La corona del Comune di Pontedera appoggiata alla lapide che ricorda Anna Pardini, neonata strappata alla vita quando aveva appena 20 giorni.
E’ un nome simbolo della strage di Sant’Anna di Stazzema, perpetrata dai nazifascisti 80 anni fa, il 12 agosto 1944. In Alta Versilia si consumò un atroce crimine commesso ai danni della popolazione civile.
I morti furono 560, di cui 130 bambini. Centinaia di corpi rimasero a terra, senza vita, trucidati, bruciati, straziati. In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio il Comune di Pontedera è stato presente alle celebrazioni.
Lo ha fatto in una cerimonia che ha radunato, prima alla Chiesa e poi al Monumento Ossario, migliaia di persone: rappresentanti istituzionali, membri di associazioni, ma anche tantissimi cittadini, italiani e stranieri, riuniti in un grande abbraccio collettivo “Per ricordare la barbarie ma anche testimoniare e ribadire ancora una volta, tutti assieme, che possiamo coltivare la Memoria come presidio di Pace.”
“La memoria come scelta e l’impegno verso le giovani generazioni – ha sottolineato l’assessore Francesco Mori, che ha rappresentato l’Amministrazione Comunale assieme al presidente del Consiglio Comunale Marco Salvadori – creando sempre più legami, in un vero spirito di solidarietà europeo”.
“Il messaggio di speranza affidato a questa giornata – ha aggiunto Salvadori – è un esercizio del ricordo che serva a seminare la pace”.