Sbagliando si inventa: video-letture di filastrocche impertinenti, giochi di parole e favole a rovescio del più gentile e rivoluzionario degli autori per bambini del nostro paese: Gianni Rodari.
- ℹ Che cos’è stato “sbagliando si inventa!”
- Il commento dell’assessore Francesco Mori
Le video-letture
(Cliccando sulle singole locandine si aprono i link ai video conservati su Facebook)
Che cos’è stato “sbagliando s’inventa!”
La dichiarazione dell’assessore Francesco Mori
“Sbagliando s’inventa è stato un vero e proprio esperimento: un ciclo di dirette Facebook, 18 in tutto, ciascuna della durata di 10-20 minuti; un appuntamento settimanale da novembre 2020 ad aprile 2021, in cui le operatrici Patrizia e Chiara hanno concentrato note bio-bibliografiche, letture e momenti ludici in linea con la poetica, o meglio la fantastica rodariana; potremmo aggiungere un umile assaggio, un simpatico invito a scoprire i libri di Gianni Rodari, numerosissimi, in diverse edizioni, presenti sugli scaffali delle biblioteche della Rete Bibliolandia, pronti da leggere rileggere e reinterpretare.
E’ emerso un ritratto autentico dell’uomo Gianni Rodari, del bambino che fu, della sua famiglia di origine, dei suoi studi, delle sue esperienze di lavoro come maestro e giornalista; come pure del suo ruolo politico di intellettuale di sinistra, ma anche di marito e padre.
Raccontare Rodari ai bambini e alle bambine di oggi ha voluto dire calare il pubblico dei più piccoli in contesti storici molto diversi da quello attuale. Le dirette hanno assunto a tratti anche la veste di pillole di storia o di piccoli viaggi nel tempo: negli anni del Fascismo, della Seconda Guerra Mondiale, della Resistenza, del Dopoguerra, della Prima Repubblica, del Neorealismo, della Contestazione e anche del Femminismo.
Non è stato un compito semplice quello nel quale si sono cimentate le nostre Patrizia e Chiara, perché il target non era ben definito: l’utente Facebook, in diretta o in differita, fruitore dei contenuti video elaborati, era di volta in volta da individuare presumibilmente nel genitore intermediario tra la biblioteca e il bambino e/o la bambina. Il discorso è stato modulato quindi in modo trasversale, volutamente, per un utente di età compresa tra i 6 e i 10 anni, ma con ammicchi e suggerimenti tesi ai genitori “retrostanti” e agli insegnanti desiderosi di spunti da riproporre ai propri alunni.
Per quanto riguarda i testi oggetto di lettura, la scelta è stata dettata prevalentemente da ricorrenze specifiche come il Natale, il Carnevale, la Giornata della Memoria, la Festa della Donna, l’Equinozio di Primavera; ma non sono mancate letture più strettamente collegate alla biografia di Rodari, come quelle sui gatti, sulla scuola, sulle fiabe, sul romanzo di Cipollino e il suo personale rapporto con l’Unione Sovietica; oppure quelle riferite alla sua grande passione per la scienza, l’esplorazione dell’universo e l’innovazione tecnologica.
I giochi proposti in chiusura di ogni diretta si sono ispirati inevitabilmente alla “Grammatica della fantasia”, ma anche al testo “I draghi locopei” di Ersilia Zamponi e al libro di Loricangi intitolato per l’appunto “Sbagliando s’inventa”, entrambi citati e suggeriti agli spettatori per proseguire in autonomia la ricerca creativa.
Alcuni giochi invece sono stati ricalcati dall’enigmistica tradizionale, come gli anagrammi, il rebus, il puzzle e le croci di parole, mentre altri giochi sono stati inventati di sana pianta, come il cerchio degli animali e la “palla-parola” dell’ultima diretta. Altre volte invece sono stati lanciati degli spunti creativi per inventare nuove storie e filastrocche“.