Ieri il Sindaco Matteo Franconi, insieme al direttore dell’ospedale Luca Nardi, al direttore dell’anestesia e rianimazione Paolo Carnesecchi, al dirigente infermieristico Andrea Lenzini, alla responsabile della cardiologia Alessandra Lucarini ed alla caposala Stefania Biagini, ha partecipato all’inaugurazione dei locali della terapia intensiva dell’ospedale Lotti: il secondo lotto di un intervento complessivo per adeguare il reparto agli standard più attuali in tema di funzionalità e sicurezza
La rianimazione e la terapia subintensiva multidisciplinare ricoverano, in un anno, circa 1000 pazienti e l’intervento di adeguamento ha inteso soddisfare non solo le nuove norme in materia di impiantistica ospedaliera ma anche il collegamento dei due reparti preesistenti (UTIC e rianimazione) in un unico reparto di intensiva a vantaggio dell’efficienza e della razionalizzazione dell’uso delle risorse.
Una peculiarità del reparto è infine data dalla possibilità per i familiari di rimanere accanto al paziente durante tutto l’arco della giornata. Infatti, a Pontedera si parla di una “rianimazione aperta”, che aderisce, tra l’altro, al GIVITI(Gruppo italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva), composto dalle terapie intensive di tutta Italia, che promuove e realizza progetti di ricerca con l’obiettivo di valutare e migliorare la qualità dell’assistenza in terapia intensiva, quella di Pontedera partecipa anche al progetto Margherita per il miglioramento continuo della cura dei pazienti.