Una riflessione sui criteri di scelta del futuro personale di Ikea
martedì, febbraio 21st, 2012Devo dire che sono rimasto sorpreso leggendo dai quotidiani domenica la notizia, di cui sembra si siano fatti portatori gli amministratori comunali pisani, che Ikea assumerà nel nuovo centro commerciale persone residenti nei comuni dell’area pisana, poiché risiedono a meno di venti minuti dall’infrastruttura.
Non voglio aprire una polemica ma una riflessione è necessaria. Con questa logica gli abitanti, ad esempio, di Pontedera e della Valdera non potrebbero lavorare all’Ikea, neppure dando la disponibilità a trasferirsi dopo assunti? Eppure è noto a tutti che questo territorio è parte della provincia di Pisa ed è compreso nei 68 comuni del bacino di vendita previsto dallo stesso colosso svedese. Non solo: nelle scorse settimane è stato reso noto uno studio nel quale si evidenziava l’effetto sul territorio dell’insediamento Ikea. Un effetto a bilancio sicuramente positivo ma che evidenziava come, a fronte di oltre duecento nuovi posti di lavoro creati, se ne sarebbero persi alcuni nelle aree già oggi votate al commercio dei mobili. Qualcuna di queste aree è in Valdera. Va detto anche che pure la Regione Toscana e la Provincia di Pisa hanno avuto un ruolo importante nella determinazione della scelta dell’insediamento di Ikea a Pisa. L’area dei Navicelli è territorio anche della Toscana; o no? Pisa utilizza anche fondi toscani per le necessarie infrastrutture dell’area, o no? Ritengo quindi che sia ingiustificato un ragionamento di selezione del personale di questo tipo, fuori dai tempi moderni e lontano dai valori della nostra stessa Toscana: valori di solidarietà, di comunanza, di attenzione ai bisogni e alle competenze prima che al luogo di residenza o di nascita. Pontedera e la Valdera sono territori che hanno sempre avuto una forte vocazione industriale. Gran parte del tessuto industriale di questa provincia è nella nostra zona, un tessuto che, per forza di cose, trattandosi di industrie, ha anche avuto un notevole impatto ambientale e urbanistico. Nelle industrie di Pontedera e della Valdera lavorano una gran quantità di residenti a Pisa e in altre zone della Toscana. Anche nelle ultime aziende che si sono installate in questa area, come quelle presenti nel polo ambientale (trattamento di rifiuti e riciclo), molti vengono da Pisa, da fuori Valdera e da fuori provincia. Qualche dipendente dopo essere stato assunto ha scelto, per sua legittima comodità, di trasferirsi nella nostra città e di ciò siamo orgogliosi. Ma non si può fare una selezione a priori. Attenzione a porre criteri di questo tipo. Sono lontani, e lo dico senza polemica, dai valori stessi anche delle forze di centrosinistra che governano gli enti locali di questa zona. Mi auguro quindi che questi criteri siano smentiti dall’azienda e chiariti dagli amministratori pisani che li hanno annunciati sulla stampa.
Pontedera, 20 febbraio 2012