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Sull’accordo alla Metalplastic per il superamento della crisi

giovedì, ottobre 6th, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sui quotidiani IL TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA del 04/10/2011

 

martedì
4 ottobre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
IV
Metalplastic, un piano per superare la crisi

Chiesta la proroga degli ammortizzatori sociali, l’organico sarà ridotto di una decina di persone: entro un anno l’uscita dal tunnel

Tutta la produzione sarà spostata dal Gruppo nello stabilimento di Pontedera

PONTEDERA. La ricetta è semplice: aumentare la produzione, eliminare sprechi e tempi morti. E, soprattutto, una grand esinergia tra il vertice e la base. Sono questi i cardini del piano industriale che la Metalplastic ha varato, con il consenso dei dipendenti e dei loro rappresentanti sindacali, per cercare di uscire dalla crisi che da mesi, oramai, attanaglia, il settore della meccanica.
Alla Metalplastic, che si occupa di stampaggio e verniciatura di parti plastiche delle moto, lavorano poco più di centodieci dipendenti. La quasi totalità del materiale prodotto è diretto alla Piaggio. In parte minore ad altri marchi, sempre del Gruppo di Roberto Colaninno. Il piano che il vertice aziendale ha varato, punta a portare l’organico intorno ai cento. Sei dipendenti hanno già scelto di lasciare l’azienda. Altri dieci saranno individuati da un percorso fatto di incentivi, ma soprattutto della volontà individuale di lasciare il lavoro. Per gli altri, invece, è stata chiesta la proroga della cassa in deroga e, a gennaio, dovrà scattare la cassa integrazione straordinaria, per crisi. A spiegare i termini dell’accordo è Andrea Segnanini, direttore centrale del personale del Gruppo Prima, che detiene Metalplastic. «Il primo passo che abbiamo cercato di compiere – spiega il manager – è quello di incrementare la produzione. Come? Trasferendo in Valdera alcune lavorazioni che erano state portate altrove. È soprattutto un riconoscimento della professionalità di cui gode l’organico impiegato a Pontedera. Una cosa importante, da mettere a fuoco, è che la crisi c’è. La stiamo avvertendo, ma, abbiamo deciso di affrontare un percorso, tutti insieme, per cercare di venirne fuori».
I lavoratori, dicono i vertici della Metalplastic, non solo sono stati disponibili, ma hanno contribuito, con il loro comportamento, a mettere a fuoco anche alcune situazioni da correggere. Ne è consapevole il nuovo amministratore delegato della Metalplaastic, Antonio Trifici. «Siamo arrivati alla redazione di questo piano – spiega dopo alcuni mesi di studio delle potenzialità dell’azienda di Pontedera. Abbiamo capito che lo sviluppo era possibile, prima di tutto per le professionalità che vanta l’azienda e poi per il fatto che qui, sia lo stampaggio che la verniciatura, si sviluppano in maniera integrata. Non accade ovunque».
Così è stato deciso di portare nello stabilimento di Pontedera più macchinari. E quindi di incrementare il volume di lavoro. «Ma abbiamo deciso anche di eliminare alcune situazioni che non risultavano redditizie: ad esempio alcuni tempi morti nella produzione, esternalizzando alcune fasi che, altrimenti farebbero perdere reddito. Sia chiaro: le esternalizzazioni le faremo tutte sul territorio, rivolgendoci ad aziende della zona, addirittura contigue al nostro stesso stabilimento».
Sul fronte sindacale, hanno discusso e firmato l’accordo per il rilancio Stefano Del Punta, per la Filcem Cgil, Enrico Barabotti per la Uilcem-Uil, Fabrizio Roberti, della Femca Cisl e Giuseppe Ghilarducci della Ugl chimici. «Questo accordo – sottolinea Del Punta – arriva dopo un periodo di incertezza sul futuro dell’azienda, sulla stessa guida dell’azienda. Ora, si apre un nuovo percorso. Parliamo di investimenti. Di prodotti che, dopo essere stati portati altrove, tornano a essere realizzati nuovamente nell’azienda pontederese. Vigileremo affinché gli accordi siglati siano mantenuti».
Secondo i piani dell’azienda, questo percorso dovrebbe traghettare, alla fine del 2012, la Metalplastic fuori dalla crisi. Le previsioni sugli aumenti dei volumi di produzione, a Pontedera, parlano del venti per cento sugli stampaggi e del 25 per cento, invece, per quel che riguarda la verniciatura

I NUMERI DELL’ACCORDO

Attuali dipendenti: 116

Sei stanno lasciando l’azienda, dieci saranno individuati nel corso del prossimo anno, lasceranno in maniera volontaria e incentivata il lavoro.
Incremento della produzione:
20% stampaggio
25% verniciatura

Organico a regime:
100 dipendenti

Chiesta la proroga della cassa integrazione in deroga

Da gennaio scatterà la cassa integrazione straordinaria
Emilio Chiorazzo

«Ora questi impegni siano rispettati: noi vigileremo»

PONTEDERA. Contro la crisi è sceso in campo in prima persona. Ha incontrato i dipendenti delle aziende in difficoltà, ha organizzato incontri istituzionali con gli imprenditori, ha portato gli organismi regionali (l’assessore allo sviluppo economico e, soprattutto, il presidente Enrico Rossi), sul territorio, a toccare con mano le difficoltà che il manufatturiero sta incontrando in Valdera.

Il sindaco Simone Millozzi annuncia con soddisfazione questo accordo che dovrebbe traghettare la Metalplastic fuori dalla crisi. Ma avverte, senza mezzi termini: «Saremo vigili. L’auspicio è che gli impegni presi siano rispettati. Il rilancio di un’azienda sul territorio non può che fare piacere. SI intravede, in quest’accordo, tra Metalplastic e organizzazioni sindacali, un percorso che dovrebbe portare alla fine dl 2012 alla fase di rilancio. Che, tradotto in termini più semplici, significa la salvaguardia di circa cento posti di lavoro. Questo è quello che come istituzione locale abbiamo sempre chiesto agli imprenditori, quando li abbiamo incontrati: salvaguardare l’occupazione. E adesso, il percorso che è stato disegnato insieme, da dirigenti e dipendenti, dovrebbe far superare questo periodo difficile che una città come la nostra, con un tessuto economico tutto basato sul manifatturiero, avverte in maniera particolare».
Millozzi ha seguito ogni la trattativa che ha portato al rilancio. Tanto che ha voluto ospitare a Palazzo Stefanelli il vertice aziendale e quello dei sindacalisti, per illustrare il piano. (ech)

 

martedì
4 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
Accordo fatto, la Metalplastic può pensare al rilancio

RICORSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN ATTESA CHE LA PRODUZIONE TORNI A RITMI ELEVATI

di CARLO BARONI

– PONTEDERA

METALPLASTIC riparte. Proiettata al rilancio. Nuovi vertici, l’impegno del Gruppo Prima, un accordo sindacale fresco di firma. E la soddisfazione del sindaco di Pontedera Simone Millozzi che dice: «Con tante vertenze in atto e la crisi che continua a mordere pesantemente, è davvero significativo che oggi si parli di rilancio di Metalplastic, azienda rilevante, con 116 addetti, che punta a consolidarsi e crescere sia nei confronti del Gruppo Piaggio che delle altre aziende legate al territorio».
Metalplastic è un’azienda dell’indotto Piaggio che si occupa di stampaggio e verniciatura di componenti per moto, ma nel prossimo futuro potrebbe iniziare a guardare anche verso altri settori, che da due anni è alle prese con una congiuntura che l’ha esposta a grossi rischi. Crisi comunque non finita. Anzi.
«Abbiamo richiesto la cassa integrazione in deroga precisa Andrea Segnanini, direttore centrale del personale del Gruppo Prima – e a gennaio chiederemo la cassa integrazione straordinaria.

Inoltre favoriremo l’esodo volontario di circa 10 unità. L’ideale, infatti, visto che per sei dipendenti è già stabilito che usciranno con il 31 dicembre, è nel 2012 raggiungere quota 100. Questo passo, unitamente all’incremento della capacità produttiva, dovrebbe portarci entro la fine del prossimo anno fuori dalla cassa integrazione per crisi, lasciando gli ammortizzatori sociali solo per i periodi di bassa produttività fisiologica». Il nuovo amministratore delegato Antonio Trifici ha rilevato che «Metalplastic è un azienda di buon livello, dotata di professionalità e con buone potenzialità – ha detto il piano industriale biennale è frutto di un coinvolgimento totale dei dipendenti. Tutti insieme abbiamo concordato che si può rilanciare Metalplastic». Soddisfazione dai sindacati con Stefano Del Punta (Cgil) che dice: «Si tratta di un buon accordo, favorito anche dai nuovi vertici che si sono impegnati a riportare a Pontedera lavorazioni che non c’erano più».

martedì
4 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
Cambio al vertice dei vigili urbani  

Il comando passa a Stefanelli


di PAOLA ZERBONI

PONTEDERA

UNA CERIMONIA solenne, come quelle che a Pontedera si vedono solo per le parate militari, e il picchetto d’onore della polizia municipale schierata nel piazzale antistante la nuova sede dei vigili urbani, in via Fratelli Bandiera. Ma il passaggio del testimone tra il comandante Giuseppe Mannucci, che va in pensione dopo quasi 40 anni di servizio (è stato assunto nel 1972 ed è comandante della polizia municipale di Pontedera dal 2003) e il suo successore, Michele Stefanelli, già alla guida della polizia locale Alta Valdera, è stato soprattutto un saluto sul filo della commozione. L’abbraccio della città (e delle sue istituzioni) a chi, in questi anni, ha saputo «coniugare – così il sindaco Simone Millozzi – il rigore necessario agli operatori dell’ordine e della sicurezza pubblica a grandi doti umane e di dialogo, mai derogando alle necessità del rispetto della legalità». «t diventata proverbiale – ha sottolineato il sindaco – la sua capacità di rivolgersi a ogni tipo di cittadino, cercando un modo civile e rispettoso delle leggi, per far fronte ai problemi che si presentavano quotidianamente». «Questo lavoro mi mancherà – ha detto il comandante uscente, e mi mancheranno i miei collaboratori. Un corpo preparato professionalmente che ha saputo dare il meglio di sé. Questo lascio in eredità al mio successore, una squadra affiatata che sa svolgere i propri compiti in modo coordinato con le altre forze dell’ordine, cui vanno i miei ringraziamenti e la mia stima. Ringrazio i pontederesi, che mi hanno sopportato e la mia famiglia che mi ha permesso, in tutti questi anni, di lavorare con serenità».
LAVORO di squadra è la parola d’ordine anche per il neo-arrivato dottor (è laureato in Giurisprudenza) Michele Stefanelli, per il quale l’operare in team non è certo una novità visto che, dopo aver iniziato come comandante della polizia municipale di Peccioli, successivamente ha diretto il primo corpo di polizia locale associato tra i sei comuni dell’Alta Valdera, cioè il nucleo fondante dell’Unione Valdera. Un ruolo, quest’ultimo che, sempre rimanendo in tema, passa oggi alla prima comandante donna, il capitano Daiana Marconcini di Palaia. Stefanelli ha iniziato il suo discorso citando il motto dei «ghisa», i vigili urbani milanesi «a noi è affidata la città». «Significa – ha detto Stefanelli – farsi carico dei problemi grandi e piccoli di una città. Chi comanda non lo fa per desiderio di primeggiare, ma per spirito di servizio. Ringrazio il comandante Mannucci per la disponibilità dimostratami in questi giorni di avvicendamento e credo che la sua collaborazione continuerà pur se con altre forme e in altri ruoli, con questo comando. Spero di acquisire il senso di appartenza e l’amore del comandante Mannucci nei confronti di Pontedera e dei pontederesi». E da pontederesi non possiamo che augurargli il nostro più caloroso «in bocca al lupo»

Sul Consiglio Comunale aperto del 10 novembre svolto alla TMM

giovedì, novembre 11th, 2010

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA di giovedì 11 novembre 2010

giovedì
11 novembre 2010

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
2

Rossi: «La Piaggio globalizzata è un bene per tutti»


In 300 al consiglio comunale aperto organizzato alla Tmm. Il governatore plaude le scelte di Colaninno

di MARIO MANNUCCI – PONTEDERA

ANCHE il governatore della Toscana, ma per Pontedera soprattutto ex sindaco della battaglia contro l’emigrazione a Nusco dei reparti meccanici della Piaggio e della stretta collaborazione con l’allora presidente Giovanni Alberto Agnelli, vede positivamente, come un bene, la politica di grande globalizzazione della Piaggio di Roberto Colaninno. «I suoi risultati hanno consentito di far da contrappeso alle gravi perdite dei mercati occidentali – ha detto ieri davanti a 300 persone riunite nella sala mensa della Tmm, l’industria delle marmitte che rappresenta una delle punte di crisi dell’indotto Piaggio – mantenendo sostanzialmente l’occupazione».

«E’ VERO – ha aggiunto Rossi – che nell’indotto ci sono punti di forte preoccupazione. Siamo solidali e vicini ai lavoratori e alle loro famiglie, e bisognerà intervenire di più usando i fondi Cee e rafforzando la differenziazione e soprattutto la globalizzazione anche dell’indotto, ma se in ogni parte della Toscana e dell’Italia ci fosse stata la stessa attenzione verso l’industria che avemmo qua fin da quindici anni fa, e da cui dipende anche la non drammatica situazione attuale, l’Italia e la Toscana avrebbero qualche problema in meno».

PIU’ o meno le stesse cose le aveva già dette, anzi, ripetute nell’intervento d’apertura del consiglio straordinario, per la prima volta tenuto in una fabbrica, il sindaco Millozzi. E più o meno gli stessi concetti ha espresso il presidente della Provincia, Andrea Pieroni. Ma Riccardo Bargagna, lavoratore della Metalplastic, ha ribattuto che «la nostra azienda ha annunciato 60 licenziamenti, dunque non sono giuste le dichiarazioni positive sulla Piaggio». Per il segretario locale della Lega Nord Toscana, Giulio Cesare Susini, «la globalizzazione senza freni è una rovina anche per noi di Pontedera. E’ colpa dell’Europa dei burocrati – ha aggiunto – che hanno eliminato ogni barriera con l’Oriente. Ma il governatore leghista del Piemonte, Cota, sta intanto scontando l’Irpef alle aziende che non delocalizzano». Per il Pdl ha parlato il consigliere regionale Donzelli, esprimendo solidarietà e appoggio ai sindacati, di cui sottolinea il ruolo anche Giacomo Zito, che il 16 novembre incontreranno la Piaggio. Donzelli chiede poi che le istituzioni toscane fermino questa delocalizzazione che ricade sul territorio». Sulle istituzioni toscane è comunque emersa una inevitabile diversità di giudizio fra centrodestra e centrosinistra. Ha parlato anche il neo esponente di Fli, Matteo Bagnoli, criticando le «errate o scarse politiche del governo e delle istituzioni locali».

MOLTI gli interventi dei sindacalisti, ma sostanzialmente non contrastanti. Franchi (Cgil), Mangini e Cima (Cisl), Casati e Gerini (Uil), Inserillo (Ugl) e altri hanno chiesto che la Piaggio investa di più sulle officine meccaniche, che il governo e la Toscana facciano politiche più incisive in difesa delle due ruote, «incentivando – dice Mangino – il ricambio dei 6 milioni di mezzi ora circolanti», che l’indotto possa qualificarsi di più, che le istituzioni siano più presenti e incisive». Impossibile riportare il pensiero di tutti per la varietà e il numero degli interventi. Forte, comunque, la preoccupazioni di lavoratori di aziende dell’indotto, come Massimo Zucchelli della Tmm che si è dichiarato «assai poco ottimista per il futuro della fabbrica».

giovedì
11 novembre 2010

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

Rossi in campo per Pontedera


Dal consiglio comunale l’impegno a convocare un tavolo con Piaggio

PONTEDERA. «Un segnale di vicinanza al mondo del lavoro e alle imprese». È così che il sindaco di Pontedera Simone Millozzi inquadra la seduta del consiglio comunale nell’insolita cornice dello stabilimento Tmm. «La sede non è stata scelta a caso perché qui ci si sta misurando con tutte le difficoltà che sta attraversando l’indotto della Piaggio», sottolinea il primo cittadino. Che subito ammonisce: «Ma la discussione non può ridursi ad essere pro o contro la Piaggio».

La sala è gremita. Tanti gli addetti ai lavori, politici, sindacalisti, rappresentanti delle associazioni di categoria. Ma ci sono anche i volti di operai e imprenditori che il morso della crisi lo provano sulla loro pelle. «Si deve riallacciare un rapporto tra l’azienda e i sindacati ma anche con le istituzioni, perché venga a spiegare il piano industriale – afferma Millozzi -. Il rapporto con l’indotto non può essere solo in termini di costo. Chiediamo alla Piaggio di accompagnare le aziende e di farle crescere».

Il presidente della Regione Enrico Rossi sul ruolo imprescindibile del manifatturiero è pronto a scommettere. «Come dimostra proprio la crisi di questi anni non c’è un vero sviluppo se non c’è l’industria e la sua capacità di produrre occupazione – afferma Rossi -. Semmai la nostra scommessa deve essere quella di trovare il necessario livello di competitività attraverso più innovazione di processo e di prodotto». In campo alcune idee. «Gli investimenti nella logistica, il centro di ricerca sulla mobilità, la tenuta sul territorio della lavorazione dei motori a maggior contenuto tecnologico – sostiene il governatore -. E anche per l’indotto questa è la strada: costruire reti d’impresa tra le piccole e le medie aziende per promuovere l’internazionalizzazione e l’innovazione dei loro prodotti. La regione può mettere in campo il suo peso istituzionale, supportare e incentivare un patto per lo sviluppo tra le forze sociali e istituzionali. Possiamo mettere a disposizione anche i fondi comunitari per supportare un progetto di sviluppo». «In ogni caso noi stiamo dalla parte dei lavoratori – conclude Enrico Rossi -. Per tutto questo chiederemo presto un incontro, con il sindaco e con il presidente della Provincia, con il dottor Colaninno. Chiederemo impegni e strategie chiare». (m.m.)

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Sul sito del Comune di Pontedera visita la galleria fotografica del Consiglio Comunale svolto alla TMM

Sull’Unità sindacale di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil in Valdera

martedì, ottobre 5th, 2010

Accolgo con piacere e con ottimismo le dichiarazioni pubbliche dei segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm, relative all’impegno di procedere con unità di intenti nel confronto sindacale. I sindacati uniti sono più forti e riescono a difendere meglio il mondo del lavoro. Mai come oggi, negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha bisogno di tornare protagonista centrale delle politiche e delle lotte sociali. Solo ponendo di nuovo al centro dell’attenzione il lavoro sarà possibile costruire una società migliore e più giusta.

Questo territorio recupera una giusta unità sindacale, delle associazioni di categoria dei metalmeccanici, che oggi è difficile riscontrare in altre parti del Paese. Questo ci aiuterà. La grande industria metalmeccanica è a Pontedera davanti ad una grande svolta: saper conciliare le grandi sfide ed opportunità della globalizzazione dei mercati e delle merci, e dalla tecnologia, e al tempo stesso saper consolidare e migliorare una presenza storica e strategica per tutto il territorio e per l’imprenditoria minore.

Per far bene ciò c’è bisogno di un confronto che coinvolga tutti. La grande impresa e i piccoli imprenditori, i sindacati e le istituzioni. Convocherò un consiglio comunale aperto a cui inviterò tutti questi soggetti e il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Sarà un momento importante per questo territorio, per trovare una unità di intenti e per rimettere al centro il lavoro, e valorizzare le opportunità legate alla ricerca e alla innovazione. Il polo industriale di questo territorio è tra i più importanti dell’Italia centrale ed è, nel settore delle due ruote, leader europeo. In un Paese che vuole ri-progettare su basi solide il proprio futuro non può non esserci uno spazio importante per l’industria metalmeccanica pontederese.

Pontedera, 4 ottobre 2010

Sulle affermazioni della candidata del centrodestra su Pontedera

mercoledì, marzo 10th, 2010

Sono rimasto sorpreso dalle dichiarazioni che il candidato del centro destra alla presidenza della Regione Toscana ha rilasciato durante la propria visita a Pontedera, avvenuta sabato scorso.

Pur senza voler entrare assolutamente nella campagna elettorale visto il ruolo che ricopro mi trovo costretto tuttavia a precisare alcuni passaggi delle dichiarazioni della candidata Faenzi riportati sulla stampa.

La vicenda che vide la città di Pontedera e l’allora sindaco Enrico Rossi contrapporsi al trasferimento delle officine meccaniche a Nusco non si concluse con “un accordo favorevole” alla Piaggio ma con la rinuncia da parte dell’azienda al proposito di trasferirsi e con l’avvio di un percorso comune. Forse il candidato di centrodestra dovrebbe informarsi su cosa fu il “Progetto Pontedera” che è stata la grande cornice strategica sulla quale è stata disegnata la Pontedera di questi anni. Rossi, insieme a Giovanni Alberto Agnelli, disegnarono uno scenario, per questa città e per la nostra industria manifatturiera, di grande rilievo. E non è un caso se Pontedera non abbia vissuto la deindustrializzazione selvaggia che ha caratterizzato le grandi città industriali italiane e straniere ma abbia avuto la capacità di trasformarsi, senza soluzione di continuità, in un centro della ricerca, della formazione, della qualità. E’ certamente anche grazie alle scelte fatte in quella fase se oggi Pontedera, secondo uno studio del prestigioso centro Sintesi, pubblicato dal settimanale Panorama (che mi risulta vicino al leader del centrodestra), risulti la città del centro e sud Italia dove la qualità della vita è più alta. La Faenzi ricordi che Rossi in questa città ha avuto sempre altissimi consensi che sono il segno della stima e della fiducia che riceve per quello che ha fatto. Avrebbe fatto bene, il candidato del centrodestra, a osservare attentamente che modello sociale e culturale è stato creato in questa città e trarne lezione.

Scrivo queste righe per ristabilire la semplice verità dei fatti e non per fini elettorali: ritengo inaccettabile una rappresentazione semplicistica e caricaturale della nostra città, della sua storia e di quella che è stata una pagina strategica e cruciale per il nostro territorio.

Simone Millozzi

Pontedera, 9 marzo 2010