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Sul dissociatore, sull’ampliamento della discarica e sulla nuova sperimentazione a Peccioli

venerdì, febbraio 25th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistico delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di venerdì 25 febbraio 2011

venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
3

“Congelato” il dissociatore Via alla sperimentazione a Legoli


Colpo di scena per l’impianto di Gello: alleanza tra Ecofor e Belvedere

PROVVEDIMENTI
Per evitare La chiusura della discarica, per ora si amplia quella esistente

di NICOLA PASQUINUCCI
– PONTEDERA

«FARE SISTEMA». E’ la parola d’ordine del vertice di ieri mattina a Palazzo Stefanelli di Pontedera per cambiare direzione sul futuro dei rifiuti. Ecco in sintesi le scelte: patto tra Belvedere Spa e Ecofor Service Spa per sviluppare la sperimentazione del dissociatore di Legoli, annullato il processo di partecipazione per discutere dell’impianto di Gello perché il progetto per il momento è congelato e, infine, ampliamento della discarica di Pontedera per scongiurare la sua chiusura nel 2013. Dunque si riparte, se non da zero, da un foglio bianco. Una decisione che spiazza la tabella di marcia per la costruzione del dissociatore molecolare e sospende il braccio di ferro con i comitati del no.

«QUESTI SONO temi difficili e complessi – premette il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi dove servono le conoscenze e non gli slogan». E sul piatto delle scelte c’è soprattutto la battaglia futura per accaparrarsi il bando del gestore unico rifiuti. Per avere le spalle forti la Valdera prepara il terreno. «Partendo dal concetto dell’Unione dei 15 Comuni – illustra il primo cittadino – vogliamo candidarci come territorio per vincere questa partita». Tradotto: Peccioli con Belvedere e Pontedera con la Ecofor, creeranno un’alleanza (non è ancora dato sapere se anche in termini societari) per tentare di “chiudere il ciclo dei rifiuti”. Questo in nome dell’autosufficienza dei trattamento della spazzatura, soprattutto quella industriale. I comuni di Peccioli e Pontedera, Provincia e le due aziende sono concordi: «In tema di rifiuti qui ci sono delle eccellenze a livello regionale, dobbiamo far valere il loro peso anche attraverso la sperimentazione». E il sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi è orgoglioso di essere in questa partita: «Anni fa, a Peccioli, abbiamo lanciato un metodo che va oltre il mero smaltimento. Ecco perché saluto con favore questa iniziativa».

E per allargare gli orizzonti della Valdera, l’assessore provinciale Valter Picchi annuncia «l’avvio dell’elaborazione del piano rifiuti provinciale che sarà pronto entro la fine del 2011. Indicheremo le aree e le relative tecnologie più indicate».

Insomma, tutti sono concordi nel trovare un momento di riflessione per cercare la via più sicura per smaltire i rifiuti speciali. Ecofor e Belvedere lavoreranno insieme per riaccendere il dissociatore molecolare di Legoli, comprato alcuni anni fa per provare l’avveniristica tecnologia, per riadattarlo alla sperimentazione. Il dissociatore infatti, ha avuto recentemente dei problemi e necessita una manutenzione straordinaria. In più, quello di Legoli è stato pensato per bruciare rifiuti casalinghi, mentre quello scozzese, preso a modello dalla Ecofor per poi importarlo a Gello, lavora solo rifiuti industriali.

«SI TRATTA di ripensare la ricerca – sottolinea il presidente della Belvedere, Renzo Macelloni – unendo due realtà. La ricerca ha un costo e quindi rafforzando il polo possiamo fare molto di più. Noi abbiamo già un impianto adatto che può essere modificato per vedere direttamente con i nostri occhi i dati che servono. Perché, ci tengo a dirlo, in giro ci sono tanti venditori di impianti, ma pochi forniscono soluzioni serie».

«Crediamo che il dissociatore sia una tecnologia “semplice” e sicura – conclude l’ingegner Paolo Landi della Ecofor – Ma abbiamo deciso di implementare la sperimentazione con la Belvedere, ritardando quindi sulla tabella di marcia la costruzione dell’impianto. Il tutto, visto che siamo una società a maggioranza pubblica, a garanzia dei cittadini. Per ristabilire il clima di fiducia».

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venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-I

Dissociatore, si ferma l’iter


Pontedera. Dall’unione di Ecofor e Belvedere nasce un polo dei rifiuti che punta alla gestione

Dissociatore, si ferma l’iter

La sperimentazione passerà a Peccioli, dov’è già attivo

PONTEDERA. Si ferma il percorso partecipativo promosso dal Comune di Pontedera sul dissociatore molecolare che la Ecofor Service vuole realizzare nel proprio stabilimento di Gello. Si ferma – o meglio, rallenta – il processo che dovrebbe portare alla realizzazione dell’impianto.

La sperimentazione si farà a Peccioli, alla Belvedere, dove già da mesi, c’è un impianto che tratta i rifiuti con la dissociazione. Qui si studieranno gli effetti, si analizzeranno i risultati e i dati, che serviranno, poi, per trasferire la sperimentazione nell’impianto di Ecofor.

Sono queste le novità più importanti che scaturiscono dall’unione di due eccellenze della nostra area: da una parte la Ecofor Service,azienda che gestisce i rifiuti industriali e, dall’altra, la Belvedere Spa, azienda che gestisce la discarica di Peccioli. Un’unione che ha, come obiettivo, quello di realizzare, in Valdera, un polo della gestione dei rifiuti, capace di diventare interlocutore per l’intera Regione.

I primi effetti saranno quelli dello stop immediato del percorso che doveva portare alla decisione sul progetto presentato alla Provincia di Pisa dalla azienda che tratta rifiuti industriali nel suo stabilimento di Gello. Lo aveva voluto il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, per arrivare a una decisione condivisa, dopo che sul progetto erano nati dissensi da parte di cittadini e rappresentanti della politica locale, che si erano organizzati in Comitati. Ed è ancora lui, Millozzi, a dare una nuova svolta alla vicenda. «Non manderemo il materiale alla regione – dice -che sarebbe servito a attivare il percorso partecipativo. Ci fermiamo. Chiederemo l’ampliamento della discarica, per dare una risposta immediata alle esigenze dello smaltimento. E poi attenderemo i tempi della sperimentazione».

Che avverrà a Peccioli. Dove, un piccolo dissociatore è in funzione – in modo sperimentale – da alcuni mesi. «Un impianto – spiega il presidente della Belvedere Renzo Macelloni – che aveva obiettivi minimali. Ora questi obiettivi devono essere rivisti, per partire con una nuova ricerca, una nuova sperimentazione. Faremo nuovi investimenti, dovremo ristrutturare una parte dell’impianto, fare delle modifiche. Con i nostri tecnici cercheremo di lavorare, per arrivare a realizzarne uno tutto nostro».

Sarà quello che la Ecofor Service aveva chiesto di impiantare alla Provincia di Pisa. «Nel progetto del dissociatore – spiega Paolo Landi, amministratore delegato Ecofor – ci crediamo, è un salto di qualità, dalla discarica a un progetto più innovativo: ci crediamo e vogliamo farlo, perché la tecnologia è semplice, brucia i rifiuti a bassa temperatura, non c’è diossina. Quello che ci preme è che vogliamo rendere tranquilla la gente. Per questo ab biamo trovato la disponibilità della Belvedere e procediamo con una nuova sperimentazione. La costruzione del dissociatore, a questo punto, slitta. Ritarderà, ne riparleremo dopo aver analizzato i risultati della sperimentazione che faremo a Peccioli». Come dire, forse i dati che sono arrivati dalla Scozia – dove c’è l’unico impianto simile, in tecnica e tecnologia a quello che voleva realizzare Ecofor – non sono così chiari da poter avallare la costruzione. Così, si fa una sperimentazione in proprio. (ech)

Si uniscono la Ecofor service e la Belvedere: qui sarà messo a punto l’impianto che poi dovrà nascere a Gello

Ancora sul dissociatore e su “Sinistra, Ecologia, Liberta’

martedì, febbraio 15th, 2011

Mi trovo ancora una volta a chiarire, mio malgrado, aspetti e verità sul Dissociatore Molecolare. Questa volta rispondo all’intervento comparso oggi sulla stampa di “Sinistra, Ecologia, Libertà” (Sel) della Valdera. Leggendo l’intervento mi spiego perché questa parte della sinistra vive emarginata dalle esperienze di governo del territorio.

Innanzitutto non corrisponde al vero che la Regione Toscana abbia “rigettato” il percorso partecipato. La Regione ha valutato molto positivamente il progetto e lo ha posizionato in maniera da avere la possibilità di accantonare risorse adeguate I documenti testuali sono in Comune a disposizione di tutti coloro che hanno voglia di informarsi correttamente.

Faccio presente a Sel che il percorso partecipato, la possibilità – prevista da una legge regionale – per i cittadini di approfondire e di conoscere meglio tutte le informazioni sul progetto, è stato voluto dal sottoscritto. In questo modo ho potuto anche prendere tempo sulle scadenze di legge di rilascio delle autorizzazioni.

Ho preteso io il percorso più democratico che le leggi permettessero.

Non corrisponde al vero che in Scozia i primi dati siano contraddittori e negativi. E’ vero il contrario. Anche qui sarebbe stato sufficiente consultare il sito del Comune dove è riportata integralmente la documentazione proveniente dalla Sepa (l’Arpat scozzese) ove si riferisce che da novembre 2010 l’impianto, relativamente all’impatto sull’ambiente, è andato a regime ordinario e non sperimentale.

E’ strano che poi il leader nazionale di Sel, Governatore della Puglia, Nicola Vendola, permetta che si costruiscano inceneritori (come ci risulta stia accadendo a Manfredonia) da parte di una società privata facente capo alla famiglia della leader di Confindustria: cosa ne pensa Sel?

A Pontedera la Ecofor service che vuole realizzare il dissociatore è a maggioranza pubblica.

Non solo. Io non ho minacciato proprio nulla, è bene che Sel moderi il linguaggio. Io ho fatto notare che nel 2013 le aziende del territorio (la nostra area industriale è ormai la più importante della Toscana) rischiano di non avere più in zona un luogo dove smaltire correttamente i propri rifiuti industriali. Chiedo a Sel: è compatibile questo con il mantenimento dei livelli occupazionali? Si salvaguarda così il mondo del lavoro e della produzione? E’ più ecologico trasportare lontano i rifiuti? Costerebbe meno? E’ meglio che questa filiera sia gestita da soggetti privati o da soggetti pubblici come la Ecofor Service?

Infine chiedo a “Sinistra, Ecologia, Libertà”: ma voi non siete nella maggioranza che governa l’Amministrazione Provinciale di Pisa al quale compete eventualmente l’autorizzazione per l’impianto?
Pontedera 10 febbraio 2011

Ancora sul dissociatore e sull’intervento di Legambiente

giovedì, novembre 11th, 2010

La risposta del sindaco Simone Millozzi
Leggo stamani (8 novembre n.d.r.) l’intervento di Sergio Bellagamba di Legambiente sul dissociatore e non posso fare a meno di rispondere. Non c’è peggior interlocutore di chi ha pregiudizi. Di chi ha preso già le sue decisioni, spesso senza conoscere e non è affatto intenzionato a cambiarle. L’intervento di Bellagamba è un concentrato, raro a leggersi, di pregiudizi offensivi, a volte anche odiosi e che sfiorano il razzismo. Cosa c’entrano gli “ucraini”?, oppure perché dire che le pale costruite in una valle senza vento sono truffe se collocate necessariamente in “Campania”? Che i campani e gli ucraini non possono fare anche cose egregie? Lo sa Bellagamba, ad esempio, che la Campania è una delle regioni italiane dove l’eolico è più sviluppato? E’ un male? Si può confondere una regione con un fenomeno malavitoso? Dove ci porterebbe questa logica? Tutto l’intervento di Bellagamba è un pregiudizio. Si permette di definire “soliti furbetti” coloro che probabilmente utilizzeranno tutti gli incentivi legali previsti per realizzare un “dissociatore molecolare”. Perché associare un termine spregiativo alla legittima ricerca di incentivi previsti dalle leggi di questo Paese?
Entrando nel merito. Non credo che disseminare il Paese di piccoli dissociatori molecolari sia meglio che realizzarne di più grandi. Semplicemente credo si debba guardare quanto questi impianti sono inquinanti. Questo accade analizzando i dati che emergono laddove quegli impianti già sono stati realizzati. Semplice, chiarissimo, razionale. Una istituzione si deve basare solo sui dati e sulla realtà dei fatti e non sulle opinioni di Bellagamba che promuove e boccia impianti, non si capisce sulla base di cosa.
Rispetto alle scelte e agli atteggiamenti che il Comune deve tenere: invito innanzitutto Bellagamba ad un maggiore rispetto. Sappia Bellagamba che il sottoscritto, chiedendo l’applicazione della legge regionale sulla partecipazione, ha ottenuto la sospensione delle procedure autorizzative. Sono andato oltre le richieste che provenivano da comitati e ambientalisti che mi chiedevano solo inchieste pubbliche che nulla avrebbero bloccato. La mia decisione non è stata indolore e non tutti l’hanno apprezzata. Bene. Pazienza. Il mio primo imperativo è la salute dei miei cittadini. Al di la dei pregiudizi. E per salute intendo anche quella che salvaguardo realizzando una filiera di trattamento del rifiuto che non ci faccia finire come altre zone d’Italia, con i rifiuti per strada e che ci porti, nel tempo, al superamento della discarica. I rifiuti per strada sarebbero più dannosi per la salute di ogni altra scelta. Infine mi sembrano davvero gravi le affermazioni, peraltro di un esponente di un’associazione come Legambiente, relative a Geofor e ad altre aziende (peraltro confondendo aziende e compagini societarie e non avendo chiari i ruoli di ognuna di queste società; il dissociatore, ad esempio è proposto da Ecofor service). Le responsabilità relative ad alcune inchieste in corso sono personali. E le persone coinvolte, peraltro innocenti fino a sentenza definitiva, hanno già abbandonato i posti di responsabilità. Da ciò a dare un giudizio sommario sulle politiche dei rifiuti di questo territorio la distanza è enorme. Ricordo a Bellagamba che a Pontedera quasi la metà dei rifiuti sono differenziati. Che il nostro territorio ha avuto delle politiche esemplari anche rispetto ad altre zone della Toscana e che con gli slogan e con l’ambientalismo di maniera non si va da nessuna parte.
Pontedera 8 novembre 2010

Sul dissociatore la richiesta di sospensione in attesa di ulteriori verifiche: “Sono contrario a decisioni affrettate”

giovedì, ottobre 7th, 2010

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA di giovedì 7 ottobre 2010

giovedì
7 ottobre 2010

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

Dissociatore, stop all’iter il sindaco vuole vederci chiaro «Contrario a decisioni affrettate»


Dissociatone, stop all’iter

il sindaco vuole vederci chiaro «Contrario a decisioni affrettate»
Millozzi chiede l’applicazione della legge regionale partecipazione prima del via libera all’impianto progettato dalla Ecofor a Gello

di Andreas Quirici

PONTEDERA. Stop all’iter per l’approvazione del progetto del dissociatore molecolare di Ecofor Service a Gello. La mossa a sorpresa arriva dal sindaco di Pontedera Simone Millozzi, il quale, dopo aver partecipato a un’assemblea del Coordinamento per la corretta gestione dei rifiuti in Valdera, annuncia: «Chiedo ufficialmente l’applicazione della normativa regionale sulla partecipazione. È l’unico modo per bloccare l’iter e attendere la fine della sperimentazione del dissociatore scozzese».

La normativa è la numero 69 del 27 dicembre 2007, sulle “regole per la promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” e serve proprio per aprire dibattiti su argomenti importanti come quello ambientale. «Siccome il Coordinamento mi chiede l’inchiesta pubblica – riprende Millozzi – sono io a invocare l’attuazione della legge regionale che, a differenza dell’inchiesta pubblica, è l’unico sistema per fermare l’iter per l’approvazione o meno del progetto presentato da Ecofor Service e da realizzarsi a Gello».

Rinvio al 2011. Alla fine del mese di ottobre sarebbero scaduti i termini per la presentazione delle integrazioni al progetto richieste all’azienda da Asl e Arpat, dall’interno della conferenza dei servizi della Provincia di Pisa, la cui prossima riunione era già stata fissata per la metà di novembre. Sarebbe stato quello il momento in cui il dissociatore molecolare avrebbe ricevuto il via libera alla costruzione o un ulteriore rinvio o la completa bocciatura. Con la mossa di Millozzi, che dovrà adesso essere raccolta dalla Regione Toscana, slitta tutto almeno fino alla metà del prossimo anno.

News dalla Scozia. Il sindaco vuole attendere la relazione dell’ente per l’ambiente scozzese sull’impianto simile a quello che Ecofor Service vuol realizzare a Gello. «Siccome si tratta di una sperimentazione – ha sottolineato Millozzi – che finirà all’inizio del 2011, voglio attendere il giudizio su quel dissociatore dal punto di vista ambientale. Sono responsabile della salute dei cittadini e non ho intenzione di prendere decisioni affrettate. Quando avremo tutti i dati in mano, però, voglio soluzioni concrete da parte del Coordinamento, non poesia o filosofie che, in linea teorica, sarebbero anche giuste, ma che non si adattano alla nostra situazione. Nel 2013 la discarica di Gello per i rifiuti speciali andrà in esaurimento e abbiamo la necessità di superare le discariche, come da indicazioni della Comunità europea. Non possiamo aspettare che si mettano in pratica soluzioni ideologiche».

Strumentalizzazioni. Quello di Millozzi è un po’ uno sfogo. Durante la riunione del Coordinamento dell’altra sera, a cui ha partecipato, ci sarebbero stati alcuni attimi di dibattito acceso tra lui e i cittadini. «Ho apprezzato molto il lavoro del Coordinamento – ha affermato il sindaco – ma qualcuno di loro ha solo cercato di strumentalizzare il problema».

giovedì
7 ottobre 2010

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1-3

Dissociatore “bloccato”


Sorpresa: il dissociatone è «sospeso»
Il sindaco chiede l’attuazione della legge regionale per valutare meglio il progetto

SE LA RICHIESTA, a sorpresa, del sindaco sarà accettata e attuata, il famoso quanto avversato dissociatore molecolare di Gello («nient’altro che un inceneritore» per chi lo contesta) è rimandato perlomeno di 6 mesi. La richiesta messa in campo a sorpresa da Simone Millozzi è infatti l’attuazione della legge regionale sulla «promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali», denominazione (in linguaggio burocratichese) sotto la quale c’è un istituto a garanzia del diritto popolare discutere un progetto. Sospendendone l’attuazione, come detto, per 6 mesi. Il che significa, nella vicenda dissociatore-inceneritore di rifiuti industriali proposto da Ecofor per Gello, dove progressivamente dovrebbe sostituire la discarica che nel 2013 sarà esaurita, una sospensione fino a primavera. La recente ma già consolidata storia delle discariche e degli inceneritori dimostra tuttavia che sono finora state più le proroghe e gli stratagemmi per andare ancora avanti che non i rispetti dei termini fissati per la chiusura.

«HO MATURATO questa decisione – spiega il sindaco con accanto il suo vice, Massimiliano Sonetti, assessore all’ambiente perché voglio perseguire fino in fondo la strada che ho intrapreso appena si è presentato il caso-dissociatore. Io sono il primo responsabile della salute dei cittadini, per cui ho anche per legge il dovere di difenderla, questa salute. Come ho il dovere di evitare emergenze di rifiuti che significano dover ricorrere a smaltimenti anche lontani, con aggravio di costi e disagi. Ecco perché ho già chiesto una volta il rinvio della decisione e sono andato in Scozia per vedere il dissociatore preso a riferimento per il progetto Ecofor. In Scozia è già attivo ma ancora in via sperimentale. Solo a gennaio l’esperimento finirà e l’agenzia scozzese dell’ambiente, la Sepe che corrisponde alla nostra Arpat, potrà dunque dare un giudizio, si spera, definitivo. Noi lo aspetteremo e lo valuteremo senza che nel frattempo parta il progetto per Gello».

«IL COMITATO – così risponde Millozzi alla domanda se questa sospensione è anche una “vittoria” degli ambientalisti politico-popolari del comitato per la Corretta gestione dei rifiuti in Valdera – chiedeva un altro tipo di commissione. Fermo restando che ce ne sono già due in attività, il comitato tecnico e la commissione comunale ambiente. Ma nessuna di queste ha il potere legislativo di fermare il progetto, mentre quella che chiedo io prevede espressamente la sospensione per 6 mesi. Dunque, sono andato, il Comune è andato, più avanti». «Si sappia però -conclude il sindaco – che quando ogni studio sarà concluso, una decisione andrà presa perché la famosa e ventilata opzione dei “rifiuti zero” può e deve essere una tendenza ma non realizzabile in tempi brevi».

LE SCADENZE
6 mesi di tempo
Se la richiesta verrà accolta, dovrà aprirsi una discussione che bloccherà il progetto fino a primavera. «Ma dopo dovremo necessariamente decidere cosa fare»

Dalla Scozia
Nel frattempo, l’agenzia scozzese dell’ambiente darà il giudizio definitivo sull’impianto locale, per i rifiuti industriali, che dovrebbe essere riprodotto a Gello