A Villa Crastan, fino all’11 maggio, la seconda tappa espositiva del progetto “Effetto Serra”.

effetto serra villa crastan pontedera

COMUNE DI PONTEDERA

Mostra

Effetto Serra
Villa Crastan

27 aprile – 10 maggio 2019

La mostra Effetto Serra, patrocinata dal Comune di Pontedera, Bientina, Calci, Buti e Vicopisano ripercorre con opere pittoriche, sculture, fotografiche, video gli accadimenti avvenuti a Settembre 2018 che hanno devastato il Monte Pisano. Si tratta di un evento itinerante, curato da Luca Doveri, che toccherà i comuni coinvolti per sensibilizzare i cittadini alla tutela dell’ambiente. Il percorso è rivolto alle comunità, istituzioni, scuole e a tutti coloro che hanno a cuore la cultura, la storia ed il futuro della terra che abitano e di riflesso del pianeta: dal micro al macro, quello che vale per una piccola comunità, ha riscontri poi nelle dinamiche delle grandi masse.

Diverse realtà pubbliche e private si sono attivate in favore della rigenerazione e della valorizzazione del Monte Serra: ne è una chiara testimonianza il conseguimento del primo posto per la graduatoria nazionale del FAI i luoghi del cuore.

L’Assessora alla Cultura, Liviana Canovai

Orario apertura mostra

Lunedì/Sabato
9.30/12.30 – 14.30/18.30

Tel.: 0587/299356


Sabato 27 aprile alle ore 18, presso Villa Crastan di Pontedera, è stata inaugurata la seconda tappa espositiva del progetto “Effetto Serra”, coordinato dall’artista Matteo Nuti, dagli architetti Luca Doveri e Marco Martinelli e dalla curatrice d’arte contemporanea Alessandra Ioalé.

Dopo la prima tappa a Villa Pacini Battaglia di Bientina, la collettiva itinerante, grazie al Patrocinio del Comune di Pontedera ed il supporto di Parco 93, porta in mostra a Pontedera le opere pittoriche, scultoree, fotografiche, installative e video di Cristina Gardumi, Elisabetta Cardella, Enrico Nieri, Francesco Battaglia, Giada Fedeli, Luca Doveri, Marco Martinelli, Matteo Nuti, Muz, Nico Lopez Bruchi, Roberto Filippi e Roberto Ghezzi.

La mostra sarà visitabile dal Lunedì al Sabato (09.30-12.30 / 14.30-18.30) presso Villa Crastan di Pontedera fino all’11 Maggio 2019.

Per visitare la mostra su appuntamento scrivere a parco793@gmail.com . L’“Effetto Serra” è ciò che ha permesso alla Terra e continua a permetterle oggi, con molta difficoltà, di essere un pianeta ospitale, basandosi su un equilibrio tanto perfetto quanto delicato. Nel tempo, paradossalmente, il termine ha assunto un’accezione fortemente negativa nella nostra cultura, ciò non è da attribuire al fenomeno in sé, che in realtà sarebbe positivo per la sopravvivenza terrestre, quanto piuttosto all’azione dell’uomo che, per il suo egoismo ed egocentrismo, ne ha messo a repentaglio l’equilibrio cominciando a scardinarne la naturale perfezione e diventare un fenomeno dannoso per la specie umana. Negli ultimi decenni abbiamo visto tante volte come la scelleratezza dell’uomo non abbia conosciuto ostacoli, soprattutto guardando al nostro territorio, la cui ricchezza naturale, di cui il Monte Serra è simbolo, è stata più volte messa a dura prova dai vari episodi incendiari, accidentali e dolosi, compromettendone flora e fauna, nonché la vita e le attività delle persone che vi vivono. Abbiamo però assistito anche a un risveglio delle coscienze totale, che hanno unito le forze per un unico obiettivo: rendere omaggio al nostro patrimonio naturale, meritevole di tutela e valorizzazione, dicendo basta all’ignoranza umana e portando lo scorso febbraio all’elezione di tale patrimonio locale a patrimonio nazionale e luogo del cuore FAI. Ciò lo vorrei definire come un nuovo “Effetto Serra”, da cui prende il titolo l’esposizione, ridonando al termine e al concetto un significato positivo. Effetto Serra diventa sinonimo di ciò che questo Monte è riuscito e riesce a creare intorno a sé ogni giorno da secoli ed è, allo stesso tempo, ciò che il concentrato di energia creativa delle dodici personalità artistiche qui esposte è riuscito a creare per il Serra e che questa collettiva vuole mostrare al pubblico. Cristina Gardumi, Elisabetta Cardella, Enrico Nieri, Francesco Battaglia, Giada Fedeli, Luca Doveri, Marco Martinelli, Matteo Nuti, Muz, Nico Lopez Bruchi, Roberto Filippi e Roberto Ghezzi riunite sotto un’unica voce: Effetto Serra, che sostiene il nostro Monte e allo stesso tempo si alimenta con ciò che esso regala loro ogni giorno. Trovandoci davanti alla manifestazione di uno scambio di energie in equilibrio perfetto, in cui gli artisti agiscono come dei “gas serra” favorendo la riflessione della loro energia creativa verso il Monte e trattenendo parte del suo calore per ridistribuirlo oltre i confini locali.Un Effetto così, non si era mai visto prima. La geografia del Serra è studiata e ridefinita naturalmente nella ricerca dell’architetto Enrico Nieri; la devastazione subita dal Monte, ma anche le sue bellezze naturali, che cercano costantemente di riemergere più forti di prima, sono al centro del video del videomaker Francesco Battaglia e delle fotografie di Roberto Filippi. Il Serra è trasfigurato nelle pitture digitali e nei collage dall’atmosfera surreale e sospesa della designer ed artista Elisabetta Cardella, nelle sculture naturali dell’architetto Luca Doveri e dell’architetto Marco Martinelli. È protagonista nel lettering di Muz, il quale lo raffigura all’interno delle lettere che compongono la sua firma, e nelle opere sperimentali dell’artista sociale Nico Lopez Bruchi, che utilizza la pittura, il video, la fotografia come mezzi per trascrivere le sue emozioni. Infine, l’essenza del Monte Serra è catturata nei dipinti e nelle installazioni multimateriali, a metà tra tradizione pittorica e new media digitali, dell’artista Matteo Nuti; si sprigiona dalle Mani scolpite o ricamate di Giada Fedeli, ma anche quelle della sua Madonna, che divengono simbolo della spiritualità del lavoro manuale, caratteristica di vita per la maggior parte delle persone che abitano il Monte; ed è interpretata ed espressa dai gesti messi in scena dai personaggi dalla testa animale dell’artista e performer Cristina Gardumi. Un Effetto Serra che ha avuto una forza di propagazione tale da arrivare a influenzare e coinvolgere il progetto a lungo termine di naturografia messo a punto dall’artista aretino Roberto Ghezzi con cui trasferirà l’anima del Monte nelle sue opere “create attraverso la natura”, quella del Serra, in cui sono immerse. Il Monte Serra ha il potere di mitigare e appagare gli animi delle persone, di influenzare il paesaggio esteriore e interiore degli abitanti, che gravitano intorno ad esso. Per le personalità artistiche più sensibili e aperte vivere o aver vissuto ai piedi o sulle pendici del Serra, significa avere una percezione del tempo, del suo fluire, così come quella del paesaggio, diverse. Il Monte plasma le forme assunte dalle loro ricerche invitando al sentire sé stessi, insegnando all’ascolto del vivere quotidiano e producendo un senso di appartenenza diversi che confluiscono in un unico grande richiamo, quello naturale. La natura richiama a sé i suoi figli, incita le loro voci a cantare un messaggio portatore di valori locali, che si trasformano poi in valori universali; un coro, che possa diffondere ciò che il Serra ha insegnato loro. Così la loro voce diventa quella del Serra e ciò che viene espresso in questa mostra itinerante non è altro che il suo Effetto, che dalla cima del Monte scende a valle e si propaga. Effetto Serra si ricollega per tema e concetto a “Radici”, la precedente collettiva realizzata a Palazzo Pretorio di Vicopisano nel dicembre 2018, e si caratterizza come itinerante nei centri espositivi d’arte in collaborazione con i Comuni di riferimento.

Le sedi e i periodi espositivi delle prossime tappe:

  • Dal 18 maggio al 16 giugno Ex-Società Operaia di Buti
  • Dal 23 giugno al 14 luglio Palazzo Pretorio di Vicopisano
  • Dal 19 luglio al 29 luglio Museo di Storia Naturale della Certosa di Calci

Cliccare sulle miniature per ingrandire