Sbagliando s’inventa – tutte le videoletture dei libri di Gianni Rodari

Cultura e Spettacoli, News, Scuola Educazione    28/05/2021

Sbagliando si inventa: video-letture di filastrocche impertinenti, giochi di parole e favole a rovescio del più gentile e rivoluzionario degli autori per bambini del nostro paese: Gianni Rodari.

Nel centenario della nascita, la Biblioteca Comunale ha organizzato da novembre 2020 ad aprile 2021 un appuntamento settimanaleun ciclo di dirette Facebook, 18 in tutto, ciascuna della durata di 10-20 minuti, con letture e momenti ludici, per riscoprire i libri di Gianni Rodari, numerosissimi, in diverse edizioni, presenti sugli scaffali delle biblioteche della Rete Bibliolandia, pronti da leggere rileggere e reinterpretare.

Le video-letture

(Cliccando sulle singole locandine si aprono i link ai video conservati su Facebook)

        

        

       

       

       

       


Che cos’è stato “sbagliando s’inventa!”

La dichiarazione dell’assessore Francesco Mori

Sbagliando s’inventa è stato un vero e proprio esperimento: un ciclo di dirette Facebook, 18 in tutto, ciascuna della durata di 10-20 minuti; un appuntamento settimanale da novembre 2020 ad aprile 2021, in cui le operatrici Patrizia e Chiara hanno concentrato note bio-bibliografiche, letture e momenti ludici in linea con la poetica, o meglio la fantastica rodariana; potremmo aggiungere un umile assaggio, un simpatico invito a scoprire i libri di Gianni Rodari, numerosissimi, in diverse edizioni, presenti sugli scaffali delle biblioteche della Rete Bibliolandia, pronti da leggere rileggere e reinterpretare.

E’ emerso un ritratto autentico dell’uomo Gianni Rodari, del bambino che fu, della sua famiglia di origine, dei suoi studi, delle sue esperienze di lavoro come maestro e giornalista; come pure del suo ruolo politico di intellettuale di sinistra, ma anche di marito e padre.
Raccontare Rodari ai bambini e alle bambine di oggi ha voluto dire calare il pubblico dei più piccoli in contesti storici molto diversi da quello attuale. Le dirette hanno assunto a tratti anche la veste di pillole di storia o di piccoli viaggi nel tempo: negli anni del Fascismo, della Seconda Guerra Mondiale, della Resistenza, del Dopoguerra, della Prima Repubblica, del Neorealismo, della Contestazione e anche del Femminismo.

Non è stato un compito semplice quello nel quale si sono cimentate le nostre Patrizia e Chiara, perché il target non era ben definito: l’utente Facebook, in diretta o in differita, fruitore dei contenuti video elaborati, era di volta in volta da individuare presumibilmente nel genitore intermediario tra la biblioteca e il bambino e/o la bambina. Il discorso è stato modulato quindi in modo trasversale, volutamente, per un utente di età compresa tra i 6 e i 10 anni, ma con ammicchi e suggerimenti tesi ai genitori “retrostanti” e agli insegnanti desiderosi di spunti da riproporre ai propri alunni.

Per quanto riguarda i testi oggetto di lettura, la scelta è stata dettata prevalentemente da ricorrenze specifiche come il Natale, il Carnevale, la Giornata della Memoria, la Festa della Donna, l’Equinozio di Primavera; ma non sono mancate letture più strettamente collegate alla biografia di Rodari, come quelle sui gatti, sulla scuola, sulle fiabe, sul romanzo di Cipollino e il suo personale rapporto con l’Unione Sovietica; oppure quelle riferite alla sua grande passione per la scienza, l’esplorazione dell’universo e l’innovazione tecnologica.
I giochi proposti in chiusura di ogni diretta si sono ispirati inevitabilmente alla “Grammatica della fantasia”, ma anche al testo “I draghi locopei” di Ersilia Zamponi e al libro di Loricangi intitolato per l’appunto “Sbagliando s’inventa”, entrambi citati e suggeriti agli spettatori per proseguire in autonomia la ricerca creativa.
Alcuni giochi invece sono stati ricalcati dall’enigmistica tradizionale, come gli anagrammi, il rebus, il puzzle e le croci di parole, mentre altri giochi sono stati inventati di sana pianta, come il cerchio degli animali e la “palla-parola” dell’ultima diretta. Altre volte invece sono stati lanciati degli spunti creativi per inventare nuove storie e filastrocche“.

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