Posts Tagged ‘“Ponte alla Navetta”’

Sulla lottizzazione al Green Park

martedì, marzo 13th, 2012

L’amministrazione comunale di Pontedera intende rettificare il tono e le insinuazioni contenute nell’articolo “quei lavori prima dell’ultimo ok alla lottizzazione”, relative ai lavori per la realizzazione di alloggi nell’area tra la zona sportiva e il nuovo Ponte alla Navetta, e previsti dalla delibera 94 del 20 dicembre scorso.

Innanzitutto occorre precisare che non c’è alcun lavoro in corso e nessun anticipo della partenza dei lavori. Nell’area è stato semplicemente trasferita terra proveniente da un altro sito di escavazione dove è in corso un cantiere per la realizzazione di una infrastruttura industriale come da autorizzazione rilasciata, alcuni mesi fa, dal resposnabile del procedimento. Nessun lavoro quindi è già partito. Tutte le supposizioni delle associazioni Legambiente e Lav, riportate acriticamente dal quotidiano, sono quindi destituite di ogni fondamento. Come è assolutamente falso che “…questo sta creando un certo imbarazzo a Palazzo Stefanelli” e non capiamo da dove si tragga questa certezza che forse andrebbe chiarita meglio dal giornale. Come anche andrebbe chiarita meglio la frase in cui si fa riferimento a “taciti accordi, una sorta di edilizia contrattata che prevale sulle leggi”. Si tratta di affermazioni gravi e false, destituite di ogni senso, che sono alla valutazione dell’Amministrazione Comunale.

Legambiente e la Lav hanno deciso in questo territorio di tenere un atteggiamento ostruzionistico e di aperto contrasto all’azione amministrativa, presentando ripetitive e pretestuose opposizioni ad ogni intervento urbanistico. E’ una scelta legittima ma politicamente gravissima. Pontedera e la Valdera sono territori in forte crescita demografica. Nel censimento del 2001 Pontedera contava circa 25 mila abitanti. Oggi ne ha 3 mila in più. La Valdera è in forte crescita ed è un’area meno densamente popolata della media italiana. L’amministrazione comunale rivendica con orgoglio che tale crescita è andata di pari passo con la crescita delle infrastrutture scolastiche, culturali e sociali così come grazie alla realizzazione degli interventi programmati, è possibile adeguare i sottoservizi del nostro territorio quali fognature, depuratori, acquedotto. La città, grazie al sistema della cessione gratuita di nuovi spazi a carico dei privati (prevista dai nostri sistemi urbanistici) si è dotata di nuove aree a verde, nuovi spazi per il tempo libero, nuova viabilità, nuove aree di sosta e parcheggio. Tutto questo è stato reso possibile solamente perché il pubblico ha saputo governare correttamente la crescita del nostro territorio attraverso i propri strumenti, piano regolatore e regolamento urbanistico, discussi e ampiamente partecipati. La pianificazione pubblica è stata sempre preminente per questa amministrazione e per quelle precedenti, agli interessi, pur legittimi dei privati. E anche per questo motivo che ho ritenuto, in fase di avvio delle procedure necessarie a verificare lo stato di attuazione delle previsioni del regolamento urbanistico, approvare una delibera che confermasse le previsioni esistenti ma al contempo con chiarezza determinasse di non procedere ad alcun ulteriore consumo di suolo sino al compimento definitivo di quelle previsioni.

Non si capisce quindi questa opposizione a priori a ogni nuova (e già prevista) realizzazione, tenendo presente che si tratta di aree dove sono previsti anche interventi di miglioramento infrastrutturale e dei servizi a disposizione dei cittadini. O meglio l’opposizione si capisce seguendo la logica del “no” a prescindere, ritenendo a priori che ogni intervento dell’uomo è incapace di tenere insieme lo sviluppo e la salvaguardia e tutela dell’ambiente.

Pontedera, 12 marzo 2012

Sull’editoriale de La Nazione: la replica del Sindaco

mercoledì, maggio 11th, 2011

Ritengo gravi e fortemente lesive della reputazione di questa amministrazione le considerazioni riportate dalla Nazione lo scorso 8 maggio, nella rubrica Buona Domenica a firma Paola Zerboni.

Innanzitutto non esistono “interessi di scuderia” che giustificherebbero una presunta fretta nell’approvazione del progetto di realizzazione dell’autodromo.Vorremmo sapere quali sono e di che tipo questi presunti “interessi di scuderia” e quale sarebbe questa “scuderia”.

Nello stesso articolo si pongono delle domande retoriche riferendosi ad una presunta fretta che questa amministrazione avrebbe avuto nell’approvazione del progetto della realizzazione dell’autodromo. Anche questo è un mito da sfatare. Non c’è stata nessuna fretta. Di questo progetto si parla, persino sui giornali, da oltre un anno. Non c’è alcun mistero e nessuna fretta. A Pontedera non si impiegano anni per rilasciare autorizzazioni: è un difetto? Anche per l’autorizzazione di altre grandi opere e progetti l’amministrazione comunale è stata sempre celere. Si pensi, tra le opere più recenti, al Ponte alla Navetta o al magazzino ricambi della Piaggio. Dov’è la novità? Dov’è il mistero? Tutto l’articolo della Nazione è tendenzioso e mira ad accreditare l’idea che esista un “interesse superiore” riguardo a questo progetto.

Addirittura si mette anche in relazione uno dei lotti di questo progetto, quello relativo all’impianto a biomasse, con il centro carni della Coop. Tutto ciò è completamente senza senso e non si capisce dove il giornalista voglia andare a parare.

Per quanto attiene allo stesso impianto a biomasse si omette di considerare che rappresenta uno degli otto lotti previsti dal progetto e che necessiterà di apposita autorizzazione specifica. Si omette artatamente di sottolineare come questo impianto rientra tra le fonti rinnovabili (non si può paragonare affatto ad un inceneritore) e nemmeno si dice che la proprietà è obbligata a incentivare la “filiera corta”, ovvero utilizzare oli vegetali prodotti da un indotto della zona distante non più di 70 chilometri, rappresentando ciò una grande opportunità per la lotta ai cambiamenti climatici e un supporto per lo sviluppo dell’imprenditoria agricola. Tuttavia di tutto ciò è prematuro parlare sino a quando non verrà presentata la necessaria richiesta di autorizzazione. A quell’epoca potremo decidere la sua eventuale autorizzazione, il suo dimensionamento, la tracciabilità, la necessità di stipulare accordi di filiera da siglare con attori locali (agricoltori e proprietari terrieri). Sul commento della Nazione si parla anche di un crossodromo di Montecastello che non è mai esistito (ce n’era uno autorizzato a Palaia) che poi fu chiuso non per le proteste dei cittadini ambientalisti ma per l’incompatibilità con l’attività venatoria – si badi “venatoria”, che evidentemente è una attività meno ambientalista – di una vicina tenuta. Perché tutte queste omissioni nel commento della Nazione?

Nell’articolo poi si dice che l’impianto non sarà ad impatto zero. E quale impianto è ad impatto zero? Si può tendere all’’impatto zero ma nessun impianto è ad impatto zero: nessuna infrastruttura, nessuna fabbrica è ad impatto zero. Cosa si fa? Il Comune rifiuta l’insediamento di tutte le fabbriche che volessero eventualmente installarsi a Pontedera?

L’intera procedura di autorizzazione del progetto dell’autodromo sta seguendo l’iter di legge senza alcuna corsia privilegiata e senza alcun standard speciale. L’amministrazione comunale è favorevole ad un progetto che ha il semplice pregio di convogliare sul nostro territorio importanti investimenti economici e quindi di avere una positiva ricaduta occupazionale, particolare molto positivo nell’attuale periodo di crisi.

Per questo mi offende pesantemente, e offende questa amministrazione, l’affermazione finale, come detto, nella quale si dice che la fretta sarebbe dettata da “interessi di scuderia”. L’unica motivazione che noi abbiamo è quella dell’interesse generale e della comunità che rappresentiamo.