Al via la seconda fase del progetto Arte per non dormire – Luci sulla città. Alla ricerca di Leonardo

Prende avvio in questi giorni la seconda fase del progetto Arte per non dormire – Ray of light – Luci sulla città articolato in interventi temporanei e mostre che coinvolgono vari aspetti degli spazi urbani.

Il progetto continua il percorso intrapreso a partire dalle illuminazioni natalizie ma si proietta in chiave delle iniziative culturali legate alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Lo fa costruendo un dialogo tra le opere dello scultore messicano Gustavo Aceves e quelle di Emanuele Giannelli  posizionate in Piazza Curtatone e Montanara, Piazza Martiri delle Libertà  e piazza Cavour mantenendo la medesima scenografia di base già impiegata per gli addobbi natalizi rivista in funzione delle nuove esigenze artistiche.

La visione che ha caratterizzato la ricerca leonardesca è richiamata in questa operazione culturale nella matrice classica dell’artista messicano Aceves e dalla produzione dello scultore romano Giannelli. Il filo rosso che lega l’operazione culturale parte dall’uomo capace sì di forgiare il proprio destino grazie alla propria intelligenza ma anche di subire le fragilità di un mondo che ha finito per smarrire l’etica del limite esaltando un soggettivismo vuoto ed egoista.

I frammenti equestri di Gustavo Aceves esprimono l’umanità ferita dalla tragedia delle guerre e dall’ingiustizia delle disuguaglianze. I visionari e gli appesi di Giannelli testimoniano invece un processo di disumanizzazione: esseri che hanno smarrito la capacità di osservare la realtà, sospesi in una dimensione irreale e capaci di guardare il mondo solo attraverso delle visiere.

L’idea base dell’evento di risonanza internazionale per la qualità e la cifra degli artisti coinvolti, continua ad esser quello di portare l’arte tra le gente, valorizzando gli spazi pubblici ed i percorsi urbani di Pontedera che negli ultimi anni è diventata un laboratorio a cielo aperto di arte contemporanea.

L’atrio del Comune ospita nell’ambito del progetto alcune installazioni di Giuseppe Carta e opere di graphic design di Elisabetta Cardella.

Anche in questo caso l’iniziativa culturale è resa possibile senza oneri diretti a carico dell’Amministrazione grazie alla disponibilità degli artisti ed al supporto del tessuto economico e commerciale della città.