Questa mattina alla presenza del Sindaco Simone Millozzi, dell’assessora regionale alla salute Stefania saccardi, dei consiglieri regionali Mazzeo e Pieroni, del direttore generale dell’azienda Usl Toscana nord ovest Letizia Casani direttore dell’Ospedale Renato Colombai sono stati inaugurati due nuove spazi per il Pronto Soccorso Pediatrico e l’Agenzia Comunità Ospedale Territorio.
Il pronto soccorso pediatrico ha una collocazione diversa dal reparto di degenza per permettere un’adeguata accoglienza e inquadramento del piccolo paziente al momento del suo arrivo in ospedale. Fino a poco tempo fa, nella nostra realtà, questa attività si svolgeva in locali attigui alle stanza di degenza rendendo spesso molto difficile la corretta gestione sia dei bambini ricoverati che di quelli che necessitavano di una visita di pronto soccorso. Con il trasferimento degli ambulatori pediatrici di pronto soccorso nella nuova sede di accoglienza, i piccoli pazienti vengono visitati in un’area ben distinta dal reparto pediatrico, vicina al Pronto Soccorso generale, dal quale devono comunque passare, permettendo così una modalità di lavoro migliore per il personale medico ed infermieristico e una migliore assistenza al paziente. Inoltre, se fosse necessario eseguire esami ematici e/o eventuali accertamenti radiologici, vista la contiguità con tali servizi, il percorso assistenziale diviene più agevole e logisticamente adeguato. In tale nuova sede sono anche presenti locali adeguatamente attrezzati per eseguire osservazioni brevi.
Il numero di accessi presso il nostro PS pediatrico è di circa 8000 pazienti annui, con un picco nei periodi di maggiore morbilità e nei giorni festivi nei quali manca l’assistenza territoriale, pertanto grazie a tale modifica si offrirà un servizio migliore ad un consistente numero di pazienti pediatrici.
L’Acot (Agenzia Continuità Ospedale Territorio), costituita in Valdera nel 2017, apre oggi un punto all’interno dell’ospedale, con lo scopo di facilitare l’accesso ai pazienti in dimissione e garantire loro una tempestiva presa in carico. Infatti, fanno parte del team multi professionale un medico di comunità che è anche il coordinatore, due infermieri, un assistente sociale e due fisioterapisti e si avvale della consulenza del fisiatra e del geriatra. L’ACOT coordina il percorso di presa in carico, che inizia contemporaneamente al ricovero, mantenendo un rapporto organico e funzionale tra i servizi territoriali, i professionisti ospedalieri ed il medico di medicina generale. Oltre alla parte clinica viene seguita anche quella relativa alla fornitura di ausili, affinché la consegna avvenga prima della dimissione, coinvolgendo il paziente e la sua famiglia. Nei casi di ricovero in ospedali o strutture di riabilitazione presenti in altri territori, di fondamentale importanza è il raccordo tra le diverse agenzie presenti nelle zone.
Gli operatori in servizio all’ACOT, presenti giornalmente in ospedale, sono un punto di riferimento per i pazienti, gli operatori ospedalieri e i familiari o caregiver. Grazie all’utilizzo di strumenti e modalità valutative uniformi, che riguardano le 4 dimensioni ( clinica, assistenziale, funzionale e sociale), sono in grado di identificare la gradazione della complessità assistenziale assicurando una corretta e appropriata presa in carico per favorire il rientro a domicilio delle persone anziane e disabili alle quali vengono anche assegnati buoni servizio per interventi domiciliari di operatori socio sanitari, infermieri e fisioterapisti, nonché di cure intermedie temporanee. I buoni servizio hanno lo scopo di assicurare la ripresa dell’autonomia all’interno del proprio contesto di vita e possono essere erogati entro 3 settimane, tempo sufficiente alla definizione di un eventuale PAP (Piano Assistenziale Personalizzato) da parte della UVM (equipe di valutazione multidisciplinare per anziani non autosufficienti). Tutti i percorsi si integrano con quelli già attivi sul territorio e vengono definiti all’interno di un Piano Individualizzato (PI) formulato dall’ACOT prima della dimissione. Nell’anno 2018 le persone valutate dall’Acot sono state 1. 328 per percorsi attivati con invii alle cure intermedie, invii per AD (Assistenza Domiciliare ) e ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), segnalazioni all’ UVM ( per valutazione anziani non autosufficienti), buoni di servizio assegnati.
Alcune foto dell’inaugurazione