Iniziativa congiunta Ipsia Pacinotti di Pontedera e Scuola Normale di Pisa
I Cerchioni di Dante in piazza della stazione
Giovedì 6 giugno alle 18 gli studenti delle due istituzioni leggeranno alcuni passi dell’Inferno
PONTEDERA – La locandina a colori fa bella mostra di sé da alcuni giorni sulla home page della Normale di Pisa, scuola di eccellenza a livello mondiale, per annunciare quello che da più parti viene definito un vero e proprio evento culturale.
Allievi e allieve del Professionale e della Normale per la prima volta insieme per leggere l’Inferno di Dante. Evento eccezionale, certo, ma non estemporaneo. Perché l’esibizione di giovedì 6 giugno alle ore 18 in piazza Unità d’Italia (alla stazione) a Pontedera, non nasce per caso, ma è il risultato e il frutto di mesi e mesi di lavoro portato avanti da entrambe le prestigiose istituzioni scolastiche. Nel corso dell’anno scolastico che sta per concludersi, gli allievi della Normale di Pisa a più riprese hanno tenuto lezioni di… lettura e di formazione nell’aula magna della scuola di Pontedera, coadiuvati dagli insegnanti della scuola di via Salcioli.
Spiega la Preside dell’Ipsia, Maria Giovanna Missaggia: “Il progetto si fonda sulla volontà di fare accostare giovani provenienti da ambienti di studio, lavoro e culture molto diversi, come gli studenti di un Istituto professionale e quelli della Scuola Normale. Il titolo del progetto (I cerchioni di Dante) esprime già da solo questo incontro (con riferimento ai cerchioni degli automezzi dato che partecipano anche ragazzi dell’Indirizzo Manutentori Mezzi di Trasporto). La sfida era di far trovare ai ragazzi nella letteratura medievale un terreno di incontro e di riconoscimento di sentimenti, emozioni, passioni, odi e amori che accomunano tutti gli uomini”.
Il luogo prescelto per lo spettacolo è la stazione di Pontedera, crocevia di “…molti destini umani, e di molte culture, un po’ inferno e un po’ luogo di approdo e di rifugio salvifico dopo il viaggio”.
La circolarità del piedistallo su cui è posato il monumento di Mino Trafeli (“Origine Vespa”) da un lato richiama un elemento tecnico cui l’Ipsia è legato (la Vespa), dall’altro il cerchio dell’Inferno.
“I ragazzi dell’Ipsia e della Normale – conclude la professoressa Missaggia – hanno lavorato fianco a fianco lungo tutto l’anno scolastico. Un ringraziamento vivissimo va alla Scuola Normale per avere acconsentito a impegnare le forze di giovani studenti e ricercatori in un progetto che tanto ha contribuito a fare della letteratura un’esperienza di condivisione e di dialogo”.
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