a Nusco dei reparti meccanici della Piaggio e della stretta collaborazione con l’allora presidente Giovanni Alberto Agnelli, vede positivamente, come un bene, la politica di grande globalizzazione della Piaggio di Roberto Colaninno. «I suoi risultati hanno consentito di far da contrappeso alle gravi perdite dei mercati occidentali – ha detto ieri davanti a 300 persone riunite nella sala mensa della Tmm, l’industria delle marmitte che rappresenta una delle punte di crisi dell’indotto Piaggio – mantenendo sostanzialmente l’occupazione».

«E’ VERO – ha aggiunto Rossi – che nell’indotto ci sono punti di forte preoccupazione. Siamo solidali e vicini ai lavoratori e alle loro famiglie, e bisognerà intervenire di più usando i fondi Cee e rafforzando la differenziazione e soprattutto la globalizzazione anche dell’indotto, ma se in ogni parte della Toscana e dell’Italia ci fosse stata la stessa attenzione verso l’industria che avemmo qua fin da quindici anni fa, e da cui dipende anche la non drammatica situazione attuale, l’Italia e la Toscana avrebbero qualche problema in meno».

PIU’ o meno le stesse cose le aveva già dette, anzi, ripetute nell’intervento d’apertura del consiglio straordinario, per la prima volta tenuto in una fabbrica, il sindaco Millozzi. E più o meno gli stessi concetti ha espresso il presidente della Provincia, Andrea Pieroni. Ma Riccardo Bargagna, lavoratore della Metalplastic, ha ribattuto che «la nostra azienda ha annunciato 60 licenziamenti, dunque non sono giuste le dichiarazioni positive sulla Piaggio». Per il segretario locale della Lega Nord Toscana, Giulio Cesare Susini, «la globalizzazione senza freni è una rovina anche per noi di Pontedera. E’ colpa dell’Europa dei burocrati – ha aggiunto – che hanno eliminato ogni barriera con l’Oriente. Ma il governatore leghista del Piemonte, Cota, sta intanto scontando l’Irpef alle aziende che non delocalizzano». Per il Pdl ha parlato il consigliere regionale Donzelli, esprimendo solidarietà e appoggio ai sindacati, di cui sottolinea il ruolo anche Giacomo Zito, che il 16 novembre incontreranno la Piaggio. Donzelli chiede poi che le istituzioni toscane fermino questa delocalizzazione che ricade sul territorio». Sulle istituzioni toscane è comunque emersa una inevitabile diversità di giudizio fra centrodestra e centrosinistra. Ha parlato anche il neo esponente di Fli, Matteo Bagnoli, criticando le «errate o scarse politiche del governo e delle istituzioni locali».

MOLTI gli interventi dei sindacalisti, ma sostanzialmente non contrastanti. Franchi (Cgil), Mangini e Cima (Cisl), Casati e Gerini (Uil), Inserillo (Ugl) e altri hanno chiesto che la Piaggio investa di più sulle officine meccaniche, che il governo e la Toscana facciano politiche più incisive in difesa delle due ruote, «incentivando – dice Mangino – il ricambio dei 6 milioni di mezzi ora circolanti», che l’indotto possa qualificarsi di più, che le istituzioni siano più presenti e incisive». Impossibile riportare il pensiero di tutti per la varietà e il numero degli interventi. Forte, comunque, la preoccupazioni di lavoratori di aziende dell’indotto, come Massimo Zucchelli della Tmm che si è dichiarato «assai poco ottimista per il futuro della fabbrica».

giovedì
11 novembre 2010

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

Rossi in campo per Pontedera


Dal consiglio comunale l’impegno a convocare un tavolo con Piaggio

PONTEDERA. «Un segnale di vicinanza al mondo del lavoro e alle imprese». È così che il sindaco di Pontedera Simone Millozzi inquadra la seduta del consiglio comunale nell’insolita cornice dello stabilimento Tmm. «La sede non è stata scelta a caso perché qui ci si sta misurando con tutte le difficoltà che sta attraversando l’indotto della Piaggio», sottolinea il primo cittadino. Che subito ammonisce: «Ma la discussione non può ridursi ad essere pro o contro la Piaggio».

La sala è gremita. Tanti gli addetti ai lavori, politici, sindacalisti, rappresentanti delle associazioni di categoria. Ma ci sono anche i volti di operai e imprenditori che il morso della crisi lo provano sulla loro pelle. «Si deve riallacciare un rapporto tra l’azienda e i sindacati ma anche con le istituzioni, perché venga a spiegare il piano industriale – afferma Millozzi -. Il rapporto con l’indotto non può essere solo in termini di costo. Chiediamo alla Piaggio di accompagnare le aziende e di farle crescere».

Il presidente della Regione Enrico Rossi sul ruolo imprescindibile del manifatturiero è pronto a scommettere. «Come dimostra proprio la crisi di questi anni non c’è un vero sviluppo se non c’è l’industria e la sua capacità di produrre occupazione – afferma Rossi -. Semmai la nostra scommessa deve essere quella di trovare il necessario livello di competitività attraverso più innovazione di processo e di prodotto». In campo alcune idee. «Gli investimenti nella logistica, il centro di ricerca sulla mobilità, la tenuta sul territorio della lavorazione dei motori a maggior contenuto tecnologico – sostiene il governatore -. E anche per l’indotto questa è la strada: costruire reti d’impresa tra le piccole e le medie aziende per promuovere l’internazionalizzazione e l’innovazione dei loro prodotti. La regione può mettere in campo il suo peso istituzionale, supportare e incentivare un patto per lo sviluppo tra le forze sociali e istituzionali. Possiamo mettere a disposizione anche i fondi comunitari per supportare un progetto di sviluppo». «In ogni caso noi stiamo dalla parte dei lavoratori – conclude Enrico Rossi -. Per tutto questo chiederemo presto un incontro, con il sindaco e con il presidente della Provincia, con il dottor Colaninno. Chiederemo impegni e strategie chiare». (m.m.)

———————————–
Sul sito del Comune di Pontedera visita la galleria fotografica del Consiglio Comunale svolto alla TMM

L’accordo di programma Comune-Provincia sull’IPSIA

mercoledì, settembre 29th, 2010

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA di domenica 26 settembre 2010

domenica
26 settembre 2010

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-I

Una piazza al posto della scuola

Pontedera. Accordo con la Provincia, proprietaria dell’immobile: basta case in centro

Una piazza, al posto della scuola

Passa l’idea dei Comune: il “professionale” sarà abbattuto

PONTEDERA. La Provincia ha accolto le richieste del sindaco: al posto dell’Ipsia, l’istituto professionale che è l’unica struttura scolastica rimasta in pieno centro, non nasceranno altre case e negozi. L’edificio sarà raso al suolo e al suo posto sarà realizzata una nuova piazza. I soldi che la Provincia (proprietaria della struttura) ha previsto di incassare dall’operazione immobiliare di cessione, li recupererà con le costruzioni che il Comune sposterà in altra zona della città.

SILVI IN PONTEDERA I

Meno cemento in centro, la Provincia accoglie la proposta del sindaco.

Firmato l’accordo: i volumi previsti nel 2004 al posto dell’istituto Pacinotti, saranno trasferiti altrove

PONTEDERA. Smantellare e trasferire. Ma soprattutto lavorare per uno sviluppo equilibrato del centro storico. Per una volta la qualità vince sull’abuso urbanistico. E alla fine il Comune rimescola le carte, taglia con il passato e fissa nero su bianco le linee della Pontedera del futuro. Questo dice l’accordo di programma firmato dall’amministrazione comunale e dalla Provincia in merito alla rivoluzione annunciata sugli immobili dell’Ipsia, compresi quelli della succursale e un autorimessa. L’istituto è l’unica scuola superiore rimasta in centro, in via Manzoni. Quando il nuovo stabile sarà pronto e le aule si trasferiranno al villaggio scolastico, la zona cambierà volto. E l’idea originaria di progettazione nasce nel 2004 con l’esigenza da parte della Provincia, proprietaria della struttura, di reperire risorse da destinare alla realizzazione di nuovi uffici a Pisa. L’ipotesi più accreditata puntava sulla creazione di insediamenti abitativi, case, negozi e lottizzazioni. Ipotesi trasformata dal sindaco Simone Millozzi che, a suo tempo, propose un disegno completamente diverso. Una piazza, parcheggi e del verde pubblico al posto di una giungla di cemento. Una lotta contro il sovraccarico urbanistico che si è risolta in un proposito che mette tutti d’accordo. «Abbiamo stabilito – spiega Millozzi – di spostare la capacità edilizia che insiste su questi volumi, in altre aree della città». Così la Provincia avrà modo di recuperare comunque i finanziamenti alienati, per un valore a base gara calcolato intorno ai 5 milioni e 200mila euro, e il salotto buono della città non sarà appesantito e invaso da mattoni su mattoni. «Gli imprenditori che vorranno partecipare al bando – spiega il primo cittadino – dovranno indicare altre zone, non agricole né industriali, da destinare alla costruzione e su cui trasferire le potenzialità edificatorie». Una soluzione finale che lascia ben sperare per la crescita di Pontedera «perché parte da uno spirito di collaborazione», sottolinea il presidente della Provincia Andrea Pieroni. L’accordo prevede già i tempi e le modalità del percorso. «Entro 30 giorni dalla firma del documento – conclude Vanni Bonadio, presidente della società immobiliare Pisa 2001 che ha seguito l’iter – sarà emesso il bando per l’acquisto dei beni. Allora sarà il mercato a dare la risposta definitiva».

Paola Silvi

L’Ipsia demolito. Al suo posto sorgerà una piazza con aree sosta, giardini e spazi destinati prevalentemente ad uso pubblico. Qualche abitazione ed esercizio commerciale su via Manzoni.

L’ex succursale. In piazza Belfiore: ospiterà uffici comunali e, in base ai progetti dell’offerente, alcune installazioni abitative.

Volumi trasferiti. La capacità edilizia di questi volumi sarà trasferita in altre zone della città che dovranno essere rigorosamente non agricole né industriali.

Gii oneri. La detrazione degli oneri di urbanizzazione sulle nuove costruzioni potrà essere trasferita nella realizzazione dei tribunale.

La nuova scuola. I lavori dell’Ipsia al villaggio scolastico finiranno entro l’estate del 2011.

L’accordo in consiglio. Mancano da completare gli Impianti e le officine: l’accordo di programma sarà presentato martedì In consiglio comunale e in quello provinciale. Entro 30 giorni dall’accordo, sarà emesso il bando per l’acquisto degli immobili.

Aiuti al tribunale. Con lo scomputo degli oneri di urbanizzazione si potrà realizzare parte del nuovo tribunale

domenica
26 settembre 2010

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

L’Ipsia raso al suolo, diventerà una piazza

L’Ipsia raso al suolo, diventerà. una piazza

E l’’edificio di piazza Belfiore potrebbe ospitare uffici pubblici

L’idea è quella di prolungare il centro commerciale naturale

PONTEDERA. Tre immobili e 3 trasformazioni. Si parte dall’Ipsia che sarà rasa al suolo. Al suo posto una piazza con tanti parcheggi, alberi, giardinetti e qualche appartamento che farà da cornice alla media Pacinotti. Spazio anche a qualche bottega di vicinato per ampliare fino a via Primo Maggio il Centro commerciale naturale da corso Matteotti. Nel nuovo look, teso a riequilibrare lo sviluppo urbanistico del centro, sarà coinvolta anche l’ex succursale dell’istituto professionale. L’edificio si affaccia su piazza Belfiore e accoglierà qualche ufficio comunale ma potrebbe, a seconda dei progetti pervenuti dai costruttori, ospitare piccoli appartamenti. Il tutto nell’ottica di una riqualificazione. «L’esigenza – entra nel merito il sindaco Millozzi è quella di non appesantire maggiormente un’area di Pontedera che, da qui a breve, sarà interessata da altre due importanti lottizzazioni. Sono quelle che vedranno la luce negli immobili che fino a pochi anni fa erano occupati dalla Automar e la Crastan». Ma c’è di più. Oltre ai trasferimenti delle capacità edilizie in altri territori cittadini adeguati e predisposti «l’offerente – si legge sull’accordo di programma – potrà impegnarsi a costruire, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, uno stralcio funzionale del nuovo tribunale, su uno spazio messo a disposizione dal comune anche fuori dal comparto d’intervento. Qualora sia proposta una diversa area di ubicazione del tribunale, questa dovrà essere ceduta gratuitamente». Un “effetto domino” insomma che coinvolgerebbe più di un aspetto e che risponderebbe a più di un problema «perché le scelte urbanistiche – conclude Millozzi – sono lo specchio dell’attenzione verso gli abitanti». (ps)

domenica
26 settembre 2010

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1-2

Scuola: piazza pulita

Addio al vecchio Ipsia, al suo posto sorgerà una grande piazza

Accordo di programma tra Comune e Provincia. la sede di via Primo Maggio sarà demolita, mentre quella di Piazza Andrea venduta

di MARIO MANNUCCI

– PONTEDERA –

MENTRE gli studenti, gli insegnanti e tutto il personale dell’istituito professionale Ipsia di Pontedera attendono di trasferirsi nella nuova e grande sede alla città scolastica, il cui cantiere comincia a essere «lungo», Provincia e Comune hanno concordato il destino delle due sedi ancora in attività: quella più grande, attestata si via Primo Maggio e via Manzoni, sarà abbattuta e diventerà per gran parte una piazza, con una piccola riedificazione a scopi commerciali soltanto su via Manzoni, mentre quella più storica che si affaccia su Piazza Andrea non sarà demolita e diventerà una struttura pubblica oppure sarà messa sul mercato privato. Ma l’operazione urbanistica su cui ruota l’accordo tra Comune con la Provincia, proprietaria dell’istituito, è più complessa rispetto alla notizia principale perché la Provincia non può permettersi di perdere il patrimonio edilizio rappresentato dall’Ipsia mentre il Comune non vuole case o uffici in quella zona, la parte sinistra-sud di via Primo Maggio, perché davanti è prevista la grande lottizzazione Crastan-Automar, per cui il peso urbanistico risulterebbe insostenibile. L’accordo prevede infatti che le ditte interessate a bando di dismissione e vendita dell’Ipsia debbano trasferire altrove, in una o più nuove zone, i cubaggio edificabile. «Purché – dice il sindaco Millozzi – non in zone nuove, cioè vincolate dal piano regolatore, né in zone previste come industriali. Il trasferimento sarà dunque possibile in aree già considerate edificabili, e naturalmente in accordo col Comune».

«Anche per la succursale di Piazza Andrea – prosegue Millozzi – potranno intervenire imprenditori privati, facendo proposte che il Comune considererà interessanti». Nel bando di cessione dell’Ipsia, che sarà emanato entro un mese e che farà seguito a un altro andato deserto, ma ora con la novità del cubaggio trasferibile, è incluso anche un locale vicino. E’ l’ex garage dei pullman davanti Crastan, anch’esso di proprietà provinciale e anch’esso già messo in vendita ma finora senza acquirenti. Si pensa e si spera che la la nuova formula possa risolvere anche questo caso. Ma a questa operazione è collegata anche quella del nuovo tribunale, obiettivo vecchio di anni ma che alla luce delle carenze e dei problemi che il tribunale incontra nella storica sede di Palazzo Pretorio, l’amministrazione Millozzi vorrebbe risolvere. Il Comune dà infatti la possibilità alle ditte interessate all’acquisto del cubaggio edificabile dell’Ipisia (però trasferendolo, come detto, in altra zona) di scontare gli oneri di urbanizzazione costruendo un primo lotto, appunto, del nuovo tribunale.

L’ACCORDO di programma Comune-Provincia, ovvero l’operazione Ipsia, è stato firmato ieri a Palazzo Stefanelli dal sindaco Millozzi e dal presidente Andrea Pieroni, entrambi dichiaratesi soddisfatti per un’intesa «che mette insieme diverse esigenze, a cominciare da quella della necessità di reperire fondi – ha detto Pieroni – per poterli reinvestire nella scuola, con l’obiettivo di aprire quanto prima il nuovo Ispia nella città scolastica e quindi di portarvi anche l’ultima scuola superiore rimasta `fuori’, il Liceo linguistico». Nell’accordo e nell’operazione urbanistica-immobiliare ha avuto una parte importante, riconosciuta ed elogiata, anche l’Immobiliare Pisa 2001, guidata da Bonadio, che ha curato i termini tecnici dell’operazione e ora emanerà il bando. Con la speranza che l’occasione sia ritenuta valida dalle imprese edilizie, pur se in un momento di crisi come si sta vivendo.