Scuola Curtatone e Montanara: tutti gli aggiornamenti

Indice

Intervento del Sindaco del 22 settembre

Intervento del Sindaco del 19 luglio – Presentazione al Consiglio d’Istituto e al Consiglio Comunale

Nota del 13 luglio – Riscontro lettera dei genitori della Scuola del 12 luglio

Intervento del Sindaco del 9 luglio

Intervento del Sindaco del 7 luglio


Intervento del Sindaco del 22 settembre
UNA STRADA TRACCIATA PER IL FUTURO DELLA NUOVA SCUOLA. GLI “AVANZI DI PAESE” POTREBBERO AVERE I MESI CONTATI

Quella di oggi potrebbe esser davvero una giornata importante per il futuro della nostra scuola e quindi dell’intera città.
All’interno del procedimento ad evidenza pubblica per gestire l’emergenza Curtatone e Montanara avevamo ricevuto una sola proposta che pure risultava potenzialmente adeguata ai bisogni ma era condizionata all’acquisto (e successiva ristrutturazione) di un immobile da parte dell’offerente mediante un’asta: sono stato da poco informato che questa ipotesi si è “concretizzata” (benché ai sensi della procedura possa consolidarsi solo tra 30 giorni ) e che il complesso immobiliare “ex Giusti”, un cantiere da tempo abbandonato ed in stato di degrado, potrebbe diventare una nuova, moderna e sicura struttura scolastica di oltre 9.000 mq con verde e parcheggi.
L’opzione, ancora tutta da approfondire e perfezionare dal punto di vista amministrativo, tecnico ed economico, è però adesso concreta e sul tavolo: ci impegneremo “pancia a terra” perché riuscirebbe a garantirci almeno tre fondamentali obiettivi:
  • entro il prossimo anno scolastico trovare una sistemazione autonoma per la scuola media Curtatone e la scuola elementare Saffi che, com’è noto, in via temporanea e provvisoria abbiamo dovuto spostare nel plesso de La Borra e nell’area di Palazzo Blu;
  • a medio termine, quando l’edificio di Piazza Garibaldi potrà nuovamente riprendere in sicurezza la propria funzione, poter mettere la nuova struttura al servizio di una rivisitazione della geografia scolastica dei nostri plessi; potremmo così superare le criticità legate all’inadeguatezza ed alla vetustà di alcuni edifici ed evitare di costruirne altri (come ad esempio nell’ipotesi all’interno nel quartiere “Bellaria”);
  • da subito recuperare e trasformare quell’area identificata da anni con uno scheletro di cemento “griffato avanzi di paese” in una porta di ingresso della città attraverso uno dei simboli che più e meglio può caratterizzarla: una nuova scuola.
Ci sarà ovviamente molto da lavorare e complesse saranno le decisioni da prendere: lo faremo d’intesa con l’intera comunità educativa e tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo costruttivo al progetto.
Per adesso possiamo contare sul coraggio, la determinazione e l’entusiasmo di intraprendere un percorso decisivo per i nostri ragazzi, per Pontedera e per la sua scuola.
Le diapositive
(clicca sulle immagini per ingrandirle)
  

Intervento del Sindaco del 19 luglio – Presentazione al Consiglio d’Istituto e al Consiglio Comunale

OBIETTIVO 15 SETTEMBRE
Con queste diapositive, cercando di semplificare la complessità della vicenda, abbiamo provato a raccontare l’antefatto, il percorso seguito e la proposta che abbiamo messo in campo per consentire agli oltre 600 ragazzi ed alle 23 classi interessate dalla chiusura obbligata del plesso Curtatone e Montanara di poter iniziare, in presenza ed in sicurezza, l’anno scolastico il prossimo settembre.
Con la Dirigente ed il Consiglio di Istituto, che rappresenta tutte le componenti della comunità scolastica, procederemo giorno dopo giorno a declinare i problemi, approntare soluzioni e predisporre tutto quanto necessario a ridurre al minimo possibile i disagi e le criticità che comunque non potranno non esserci.
Il nostro compito era ed è quello di assicurare una sistemazione, sicura e dignitosa, per il suono della prima campanella di un anno scolastico che segue quello già complicatissimo legato all’emergenza covid e contrassegnato da un uso esteso della didattica a distanza.
Proprio per scongiurare in radice questa eventualità cercheremo di gestire l’emergenza d’intesa con i bisogni della comunità scolastica tutta.
Sappiamo benissimo che riuscire a centrare l’obiettivo nei tempi strettissimi non significhi avere la panacea per tutte le criticità; anzi sappiamo che riuscirvi comporterà comunque la richiesta di sacrifici importanti, sia per la comunità educativa che dovrà spostarsi che per quella che dovrà ospitarla.
Proprio per questo abbiamo contemporaneamente previsto due strade parallele per considerare la soluzione per questo anno scolastico eccezionale e temporanea:

  • vogliamo avere un nuovo plesso nel settembre 2022 al servizio di questa urgenza e delle prospettive future dell’edilizia scolastica;
  • vogliamo riportare la Curtatone nella propria sede storica e naturale, ristrutturata e sicura, entro i tempi pur lunghi che saranno necessari per restituirla alla propria funzione.

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Diapositive in versione pdf

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Nota del 13 luglio

RISCONTRO LETTERA DEL 12 LUGLIO 2021 DEI GENITORI DELLA SCUOLA CURTATONE E MONTANARA
Gentilissimi,
provo a ricapitolare la questione che riguarda l’inibizione all’uso dell’immobile Curtatone e Montanara sperando di dissipare dubbi e preoccupazioni legittime sul perché ed il come siamo giunti, repentinamente, a dover gestire una “emergenza” di questo tipo; rivendico l’appropriatezza del termine “emergenza” perché, al netto della vetustà conosciuta e delle carenze conoscibili della struttura, anzi proprio in ragione di quelle, abbiamo deciso di svolgere indagini puntuali, approfondite, onerose e specifiche per programmare investimenti di messa in sicurezza sismica. Lo immaginavamo come il primo passo per riportare in sicurezza una struttura così importante all’interno della nostra rete scolastica attraverso un percorso da declinare nel tempo secondo le lavorazioni che la progettazione esecutiva, successiva allo studio, ci avrebbe indicato. Purtroppo, ed inaspettatamente, le risultanze che ci hanno anticipato i tecnici incaricati hanno verificato criticità preoccupanti addirittura sulla idoneità statica dell’edificio. Mi preme specificare che si tratta di criticità non in valore assoluto ma rispetto ai coefficienti minimi imposti dalla normativa, parametri che negli anni si sono giustamente alzati per gli edifici scolastici che devono garantire un quid pluris di sicurezza.
Ecco perché la decisione di inibire da subito l’uso della scuola Curtatone, una scelta evidentemente obbligata, costituisce una emergenza: quella di organizzare in tempi strettissimi, l’attività didattica in presenza per oltre 600 studenti partendo dall’assunto che l’obiettivo primario di tutti sia proprio quello di evitare uno scenario di didattica a distanza; ci eravamo dati l’obiettivo di programmare nel tempo interventi per la messa in sicurezza sismica ed abbiamo invece scoperto criticità ulteriori che solo uno studio del genere poteva indagare ed appurare. Il principio di precauzione ci impone oggi con dati certi alla mano, di dover trovare soluzioni immediate per la ripartenza dell’anno scolastico al di fuori di quel plesso.
Nella discussione pubblica che è conseguita alla notizia sembra addirittura imputarsi all’amministrazione comunale l’aver intrapreso questo percorso di ricognizione della propria rete edilizia scolastica: mi pare almeno singolare censurare una attività, per nulla scontata, che non viene posta in essere propriamente da tutti i comuni italiani, che invece rivendichiamo con orgoglio. La sicurezza nelle nostre scuole è per noi una precondizione ad ogni altra priorità; in questi due anni, complice l’analoga vicenda dell’immobile di via Corridoni, dovrebbe essersi chiarito che l’intento che vogliamo perseguire, al netto delle gravi e complesse difficoltà che queste indagini rischiano di farci affrontare, è quella di far studiare i nostri studenti in ambienti adeguati e sicuri ai sensi di legge.
Rispetto alle tempistiche ed ai dubbi paventati sulla divulgazione delle notizie in relazione ai fatti che le hanno generate, mi preme chiarire una volta per tutte come ci siamo mossi. La relazione dei tecnici incaricati può esser contrattualmente consegnata entro il prossimo autunno. Dopo i primi saggi sono emerse alcune vulnerabilità strutturali che dovevano esser ulteriormente indagate per verificare se la scuola Curtatone dovesse (e potesse) esser oggetto di un tipo di intervento “ordinario” per la messa in sicurezza sismica oppure se risultasse incompatibile con i parametri minimi che consentono l’attività scolastica all’interno dell’edificio.
Purtroppo l’esito è quello che sappiamo e ci è stato comunicato informalmente dai tecnici incaricati affinché l’amministrazione comunale potesse attrezzarsi da subito alla ricerca di soluzioni alternative (tanto che non abbiamo ancora acquisito il compendio dello studio prodotto).
Nel breve volgere di poche ore dalla certezza pur informale delle risultanze anticipate dello studio:

  • abbiamo informato la dirigenza scolastica e la presidenza del consiglio d’Istituto prima di rendere pubblica la notizia;
  • abbiamo chiesto ad Ecofor Spa, la disponibilità a reperire, installare e consegnare, a proprie cure e spese entro l’avvio dell’anno scolastico, strutture prefabbricate modulari, ad uso temporaneo e scolastico, idonee a consentire alle 23 classi (primarie e medie) dell’Istituto lo svolgimento in presenza dell’attività didattica poichè i tempi strettissimi e le importanti risorse da subito necessarie non consentirebbero all’amministrazione di raggiungere tale obiettivo: la Ecofor Spa, tenuto conto della situazione d’emergenza, ha risposto positivamente alla nostra chiamata e si è impegnata a svolgere questa missione al servizio della comunità. Ci siamo mossi da subito perché volevamo avere per settembre 2021 un punto di caduta certo. Ciò non significa che la scelta sarà senz’altro quella dei moduli scolastici (che stiamo sondando). Ma prima di valutare insieme alla comunità scolastica ogni altra possibile opzione serviva avere sul tavolo un approdo certo per garantire la ripartenza dell’anno scolastico. Non abbiamo già preso una decisione; abbiamo, e ritenevamo doveroso e propedeutico farlo, indicato una strada di emergenza da mettere a disposizione e da valutare comparativamente con ogni altra soluzione possibile e concreta. A questo stiamo lavorando: costruire un ventaglio di opzioni perseguibili nel pochissimo tempo a disposizione. Il confronto bilaterale con la dirigente ed il sistema di rappresentanza scolastica è appena avviato e nulla sarà attivato senza una condivisione ed un assenso con la comunità scolastica interessata;
  • con l’obiettivo di ridurre al minimo indispensabile la soluzione provvisoria che appronteremo per settembre 2021 (qualunque essa sia) avvieremo da subito una indagine di mercato per il reperimento di offerte per l’acquisto di un immobile su cui la proprietà si impegni ad effettuare gli adeguamenti necessari a renderlo conforme a tutte le norme e prescrizioni tecniche vigenti in materia di edilizia scolastica. Contiamo cioè di acquistare un complesso immobiliare scolastico nuovo, sicuro dal punto di vista sismico, con una dotazione di classi, locali e servizi da mettere prima a disposizione della Curtatone e poi a disposizione di altre scuole del territorio una volta conclusa la complessa ristrutturazione della messa in sicurezza dell’edificio di piazza Garibaldi. In ragione degli sviluppi di questa opzione e delle eventuali offerte che perverranno, la presenza di un nuovo plesso delle caratteristiche ricercate ci consentirebbe, superata l’emergenza, di ridefinire la geografia della rete edilizia scolastica. Per poter sostenere questa seconda azione abbiamo richiesto alla Regione Toscana un contributo urgente ed una compartecipazione straordinaria per far fronte alle ingenti risorse necessarie.

Come credo di aver già detto in altra occasione pubblica avvieremo, sempre in parallelo, il procedimento per affidare la progettazione esecutiva della messa in sicurezza della Curtatone che dovrà esser validata e concordata con la Soprintendenza; sulla scorta del progetto parteciperemo alle linee di finanziamento dedicate alla vulnerabilità sismica per svolgere le articolate lavorazioni necessarie e riconsegnare l’edificio alla sua fruibilità scolastica. Per ovvie ragioni legate alle molteplici variabili in campo, i tempi non possono essere certi né brevi ma la rotta da seguire è tracciata e l’obiettivo è quello dichiarato. Non si tratta di seguire questo percorso con “calma”; si tratta di perseguirlo così come può e deve essere fatto.

Accogliamo e capiamo le preoccupazioni delle famiglie disorientate ed arrabbiate, della dirigenza e del personale scolastico. Comprendiamo benissimo che si tratti di un disagio grande ed improvviso. Ma non possiamo che affrontarlo insieme e nel modo meno doloroso possibile soprattutto per i ragazzi.
Per questo, voglio nuovamente rassicurare sul metodo, l’amministrazione non metterà in campo azioni che non siano condivise e socializzate con la dirigenza e la rappresentanza della scuola elementare Saffi e la scuola secondaria di primo grado Curtatone e Montanara. Era ed è però nostro compito istituzionale prospettare percorsi certi e strumenti concreti per governare una emergenza resa ancor più grave per le pochissime settimane che abbiamo di fronte prima del suono della prima campanella; stiamo lavorando e mettendo in campo risorse economiche, gestionali ed amministrative per far iniziare a 600 ragazzi il prossimo anno scolastico in presenza ed in sicurezza ed al contempo per dare una prospettiva di medio termine alla nostra rete scolastica.
Lo faremo ascoltando il parere di tutti ma ritenendo prioritario quello della scuola e dei soggetti istituzionalmente deputati a rappresentarne le istanze, i bisogni e le indicazioni.

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Intervento del Sindaco del 9 luglio

PRIMA CHE LA POLVERE DELLE POLEMICHE SI POSI SULLA VERITÀ
Alcune precisazioni sulla vicenda della Scuola Curtatone
1) per programmare nel tempo investimenti di messa in sicurezza sismica di un edificio esistente occorrono delle indagini preliminari, puntuali, approfondite, onerose e specifiche. Le stiamo facendo e le faremo ancora perché la sicurezza delle scuole è la precondizione di qualsiasi altra priorità.
2) nessuno spera né presume che questo tipo di indagini dia risultati negativi addirittura sulla idoneità statica di un edificio e che ci sia bisogno di inibirne l’uso. Chi dice di sapere da anni quel che è emerso oggi probabilmente ha competenze e capacità divinatorie che speriamo sappia mettere a frutto per sé e per gli altri. Forse è bene ripeterlo: lo studio serviva a capire in che modo programmare interventi per la messa in sicurezza sismica secondo i criteri previsti dalle norme e nei tempi consentiti. Abbiamo invece scoperto che dobbiamo occuparci anche della sicurezza statica perché siano rispettati i coefficienti minimi che negli anni si sono giustamente alzati per gli edifici scolastici.
3) accogliamo e capiamo le preoccupazioni di tutti, delle famiglie disorientate ed arrabbiate, della dirigenza e del personale scolastico. Comprendiamo benissimo che si tratti di un disagio grande ed improvviso. Ma non possiamo che affrontarlo insieme e nel modo meno doloroso possibile soprattutto per i ragazzi.
4) ascoltiamo ed ascolteremo ogni commento, proposta ed indicazione utile di chi abbia voglia di dare il proprio contributo costruttivo a gestire il problema. Abbiamo da subito messo in campo un percorso prospettando strumenti per governare l’emergenza ma siamo aperti a valutare ogni idea che miri a costruire ponti verso soluzioni alternative e migliori.
Viceversa non ci presenteremo, né oggi né mai, all’appuntamento fissato da chi, su una emergenza di questo tipo, preferisce il balletto della polemica per la polemica, da chi vi cerca convenienze politiche, da chi lancia allarmi irresponsabili ed infondati come se ogni edificio scolastico non avesse caratteristiche sue proprie, da chi, banalizzando le premesse, finisce per alzare polveroni utili solo ad avvelenare il pozzo delle soluzioni.
5) stiamo lavorando, come scritto e detto pubblicamente, per mettere in campo tutte le risorse economiche, gestionali ed amministrative per far iniziare ai 600 ragazzi della Curtatone il prossimo anno scolastico in presenza ed in sicurezza ed al contempo per dare una prospettiva di medio termine alla nostra rete scolastica.
Mettendoci la faccia ed ascoltando il parere di tutti.
Un’ultima considerazione: amministrare una città per noi significa avere anche la voglia ed il coraggio di affrontare questioni certamente difficili ma dirimenti per il futuro della comunità.
La fragilità del patrimonio edilizio scolastico è una di queste come conferma un numero certo: in Italia l’età media degli immobili è di 52 anni.
Da questo dato dobbiamo partire per programmare attività, azioni ed interventi concreti senza farci sedurre dalla comodità del non cercare le criticità per il timore di trovarle.

Intervento del Sindaco del 7 luglio

PER PRECAUZIONE MA CON DETERMINAZIONE. UN’ALTRA EMERGENZA CHE DOVREMO AFFRONTARE INSIEME ALLA NOSTRA SCUOLA
Stamani abbiamo voluto comunicare, prima alla scuola e poi alla stampa, l’esito delle indagini tecniche sulla vulnerabilità sismica della scuola Curtatone e Montanara che avevamo commissionato nell’ambito del più ampio programma di verifiche sulle nostre strutture scolastiche.
Purtroppo è emersa la necessità di inibire l’uso dell’immobile secondo un principio di precauzione e tempestività: la struttura, pur in attesa di una progettazione esecutiva da svilupparsi secondo i vincoli imposti dal suo pregio storico e dalla Soprintendenza, necessita di interventi strutturali, diffusi e puntuali, per ripristinare condizioni di sicurezza anche statica dell’edificio; lavorazioni non solo molto onerose ma anche impossibili da svolgere per fasi progressive con la compresenza delle attività didattiche. Gli interventi di rinforzo strutturale dell’edificio inoltre non potranno non ridurre la superficie utile dei locali. Con ogni probabilità il compendio immobiliare della Curtatone non potrà ritornare alla fruibilità scolastica entro una scala temporale da misurarsi in anni e non in mesi.
Si tratta, com’è comprensibile, di una vera e propria emergenza che intendiamo affrontare mettendo in campo non soltanto ogni azione in grado di ridurre al minimo i disagi ma provando a trasformare le criticità in opportunità con soluzioni che possano avere una prospettiva di sviluppo anche idoneo a ripensare la geografia edilizia delle nostre scuole.

1) Intanto abbiamo davanti un obiettivo immediato ed obbligato: i moduli scolastici per settembre 2021 al fine di garantire la ripartenza dell’attività didattica in presenza per l’elementare Saffi e la media Curtatone”. Come avvenuto durante l’emergenza covid-19 per il reperimento di mascherine da consegnare alla popolazione, ho chiesto ad una società partecipata dal comune, la Ecofor Spa, la disponibilità a reperire, installare e consegnare, a proprie cure e spese entro l’avvio dell’anno scolastico, strutture prefabbricate modulari, ad uso temporaneo e scolastico, idonee a consentire alle 23 classi (primarie e medie) dell’Istituto lo svolgimento in presenza dell’attività didattica. I tempi strettissimi e le importanti risorse da subito necessarie non consentirebbero all’amministrazione di raggiungere tale obiettivo: la Ecofor Spa, tenuto conto della situazione d’emergenza, ha risposto positivamente alla nostra chiamata e si è impegnata a svolgere questa missione al servizio della comunità. Insieme all’assessore Francesco Mori ed all’Ufficio Tecnico concerteremo con la dirigenza e gli organi collegiali di rappresentanza della Curtatone alcune opzioni possibili in cui posizionare i moduli scolastici.

2) In secondo luogo, essendo preminente l’obiettivo di ridurre al minimo indispensabile il tempo di permanenza nei moduli prefabbricati, avvieremo da subito una indagine di mercato per il reperimento di offerte per l’acquisto di un immobile su cui la proprietà si impegni ad effettuare gli adeguamenti necessari a renderlo conforme a tutte le norme e prescrizioni tecniche vigenti in materia di edilizia scolastica; le condizioni minime sono essenzialmente due:

  • che sia pronto entro l’agosto 2022;
  • che abbia dimensioni e caratteristiche tali per ospitare almeno 23 classi e gli uffici amministrativi.

Contiamo cioè di acquistare un complesso immobiliare scolastico nuovo, sicuro dal punto di vista sismico, con una dotazione di classi, locali e servizi da mettere prima a disposizione della Curtatone e poi a disposizione di altre scuole del territorio una volta conclusa la complessa ristrutturazione della messa in sicurezza dell’edificio di piazza Garibaldi. In ragione degli sviluppi di questa opzione e delle eventuali offerte che perverranno, la presenza di un nuovo plesso delle caratteristiche ricercate ci consentirebbe, superata l’emergenza, di ridefinire la geografia della rete edilizia scolastica. Per poter sostenere questa seconda azione abbiamo già richiesto alla Regione Toscana un contributo urgente ed una compartecipazione straordinaria per far fronte alle ingenti risorse necessarie: abbiamo riscontrato attenzione e sensibilità alla difficilissima situazione che la comunità intera si trova ad affrontare ed ottenuto un impegno concreto a supportare la nostra strategia.

3) In terzo luogo avvieremo, sempre in parallelo, il procedimento per affidare la progettazione esecutiva della messa in sicurezza della Curtatone che dovrà esser validata e concordata con la Soprintendenza; sulla scorta del progetto parteciperemo alle linee di finanziamento dedicate alla vulnerabilità sismica per svolgere le articolate lavorazioni necessarie e riconsegnare l’edificio alla sua fruibilità scolastica. Per ovvie ragioni legate alle molteplici variabili in campo, i tempi non possono essere certi nè brevi ma la rotta da seguire è tracciata e l’obiettivo è quello dichiarato.
Abbiamo di fronte straordinarie difficoltà da superare ma rivendichiamo di aver voluto programmare indagini approfondite sulla sicurezza delle nostre scuole ritenendola una priorità da perseguire con ogni mezzo e ad ogni costo.
Ci scusiamo fin da subito per i disagi che gli studenti, le famiglie ed il personale scolastico tutto dovranno affrontare; ma non possiamo non ritenere il profilo della sicurezza dei luoghi dell’istruzione una precondizione a tutto il resto.
I prossimi saranno mesi di cantieri non soltanto edilizi; quelli che si apriranno per una riprogettazione condivisa della nostra rete scolastica ci consentiranno di cavare da questa emergenza una occasione per ribadire la centralità della scuola ed il suo ruolo di infrastruttura portante per lo sviluppo ed il rilancio del paese.

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