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La posa della prima pietra al Centro Mondiale Ricambi Worldwide del gruppo Piaggio

venerdì, marzo 11th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di giovedi 10 marzo 2011

giovedì
10 marzo 2011
Testata: NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina: 3
Colaninno: “Pontedera ideale per un centro della logistica”

Colaninno: “Pontedera ideale per un centro della logistica” Posata la prima pietra del centro ricambi che costerà 40 milioni di euro

– PONTEDERA – IL PRIMO mattone del centro mondiale ricambi che dal 2013 inizierà a “volare” là dove volavano gli aerei, lo ha posato il presidente Roberto Colaninno. Ma subito dopo ne ha posato un altro il sindaco Simone Millozzi, quindi è toccato a Valter Picchi per la Provincia. A significare e rafforzare, questa posa “a tre mani”, la collaborazione tra la Piaggio e le istituzioni locali. Alle quali il presidente Colaninno ha rivolto un grande elogio: “La Regione, la Provincia di Pisa e il comune di Pontedera hanno operato e stanno operando molto bene per aiutare l’industria manifatturiera. Pontedera è una città ideale per un centro di logistica, ecco perché abbiamo fatto questa scelta. E dobbiamo continuare su questa strada e lavorare anche sul piano della presentabilità”. Frase poi spiegata in colloqui un po’ più riservati con l’obiettivo di riprendere e rilanciare, per attuarlo, il progetto dell’architetto Fuksas per il il Museo Piaggio.

MENTRE il sindaco Simone Millozzi ha parlato anche di un collegamento ferroviario tra Pontedera e il porto di Livorno sulla direttrice lungo lo scolmatore, il che significherebbe l’abbandono del progetto di navigabilità del canale, mentre l’assessore Valter Picchi ha parlato del proseguimento austradale da Rosignano verso Civitavecchia, del miglioramento della Firenze-Pisa-Livorno, dell’interporto, della darsena pisana e altro ancora”.

Il nuovo centro ricambi Worldwide del gruppo Piaggio prevede un investimento di 40 milioni. Il presidente Colaninno lo ha ribadito, spiegando che “sarà un software a gestire gli oltre 50 mila codici (pezzi) che serviranno come ricambi per tutti i veicoli a due tre e quattro ruote prodotti dal gruppo in tutti gli stabilimenti del mondo. L’area interessata è di 65 mq, di cui 38mila coperti, con 25 mila metri quadri di area occupati dagli scaffali”. L’area è quella dell’ex aeroporto, e la posa della prima pietra è avvenuta proprio sull’ultimo tratto di pista ancora esistente, località che ora si chiama Largo Giovanni Alberto Agnelli.

VISIBILMENTE soddisfatto, ma con risultato della tensione durata anni per arrivare a questa posa della prima pietra, il sindaco Millozzi. Che nel suo intervento ha ricordato l’impegno ormai quasi ventennale per cercare di mantenere la città in linea col progresso. “Sia per mantenere la grande azienda, sia per portare qui la scienza, la tecnologia e la cultura, oggi più che mai necessarie a una città come la nostra”. Anche l’assessore Picchi, in rappresentanza del presidente Pierioni, ha sottolineato come gli apprezzamenti di Colaninno sulle strutture di questa parte della Toscana siano “di stimolo per proseguire su questa strada. La strada degli aeroporti moderni e collegati, una migliore superstrada, una nuova ferrovia lungo lo scolmatore”.

M.M.

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giovedì
10 marzo 2011
Testata: TIRRENO PONTEDERA Pagina: I
Centro ricambi come 5 campi di calcio

Centro ricambi come 5 campi di calcio
Colaninno posa la prima pietra del mega magazzino a cui farà capo la rete mondiale

PONTEDERA. La partita Piaggio si gioca su cinque campi da calcio. E la superficie su cui si sviluppano gli scaffali del nuovo centro ricambi Worldwide del Gruppo. Circa 25mila metri quadrati su cui prenderanno posto oltre 50mila tipologie di articoli. A Pontedera faranno capo tutti i marchi e tutte le linee di prodotto del Gruppo e gli altri centri ricambi asiatici e americani. Un investimento da 40 milioni di euro che sarà completato alla fine del 2012. “Raggrupperemo una serie di magazzini in una logica di razionalizzazione e riduzione dei costi”, spiega l’Ad del Gruppo Roberto Colaninno. Che aggiunge: “L’operazione s’inserisce nel quadro di una strategia consolidata. Piaggio è in forte evoluzione globale”.

Si rafforza il cuore della Casa della Vespa ma con l’entrata in esercizio del mega magazzino non sono previsti riflessi sul piano occupazionale. In tutto garantirà lavoro a circa 350 addetti, tra tecnici e operai, di cui 200 in arrivo dalle strutture di Lugnano, Bientina e Pisa gestite dalla cooperativa Ceva.

“E raro in Italia nel settore della meccanica e della mobilità vedere investimenti di questo genere – dice il presidente Colaninno -. Dimostriamo di avere fiducia seppur in un contesto difficile”. Ed è un mattone pesante quello posato simbolicamente da Colaninno per sancire il via dei lavori di costruzione. All’interno del perimetro Piaggio, su una superficie di 65mila metri quadrati, in una porzione di quella che un tempo era la pista aeroportuale di Pontedera, verrà edificato il nuovo magazzino per una superficie coperta totale di 35mila metri quadrati. All’interno anche una porzione di 2mila metri quadrati dedicata al magazzino automatizzato.

I servizi garantiti dal centro ricambi del Gruppo consentiranno di automatizzare le attività di logistica, grazie a nuovi pacchetti software e alla gestione di portali “business to business” specializzati per prodotti, accessori e merchandising e servizi di assistenza e garanzia. L’attività prevista all’interno del nuovo polo industriale dedicato include il ricevimento delle merci, il confezionamento, lo stoccaggio dei pezzi di ricambio e la successiva spedizione ai concessionari del Gruppo in Italia e all’estero. Oltre al miglioramento della qualità del servizio il progetto promette importanti risparmi di costo. A partire dall’inizio del 2013 sono infatti attese efficienze superiori al 35% rispetto all’attuale costo annuo di gestione dei magazzini. La scelta di realizzare in città il nuovo centro ricambi internazionale conferma e rafforza la centralità del quartier generale pontederese e del territorio toscano dal punto di vista non solo delle attività di progettazione, ricerca e sviluppo e produzione, ma anche della gestione dei servizi alle reti di vendita e ai clienti.

“Un investimento che è anche un segnale alle istituzioni, che devono sostenere e valorizzare”, dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi, presente alla cerimonia. Che aggiunge: “Si è arrivati a presentare il progetto anche per le capacità dell’amministrazine comunale e del territorio di raccogliere questa sfida. Sul piano della viabilità una volta completata la circonvallazione si potranno raggiungere le aree industriali della città facilmente. E poi sul territorio ci sono centri di ricerca e sviluppo e la disponibilità di nuove aree per insediamenti industriali. E guardando in prospettiva nell’ottica di attrarre investimenti e nuove aziende un’idea forte è la realizzazione del nuovo scalo merci collegato con il porto di Livorno”. Mentre in rappresentanza della Provincia l’assessore Valter Picchi sottolinea come l’operazione: “conferma l’impegno a restare nel territorio. Un investimento significativo in una fase economica difficile. L’invito alle istituzioni è di avere un’impostazione di area vasta per dare prospettive più forti a questo territorio, in un contesto globale”.

Manolo Morandini

Sul dissociatore, sull’ampliamento della discarica e sulla nuova sperimentazione a Peccioli

venerdì, febbraio 25th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistico delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di venerdì 25 febbraio 2011

venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
3

“Congelato” il dissociatore Via alla sperimentazione a Legoli


Colpo di scena per l’impianto di Gello: alleanza tra Ecofor e Belvedere

PROVVEDIMENTI
Per evitare La chiusura della discarica, per ora si amplia quella esistente

di NICOLA PASQUINUCCI
– PONTEDERA

«FARE SISTEMA». E’ la parola d’ordine del vertice di ieri mattina a Palazzo Stefanelli di Pontedera per cambiare direzione sul futuro dei rifiuti. Ecco in sintesi le scelte: patto tra Belvedere Spa e Ecofor Service Spa per sviluppare la sperimentazione del dissociatore di Legoli, annullato il processo di partecipazione per discutere dell’impianto di Gello perché il progetto per il momento è congelato e, infine, ampliamento della discarica di Pontedera per scongiurare la sua chiusura nel 2013. Dunque si riparte, se non da zero, da un foglio bianco. Una decisione che spiazza la tabella di marcia per la costruzione del dissociatore molecolare e sospende il braccio di ferro con i comitati del no.

«QUESTI SONO temi difficili e complessi – premette il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi dove servono le conoscenze e non gli slogan». E sul piatto delle scelte c’è soprattutto la battaglia futura per accaparrarsi il bando del gestore unico rifiuti. Per avere le spalle forti la Valdera prepara il terreno. «Partendo dal concetto dell’Unione dei 15 Comuni – illustra il primo cittadino – vogliamo candidarci come territorio per vincere questa partita». Tradotto: Peccioli con Belvedere e Pontedera con la Ecofor, creeranno un’alleanza (non è ancora dato sapere se anche in termini societari) per tentare di “chiudere il ciclo dei rifiuti”. Questo in nome dell’autosufficienza dei trattamento della spazzatura, soprattutto quella industriale. I comuni di Peccioli e Pontedera, Provincia e le due aziende sono concordi: «In tema di rifiuti qui ci sono delle eccellenze a livello regionale, dobbiamo far valere il loro peso anche attraverso la sperimentazione». E il sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi è orgoglioso di essere in questa partita: «Anni fa, a Peccioli, abbiamo lanciato un metodo che va oltre il mero smaltimento. Ecco perché saluto con favore questa iniziativa».

E per allargare gli orizzonti della Valdera, l’assessore provinciale Valter Picchi annuncia «l’avvio dell’elaborazione del piano rifiuti provinciale che sarà pronto entro la fine del 2011. Indicheremo le aree e le relative tecnologie più indicate».

Insomma, tutti sono concordi nel trovare un momento di riflessione per cercare la via più sicura per smaltire i rifiuti speciali. Ecofor e Belvedere lavoreranno insieme per riaccendere il dissociatore molecolare di Legoli, comprato alcuni anni fa per provare l’avveniristica tecnologia, per riadattarlo alla sperimentazione. Il dissociatore infatti, ha avuto recentemente dei problemi e necessita una manutenzione straordinaria. In più, quello di Legoli è stato pensato per bruciare rifiuti casalinghi, mentre quello scozzese, preso a modello dalla Ecofor per poi importarlo a Gello, lavora solo rifiuti industriali.

«SI TRATTA di ripensare la ricerca – sottolinea il presidente della Belvedere, Renzo Macelloni – unendo due realtà. La ricerca ha un costo e quindi rafforzando il polo possiamo fare molto di più. Noi abbiamo già un impianto adatto che può essere modificato per vedere direttamente con i nostri occhi i dati che servono. Perché, ci tengo a dirlo, in giro ci sono tanti venditori di impianti, ma pochi forniscono soluzioni serie».

«Crediamo che il dissociatore sia una tecnologia “semplice” e sicura – conclude l’ingegner Paolo Landi della Ecofor – Ma abbiamo deciso di implementare la sperimentazione con la Belvedere, ritardando quindi sulla tabella di marcia la costruzione dell’impianto. Il tutto, visto che siamo una società a maggioranza pubblica, a garanzia dei cittadini. Per ristabilire il clima di fiducia».

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venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-I

Dissociatore, si ferma l’iter


Pontedera. Dall’unione di Ecofor e Belvedere nasce un polo dei rifiuti che punta alla gestione

Dissociatore, si ferma l’iter

La sperimentazione passerà a Peccioli, dov’è già attivo

PONTEDERA. Si ferma il percorso partecipativo promosso dal Comune di Pontedera sul dissociatore molecolare che la Ecofor Service vuole realizzare nel proprio stabilimento di Gello. Si ferma – o meglio, rallenta – il processo che dovrebbe portare alla realizzazione dell’impianto.

La sperimentazione si farà a Peccioli, alla Belvedere, dove già da mesi, c’è un impianto che tratta i rifiuti con la dissociazione. Qui si studieranno gli effetti, si analizzeranno i risultati e i dati, che serviranno, poi, per trasferire la sperimentazione nell’impianto di Ecofor.

Sono queste le novità più importanti che scaturiscono dall’unione di due eccellenze della nostra area: da una parte la Ecofor Service,azienda che gestisce i rifiuti industriali e, dall’altra, la Belvedere Spa, azienda che gestisce la discarica di Peccioli. Un’unione che ha, come obiettivo, quello di realizzare, in Valdera, un polo della gestione dei rifiuti, capace di diventare interlocutore per l’intera Regione.

I primi effetti saranno quelli dello stop immediato del percorso che doveva portare alla decisione sul progetto presentato alla Provincia di Pisa dalla azienda che tratta rifiuti industriali nel suo stabilimento di Gello. Lo aveva voluto il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, per arrivare a una decisione condivisa, dopo che sul progetto erano nati dissensi da parte di cittadini e rappresentanti della politica locale, che si erano organizzati in Comitati. Ed è ancora lui, Millozzi, a dare una nuova svolta alla vicenda. «Non manderemo il materiale alla regione – dice -che sarebbe servito a attivare il percorso partecipativo. Ci fermiamo. Chiederemo l’ampliamento della discarica, per dare una risposta immediata alle esigenze dello smaltimento. E poi attenderemo i tempi della sperimentazione».

Che avverrà a Peccioli. Dove, un piccolo dissociatore è in funzione – in modo sperimentale – da alcuni mesi. «Un impianto – spiega il presidente della Belvedere Renzo Macelloni – che aveva obiettivi minimali. Ora questi obiettivi devono essere rivisti, per partire con una nuova ricerca, una nuova sperimentazione. Faremo nuovi investimenti, dovremo ristrutturare una parte dell’impianto, fare delle modifiche. Con i nostri tecnici cercheremo di lavorare, per arrivare a realizzarne uno tutto nostro».

Sarà quello che la Ecofor Service aveva chiesto di impiantare alla Provincia di Pisa. «Nel progetto del dissociatore – spiega Paolo Landi, amministratore delegato Ecofor – ci crediamo, è un salto di qualità, dalla discarica a un progetto più innovativo: ci crediamo e vogliamo farlo, perché la tecnologia è semplice, brucia i rifiuti a bassa temperatura, non c’è diossina. Quello che ci preme è che vogliamo rendere tranquilla la gente. Per questo ab biamo trovato la disponibilità della Belvedere e procediamo con una nuova sperimentazione. La costruzione del dissociatore, a questo punto, slitta. Ritarderà, ne riparleremo dopo aver analizzato i risultati della sperimentazione che faremo a Peccioli». Come dire, forse i dati che sono arrivati dalla Scozia – dove c’è l’unico impianto simile, in tecnica e tecnologia a quello che voleva realizzare Ecofor – non sono così chiari da poter avallare la costruzione. Così, si fa una sperimentazione in proprio. (ech)

Si uniscono la Ecofor service e la Belvedere: qui sarà messo a punto l’impianto che poi dovrà nascere a Gello