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Il Bilancio di fine anno e alcune riflessioni sull’intera legislatura

martedì, gennaio 14th, 2014

Riproduciamio gli articoli delle testate giornalistiche “Il Tirreno Pontedera” e “La Nazione Pontedera” del 14/1/2014

 

martedì
14 gennaio 2014

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
IV

«Pronti a essere polo ambientale per il riciclo»

 I risultati ci sono, sarà ampliato il porta a porta ma serve il nuovo impianto di compostaggio
di Emilio Chiorazzo
PONTEDERA
Il lavoro che non c’è, il sostegno sociale che non deve mancare e la città che deve essere completata nel suo disegno. Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, comincia così il nuovo anno: con le incertezze del bilancio, che hanno contraddistinto quasi tutto il suo mandato, per colpa della crisi economica e quelle legate alla tornata elettorale che ci sarà a maggio. A questo appuntaniento ci arriva come unico candidato del suo partito, il Pd, con un corposo programma realizzato e con tante carte, ancora da giocare.
«Se devo fare un bilancio personale – dice – mi ritengo soddisfatto di aver governato la città in un momento difficile, economicamente. Questa difficoltà l’ho avvertita, ma mi sono sempre messo a disposizione, ascoltando le esigenze della gente e proponendo alcuni modelli. La contentezza nasce dal fatto che ha tenuto la comunità. Abbiamo investito bene su temi come il sociale e la scuola, questo ha permesso di avere un patto sociale che non ha sentito troppo dei contraccolpi della crisi: con le nostre decisioni abbiamo cercato di non pesare sulle famiglie; gli aiuti sono stati stabili. Questo anche grazie all’Unione dei Comuni che ci ha permesso di avere accesso a maggiori contributi, non abbiamo lasciato indietro nessuno».
Sul fronte degli investimenti nel sociale avete pensato anche alle infrastrutture.
«Certo, a cominciare dall’immobile a La Bianca, dove c’era la comunità terapeutica, spostata a Pardossi. Qui, ora, ci sarà lo spazio per ospitare la Guardia Forestale, che c’è già; la sede di alcune associazioni e, troverà spazio qui anche la nuova sezione dell’indirizzo di agraria avviato dall’Itc Fermi. Poi Fuori del Ponte c’è la Comunità per minori, in costruzione; il nuovo centro diurno di via Morandi, spostato in una zona che vanta maggiori spazi verdi, dei quali, adesso, gli ospiti, non potevano usufruire».
E poi c’è la Rsa ai Villaggi: siamo in dirittura d’ arrivo.
«La questione di poco. Quando la inaugureremo, avrà al piano terra la sede della Croce Rossa e a quello superiore spazi che ci aiuteranno a risolvere alcune emergenze abitative: alloggi con i servizi in comune, da far utilizzare a chi è in difficoltà, ma per tempi brevi. Con il presidio della Croce Rossa abbiamo poi completato un disegno: un punto di riferimento in ognuno dei quadranti della città: la Misericordia nel centro, la Pubblica Assistenza nel la zona Galimberti, il Centro prelievi Fuori del Ponte e la Croce Rossa ai Villaggi».
L’emergenza abitativa è legata solo al progetto della ex Rsa dei Villaggi?
«No, sono in costruzioni 50 appartamenti nell’area di 01trera, Fuori del Ponte: metà verranno destinati a case popolari, l’altra parte sarà data in affitto con il canone agevolato. Ma per affrontare questo problema abbiano fatto di più: nel regolamento urbanistico abbiamo chiesto ai privati di mettere a disposizione terreni o anche appartamenti, da destinare a questo. L il cosiddetto housing sociale».
Che in termini pratici aiuta il Comune ad alleggerire la tensione abitativa.
«Con l’effetto che in questo modo riduciamo la zona ad edilizia popolare, tutta concentrata, adesso nel quartiere di Fuori del Ponte, distribuendola un po’ su tutto il territorio».
Rimane, come punto critico, l’immobile abbandonato in pieno centro, dov’era ospitato l’istituto professionale.
«Abbiamo preparato un progetto di housing sociale anche per questo immobile, in collaborazione con il Fondo di investimenti per abitare. Noi realizziamo gli appartamenti, al posto dell’Ipsia: solo per una parte della volumetria assistente, perché la mia idea originaria era di dare, con la trasformazione di questo immobile, continuità al centro storico, con case, ma anche con spazi aperti. Anche in questo caso una parte delle abitazioni di edilizia popolare di Fuori del ponte può essere distribuita qui».
Sul piano dell’economia, c’è da dare forza a una città che ha, nel lavoro, il suo principale cardine.
«In questi anni abbiamo portato a termine molti risulta ti, tutti per attrarre investimenti. Penso al Centro carni della Unicoop, al Centro ricambi internazionale della Piaggio: progetti che smuovono investimenti che vanno oltre i quaranta milioni di euro».
Questo è il passato. E l’immediato futuro?
«Una delle prime opere che dovranno essere messe in canspeso in prima persona per questo progetto che ritengo importante per il territorio. Le questioni istituzionali sono chiuse, i privati hanno confermato i loro investimenti e sono pronti per presentarsi alla conferenza dei servizi. Di questo percorso sono soddisfatto: abbiamo ascoltato le ragioni di tutti e, nel contempo, abbiamo dato tempi certi».
Poi c’è la questione dei trasporti.
«C’è il progetto dello scalo merci ferroviario. Anche qui i privati vogliono investire perché ritengono quest’area interessante anche logisticamente. Con questo collegamento ferroviario, con la strada di patto ornai conclusa, la Valdera dovrebbe attrarre nuovi e importanti investimenti».
E a tutela delle attività produttive esistenti?
«Anche per loro c’è un progetto avviato che si concretizzerà in queste settimane: prenderà il via, nel Pip di via Toscana il restyling di tutta l’area industriale. Si tratta di due milioni di euro di investimento, anche su aspetti tecnologici e al quale è legata la qualificaApea (area produttiva attrezzata) che aiuterà le aziende ad avere maggior accesso ai bandi per gli incentivi».
Lavoro e tecnologia: un binomio di cui Pontedera va fiera.
«E in quest’ottica che va visto il progetto di riqualificazione del Dente Piaggio per il quale abbiano avuto in un colpo solo, un finanziamento da dieci milioni di euro. Ed è il completamento di un disegno che ci porterà ad aver riutilizzato e trasformato il 95% degli spazi lasciati inutilizzati da Piaggio».
In quest’area c’è la fabbrica, ma anche i luoghi della ricerca, il Sant’Anna, Pont-Lab, Pont-tech. E anche della cultura.
«Ad aprile la nuova Biblioteca sarà pronta, abbiano invitato le massime cariche dello Stato, anche il presidente Napolitano, perché la nostra biblioteca sarà intitolata a Giovanni Gronchi: è un’opera imponente, passeremo da 400 metri quadrati di quella attuale, a 4500 metri su due piani e con tutte le innovazioni tecnologiche all’interno».
Quando la nuova biblioteca sarà pronta si porrà il problema di quale destinazione dare a quella di via della stazione Vecchia, come pure agli spazi lasciati vuoti dal tribunale.
«Anche se la battaglia per quest’ultimo non la ritengo ancora chiusa, è vero, dovremo pensare a che destinazione dare a quegli spazi. Ritengo che alcune questioni vadano discusse con la città: commercio, turismo, servizi. Quindi anche le destinazioni di questi spazi. Dobbiamo avviare una discussione e mettere a confronto le idee che emergono. Questo ci porta a valutare alcune peculiarità della nostra città che sono spendibili per accrescere interesse: l’arte, il museo Piaggio. Penso che dovremo rendere attraente la nostra arte a cielo aperto, che continueremo a valutare, la Vespa, il suo museo. Dovremo avviare un discorso con i tour operatori, coni crocieristi che transitano dalla Valdera per raggiungere la costa e Firenze: dobbiamo veicolare parte di questo patrimonio qui. Vanno cercati spunti e contributi».
Resta l’aspetto più pratico: la vita quotidiana dei cittadini, i servizi elementari.
«Anche in questo caso, partiamo dai nostri successi per cercare nuovi spunti che diano risultati. Abbiamo raggiunto dati positivi con la raccolta dei rifiuti: a novembre oltre il 50% non è finito in discarica: merito in gran parte di Igenio, che ha raggiunto il 70% di differenziata, ma anche del fatto che abbiamo ampliato il porta a porta. Lo faremo ancora di più, nei prossimi mesi: lo attueremo Fuori del Ponte, alla Bellaria, a Treggiaia, Montecastello e a La Rotta. Ma per fare questo serve il nuovo impianto di compostaggio».
Il progetto c’è. I soldi pure.
«C’è anche l’appalto, se è per questo. E non esistono neppure dubbi legati la futuro, la legge regionale ha fatto chiarezza: la gestione rimane in mano all’azienda che lo gestisce ora fino a quando non ci sarà il gestore unico. Quindi nulla giustifica più il ritardo., a noi il nuovo impianto risolverà i problemi dei cattivi odori, al resto della regione dà una risposta sul piano dello smaltimento: i soci di Geofor dovranno decidere entro questo mese. Li incalzerò. Ma proprio dalla legge regionale, prendo spunto per candidare questa area, la Valdera, grazie al fatto che abbiamo sia le aziende che fanno ricerca sia quelle che famio produzione, conce Polo ambientale del riciclo: con Ecofor Service, Revet, Sant’Anna e Piaggio abbiamo già ottenuto risultati importanti, le altre aziende devono ora fare un balzo in avanti in questo senso, abbiamo le carte in regola per creare produttività e posti di lavoro in questo settore».
Entro Maggio partirà anche il car -sharing con le auto elettriche
La mobilità urbana è un altro tema importante sul quale ruota il lavoro dell’amministrazione comunale. Molto è già stato fatto: due navette gratuite che collegano i parcheggi scambiatori con il centro e con la sede dei servizi più importanti; la pista ciclabile è assai estesa come pure l’utilizzo del bike-sharing. «Entro maggio dice Simone Millozzi, sindaco di Pontedera: contiamo di far partire anche il car sharing. Stiamo cercando di importante alcuni degli esempi europei più pratici, ma, allo stesso tempo, anche noi diventiamo modello per altri. Ma ci tengo a sottolineare che
investiamo anche nell’istruzione: a Santa Lucia è in fase di nascita la nuova scuola materna, per un investimento di due milioni di euro. È una risposta alle famiglie, ma anche al quartiere: in quell’immobile ci sarà uno spazio esterno e un auditorium che sarà utilizzabile dai residenti.

martedì
14 gennaio 2014

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
12

«La crisi non ha paralizzato la nostra città»

 

Il Bilancio di Fine anno LE DUE BANDIERE: «TENUTO LA BARRA DRITTA SU SCUOLA E SOCIALE»
Millozzi traccia anche un riassunto dei primo mandato alla scadenza

di NICOLA PASQUINUCCI

PIU’ CHE UN BILANCIO di fine anno, quello di Simone Millozzi è un vero e proprio riassunto di fine mandato. Mentre infatti inizia il conto alla rovescia per il voto di primavera, il primo cittadino si prepara alla nuova campagna elettorale per tentare il bis. «Abbiamo resistito, la città non si è fermata». Può essere questo lo slogan del suo 2013, l’anno orribile per l’Italia tutta. Cinque anni fa infatti, mentre “studiava” per diventare sindaco, non si sarebbe mai immaginato di dover affrontare una simile tempesta economica. «Comunque, nonostante tutto – spiega il sindaco sono contento di aver governato in un periodo simile. O meglio, non sono certo contento per quel che sta accadendo nel nostro Paese, ma per me è stata una emergenza che mi ha messo alla prova».
La città ha tenuto?
«Devo dire di sì. Dal punto di vista sociale ha retto bene. Ho cercato in questi 5 anni di tenere la barra diritta soprattutto nel campo del sociale e della scuola. Nel sociale, possiamo dire senza dubbio che i nostri contributi non sono diminuiti, anzi, in alcune occasioni siamo riusciti a dare di più».
E nella scuola?
«Anche qui abbiamo cercato di non far pesare sulle tasche delle famiglie l’aggravarsi della crisi. E praticamente gli aumenti delle tariffe dei servizi sono stati fatti in base agli adeguamenti Istat».
Quindi i finanziamenti non sono mancati?
«L’Unione dei Comuni ci ha permesso di accedere a dei sostanziosi contributi. Così, non abbiamo lasciato indietro nessuno».
A proposito di investimenti. II Comune ha debiti con i privati?
«Ad ottobre abbiamo pagato i 13 milioni di arretrati. Debiti che si erano accumulato in 18 mesi e oltre. Ora, per fortuna, siamo in pari e le fatture le liquidiamo in 60-90 giorni».
I traguardi raggiunti per quanto riguarda le strutture dedicate al sociale?
«Posso elencare la Comunità della Bianca che è stata portata ai Pardossi per lasciare nella vecchia sede lo spazio che sarà occupato dalle associazioni, la Forestale e le sezioni di agraria dell’Istituto Fermi. E poi è giusto ricordare la Comunità per minori in Oltrera che è a pieno regime, mentre proseguono i lavori per il Centro diurno per ragazzi disabili nel quartiere Galimberti».
E presto ci sarà anche un’inaugurazione..
«Ai Villaggi è ormai pronta l’ex Rsa che ospiterà gli ambulatori della Croce Rossa in modo che ogni quartiere avrà così il suo presidio. In più ci saranno degli appartamenti per l’emergenza abitativa. A proposito di politica abitativa: siamo riusciti ad impostare un progetto di canone agevolato».
Ci sono anche altri cantieri importanti ormai in fase di arrivo.
«La nuova biblioteca aumenterà dai 400 metri quadri di quella attuale, ai 4.000 che saranno allestiti nel Dente Piaggio, una zona che ha avuto dalla Regione il via libera per 10 milioni di finanziamenti: il più grande cantiere di questi ultimi tempi che ci permetterà di creare un nuovo asse cittadino e il recupero del 95% delle aree dismesse dalla Piaggio».
E poi c’è l’alt grande cantiere, l’autodromo
«La società privata mi ha confermato la volontà di iniziare i lavori nei prossimi mesi».
E nelle frazioni?
«Dopo aver sistemato piazze o luoghi significati delle frazioni, presto sarà pronta la scuola a Santa Lucia che avrà per la prima volta un centro per le attività di quartiere».

Sull’assemblee pubbliche nelle Consulte sul monitoraggio del regolamento urbanistico

lunedì, ottobre 24th, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sui quotidiani NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO PONTEDERA del 14/10/2011 e del 19/10/2011

venerdì
14 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
1-2
I progetti e le proteste: ecco la voce dei quartieri

L’assemblea pubblica alla circoscrizione di Montecastello è servita al sindaco per delineare la Pontedera che verrà

di CARLO BARONI

GLI SPAZI ci sono per crescere ancora, ma basta con il consumo di suolo. Simone Millozzi ha un punto fermo per lo sviluppo del territorio che deve proseguire la crescita coerente ed equilibrata iniziata da anni, che ha portato qualità in fatto di servizi, di infrastrutture, di viabilità e di appetibilità per nuovi insediamenti produttivi. E tutto questo è anche il filo conduttore degli incontri che il sindaco ha indetto nelle frazioni per fare una verifica sul regolamento urbanistico che sta per scadere. Una verifica «partecipata» che serva da consuntivo da riprova sulle previsioni fatte, delle urgenze che ancora permangono, dei bisogni. La prima tappa è stata a Montecastello con un’assemblea pubblica organizzata dalla consulta e dall’amministrazione comunale. Alla serata erano presenti, oltre al sindaco, anche l’assessore al decentramento Stefano Tognarelli ed il vicepresidente della consulta Matteo Belli, oltre a molti cittadini.

GLI INCONTRI servono anche per fare il punto specifico sulla frazione. Nel caso di Montecastello Simone Millozzi ha sottolineato, grazie anche al lavoro svolto dall’Unione Comunale sul fronte del reperimento delle risorse, che il cantiere in corso sui giardini pubblici viaggia spedito (investimento da 360 mila euro), ed i lavori tanto attesi per la realizzazione della fognatura (operazione da un milione e 600 mila euro) partiranno presto. Sottolineature, comunque, che rientrano nella visione più ampia e complessiva del territorio che il sindaco ha presentato e presenterà nelle prossime tappe. Un territorio che ha trovato un suo equilibrio importante e che ha fatto delle scelte sulle quali secondo Millozzi – deve proseguire il programma di sviluppo anche perché c’è ancora spazio. C’è spazio per le imprese, nell’area Pip. C’è spazio per l’edilizia residenziale, visto che anche la grande area Peep fuori dal ponte ancora non è stata sviluppata (il bando di gara promosso dal Comune e destinato alla ricerca di un investitore è andato deserto, ndr). C’è l’appetibilità di un territorio che ha fatto passi importanti nell’eccellenza: lo dimostra il Polo Sant’Anna, l’incubatore delle imprese, i lavori per la biblioteca, la costituenda cittadella dell’Università, tutto quel «mondo» nel dente Piaggio che sta diventando un motore importante della nuova Pontedera..

ECCO perché crediamo che non si debba cercare altro suolo da destinare uno sviluppo che è già incamminato – spiega Millozzi – E crediamo invece che si debba spingere sulla valorizzazione delle scelte fatte sul territorio e su questa città.. Ecco perché i volumi dell’ex Ipsia, secondo il sindaco, devono essere trasferiti altrove, anche se non su terrina agricoli o vergini; discorso che vale per la ex cartiera de La Borra, i cui spazi dovranno essere area per un parco ed i volumi, anche in questo caso, spostati in altra zona. Ed ecco perché ci sono molte aspettative da parte del Comune sul recupero delle fabbriche dismesse come l’ex Crastan. Proprio su questo fronte Millozzi aspetta in gloria che partano lavori già autorizzati all’ex Enel di via Pisana e agli ex magazzini Leoncini dietro al Duomo.

 

mercoledì
19 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
«Cantieri e servizi, ecco come crescerà la città»

Assemblea pubblica con il sindaco per illustrare i progetti, dalla nuova biblioteca alla tangenziale

di BENEDETTA BITOZZI

UNA CITTÀ in continua evoluzione, con un’attenzione particolare alle esigenze dei cittadini. E’ questo il volto di Pontedera che emerge dall’incontro pubblico, avvenuto lunedì sera, tra il sindaco Simone Millozzi e i cittadini, all’interno della riunione della consulta del quartiere centro-villaggi. L’incontro, dopo quello tenuto a Montecastello nei giorni scorsi, è servito al sindaco per illustrare agli abitanti del quartiere i risultati del monitoraggio sul regolamento urbanistico del 2006, in scadenza.

TRA I PUNTI evidenziabili nello sviluppo della città di Pontedera il sindaco ha ricordato i cosiddetti ‘Tip”, i piani di insediamento produttivi, a disposizione delle aziende per far nascere i propri stabilimenti nell’area industriale che sorge attualmente su viale America, lungo lo scolmatore. «In un momento come questo, di profonda crisi, vogliamo caratterizzarci ancora di più come città industriale e manifatturiera», ha detto il sindaco. Un ulteriore collegamento con la zona industriale nascerà inoltre a breve, visto che sono partiti i lavori per la strada che dalla rotatoria in uscita dalla superstrada che si trova a Gello permetterà di raggiungere Pontedera. «Questa nuova apertura alla viabilità sgraverà di molto il traffico della rotatoria di viale Europa, e chi proverrà da Pisa con la FiPi-Li potrà uscire all’uscita di Ponsacco e raggiungere velocemente la nostra zona industriale», ha spiegato Millozzi.
RIGUARDO alla viabilità interna alla città il sindaco ha ricordato l’importanza dei parcheggi scambiatori, quello del piazzale del mercato e quello del cimitero, serviti da due bus navette gratuiti che in pochi minuti permettono di raggiungere il centro città. «Questi bus costano all’amministrazione circa 400 mila euro all’anno – ha sottolineato Millozzi – ma sono indispensabili in una città come Pontedera, che da 28 mila abitanti tocca i 60 mila nelle ore diurne, senza le navette il traffico andrebbe in tilt». Novità anche sull’asse dell’ente Piaggio che, come ha ricordato il sindaco, «rappresenta oggi la capacità della città di saper innovare». Nasceranno infatti presto in viale Rinaldo Piaggio, che già ospita realtà come la Pontech e il polo Sant’Anna, due nuove strutture: la nuova sede della biblioteca, che verrà spostata dalle vecchia collocazione di via della Stazione Vecchia, e una nuovissima cittadella dell’università e della ricerca in cui troveranno collocazione il corso di laurea in scienze infermieristiche, oltre ad alcuni corsi formativi e master legati al mondo manifatturiero.

TRA I LAVORI infrastrutturali in previsione il sindaco ha ricordato la nuova scuola materna e asilo nido della frazione Santa Lucia, già finanziata per oltre 3 milioni di euro, oltre ad un ampliamento del presidio ospedaliero Lotti. In chiusura il sindaco ha ricordato le linee guida del processo di crescita delle città di Pontedera: «vogliamo evolverci facendo i conti con i terreni che già sono lottizzati o lottizzabili: non ci sarà, in futuro, nessun ulteriore consumo del suolo», ha detto Millozzi.